Voglio il mio fratellone

di
genere
incesti

Mi chiamo Marta (nome di fantasia) e vi sto per raccontare di come ho perso la verginità con mio fratello maggiore Antonio.

Sono una ragazza di 18 anni, compiuti da qualche settimana, piccolina, magrolina.. la classica ragazza “petit” con capelli biondi, lisci e un fondoschiena un po’ più grande del dovuto.
Abito con i miei genitori e mio fratello Antonio, ragazzo di 26 anni, lavoratore, sportivo, ben piazzato e con una bella peluria castana sparsa sul corpo. Il classico ragazzo mediterraneo che fa girare la testa.
Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, io timidina ma solare, lui protettivo e un po’ spavaldo.

Tutto iniziò nei primi di giugno. Il caldo era tanto e la noia anche. Non ero una tipa che usciva molto. Preferivo leggere e passare le mie giornate al fresco di casa nostra. Le uniche uscite erano di sera, al bar, con qualche amica. Tutto l’opposto mio fratello.. quando poteva usciva e festeggiava con i suoi amici bevendo fino a tardi e fumando qualche canna in spiaggia.

Una sera mi ritrovai in camera mia cercando qualcosa di nuovo da leggere, qualche nuovo forum o blog con storie fantasy che avvolte si rivelavano anche abbastanza spinte.. trovai questa storia d’amore incestuoso tra questi due elfi. Lui cadde in tentazione sedotto dalla sorellina e finirono a letto insieme. La cosa mi turbò un po’, ma ammetto che lessi tutto d’un fiato e mi ritrovai anche a massaggiarmi tra le gambe, sopra le mutandine, che a fine lettura erano completamente umide.

Saranno state le 3/3.30 del mattino quando, ancora scossa dal piacere di quella strana lettura, sentì la porta di casa aprirsi e poi richiudersi. Passi un po pesanti e incerti salire le scale, trascinarsi lungo in corridoio e andare in bagno.
Mio fratello era tornato a casa dopo un altro serata.
Dopo un po lo sentii uscire dal bagno e andare in camera sua.
Decisi di andare anche io in bagno prima di buttarmi a letto.
Appena entrata trovai le scarpe di mio fratello lanciate una a destra e una a sinistra. Calzini in spugna bianchi appallottolati e lanciati in un angolo, così come i pantaloncini cargo e la maglia bianca della vans. In cima spiccavano i suoi boxer, di quelli aderenti, visivamente umidicci dal sudore.

Normalmente quella visione mi avrebbe schifata e innervosita.. questa volta invece mi trovai incuriosita e stranamente eccitata, complice anche il forte odore di mio fratello misto al sudore che emanavano decisi di farmi trasportare dall’eccitazione.
Con uno scatto ho chiuso la porta, preso i boxer e avvicinati al mio viso. Li fissavo e li giravo. Qualche pelo pubico era rimasto all’interno, l’odore di maschio era fortissimo, mi provocò un piccolo brivido tra le gambe. Decisi di annusarli intensamente. Era un odore fortissimo, un mix di pipì, palle, sperma e sudore. Ero così confusa ma così eccitata allo stesso tempo. Sapevo che tutto questo era sbagliato; erano le mutante di Antonio, mio fratello, il mio fratellone. Ma non riuscivo a smettere. In un attimo mi sono ritrovata lunga a terra di schiena, con le gambe tirate su, con una mano mi massaggiavo la patatina e con l’altra mi schiacciavo in faccia le sue mutande e i suoi calzini sporchi per assaporare a pieno l’odore di maschio di mio fratello.
Mi bastò poco per essere in preda ad un piacere incredibile (il primo così intenso), ansimante, accasciata a terra, con ancora la biancheria di Antonio in faccia.
Ero venuta pensando a mio fratello e al suo corpo sudato.

Quella notte dormire non fu facile.
Mi addormentai tardi e mi risvegliai ancora più tardi il giorno dopo.

La giornata passò lenta tra commissioni, lavoretti e cazzeggjo.
La sera, dopo cena, mi ritrovai i camera mia con i soliti blog e le solite storie.
Questa volta cercai volontariamente qualcosa di incestuoso da leggere. Volevo rivivere le stesse emozioni di ieri.
Soddisfatte le mie voglie e cazzeggiato ancora un po decisi di coricarmi verso le 4. Ammetto che speravo di incrociare mio fratello di nuovo per poter ri godere della sua biancheria sporca. Ma era sabato notte. Il che voleva dire che non sarebbe tornato a casa prima delle 6 o delle 7.

Per fortuna mi sbagliavo.

