Passeggiata nel bosco
di
Gioppi2
genere
bisex
Siamo al mare Micky ed io con le rispettive mogli. Loro non sanno che siamo entrambi bsx e che appena possiamo lui me lo mette in bocca e nel culetto riempiendomi della sua sborra.
Oggi Micky ha voglia ma le mogli non accennano a volere andare in spiaggia per lasciarci la casa libera. Micky allora mi propone una passeggiata nel bosco, approfittando della giornata nuvolosa. Io declino l’invito, so già cosa lui vuole e nel bosco non mi sento sicuro, qualcuno potrebbe scoprirci. Ma Micky insiste e le mogli ci invitano a uscire per sgranchirci le gambe evitando di passare la giornata a casa, davanti alla televisione.
Non felicissimo della scelta mi infilo una maglietta a maniche corte, pantaloncini corti blu su boxer bianchi e seguo Micky che imbocca a passo deciso il sentiero nel bosco che parte dietro la loro villetta.
Dopo una passeggiata di circa mezz’ora raggiungiamo una radura con i ruderi di un’antica torretta, Micky si ferma e mi sorride voglioso. Cerco di fargli capire che non è il caso, qualcuno potrebbe scoprirci ma quando decide di scoparmi non sente ragioni, la voglia sembra prevalere sulla ragione.
Mi inginocchio davanti a lui, gli abbasso i pantaloncini da mare e scopro il suo cazzone dal 20 cm già eccitato. Mi prende la testa, mi invita ad aprire la “ bocca da troia” e me lo infila in fondo alla gola iniziano a scoparmi con foga la bocca. È un gioco che fa spesso, sbavo, soffoco ma ubbidiente a ogni colpo ingoio quel cazzone fino a dove posso, sperando un giorno di arrivare alla palle. E lui sa che il gioco mi piace. E molto.
Dopo alcuni minuti decide che è venuto il momento di dedicarsi al mio culetto. Mi fa alzare, mi invita a togliere pantaloncini e boxer e ad appoggiarmi a gambe larghe alla parete esterna della torre.
Obbedisco, mi piace questo suo fare autoritario e lui se ne approfitta sempre.
Si avvicina, sento il suo glande appoggiarsi al mio buchino e poi sento il cazzo entrare lentamente, aprendomi il culetto passo a passo mentre Micky, con le mani, mi stringe i capezzoli.
Pochi colpi ancora e lo sento tutto dentro, con le sue palle che mi colpiscono il culetto. Sono come al solito la sua troietta inculata. Lo sento muoversi con decisione, avanti e indietro, in modo sempre più deciso, mentre con una mano scende per prendere in mano il mio cazzetto – molle come tutte le volte che mi scopano – e le palle che stringe dolcemente.
Ad un tratto senza delle voci. Lo prego di fermarsi ma lui è oramai troppo eccitato e prosegue fino ad arrivare all’orgasmo annunciato da un urlo discreto accompagnato dalle parole “ ti inondo troia, senti la mia sborra, ti riempie il culo”. E infatti mi riempie il buchetto e gli sfinteri di crema bianca, che lentamente cola sulla mie gambe.
“ Bravi un piacevole spettacolo” sento dire da una voce sconosciuta. Mi volto e trovo tre cacciatori, con tanto di fucile, ad ammirarci. Io nudo dalla vita in giù, e Micky con il cazzo colante ancora in parte in tiro appena uscito dal mio culetto.
La situazione è imbarazzante ma spero si concluda con qualche insulto e nulla più, ma purtroppo sono troppo ottimista.
Il più anziano dei tre, mi ordina di togliermi anche la maglietta e mettermi in ginocchio che devo fare un pompino a tutti e tre, mentre Micky dovrà leccare loro il culo.
Obbedisco, non ho alternative. Si abbassano i pantaloni e uno alla volta mi scopano la bocca velocemente, fino a riempirla del loro sperma, che devo diligentemente ingoiare.
Micky assiste silenzioso alla spettacolo e si occupa di leccare loro culo e palle. Lo spettacolo del triplo pompino però lo eccita e i tre cacciatori se ne accorgono. E dato che assistere all’inculata precedente li ha eccitati ci invitano di ripeterla. Questa volta Micky deve coricarsi sul prato vicino alla torre e io devo impalarmi sul suo cazzo oramai di nuovo duro.
Aiutato dalla sperma rimasto nel culetto mi impalo lentamente e inizio a cavalcare il cazzo oramai diventato durissimo.
Anche i cazzi dei cacciatori sono di nuovo diventati duri e decidono di segarsi davanti alla mia faccia, infilandolo in bocca a turno, fino a sborrarmi in facci quasi contemporaneamente mentre anche Micky si svuota per la seconda volta dentro il mio culetto.
