Dopo la palestra
di
Pansexual Max
genere
bisex
Io di mio certe cose non le vado a cercare, e tuttavia…
Io e la mia fidanzata, subito dopo esserci laureati, a 24 anni, decidiamo di rimetterci in forma. Non che siamo grassi e brutti, al contrario, ma vogliamo essere più tonici. Ci iscriviamo alla stessa palestra e cominciamo ad andarci quasi tutte le sere, dalle 8 all’ora di chiusura. La palestra è popolare, sempre affollata, solo alla sera c’è relativa tranquillità, per questo andiamo a quell’ora. Una volta, verso le dieci, decidiamo che basta, andiamo a farci una doccia e poi a mangiare qualcosa.
Nello spogliatoio degli uomini ci siamo solo io e un altro ragazzo, più grande, sui, trentacinque, moro. Non ci faccio particolarmente caso, mi spoglio e entro in doccia, le docce sono comuni, come quelle di uno spogliatoio di calcio. Anche lui entra e si posiziona un paio di docce più in là. Mi insapono, penso ai fatti miei, a che pizza voglio ordinare dopo probabilmente, quando a un tratto bang, brivido: sento una mano che mi si appoggia sul pacco e una bocca che mi bacia il collo. Mi immobilizzo, non so cosa fare, dovrei dirgli “guarda, non è il caso”, il problema è che il mio cazzo sta rispondendo per me, in un istante è durissimo. Lo lascio fare, mi lascio toccare e baciare, senza dire una parola. La situazione per dirla tutta non mi dispiace, dà una suo certo qual gusto fare una cosa così “vietata” come lasciarsi toccare da un uomo mentre la fidanzata è nella stanza accanto. E tuttavia non c’è tempo: qualcuno potrebbe entrare, c’è quella pizza da andare a mangiare, bisogna chiudere in fretta. Allungo la mano destra verso il suo inguine, anche lui è già duro e dimensioni ragguardevoli, registro col pensiero che non ha peli, prima non lo avevo notato. Senza mollare la presa mi giro , mi inginocchio sul piatto e comincio a succhiarlo vigorosamente, senza alcun preliminare, mugolando e guardandolo negli occhi come se succhiare qual cazzo fosse il mio unico scopo nella vita. Dopo qualche minuto viene ed io ingoio quasi tutto, di nuovo fingendo che quel fiotto mi provochi un orgasmo. Terminiamo la doccia, ci asciughiamo e ci rivestiamo, non ci scambiamo i numeri. Non ci diciamo i nomi. Poi esco e vado a mangiare la pizza con la mia ragazza. Più tardi, a casa, facciamo l’amore, alla fine la prendo anche da dietro, piaceva particolarmente a tutti e due. Mentre vengo penso che chissà, magari anche a lui piacerebbe, e il mio orgasmo è nettamente più intenso del solito. Da allora, quando voglio farmi una sega e ho poco tempo, rivivo nella testa quella scena sotto la doccia, funziona ogni volta
Io e la mia fidanzata, subito dopo esserci laureati, a 24 anni, decidiamo di rimetterci in forma. Non che siamo grassi e brutti, al contrario, ma vogliamo essere più tonici. Ci iscriviamo alla stessa palestra e cominciamo ad andarci quasi tutte le sere, dalle 8 all’ora di chiusura. La palestra è popolare, sempre affollata, solo alla sera c’è relativa tranquillità, per questo andiamo a quell’ora. Una volta, verso le dieci, decidiamo che basta, andiamo a farci una doccia e poi a mangiare qualcosa.
Nello spogliatoio degli uomini ci siamo solo io e un altro ragazzo, più grande, sui, trentacinque, moro. Non ci faccio particolarmente caso, mi spoglio e entro in doccia, le docce sono comuni, come quelle di uno spogliatoio di calcio. Anche lui entra e si posiziona un paio di docce più in là. Mi insapono, penso ai fatti miei, a che pizza voglio ordinare dopo probabilmente, quando a un tratto bang, brivido: sento una mano che mi si appoggia sul pacco e una bocca che mi bacia il collo. Mi immobilizzo, non so cosa fare, dovrei dirgli “guarda, non è il caso”, il problema è che il mio cazzo sta rispondendo per me, in un istante è durissimo. Lo lascio fare, mi lascio toccare e baciare, senza dire una parola. La situazione per dirla tutta non mi dispiace, dà una suo certo qual gusto fare una cosa così “vietata” come lasciarsi toccare da un uomo mentre la fidanzata è nella stanza accanto. E tuttavia non c’è tempo: qualcuno potrebbe entrare, c’è quella pizza da andare a mangiare, bisogna chiudere in fretta. Allungo la mano destra verso il suo inguine, anche lui è già duro e dimensioni ragguardevoli, registro col pensiero che non ha peli, prima non lo avevo notato. Senza mollare la presa mi giro , mi inginocchio sul piatto e comincio a succhiarlo vigorosamente, senza alcun preliminare, mugolando e guardandolo negli occhi come se succhiare qual cazzo fosse il mio unico scopo nella vita. Dopo qualche minuto viene ed io ingoio quasi tutto, di nuovo fingendo che quel fiotto mi provochi un orgasmo. Terminiamo la doccia, ci asciughiamo e ci rivestiamo, non ci scambiamo i numeri. Non ci diciamo i nomi. Poi esco e vado a mangiare la pizza con la mia ragazza. Più tardi, a casa, facciamo l’amore, alla fine la prendo anche da dietro, piaceva particolarmente a tutti e due. Mentre vengo penso che chissà, magari anche a lui piacerebbe, e il mio orgasmo è nettamente più intenso del solito. Da allora, quando voglio farmi una sega e ho poco tempo, rivivo nella testa quella scena sotto la doccia, funziona ogni volta
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Commenti dei lettori al racconto erotico