Mia figlia Francesca una 20enne davvero insaziabile (parte 2)

di
genere
incesti

Intorno alle 19 rientrò anche mia moglie. Francesca era sempre su nella sua camera. Non ero andato a fare la doccia con lei, dovevo ancora riprendermi dell'accaduto. Ayumi mi aveva salutato come sempre e come sempre le avevo chiesto del lavoro. Mi ero seduto sul divano proprio nel posto dove avevo visto mia figlia sfondata dal suo amico. Riuscivo a percepire il sottile odore della sua fica visto che solo poche ore prima a pecorina il suo amico l'aveva fatta sbrodolare come una cagnetta. Non le avevo chiesto niente di lui anche se mi interessava sapere visto che ad occhio era molto più grande di lei. Cenammo tutti e tre come sempre in sala e Francesca da sotto il tavolo con un piedino mi stuzzicava. Io con due sguardi piuttosto eloquenti le avevo fatto capire di smettere però quelle dita slanciate, quel piedino perfetto smaltato di bianco me lo aveva fatto tornare duro. Finita la cena io e Ayumi ci guardammo un film mentre Francesca disse che usciva con un amica. Ripensando al suo piedino che mi strusciava il cazzo mi tornò in tiro, Ayumi era bella rilassata sul divano semi sdraiata. Inizia a carezzare le sue gambe, le caviglie e poi tornai su verso i seni. Lei capì le mie intenzioni e si lasciò fare. Ci baciammo con passione e poi iniziai a leccarle i seni, i suoi capezzoli diventarono duri scesi più giù sulla pancia e poi le divaricai le gambe scostai le mutandine e la mia lingua iniziò a muoversi velocemente sul suo clitoride gonfio di desiderio. Era sempre una discreta porca la mia mogliettina non tanto alta ma fatta molto bene. Sapevo che con la mia lingua l'avrei fatta venire subito e infatti ebbe il suo orgasmo mugolando come una troia giapponese. Mi alzai e volli metterla esattamente come avevo visto mia figlia quel pomeriggio. A pecorina le tolsi solo le mutandine e la penetrai con un colpo solo, pompavo pensando al culo aperto di mia figlia a come ansimava. "Stasera sei proprio eccitato" disse Ayumi con un filo di voce mentre ansimava. "Si stasera ti sfondo tutta tesoro, stasera ti faccio sbrodolare sul serio" e giù di cazzo in profondità, le palle scandivano il tempo qualche altro colpo e Ayumi venne una seconda volta. "Provai a sfilare l'uccello e metterlo nel culo ma lei mi fermo' "no ti prego sono molto stretta li lo sai mi fa malissimo" e girandosi me lo prese in bocca fino alla radice. Beh lei riusciva a spingerlo tutto in gola e quella sensazione unita al suo sguardo che sembrava chiedere pietà mi aveva sempre fatto impazzire. La mia cappella esplose dopo pochi colpì di gola e lei ingoiò tutto a parte un piccolo rigagnolo sul lato delle labbra che lei con un dito raccolse e succhiò. La baciai. "Era qualche tempo che non mi prendevi così " disse sorridendo. Non potevo certo dirle che nel pomeriggio avevo montato sua figlia nella fica in bocca e nel culo! Per cui mi limitai a sorridere. Ero stanchino ma contento mamma e figlia era una doppia da andare fiero (?). I giorni trascorsero e più volte avevo scopato Francesca e spesso anche mia moglie. Un venerdì sera in occasione del mio compleanno Francesca e Ayumi avevano prenotato un ristorante che non conoscevo, piuttosto chic. Per l'occasione eravamo tutti in ghingheri ma le mie due donne erano splendide, non sembravano mamme e figlia. Una volta al locale ci venne incontro una persona che Francesca ci presentò come il proprietario. Li per li ebbi la sensazione di averlo già visto però forse mi sbagliavo del resto in quel locale non c'ero mai stato. Francesca aveva un sorrisetto malizioso come a nascondere qualcosa. La serata trascorse benissimo, tutto squisito. Anche Ayumi sembrava contenta e in diversi momenti si guardava intorno come a cercare qualcuno o così mi era parso. Rientrammo non troppo tardi e Francesca riuscì nuovamente, era venerdì ovviamente non stava certo in casa. Io e mia moglie parlammo un po' dopo un paio di drink scopammo su in camera. Il giorno seguente mi alzai presto per andare a correre quando rientrai Francesca e Ayumi erano a fare colazione. Ayumi intorno alle 9,30 sarebbe andata in palestra per tornare come sempre verso le 12.00. Feci