L’amica bruttina
di
Benji4684
genere
prime esperienze
In vacanza con gli amici di sempre 4 ragazzi e 3 ragazze, tra di noi una sola coppia, Alessandro e Stefania, la più carina del gruppo da meno di un Anno Fidanzata con Alessandro, il mio amico dalle medie.
Con noi un’amica di Stefania: Chiara, ragazza un po’ in carne, bassina, insomma la classica bruttina ma simpatica.
La prima serata dopo l’arrivo ci ritroviamo a cena tutti insieme e, tra ragazze bellissime e qualche bicchiere di troppo esagero col prendere in giro Chiara.
La mattina dopo Chiara si aspetta le mie scuse e anche gli altri ma a me non interessa voglio divertirmi. Poi ad un certo punto usciamo dalla piscina e torniamo nelle nostre stanze per prepararci ed andare a pranzo. Ci ritroviamo tutti giù nella Hall dell’hotel tranne Chiara. Allora Stefania mi fa: noi cominciamo ad andare e tu (riferendosi a me) aspetti Chiara, così ti scusi…
Salgo a chiamarla, mi apre la porta e mi dice di aspettare, sta finendo di fare la doccia, mi distraggo un po’ nell’attesa e vedo che sul tavolo c’è dell’intimo spora un giornale porno, sposto l’intimo e vedo che legge sta zozza… poche pagine e il mio cazzo esplode tra i pantaloni quando d’un tratto come una furia esce Chiara dalla porta del bagno, tutta nuda, mi toglie il giornale dalle mani e mi chiede: che guardi?
Rimango senza parole e davanti a me, lei, sue tette, bellissime, grandi, una quarta o una quinta, la patata rasata e con appena un triangolino di peli e io, con un cazzo già gonfio che quasi strappava i pantaloncini.
L’aveva notato anche lei, il rigonfiamento dei pantaloncini così, con un movimento deciso me li tira giù.
Esce fuori il mio cazzo quasi a dirle grazie perché non ce la faceva più…
Lei lo prende e se lo trovi a sulla figa ancora bagnata,
ero incredulo ma stavo godendo come un pazzo, quando con le labbra della figa mi scoperchia la cappella, poi si abbassa e comincia prima a ciucciare e poi a strusciarselo tra quelle belle tette.
Le vengo sulle tette e appena spruzzo si rimette il cazzo in bocca come a non voler sprecare neanche una goccia di sperma… mamma mia come godo!
Il cazzo mi rimane duro pronto a sparare un’altra cartuccia, così la aiuto a rialzarsi, la spingo sul letto e col cazzo pronto a trapanare la figa; con la cappella mi infilo lentamente, la figa è bagnatissima e comincio a fare un su e giù col bacino col cazzo che scivola che è una bellezza, lei comincia a gemere e le tette si muovono all’impazzata.
Comincia a gemere troppo così mi fermo, tolgo il cazzo per farla smettere e lei subito si gira a pecora e, il mio cazzo va come una calamita verso il suo culo dove, inizio a trapanare anche violentemente. Lei incomincia a urlare, poi si alza per mettermi una mano dietro a collo e io sposto le mani dalla vita a quelle fantastiche tette.
Poi incomincia a farmi male il cazzo era tutto rosso e le ho detto di fermarci lì, mi dice va bene e mi fa l’occhiolino come a voler intendere che vuole un secondo round ma boh, vabbè, vedremo…
Andiamo dai che c’aspettano; io ero sudato e, col cazzo ancora dritto che non voleva saperne di rimettersi a cuccia, e adesso? Come faccio?
Arriviamo al ristorante e io, visibilmente imbarazzato cerco di nascondere il rigonfiamento e dico di dover andare in bagno, magari dopo una bella sega tornerà al suo posto ma, poco prima di aprire la porta mi sento tirare per un braccio, è Stefania la Ragazza di Alessandro,
Capelli castano chiaro e occhi azzurri, fisico da urlo, mi fa: allora? Che succede? Indicando con gli occhi il mio pacco.
È colpa tua! Rispondo, riferendomi al fatto di avermi fatto aspettare Chiara ma deve aver frainteso perché mi risponde: Ah si? È colpa mia? Sistemo subito!
Mi spinge in bagno e con la stessa mossa della sua amica, con un gesto fulmineo mi abbassa i pantaloni,
Si abbassa e comincia a farmi un pompino micidiale mentre con l’altra mano si sposta i pantaloncini e comincia a masturbarsi,
Fermati, fermati! C’è Alessandro di là! D’un tratto mentre ciucciava mi guarda con i suoi occhi azzurri e le vengo in bocca, ingoia tutto e mi fa: visto? Tutto risolto!
