Il centro massaggi 2

di
genere
bisex

Maledetta stronza. L’idea di lei di là mi fa andare di matto. Sono eccitatissimo per quello che sta succedendo. Ma voglio sapere e vedere. “Laura,” dico gemendo mentre continua a sfiorare i miei testicoli “Vorrei vedere cosa succede da quella parte. C’è la mia compagna…” É perplessa. La mia richiesta non è comune. Lascia la presa e mi spiega che c’è una porta che mette in comunicazione le due stanze, volendo è possibile chiedere di unire le sessioni di massaggio. Le dico di essere d’accordo, mi alzo dal lettino. Mi dirigo verso la porta con lei. Lei prende un asciugamano per pulirsi dall’olio e mi segue. Apre senza bussare. La stanza é simile alla mia ma la scena no.

Chiara è nuda. È a pancia in giù, le gambe penzolano dall’estremità del lettino. Anche la sua massaggiatrice è nuda; sta lavorando sulla sua schiena con le mani mentre il suo bacino spinge verso la figa della mia compagna che geme. Sobbalzano. “Ciao amore, come va?” Sono stupito. Cosa sta succedendo? Laura si avvicina a Chiara, le accarezza la testa e sussurra qualcosa all’orecchio della sua massaggiatrice. Sembrano essere d’accordo. Inizio a toccarmi guardando la scena. Laura si gira verso di me, non ho intenzione di smettere, mi dice che loro sono d’accordo. Va nell’altra stanza a prendere il lettino. Chiara mi fa cenno con la mano di avvicinarmi a lei. Lo faccio. Mi accovaccio per darle un bacio. Ricambia. Allunga il braccio, mi mette una mano dietro la testa e avvicina il mio orecchio alla sua bocca. In tutto questo il lettino continua a traballare. “Guarda bene cosa sta facendo Marta, amore” Deduco che questo è il nome della ragazza.Allungo il collo verso l’alto.

Capivo che stavano simulando un atto sessuale ma non come. La poca luce non rendeva chiaro il tutto. Torno in piedi per vedere meglio. Chiara approfitta per prendere in bocca il mio cazzo. Tutto diventa più chiaro. Osservo bene Marta: ha le labbra molto carnose, un seno preponderante e sodo. Scendo ancora con lo sguardo. Mi accorgo che non indossa nessun sex toy che le permetta di poter penetrare la mia compagna. Guardo più in basso. Capisco che Marta era un uomo in precedenza.
Non ha solo delle tette da paura, ha anche un cazzo enorme. Ecco perché sentivo picchiettare, la stava montando. Capisco perché quella Chiara era così contenta di venire qui! “Sapevi tutto?” le chiedo sorridendo, sputa il mio pene fuori dalla bocca e risponde “No, l’ho scoperto dopo aver prenotato, ma sapevo ti sarebbe piaciuto venire qui” mi dice gemendo e tornando a succhiare. Mi allontano dalla sua faccia e mi dirigo verso Marta. Lei esce da Chiara e si volta verso di me. Con la mano sinistra afferra il mio cazzo, con la destra il suo, strofina le cappelle. Gemo. Chiara si volta a guardare e urla “Vi prego non smettete!” Afferro la nuca della massaggiatrice con una mano, porta il suo viso vicino al mio. Le nostre labbra si sfiorano. Prendo il suo volto con l’altra mano le domando “Quanto ti sei divertita a scoparla?” Entra Laura col lettino. Geme. Proprio lei che era così fredda da sembrare avesse il callo per certe cose. Sistema la mia postazione accanto all’altra e mi invita a sdraiarmi. Mi adagio. Chiara mi accarezza il volto debolmente. Si sistema stendendosi normalmente sul lettino. Mi guarda negli occhi e mi dice: “Benvenuto amore!” Le ragazze ci chiedono cosa possono fare per noi ma ci informano che il tempo che avevamo a disposizione è terminato, per continuare hanno bisogno di altri soldi. Rispondo loro che non mi interessa, pagherò il necessario, possono annullare tutti gli appuntamenti a mio parere. Noi resteremo lì fino a quando non saremo sazi, anche dopo la chiusura. La mia compagna sorride.

Marta prende il telefono, chiama alla reception e dice alla segretaria di venire perché deve comunicarle un avviso. Intanto Laura si è spogliata. Ha un corpo formoso. Prende il flacone di olio e lo sparge abbondantemente sulla sua figa e sul pene di Marta che non fa nessun cenno di sorpresa, ma apprezza. Salgano a cavalcioni su di noi che siamo a pancia in giù e coi loro genitali ci ungono. Si sente bussare. Entra la receptionist. Chiude la porta. Mette a fuoco la scena. È imbarazzata. Marta le dice di avvicinarsi. Le comunica la mia richiesta e le dice di informarla quando avrà finito di avvisare tutti. Esce chiudendo dolcemente la porta. Intanto siamo tutti unti. Chiara loda questo pomeriggio e mi ringrazia di aver accettato con serenità la situazione. Pensavo che mi conoscessi amore...
scritto il
2025-07-24
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