Lo sentii entrare e barcollare e fino in camera sua, il passo sembrava più incerto del solito. Essendo le nostre camere attaccate ho potuto sentire per bene mio fratello entrare, lanciare roba a caso in giro e lanciarsi a letto. Decisi di uscire per andare in bagno.
Una volta fuori notai la porta della camera di mio fratello. Non era chiusa, ma soltanto accostata.
Lo sentivo russare e sentivo anche il suo odore. Feci un passo avanti, mi appoggia un poco alla porta che scricchiolò appena.
Antonio non fece né più né meno che girarsi a pancia in su, e russare ancora più forte. Era completamente andato. Messo a quattro di spade, in mutande e con la bocca aperta.
L’odore di sudore si mischiava a quello di alcol e canna. Ero completamente fuori di me, il cuore a mille, ma decisi di entrare e ammirarlo da vicino. Solo un poco.

Era lì, statuario con un bel boschetto di pelo sul petto, sotto le ascelle e che gli spuntava da sotto le mutande.
Mi guardai un po’ in torno, la camera era in disordine e puzzava di biancheria sporca e sudore. Tutto questo mi fece eccitare di brutto. Inizia a bagnarmi un po tra le gambe.
Ero vergine, e da qualche tempo ero sempre più attratta dal sesso, avevo una voglia matta di esplorare e divertirmi.. ma ero troppo timida per lanciarmi coi ragazzi (anche se molto carina a detta di molti miei conoscenti maschi).

Mi inginocchiai a fianco al letto. Il cuore a mille. Decidi di annusarlo, era una cosa innocente alla fine, volevo solo sentire un po’ l’odore di mio fratello.
Inizia annusandogli la mano, poi le ascelle, il petto, lo stomaco… scesi giù ai piedi e sali lentamente verso le cosce. Mi soffermai a lungo sopra il suo cazzo.
Era barzotto, tendente al duro, che pulsava sotto i boxer. L’odore che emanava era fortissimo. Non mi faceva capire più niente. Mi abbassai così tanto per annusarlo meglio che mi ritrovai con il naso a pochissimi millimetri dalla sua cappella, dal suo sotto palla.
Dovetti fare un passo indietro per resistere all’impulso di toccarlo. Avevo troppo paura. Era una cosa sbagliata e lo sapevo. Ma Antonio era troppo bello e troppo maschio.
L’unica cosa che riuscì a fare fu abbassarmi le mutandine, la mia patatina era gonfia e umidissima, pulsava di piacere.
Raccolsi i calzi sporchi di Antonio, mi feci coraggio e, seduta sul bordo del letto vicina a lui, trascinai il suo braccio in modo di averlo tra le gambe. La mano, prima di sensi per via dell’alcol, casco precisa sulla sua patatina e lei con un movimento gentile e delicato la fece scivolare sotto di lei in modo da sedercisi sopra.

Sentivo le sue dita solleticarmi fuori e appena un poco dentro. Mi sentivo sempre più bagnata e impaurita. Ero lì, con i calzini sporchi di Antonio sotto al naso, con una mano mi tenevo su la maglietta e mi stimolavo i capezzoli e nel mentre strofinavo e strusciavo la vagina sulla mano di mio fratello.
Provavo un mi di emozioni: paura, estremo piacere, disgusto, eccitazione… ero confusa.

Più andavo avanti e più bagnavo la mano di mio fratello che nel mentre, per quanto privo di sensi (ogni tanto russava ancora oltre ad emettere qualche strano verso) aveva il cazzo completamente in tiro, duro come il marmo, con la cappella tutta bagnata e attaccata alle mutande di pre sperma.
Questa visione mi fece esplodere ed emettendo un urletto strozzato sono venuta, scoppiando in un intenso orgasmo che si riversò sulla mano e sul braccio di mio fratello.
Ancora ansimante mi sono fatta forza e mi sono trascinata in camera mia.
Inutile dire che quella notte non ho dormito niente. Ero ancora eccitata ma allo stesso tempo disgustata e impaurita. Quello era mio fratello, non potevo desiderare così il sangue del mio sangue. E se si fosse accorto di qualcosa ? Aveva fatto un bel po di casino con quella mano e il letto si impregnò del suo liquidò.

Mi ritrovai a letto a fissare il soffitto. Ancora scossa e ancora con i calzini sporchi di mio fratello in mano. Mi ero dimenticata di lasciarli lì.

Iniziai ad annusarli, strofinarmeli addosso… inutile dire che mi sono masturbata ancora quella mattina. Sempre pensando a mio fratello e al suo cazzo.
di
scritto il
2025-07-31
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