Incesto con le zione in Calabria. Sesso caldo

di
genere
incesti

Mi chiama l'amministratore, e mi dice che l’azienda vuole che vada in Calabria,a Dirigere un cantiere. Proprio non me la sentivo, ho padre calabrese proprio di quella zona, e alcune zie e zii ancora la in quella cittadina.>
Il capo, come al solito, tira fuori argomenti di impegno e ci casco e finisco per accettare, mi sono da poco separato dalla moglie.

In quella cittadina c'erano due sorelle di mia padre, una di 59 e una di 63 anni, tipe severe e religiose, ma belle donne sia in gioventù, che ben conservate ora.
Entrambe vedove, avevano sposato mariti più anziani, ma donne colte, avevano studiato e una ancora insegnava.
I loro figli erano sposati, alcuni emigrati, altri nel luogo stesso.
Vi dico queste cose non per farvi la storia di famiglia, ma perchè capirete il tipo di avventura sessuale che mi capitò.
Eh, in Calabria, l famiglia prima di tutto.
Quando si seppe che ero li per lavoro, si scatenarono, con la loro ospitalità, volevano a tutti i costi che dormissi da loro, ma io avevo trattamento albergherò di altissimo livello, e dovetti faticare per dire di no.
Io 37 anni, dirigente tecnico, non avrei mai pensato che quella parentela si sarebbe trasformata in sesso, un piacere immenso, con le due zie, consapevoli e vogliose.
Mia madre, mi aveva chiesto di non trascurare le cognate, e io andavo volentieri da loro, per visitarle, fare due chiacchiere e qualche volte a cena.
Con la zia Felicia, non molto alta, ma con forme perfette, davvero molto eccitante, e giovanile, mi fermavo a fare due chiacchiere, se non c'erano figlie e nipoti, e lei era veramente felice e intravidi come un gioco seduttivo, o forse era la ma impressione, quando vedevo che slacciava la camicetta, un bel seno veramente, o scopriva un po le cosce, tanto che azzardai qualche complimento che lei gradiva, si vedeva.
Andavo anche da Zia Rachele, più alta e più magra, ma con forme molto belle e un paio di cosce da modella, e culo veramente molto giovanile.
Siccome entrambe perlopiù erano sole quando andavo da loro, entrammo un po in confidenza, e si rivelarono un po curiose, avevano avuto una vita un po sacrificata, con mariti un po gretti, tutto dedicato alle famiglie, ma ora con me era come se volessero rilassarsi. E provare qualcosa di nuovo.
Devo dire che le stuzzicavo, non so perché, pensai che una delle due magari potesse far sesso con me.
Zia Rachele, mi fece capire che sarebbe stata felice se l'avessi portata un po in giro, per cui le feci visitare la zona del cantiere ma anche zone della Calabria che non conosceva, in qualche momento libero.
Quando saliva in macchina era austera e severamente vestita, ma dopo un poco, si scopriva, ed era davvero un bel vedere, eccitante anche.
Con lei avevo più confidenza era più scherzosa, per cui le dissi che i colleghi vedendola con me in macchina, mi avevano invidiato per la bella donna che era con me.
"ma smettila, sono una vecchia" -
"Dici zia? certo, che bella vecchia, hai le cosce di una attrice ... azzardai
" vuoi vederle? si scoprì tutta alzando la gonna, e lo spettacolo era eccitante.
Eravamo per una strada deserta, misi le mani sulle cosce scoprendo una pelle liscia, e vidi che lei non solo non mi allontanava, ma sosteneva il mio sguardo.
Girai per un sentiero laterale, fermai la macchina in uno slargo, spinsi indietro il suo sedile, e mi abbassai fino a baciarle fra le cosce.
"Aspetta... disse. guarda che non ci sia nessuno ....
Guardai, eravamo perfettamente soli, avevo capito che lei stava cedendo alla voglia, la feci scendere, quando fu in piedi l'abbraccia e le baciai il seno, facendola sussultare e fremere, era preparata, si era profumata, anche sulla figa.
Non capivo più niente, la sdraiai sul sedile posteriore lei aprì le cosce, me lo pres e un po in mano e poi la chiavai con foga e passione, nella più classica delle posizioni, ma con un piacere immenso.
Non durò moltissimo, ma neanche poco, lei sicuramente aveva avuto degli orgasmi, ed io ne ebbi uno clamoroso, inaspettato, riempendola di sborra in figa.
Ci ritrovammo un po affannati, ci rivestimmo, il posto non era rassicurante, , e appena ricomposti ripartimmo.
Mi strinse la mano che le porsi mentre guidavo, mi guardava serena, " non m'importa che ne pensi, so che è stato bello e lo volevamo entrambi, io non mi ero preparata, è successo così"
In effetti, pensai, chi l'avrebbe mai immaginato.
le cose inaspettate sono molto eccitanti.
Invece di riportarla a casa la portai a cena in un bel ristorante dove non ci conoscevano e poi al mio albergo, un resort dove avevo un'intera villetta.
Ma doveva rientrare, ci concedemmo una nuova splendida chiavata, stavolta con qualcosa in più, e poi la riportai a casa.
Mi disse di non cercarla per un po di giorni, per dissimulare ogni sospetto.

