Viaggio in bus
di
Simone67
genere
gay
Era una tiepida giornata primaverile di inizio aprile, avevo preso una settimana di ferie, e un mio amico che avevo conosciuto all'università, mi aveva invitato a trascorrere qualche giorno da lui, a Bologna. Io vivevo in un paesino vicino Roma, e a parte qualche uscita avventurosa nella capitale,non avevo avuto modo di fare molte esperienze. L'idea di andare fuori dai soliti giri che ogni tanto facevo, mi attirava molto. Daniele, il mio amico, mi aveva svezzato quando andai a trovarlo a casa sua mentre studiava a Roma. Fu lui che mi sverginò una fredda sera d'inverno. Avevo avuto fino a quel momento qualche esperienza sporadica, qualche pompino, masturbazioni reciproche, ma ancora non l'avevo mai preso dietro. E lui ci seppe fare. Avevo voglia di rivederlo. Prenotai il mio bus, e la mattina partii per Bologna. Era un giorno infrasettimanale, non c'era molta gente, e dopo aver vidimato il biglietto, mi andai a sedere negli ultimi posti. Volevo stare tranquillo, e magari schiacciare un pisolino. Prima di prendere l'autostrada, il bus fece ancora qualche fermata per prendere ancora qualche passeggero, e poi imboccò l'autostrada. Si venne a sedere negli ultimi posti anche un signore, un tipo sulla cinquantina, e si sedette dall'altro lato dove stavo io. Mentre viaggiavamo, il tipo si accese il PC, e cominciò a vedere qualche video. Il volume era basso, ma vedevo che il tipo si era messo il PC sulle ginocchia e si passava la mano sul pacco. Ero molto incuriosito, e ogni tanto buttavo un'occhio per sbirciare. Si stava vedendo dei filmati porno. Anche lui si accorse che stavo guardando, mi fece un sorriso, e mi invitò a sedermi affianco a lui, per vedere meglio. Non me lo feci ripetere due volte, e mi sedetti accanto a lui. Ero eccitatissimo, quella situazione mi aveva messo addosso una voglia incredibile. Mentre guardavano i video lui commentava...guarda questo che cazzo, come si incula questa troia...questa è una gran vacca. Poi cambiò video, e ne fece partire uno gay. Vedemmo subito due tipi che si spompinavano a vicenda. Ti piace? Mi domandò... Molto, risposi io, e gli appoggiai una mano sulla coscia. Bravo, continuò...e mentre la mia mano gli accarezzava la coscia, lui si slacciò i pantaloni, si abbassò gli slip, e tirò fuori il pisello. Guarda come mi sto eccitando...mi disse. Io ormai ero in trance, gli osservavo dritto il cazzo, glielo presi in mano e cominciai a segarlo. Stava diventando veramente duro, la cappella uscì fuori in tutto il suo splendore, e io mi abbassai un po' verso di lui. Bravo, così,continua...sentivo che mi diceva sussurrandomi nell'orecchio. Poi alzò una mano e me la mise in testa, e me la spinse verso l'uccello. Ce l'avevo a qualche cm dal viso, tirai fuori la lingua e presi a leccargli la cappella. Sentivo il sapore del cazzo misto a sudore, poi spalancai la bocca e me lo feci scivolare tutto dentro. Lui con la mano continuava a spingermi la testa sul pisello e continuava a parlare...bravo, così,dai apri bene la bocca, fino in gola deve arrivare. Io lo assecondavo, succhiavo avidamente quel cazzo stupendo. Adesso era davvero duro, gli leccavo la vena, le palle, e lui mi diceva di tutto. Bravo, che frocio che sei, si vede che ti piace il cazzo...ed era vero, lo adoravo. Poi mi fece fermare. Mi disse di sedermi alla sua sinistra, e di fare scendere i pantaloni. Ubbidii naturalmente, e adesso ero affianco a lui con il culo di fuori. Mi fece mettere su un fianco, e mi accarezzava il culo. Ma senti che culetto liscio che hai, è proprio un bel bocconcino. Mi depilavo sempre, non mi piaceva avere i peli. Anche lui si mise sul fianco, e mi puntava il cazzo sul culo. Mi fece sollevare un po' la gamba, e da dietro mi prese il pisello in mano. Ma sentila come si fa' dura questa pisellina...ed era vero, mi stava diventando duro, anche se il mio era la metà del suo. Mi allargò le chiappe, e cominciò a spingere il pisello sul buchetto. Lo lubrificò bene con la saliva, e sentivo che stava entrando. Prima la cappella, e poi piano piano, mentre io mi allargavo le chiappe, sempre più dentro, fino a quando entrò tutto. Mi scappò un gemito, che lui prontamente soffocò con una mano attappandomi la bocca. Zitto esclamò, mica vuoi fare vedere a tutti che ti sto rompendo il culo. Ed era vero, non avevo mai preso un cazzo così nel culo. Cominciò a fare avanti e dietro, lo sentivo ansimare mentre cercava di spingerlo ancora di più. Io mi stavo segando, e lui mi incoraggiava. Dai, sborra, fammi vedere come godi. E dopo qualche istante mi sborrai tra le mani. Lui di dava colpi sempre più forti, e alla fine lo sentii venire dentro di me. Un liquido caldo che sentivo entrarmi dentro. Rimanemmo qualche istante così, e poi me lo tolse dal culo. Ancora sentivo la sua sborra che mi colava sulle cosce mentre mi rivestivo. Poi senza dirci nulla me ne tornai al mio posto. Era stato stupendo, sentivo ancora quel cazzo dentro di me. Arrivammo a Bologna, e mentre lui scese e se ne andò , l'autista mi chiese, con un sorrisetto malizioso...fatto buon viaggio? Io lo guardai, e facendogli un occhiolino risposi...Stupendo!
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Commenti dei lettori al racconto erotico