Il cazzo si è sgonfiato! Tutto tornato alla normalità?
No! Non credo proprio, questa vacanza è appena iniziata!
Con noi un’amica di Stefania: Chiara, ragazza un po’ in carne, bassina, insomma la classica bruttina ma simpatica.
La prima serata dopo l’arrivo ci ritroviamo a cena tutti insieme e, tra ragazze bellissime e qualche bicchiere di troppo esagero col prendere in giro Chiara.
La mattina dopo Chiara si aspetta le mie scuse e anche gli altri ma a me non interessa voglio divertirmi. Poi ad un certo punto usciamo dalla piscina e torniamo nelle nostre stanze per prepararci ed andare a pranzo. Ci ritroviamo tutti giù nella Hall dell’hotel tranne Chiara. Allora Stefania mi fa: noi cominciamo ad andare e tu (riferendosi a me) aspetti Chiara, così ti scusi…
Salgo a chiamarla, mi apre la porta e mi dice di aspettare, sta finendo di fare la doccia, mi distraggo un po’ nell’attesa e vedo che sul tavolo c’è dell’intimo spora un giornale porno, sposto l’intimo e vedo che legge sta zozza… poche pagine e il mio cazzo esplode tra i pantaloni quando d’un tratto come una furia esce Chiara dalla porta del bagno, tutta nuda, mi toglie il giornale dalle mani e mi chiede: che guardi?
Rimango senza parole e davanti a me, lei, sue tette, bellissime, grandi, una quarta o una quinta, la patata rasata e con appena un triangolino di peli e io, con un cazzo già gonfio che quasi strappava i pantaloncini.
L’aveva notato anche lei, il rigonfiamento dei pantaloncini così, con un movimento deciso me li tira giù.
Esce fuori il mio cazzo quasi a dirle grazie perché non ce la faceva più…
Lei lo prende e se lo trovi a sulla figa ancora bagnata,
ero incredulo ma stavo godendo come un pazzo, quando con le labbra della figa mi scoperchia la cappella, poi si abbassa e comincia prima a ciucciare e poi a strusciarselo tra quelle belle tette.
Le vengo sulle tette e appena spruzzo si rimette il cazzo in bocca come a non voler sprecare neanche una goccia di sperma… mamma mia come godo!
Il cazzo mi rimane duro pronto a sparare un’altra cartuccia, così la aiuto a rialzarsi, la spingo sul letto e col cazzo pronto a trapanare la figa; con la cappella mi infilo lentamente, la figa è bagnatissima e comincio a fare un su e giù col bacino col cazzo che scivola che è una bellezza, lei comincia a gemere e le tette si muovono all’impazzata.
Comincia a gemere troppo così mi fermo, tolgo il cazzo per farla smettere e lei subito si gira a pecora e, il mio cazzo va come una calamita verso il suo culo dove, inizio a trapanare anche violentemente. Lei incomincia a urlare, poi si alza per mettermi una mano dietro a collo e io sposto le mani dalla vita a quelle fantastiche tette.
Poi incomincia a farmi male il cazzo era tutto rosso e le ho detto di fermarci lì, mi dice va bene e mi fa l’occhiolino come a voler intendere che vuole un secondo round ma boh, vabbè, vedremo…
Andiamo dai che c’aspettano; io ero sudato e, col cazzo ancora dritto che non voleva saperne di rimettersi a cuccia, e adesso? Come faccio?
Arriviamo al ristorante e io, visibilmente imbarazzato cerco di nascondere il rigonfiamento e dico di dover andare in bagno, magari dopo una bella sega tornerà al suo posto ma, poco prima di aprire la porta mi sento tirare per un braccio, è Stefania la Ragazza di Alessandro,
Capelli castano chiaro e occhi azzurri, fisico da urlo, mi fa: allora? Che succede? Indicando con gli occhi il mio pacco.
È colpa tua! Rispondo, riferendomi al fatto di avermi fatto aspettare Chiara ma deve aver frainteso perché mi risponde: Ah si? È colpa mia? Sistemo subito!
Mi spinge in bagno e con la stessa mossa della sua amica, con un gesto fulmineo mi abbassa i pantaloni,
Si abbassa e comincia a farmi un pompino micidiale mentre con l’altra mano si sposta i pantaloncini e comincia a masturbarsi,
Fermati, fermati! C’è Alessandro di là! D’un tratto mentre ciucciava mi guarda con i suoi occhi azzurri e le vengo in bocca, ingoia tutto e mi fa: visto? Tutto risolto!
Il cazzo si è sgonfiato! Tutto tornato alla normalità?
No! Non credo proprio, questa vacanza è appena iniziata!
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Commenti dei lettori al racconto erotico