I pakistani

di
genere
gay

Ultimamente ne vedo in giro tantissimi per le vie del mio paesello e mi scopro a eccitarmi pensando a quella loro pelle scura e quelle tuniche ampie e leggere che nascondono i loro cazzi duri. Cerco di scacciare questi pensieri mentre giro in bici e di convincermi che non sono gay, ho la ragazza. Solo che lei è via coi genitori e i miei amici stanno studiando x gli esami a scuola o per la patente e quindi sono spesso da solo. E ieri è successo che sono andato al negozietto di alimentari dei pakistani sotto i portici a due passi casa, per prendere una bibita fresca. Sono sceso così senza pensare in maglietta e pantaloncini, senza nemmeno le mutande e non pensavo che avrei fatto la figura che ho fatto....Quando entro il tizio alla cassa è sempre carinissimo e mi saluta ogni volta con ciao caro oppure ciao bello e poi parla coi suoi amici che sono in 3 o 4 e stanno inginocchiati accanto al frigo delle bibite, e siccome il negozietto è piccolissimo di solito lui chiede di farsi passare la bevanda che ho scelto. Invece ieri dopo avermi salutato come al solito col suo sorriso smagliante mi fa cenno che posso prenderla io da solo, mi dice prego prego e poi si rivolge ai suoi amici e io credevo fosse x farli spostare e invece no si mettono a ridere. Allora mi avvicino al frigo, sorrido ai ragazzi e cerco di far capire che devo aprirlo perchè la bibita è proprio in basso e insomma devo piegarmi e sporgo il culo inevitabilmente. E in quel momento sono praticamente in mezzo a loro e sento che una mano mi sfiora le gambe e giurerei che nell'attimo che ho sporto il culo per piegarmi qualcuno si sia avvicinato col viso come per annusare l'odore attraverso i pantaloncini, ma è stato un attimo, tutto è durato pochi secondi e poi io ho preso la bibita. Il problema è che mentre mi giravo per tornare alla cassa avevo il cazzo durissimo e si vedeva perfettamente attraverso i boxer. Non c'era modo di nascondere la mia erezione mentre i pakistani ridevano e si davano di gomito ma non riuscivo a capire cosa dicessero, ero troppo imbarazzato e ho pagato alla svelta mentre il tizio alla cassa mi sorrideva e mi ha salutato come al solito con ciao bello! Sono praticamente scappato con il cazzo duro fuori dal negozio e pensavo che dovevo calmarmi perchè se mi fossi segato con quei pensieri in testa allora ero sicuramente gay. Quindi sono salito in bici e mi sono diretto in un parco un po isolato, a quel punto era mattino inoltrato col sole quasi a picco. ho pensato di mettermi all'ombra lontano dalla strada per bere il mio the alla pesca e cercare di farmi passare l'erezione perchè continuavo a pensare a quei ragazzi. mentre mi dirigo verso una panchina dai cespugli salta fuori un tizio con una tunica bianchissima, indiano o pakistano, con dei baffi nerissimi che in un italiano stentato mi dice dai vieni, vieni...Subito ho pensato che fosse un emergenza, ho pensato ai corsi di rianimazione e soccorso che facciamo a scuola e a come me la sarei cavata a dover aiutare un povero cristo che si fosse sentito male. Quindi come inebetito ho seguito l'uomo fra i cespugli e l'ombra dei grandi alberi che ci circondavano senza pensare molto. Lui si è messo accanto al tronco di un albero frondoso e si è semplicemente alzato la tunica scoprendo un cazzone curvo con la cappella scurissima e annuiva verso di me come se fosse tutto ovvio. Non so dire cosa mi sia preso, avevo ancora il cazzo duro e pensavo ancora ai pakistani del negozio, forse il tizio se ne era accorto, non saprei, comunque mi sono avvicinato a lui e senza guardarlo in viso ho stretto in mano il suo cazzoe poi mi sono inginocchiato e sentivo la sua cappella sul viso, me la stava strusciando sulla faccia e sussurrava qualcosa di incomprensibile nella sua lingua, sicuramente qualcosa di osceno. E io come ipnotizzato ho tirato fuori la lingua e ho iniziato a leccarlo come fosse un gelato, nonostante l'odore pungente di piscio e di sudore che anzi mi eccitavano ancora di più, ero come infoiato e leccavo tutto fino alle palle pelose e sudate e poi me lo sono messo in gola. Facevo tutto come in sogno, ma avevo il cazzo durissimo e la cappella che si bagnava e a un certo punto mentre succhiavo il cazzo a quello sconosciuto mi sono accorto di essermi sborrato nei pantaloncini, a quel punto il tizio ha tirato fuori il suo cazzone dalla mia bocca e se lo è masturbato da solo fino a lavarmi la faccia di sborra e poi sempre dicendo chissache nella sua lingua mi ha tenuto fermo in ginocchio, non voleva mi rialzassi. io cercavo di pulirmi la faccia dalla sborra e non mi sono nemmeno accorto che lui stava iniziando a pisciarmi addosso la sua urina calda. Con il primo getto mi ha quasi ripulito il viso dalla sborra, ed io per la sorpresa ho iniziato a protestare e così facendo mi sono bevuto un bel po del suo piscio. A quel punto si è sgrullato il cazzo, ha esclamato qualcosa e mi ha sputato addosso e poi si è fiondato via tra i cespugli lasciandomi sporco di piscio e sborra. E'stato davvero maleducato ma tutto era accaduto così in fretta che non mi era per nulla dispiaciuto, pensavo che tornando a casa in bici la maglietta si sarebbe asciugata in fretta e se non altro adesso potevo smetterla di farmi mille seghe mentali, il cazzone pakistano l'avevo visto per davvero. Il problema vero adesso è un altro...siccome mi è piaciuto succhiare il cazzo a uno sconosciuto devo considerarmi gay???
scritto il
2025-07-11
1 . 5 K
visite
2 1
voti
valutazione
5.9
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.