Si rivestono, salutano “ i due porci e soprattutto la troietta” e se ne vanno. Io e Micky ritorniamo a casa, silenziosi e pensierosi sull’esperienza. Non voluta ma nemmeno sgradevole.
Oggi Micky ha voglia ma le mogli non accennano a volere andare in spiaggia per lasciarci la casa libera. Micky allora mi propone una passeggiata nel bosco, approfittando della giornata nuvolosa. Io declino l’invito, so già cosa lui vuole e nel bosco non mi sento sicuro, qualcuno potrebbe scoprirci. Ma Micky insiste e le mogli ci invitano a uscire per sgranchirci le gambe evitando di passare la giornata a casa, davanti alla televisione.
Non felicissimo della scelta mi infilo una maglietta a maniche corte, pantaloncini corti blu su boxer bianchi e seguo Micky che imbocca a passo deciso il sentiero nel bosco che parte dietro la loro villetta.
Dopo una passeggiata di circa mezz’ora raggiungiamo una radura con i ruderi di un’antica torretta, Micky si ferma e mi sorride voglioso. Cerco di fargli capire che non è il caso, qualcuno potrebbe scoprirci ma quando decide di scoparmi non sente ragioni, la voglia sembra prevalere sulla ragione.
Mi inginocchio davanti a lui, gli abbasso i pantaloncini da mare e scopro il suo cazzone dal 20 cm già eccitato. Mi prende la testa, mi invita ad aprire la “ bocca da troia” e me lo infila in fondo alla gola iniziano a scoparmi con foga la bocca. È un gioco che fa spesso, sbavo, soffoco ma ubbidiente a ogni colpo ingoio quel cazzone fino a dove posso, sperando un giorno di arrivare alla palle. E lui sa che il gioco mi piace. E molto.
Dopo alcuni minuti decide che è venuto il momento di dedicarsi al mio culetto. Mi fa alzare, mi invita a togliere pantaloncini e boxer e ad appoggiarmi a gambe larghe alla parete esterna della torre.
Obbedisco, mi piace questo suo fare autoritario e lui se ne approfitta sempre.
Si avvicina, sento il suo glande appoggiarsi al mio buchino e poi sento il cazzo entrare lentamente, aprendomi il culetto passo a passo mentre Micky, con le mani, mi stringe i capezzoli.
Pochi colpi ancora e lo sento tutto dentro, con le sue palle che mi colpiscono il culetto. Sono come al solito la sua troietta inculata. Lo sento muoversi con decisione, avanti e indietro, in modo sempre più deciso, mentre con una mano scende per prendere in mano il mio cazzetto – molle come tutte le volte che mi scopano – e le palle che stringe dolcemente.
Ad un tratto senza delle voci. Lo prego di fermarsi ma lui è oramai troppo eccitato e prosegue fino ad arrivare all’orgasmo annunciato da un urlo discreto accompagnato dalle parole “ ti inondo troia, senti la mia sborra, ti riempie il culo”. E infatti mi riempie il buchetto e gli sfinteri di crema bianca, che lentamente cola sulla mie gambe.
“ Bravi un piacevole spettacolo” sento dire da una voce sconosciuta. Mi volto e trovo tre cacciatori, con tanto di fucile, ad ammirarci. Io nudo dalla vita in giù, e Micky con il cazzo colante ancora in parte in tiro appena uscito dal mio culetto.
La situazione è imbarazzante ma spero si concluda con qualche insulto e nulla più, ma purtroppo sono troppo ottimista.
Il più anziano dei tre, mi ordina di togliermi anche la maglietta e mettermi in ginocchio che devo fare un pompino a tutti e tre, mentre Micky dovrà leccare loro il culo.
Obbedisco, non ho alternative. Si abbassano i pantaloni e uno alla volta mi scopano la bocca velocemente, fino a riempirla del loro sperma, che devo diligentemente ingoiare.
Micky assiste silenzioso alla spettacolo e si occupa di leccare loro culo e palle. Lo spettacolo del triplo pompino però lo eccita e i tre cacciatori se ne accorgono. E dato che assistere all’inculata precedente li ha eccitati ci invitano di ripeterla. Questa volta Micky deve coricarsi sul prato vicino alla torre e io devo impalarmi sul suo cazzo oramai di nuovo duro.
Aiutato dalla sperma rimasto nel culetto mi impalo lentamente e inizio a cavalcare il cazzo oramai diventato durissimo.
Anche i cazzi dei cacciatori sono di nuovo diventati duri e decidono di segarsi davanti alla mia faccia, infilandolo in bocca a turno, fino a sborrarmi in facci quasi contemporaneamente mentre anche Micky si svuota per la seconda volta dentro il mio culetto.
Si rivestono, salutano “ i due porci e soprattutto la troietta” e se ne vanno. Io e Micky ritorniamo a casa, silenziosi e pensierosi sull’esperienza. Non voluta ma nemmeno sgradevole.
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