una doccia veloce. Passando davanti alla camera di Francesca capii che era in camera perché parlottava al telefono. Scesi per fare colazione anch'io e salutare mia moglie che aveva già il borsone della palestra in mano. Salii nuovamente su per sistemare la camera e la porta di camera di mia figlia era semi aperta, si stava vestendo. Accortasi del mio passaggio aprì la porta e disse " tra poco arriva Mauro ti piacerebbe spiarmi ancora di nascosto?" disse maliziosa. " No e poi scusa ma non puoi andare altrove a fare le tue cose" ribadii stizzito. Il cellulare di Francesca suonò e lei disse che era Mauro. Scese scelta le scale e andò ad aprire. Dalla finestra della mia camera si vede il vialetto d'ingresso e vidi che era la solita moto dell'altra volta. Da una parte ero seccato del fatto che questo Mauro venisse a montare mia figlia a casa nostra e poi che fosse parecchio più grande di lei, dall'altra mi eccitava l'idea di poterla ascoltare mentre scopava. Eh si dall'ultima parte delle scale avrei potuto solo ascoltare perché il divano rimane lateralmente. Scesi piano le scale e li sentii parlare poi baciarsi dopo qualche istante "oggi me lo dai quel bel culetto?" Non sentii la risposta. I due iniziarono a scopare sentivo Francesca dire delle cose come "si, ancora, scopami e vari mugolii". Mi toccavo il cazzo ma non volevo segarmi. Poi i rumori divennero più forti tipo sculacciata e palle che sbattono contro le natiche. Volevo vedere ma avevo paura di essere scoperto. "Siiiiiiii spaccami tuttaaaa, oddioooo piano ooohhh" lui "dai ancora un pezzetto e ce l'hai tutto nel culo porcellina". Si stava trivellando il culo della mia Francesca e lei urlava di piacere. Ad un tratto"dai papi vieni anche tu lo sappiamo che stai ascoltando". Mi si gelò il sangue. Cioè lui sapeva? Quindi lei gli aveva raccontato di noi! "Vieni la tua bambina ha bisogno di un altro cazzo il mio non gli basta". Decisi di uscire allo scoperto, Francesca era nuda piegata sdraiata sul tavolo da pranzo, lui la stava inculando tenendola per le caviglie spalancandole le gambe. Lui si voltò per guardarmi ed io vidi lui. Cazzo era il proprietario del ristorante della sera prima! Mi vide e disse "come presentazione è un po' strana ma piacere lo stesso" e affondò tutto il suo cazzo dentro il culetto di Francesca che guardandomi languida disse "vieni papà lo voglio in bocca". Ipnotizzato da quelle parole mi avvicinai mi abbassai la tuta e girandole la testa glielo ficcai in bocca. "Complimenti per la mazza papi " disse Mauro. Trascorsero alcuni minuti, Francesca mi aveva fatto venire un cazzo enorme e poi vedere Mauro che le riempiva il culo come un porco mi aveva eccitato ancora di più. Proposi di andare sul letto saremo stati tutti più comodi. Salimmo su e Francesca propose camera sua. Ancora infoiato con un veloce sguardo d'intesa con Mauro mi misi con la schiena semi sdraiato alla testiera imbottita del letto, presi Francesca e la misi sopra di me a pancia in su, con la mano indirizzai la cappella nel suo buchetto e lei si adeguò per farlo entrare scendendo piano. Ero dentro. "Ahhhh" mormorò lei "mi sembra di essere impalata quando me lo sbatti dentro". Mauro afferrata Francesca per le gambe in ginocchio glielo stava mettendo nella fica! "Che due maiali che siete..." Non finì la frase che iniziammo a pomparla unisono. Lei inarcava la schiena e godeva di brutto io con le dita le torcevo e tiravo in su quei capezzoli turgidi e giovani, Mauro di tanto in tanto trovandosi i piedini appuntiti di lei davanti al viso non mancava di passare la sua lingua tra le dita. L'entrata del buco del culetto di mia figlia era praticamente attaccata al mio pube il che significava che glielo avevo piantato dentro fino ai coglioni! Mauro idem nella fica e quando entrambi eravamo a fondo dentro di lei urlava e buttava la testa all'indietro sul mio petto. Era una cosa incredibile! La stuprammo in due per lunghi minuti poi abbiamo fatto il cambio. Adesso ero io dentro la fica di Francesca e Mauro nel culo. La fottevo forte e lei mi guardava con gli occhi di una schiava che chiedeva pietà e io la scopavo più forte! Mauro sentendola venire venne a sua volta dentro