Non fidatevi degli amici, soprattutto se avete una moglie bella e straniera...

di
genere
orge

Voglio raccontarvi un episodio della mia vita da appena sposato. Mia moglie e' una giovane donna cubana, sui 30 anni, bella di viso e di corpo, sensuale e inconsciamente provocante.
Perche' ne abbiate un'idea, lei somiglia molto all'attrice Halle Berry (quella di Cat Woman).
Bene, noi andavamo ogni tanto a casa di alcuni amici, vicini di palazzo, con i quali si passavano pomeriggi piacevoli, bevendo del buon vino e parlando del piu' e del meno.
Non potevo pero' non notare come i maschietti fissassero mia moglie, trascurando le rispettive donne.
La cosa non mi dispiaceva. Avevo la piu' bella e sapevo di essere invidiato. E poi mi si induriva al solo pensiero di quello che loro potevano immaginare.
Di norma la riunione era composta da sei o sette coppie, escluso il padrone di casa.

Un pomeriggio, come mi disse mia moglie, la chiamo' per telefono il nostro amico. Io non c'ero perche' a un corso che sarebbe finito alla sera tardi.
Le disse che l'aspettavano per la solita riunione. Lei rispose con quel suo accento spagnolo e con una vocina arrapante :"Me dispiacce..mio marito torna stassera...sono sola...la prossima vez..."
Ma l'insistenza del nostro amico vinse la ritrosia di mia moglie, che si presento' a casa sua.
Quel giorno era piu' bella del solito, con una gonna a fiori, leggera, e una camiciola bianca (che non nascondeva il seno in trasparenza).
Lui la fece entrare, ma lei non vide le altre mogli, solo sei amici del padrone di casa. Chiese come mai non ci fossero e le riposero che sarebbero arrivate piu' tardi.

La fecero accomodare sull'ampio divano e cominciarono a parlare. Lei era il centro dell'attenzione. Quella sua lingua rosa che guizzava nella bocca grande mentre rispondeva agli uomini riuniti intorno a lei; quei denti bianchissimi, che facevano contrasto con la pelle ambrata; quelle cosce lisce che apparivano ogni volta che le accavallava, lasciando intravedere spazi ampi sopra il ginocchio. Tutto caricava quegli uomini che cominciarono a farle complimenti e a fingersi interessati alla sua isola. Lei parlava e parlava, mentre il padrone di casa le versava del vino rose' del quale, si sapeva, lei era ghiotta.

Quando ne ebbe bevuto abbastanza da essere brilla, l'uomo le si avvicino' appoggiando la mano sul ginocchio risalendo piano sulla coscia. Lei sorrise e gli disse "Ma che fai? non fare il biricchino..." Tutti intorno gli altri osservavano la scena come lupi famelici, pronti ad avventarsi sula preda.
Ma lui non fece caso alle sue parole e, avvicinando il suo viso a quello di lei, le bisbiglio' qualcosa che dovette evidentemente eccitarla. La sua bocca era socchiusa e i suoi denti bianchissimi accennavano a un leggero sorriso. Lui la guardava negli occhi e la bacio' sulla bocca semiaperta, dapprima piano, poi quando lei l'apri' vi entro' con la lingua. Ora la stava succhiando avidamente mentre lei si faceva baciare ad occhi chiusi. Era bella e calda. Le lingue si intrecciavano nel silenzio della stanza. Poi lui torno' ad accarezzarle le cosce, che si aprirono piano. Lui percorse con la mano le gambe sode e lisce fino a raggiungere il punto piu' caldo, dove un piccolo pezzo di stoffa copriva un ciuffetto nero e liscio, meta di tutti quegli arieti che l'avrebbero sfondata.

