L' ètè dernier
di
Vitaspericolata
genere
confessioni
"...le mie gambe tremare e poi e poi e poi, spegne adagio la luce la sua bocca sul collo, ha il respiro un po' caldo..."; dalle casse dello stereo, l'inconfondibile Mina si sta diffondendo per tutta casa e io non posso fare a meno di pensare alla scorsa notte. Io e lui,diventati amanti proprio quella notte. Segretamente nascosti nell'oscurità della notte, sotto un estivo cielo stellato. Quella giornata iniziò come tante con un buongiorno,un sorriso e una leggero e fugace abbraccio attorno al mio fianco, scambiato alle 7 del mattino nei corridoi del nostro ufficio. Proseguì poi con un altrettanto fugace aperitivo da soli, attorno alle 20 dove finalmente, dopo un po' di tempo riusciamo a scambiarci qualche discorso, lontano da occhi indiscreti e molte risate, tanti sorrisi e battutine a sfondo sessuale. Felice e leggermente brilla (mi basta davvero mezzo bicchiere di prosecco per farmi sentire leggera) raggiungo con lui i nostri colleghi e in pizzeria la serata procede regolarmente. Non erano ancora le 23 che già si stava pensando di rincasare in previsione della giornata lavorativa che avremmo dovuto affrontare tutti quanti l'indomani e ovviamente lui, senza auto quella sera, dovette ritornare a casa in mia compagnia. Appena saliti sulla mia auto fu liberazione poterci finalmente abbracciare e spingerci in un bacio affamato di labbra,lingue attorcigliate e sospiri. Con il suo profumo che si mescolata con il mio metto in moto la macchina e usciamo dal parcheggio e mi faccio guidare da lui, come una ragazzina durante una lezione di scuola guida e le sue mani che scendevano lungo le mie cosce scoperte da un vestito molto corto e raggiungiamo poco distante la zona industriale. Il mio cuore che batte forte, il buio, tranne qualche lampione e il deserto, non c'era chiaramente anima viva a parte noi e la nostra incontenibile voglia di scoparci. Scendemmo dall'auto e presimo a baciarci con molta foga, sistemandoci nel mentre nei sedili posteriori. Io mi stavo levando i sandali quando lui si stava già levando i boxer e con una mano tastavo la sua erezione e con un abilità da acrobati, mi ritrovai praticamente sotto di lui, con la schiena sulla seduta dei sedili e le mie cosce avvolte attorno a lui, il mio sedere sollevato dalle sue braccia e il suo cazzo notevole, dentro di me che mi faceva dondolare come se fossi un altalena e il suo respiro caldo ed entusiasta. I nostri occhi increduli di quello che stavamo facendo, il suo pene che mi stava riempiendo più che poteva e si perdeva dentro la mia figa sfondata, profonda e molto bagnata dal punto che a tratti, il suo cazzo, stava per scivolare via. Decisi così di montarlo come la ragazzaccia che sono e mi sedetti a cavalcioni sopra di lui con il suo cazzo bloccato in quella posizione dentro di me, finalmente mi diede il tempo di levarmi il vestito scoprendo le tette dal reggiseno e presi a strusciarmi fortissimo sopra di lui, stringendo più che potevo il suo cazzo tra le mie cosce nella mia vagina e le sue mani che attorno al mio culo muovevano me a ritmo e anche la macchina che traballava dalla forza con cui stavamo scopando insieme per la prima volta. E di nuovo i suoi morsi sui miei capezzoli gonfi e le sue mani tirare ma non troppo i miei capelli che aveva scostato dal mio viso e sollevato dalla mia nuca con una dolcezza disarmante mi disse che gli stava piacendo da impazzire e che già solo avermi cosi sopra in quella posizione stava godendo tantissimo...Sospiri e baci fino a quando lui non arrivò al limite ed eiaculò potentemente fuori dall'auto...restammo così abbracciati per qualche istante con la dolcezza dei nostri sguardi di sempre e le sue dita che randellavano ancora un po' la mia bagnatissima figa che ormai aveva preso il sapore del suo membro e dei suoi umori maschili. Ci rivestimmo e cercando di ricomporci alla meglio ed euforici per la bellissima e inaspettata scopata tornammo a casa dal mio compagno e dalla sua compagna. Con Mina in sottofondo, scorrendo per noia il feed di un qualsiasi social scopro che il mio storico fidanzato del liceo quel giorno, aveva pronunciato alla sua fidanzata bellissima in quel vestito da sposa, quel si eterno davanti ad un altare. Mi viene quasi un colpo nonostante siano almeno 15 anni che non ci frequentiamo più. Per un attimo ho pensato che quella fortunata sposa per quel meraviglioso sposo, potevo essere io...anche se in questi anni anche io mi sono data seriamente da fare,costruendo la mia vita con il mio compagno che amo da almeno quasi 12 anni e 8 anni di convivenza. Mi si accavallano pensieri ed emozioni e penso che io invece quel giorno, avevo appena raggiunto lo step successivo,quello che forse ti viene dopo i 40 anni?! bo! Una vita sempre in anticipo con i tempi la mia... Quella sera ero appena diventata l'amante segreta del mio collega e avevo dato piena libertà e sfogo alle nostre fantasie insieme, lasciando per un attimo che fosse l'imprevisto, la vita o semplicemente il destino a guidarci senza cinture e legarci fisicamente alle nostre vite.
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Commenti dei lettori al racconto erotico