le viscere di mia figlia io feci appena in tempo a tirarlo fuori e schizzare tutto il mio lurido seme sul suo ventre piatto e in parte sui seni. Ci fermamno a prendere fiato. "Mi avete aperta come un'ostrica" disse appena sussurrando. In effetti aveva le labbra della fessura e il culetto belli rossi e dilatati. "Però un orgasmo così forte con uno davanti e uno dietro non l'avevo mai avuto!" confesso'. Era giunto il momento di ricomporci non mancava molto alle 12.00. Mauro si dette una sistemata in bagno, io e Francesca nell'altro. Mentre camminava davanti a me l'avrei rimontata nel culo un' altra volta ma il tempo non lo permetteva. Non ci parlammo con Mauro non c'era tempo, ci salutammo come se fossimo vecchi amici. Rimasi solo con Francesca e chiesi perché aveva raccontato a lui di noi, ero preoccupato, poteva sbandierare ai 4 venti che non solo mi scopavo la figlia ma che lui se la scopava insieme a me! Francesca disse che non c'era da preoccuparsi in quanto era sposato con un figlio piccolo e sua moglie era quella con i soldi, che il locale era di lei per cui lui doveva stare buonino. C'era però qualcosa che non mi tornava. Francesca mi raccontò che l'aveva conosciuto a una cena di compleanno di una sua amica che lo aveva festeggiato nel suo locale appunto. Mi disse che lei era andata in bagno e lui l'aveva seguita si erano scambiati i numeri e prima di incontrarsi c'era stato un periodo che si scambiavano foto e video hard. Mi rendevo perfettamente conto che quel rapporto con Francesca da parte mio ma anche suo era malato ma non riuscivo a fermarmi. Insomma passavano i mesi ed avevo rapporti piuttosto regolari con mia figlia e anche con mia moglie fino ad un martedì di un anno e mezzo dopo quando scoprii in maniera del tutto fortuita... Ero in auto in una zona del tutto opposta a dove abitiamo. Circa le 16 del pomeriggio. Fermo ad un semaforo vedo dal lato opposto della strada mia moglie mia figlia e due persone di sesso maschile che camminanavano parlando. Tutto ciò mi parve piuttosto strano per cui tenendomi a distanza chiamai mia moglie sul cellulare. Feci finta di nulla e le chiesi se era al Centro ricerche, mi disse che era uscita un attimo a fare una commissione vicino (si trovava da tutt'altra parte del Centro ricerche), stetti al gioco e le chiesi se avesse sentito Francesca, mi disse di si che era da una sua amica. Ebbi la chiara sensazione che le mie due donne stessero tramando qualcosa. Decisi di indagare. Arrivarono davanti ad una specie di teatro dove solitamente fanno corsi di recitazione, canto, danze caraibiche... C'era un manifesto che citava " Shibari un arte antica". Pensai che andassero a vedere questo tipo di arte tradizionale del Giappone antico però che ci facevano quei due insieme a loro? E perché mi aveva mentito... Lasciai che entrassero, attesi qualche minuto e poi con molta cautela entrai anch'io. Il posto era piuttosto buio sulla destra un cassiere mi salutò e mi chiese se volevo assistere allo spettacolo. "Quindi non è un corso" chiesi io, il tizio mi spiego' che il martedì c'è uno show sempre con due donne diverse e un Maestro Shibari che dimostra come avviene appunto la tecnica. Il tutto però si svolge con le donne bendate per privacy e chi osserva lo fa attraverso degli spioncini dislocati a un metro dall'altro osservatore. Mi disse anche che al termine della rappresentazione il Maestro fa delle cose sexy alle modelle e per vedere l'extra c'era da pagare una cifra in più del biglietto normale. Accettai se loro erano bendate ed io dietro uno spioncino non avrebbero mai saputo della mia presenza. Dopo circa una ventina di minuti arrivano "le modelle" entrambe bendate, truccate e in lingerie. Riconoscevo benissimo le fattezze di mia moglie e mia figlia, ero stupito del perché fossero li e dove fossero finiti i due che erano con loro. Il Maestro inizia a cingerle con delle funi, dopo una mezz'ora le due erano legate e appese ad un grosso palo di bambù, le posizioni erano piuttosto oscene, entrambe con una gamba distesa e una tenuta spalancata da un altra canna di bambù più piccola (CONTINUA)
scritto il
2025-08-13
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