In quel periodo facevo tardi in cantiere ed avevo molte cene di lavoro, le vidi poco, e mi giunse inattesa una chiamata della zia Felicia, che mi diceva che era dispiaciuta che non mi facessi più vedere, voleva capire perché. Ma zia, sono pieno di lavoro, mi manchi sai, le dissi, ma appena posso ci vediamo.
Si soffermò, su quel mi manchi, e rispose un “anche tu” sospirando.
Mi sembrava incredibile.
Chissà cosa era preso a queste due donne, avevano voluto molto bene a mio padre, ma qui era qualcosa in più , riscoprivano in me le voglie di donne sane, quali loro erano.
Certo il loro ambiente non le facilitava, ma con me forse avevano ritrovato desideri intensi che avevano e si sentivano sicure.
Trovai la zia Felicia nella sua casa di famiglia al mare, con le nipotine, ne approfittai per fare un bagno, e la vidi in costume era veramente appetitosa, cosce e culo eccitanti, seno grande e spaziato, eretto ancora nonostante l’età, lei vedeva i miei sguardi e sorrideva un po complice.
Il giorno dopo era sabato, ero libero, e lei mi disse che se volevo potevo restare a dormire nella grande villa che avevano a due passi dalla spiaggia.
Nell’appartamento di mezzo, su tre piani, stava la figlia con marito e nipotine, mi diedero una bella stanza sul terrazzo, con una bella vista, rimasi volentieri.
Mentre la figlia con marito e figlie andavano in pizzeria, la zia venne a rassicurarsi che tutto fosse a posto nella mia stanza, ma era in un abitino corto che le metteva in evidenza le belle cosce, e molto scollato, tanto che le dissi “ zia posso darti un bacio li?” indicando il seno.
Che porcello, non disse no, mi chinai e baciai il seno dolcissimo, poi lo scoprii, e ne presi i capezzoli in bocca, facendola sospirare.
!Ma che mi fai fare … ma non resisteva, le misi le mani e la bocca dappertutto, portandola sul letto, quando le affondai la lingua sulla clito quasi sveniva, ma si rimise presto, voleva essere chiavata, e mi cavalcò il cazzo, che ormai era durissimo, voleva gestire lei la sua scopata, da brava donna sicura di se, tanto che mi sentiti quasi travolto pur essendo io un tipo piuttosto prestante.
Io le ciucciavo le tette e la baciavo, fino a quando non si decise a mettersi di schiena, aprì le cosce e le diedi una serie forte di colpi, facendola sospirare ed avere nuovi piccoli orgasmi, tanto che quasi urlò, quando mi sentì sborrare dentro di lei.
Guardammo l’orologio, era passata almeno 1 ora assieme, fra poco sarebbero tornata figlia e nipoti, io uscii, lei rimase ad attenderli, io poi rientrai, cosi non destammo sospetti.
C’era da stare attenti, in quelle zone, formalmente erano due donne libere, ma uno scandalo del genere poteva far scoppiare una guerra.

Passarono alcuni giorni, l’una era in città, Rachele, l’altra al mare, Felicia, stavano creando, entrambe per proprio conto, una nuova occasione.
Rachele approfittò del fatto che fosse amica della moglie proprietario dell’albergo dove risiedevo, per partecipare a un convegno, e le fu facile venire nel mio appartamento, inosservata.
Io l’attendevo, lei arrivò seducente e un po provocante, e appena soli mi mise la lingua in bocca, in un bacio provocante e lascivo lunghissimo.
Ci spogliammo nudi e l’ammirai, ma anche lei ammirava molto il mio corpo, sono un po atletico, e ben dotato fisicamente.
Fi facile che ci mettessimo nella posizione del 69, lei forse non era pratica, ma era istintivamente vogliosa e imparava presto, la cosa durò parecchio, perché ora volevamo durare e darci il massimo del piacere.
Facciamo piano, mi disse, voglio imparare tutte le cose che mi danno e ti danno piacere, praticamente io l’ho fatto sempre e solo in una posizione , 5 minuti e basta.
Ogni tanto le immergevo il cazzo in figa, in varie posizioni, poi uscivo per farglielo prendere ancora in bocca, e poi senza dire nulla la misi a faccia in giù, e le feci provare il primo rapporto anale, forse all’inizio soffrì un po, ma poi si rilassò e le piacque molto.
Non so se ebbi più orgasmi, durò tantissimo, lei ne ebbe certamente era completamente pronta e disposta a provare le cose che le erano mancate.
Alla fine mi disse : “ ti voglio bene come nipote, ma questo fra noi è un rapporto di piacere, che potevo avere solo con te, tu hai riguardo per me, curi il mio piacere, non sei egoista, l’ho capito subito, era quello che volevo”
Beh un bel progresso, ma devo dire che io ero non solo soddisfatto sessualmente, ma anche felice di farle felici entrambe.
Entrambe curavano con molta attenzione a che io avessi piacere, e che avessi orgasmi, e sborrassi, con attensione, mi volevano effettivamente bene
Con zia Felicia, avemmo invece altri rapporti sempre nella sua casa al mare, era calda ma meno sofisticata della zia Rachele, e aveva presto degli orgasmi, non si negava dopo, ma era più materna e meno amante.
Mia madre mi chiamava e mi diceva che le zie erano entusiaste di me, ma che gli fai?
“ poi , mi disse mia madre, “ quando torni, mi fai anche a me la cura che stai facendo a loro”
Oh cazzo, pensai, ma ero sconcertato.
A quelle parole ingenue di mia madre, mi era venuto duro, mi ero eccitato.
E ninete ero diventato incestuoso.
Incestuoso per natura, forse.
Chissà, forse mio padre aveva avuto dei rapporti con le sorelle.
Ma il piacere che ne ebbi fu enorme.
Le due zione, rimasero a lungo in salute, meravigliando la gente, in effetti la cura del cazzo che feci gli fece davvero bene, ma non dimenticai di tornare a trovarle, negli anni successivi.
Ora sapevano entrambe, e quindi aspettavano il loro turno, consapevoli e senza gelosie.
scritto il
2025-08-18
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