La terza volta con un uomo.
di
Lustico
genere
gay
Oggi qui è bollino rosso, per il caldo. Io sto alla finestra, dietro alle tapparelle, per veder quando M arriverà. L’appuntamento è per le 14. Voglio aprirgli la porta appena suona. Lui si accorgerà che lo stavo aspettando e gli farà piacere. Io sono in agitazione. Indosso solo le mutandine. Appena chiudo la porta, mi inginocchio davanti a lui, gli abbasso pantaloncini e mutande e gli succhio il cazzo come un affamato. E’ sorpreso, ma compiaciuto. Mi riporta il dildo che gli avevo lasciato e mi fa vedere un oggettino in plastica, simile a un piccolo siluro. I nostri buchi del culo sono ancora un po’ doloranti dalle prove col dildo durante l’ultimo incontro e quindi decidiamo di andare su qualcosa di più leggero.
Stiamo cinque minuti davanti al PC. Ci piace vedere cazzoni che affondano dentro a bei culi. Non possiamo non notare la differenza tra loro e noi. Ci piace vedere uscire la sborra, soprattutto quella bianca e densa.
In camera, nudi, lo faccio sedere sul bordo del letto e gli metto il cazzo in bocca. Me lo stringe, lo succhia, mi arpiona le chiappe, mi mette un dito in culo: anche lui è su di giri. Lo metto alla pecorina, noto la sua bella schiena ampia e inarcata. Lui si allarga le chiappe con le mani, io gli lecco il buco del culo, rosa. Poco per volta gli infilo il cazzo in culo. Sono dentro fino in fondo. Mi muovo piano. Lo tengo forte per i fianchi. Il mio cazzo sente i muscoli del culo che lo stringono. Lui ansima. Quando esco, mi prende la testa tra le mani e mi lavora la bocca con la sua lingua grossa e lunga.
E’ la prima volta che inculo un uomo. Ho tante volte fantasticato su questo punto però devo ammettere che non è stato così eccitante come immaginavo però è un altro desiderio realizzato. Sperimentiamo il piccolo siluro di plastica: non è doloroso e piacevole. Mentre stiamo abbracciati e ingarbugliati, mi guarda con i suoi occhi azzurri e mi mormora: ti amo… Che cosa posso volere di più?
Stiamo cinque minuti davanti al PC. Ci piace vedere cazzoni che affondano dentro a bei culi. Non possiamo non notare la differenza tra loro e noi. Ci piace vedere uscire la sborra, soprattutto quella bianca e densa.
In camera, nudi, lo faccio sedere sul bordo del letto e gli metto il cazzo in bocca. Me lo stringe, lo succhia, mi arpiona le chiappe, mi mette un dito in culo: anche lui è su di giri. Lo metto alla pecorina, noto la sua bella schiena ampia e inarcata. Lui si allarga le chiappe con le mani, io gli lecco il buco del culo, rosa. Poco per volta gli infilo il cazzo in culo. Sono dentro fino in fondo. Mi muovo piano. Lo tengo forte per i fianchi. Il mio cazzo sente i muscoli del culo che lo stringono. Lui ansima. Quando esco, mi prende la testa tra le mani e mi lavora la bocca con la sua lingua grossa e lunga.
E’ la prima volta che inculo un uomo. Ho tante volte fantasticato su questo punto però devo ammettere che non è stato così eccitante come immaginavo però è un altro desiderio realizzato. Sperimentiamo il piccolo siluro di plastica: non è doloroso e piacevole. Mentre stiamo abbracciati e ingarbugliati, mi guarda con i suoi occhi azzurri e mi mormora: ti amo… Che cosa posso volere di più?
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Commenti dei lettori al racconto erotico