Fu allora che lui le sfilo' le mutandine gettandole lontano. La gonna, tirata su fino allo stomaco, la camicetta aperta sul petto. I suoi piccoli seni, turgidi e con capezzoli scuri appuntiti, si indurivano sotto le carezze dell'uomo, che mormorava sotto voce :"Non era giusto che tu fossi solo di un uomo....sei nata per soddisfare tanti...sei cosi' calda e liscia...allarga queste cosce".
E detto questo, entro' in lei fremente. Lei ebbe un attimo di reazione a quella bestia che entrava fino alle palle e ne fuoriusciva a ritmo costante. Poi si abbandono' completamente a lui, che le dava colpi profondi, distanti uno dall'altro, quasi a voler sfondare un muro gia' aperto. "AAh...mmmm...aaaah" diceva lei a ogni colpo, facendo eccitare gli altri amici che guardavano nudi quell'amplesso.
Lui la scopava senza tregua, allargandole le cosce e facendogliele ritrarre verso il petto. La sua figa aperta era fradicia di umori, quando lui con un colpo piu' forte le sborro' dentro con piu' fiotti. Anche lei ebbe il suo godimento, che urlo' con un grido, soffocato pero'dalla lingua dell'uomo che le impedi' di farsi sentire dai vicini. Si era svuotato completamente. I suoi testicoli avevano riversato dentro di lei quello che lui da mesi sognava. Poi la lascio' ai suoi amici.
Il primo la giro' a pancia sotto. Lei si raccomando' di fare piano. Il suo bel culetto, tondo, sporgente come una collina, fu accarezzata dal pene dell'altro uomo, mentre un altro si avvicinava alla sua bocca con un cazzo durissimo che affondo' risucchiato da quella lingua rosa. L'uomo entro' piano nel piccolo buco e senti' il calore di quelle natiche dure che avvolgevano il suo membro. Non ci mise molto perche' era tremendamente eccitato e le venne dentro l'intestino con una sborrata pazzesca proprio mette l'altro le veniva in bocca.

Mentre si ripuliva la bocca per la grande quantita'di seme ingoiato, un altro la prese alla missionaria. Se la stava godendo come una bestia, con colpi profondi mentre le bisbigliava "Puttanella...ti stiamo facendo proprio un bel servizio..ti piace eh troia?"
Lei allora rispondeva con un fil di voce, che lo faceva arrapare ancor piu' "si, me piace..spingemelo ancora mas dentro!".
Lui la sbatte' con cattiveria e fini' con sborrarle un'enorme quantita' nel profondo della vagina, mentre le succhiava la tettina e il capezzolo duro.
Si alzo' soddisfatto e guardo' quei peli imbrattati di sperma. Sorrise e lei rispose sorridendo e cacciandogli per burla la lingua.

L'altro amico era gia' pronto e quando vide che lei si burlava cacciando quella lingua rosa, si getto' su di lei e la succhio' a lungo, ruotando la testa e tenendole le guance schiacciate per entrare in quella bocca grande...
Poi la chiavo' anche lui con tanta voglia da farla quasi spaventare. "Fa piano...me stai facendo un poquito male..." Ma lui, incurante, continuo' a sbatterla fino in fondo, dove anche lui riverso' una quantita'immensa del suo seme, che fiottava come a singulti successivi,a ritmo, fino a svuotarsi del tutto.

Quando fu il turno degli ultimi due, decisero di prenderla in una doppia che la sconquasso'. Quei cazzi durissimi, eccitati e carichi, la penetravano contemporaneamente davanti e dietro, mentre lei godeva, gemeva, con gli occhi chiusi. Vennero insieme i due amici e la riempirono farcendola del loro liquido, che colava abbondante gia' dalle prime chiavate, sul divano e sui cuscini.

Lei rimase esausta ma soddisfatta distesa sul divano, a cosce spalancate. Le avevano fatto davvero un bel servizio di cui si sarebbe ricordata...
Infatti, rimase gravida poco dopo ma questo non le impedi' di farsi godere anche col pancino. Era ancora piu' arrapante e il suo viso era diventato piu' dolce e piu' materno, cosa che li fece intostare ancora piu'. Si faceva sborrare sul viso, beveva da quei cazzi duri,si faceva inculare stendendosi lateralmente per non schiacciare il pancino.
Continuo' ad andare alle riunioni, dove anche io presi ad andare per godere la mia calda moglie cubana con tanti altri cazzi e con enorme godimento.


scritto il
2025-07-10
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