Finalmente...
di
Rudy 44
genere
etero
Mi sono appena alzato e sto per lasciare l'ufficio, lei anche si alza, l'amica infermiera e mi si fa incontro, mi dice cose che nemmeno sento, accostandosi, parlandomi così vicina che sento il suo alito; la massa dei suoi capelli di Medusa è anch'essa la fonte di inebrianti odori balsamici e corporei insieme e tutta questa mistura sa in fondo di femmina eccitante ed eccitata. La bacio allora in bocca all'improvviso, la bacio perché sento forte il suo desiderio e non so trattenermi. Le lingue si toccano e ancora e ancora con impeto sempre maggiore, si accarezzano, si torcono, si assaporano fino in fondo, mentre siamo abbracciati e sospiriamo insieme con la consapevolezza del peccato, del tradimento, di una voglia coltivata che trova finalmente il suo sfogo. Chiude a chiave la porta, siamo soli ma non si sa mai, poi si siede sulla scrivania ed allarga le cosce, tirandosi su la minigonna. Vedo le sue bianche mutandine che trattengono a fatica un pelo folto e diffuso, di altri tempi. Mi guarda e poi abbassa lo sguardo sulla fica liberata e pulsante, raccolgo l'invito e in ginocchio avvicino la bocca a quella fonte di piacere. Tutto intorno si spande un sentore di sesso, di femmina eccitata. Mugola, sospira, dice cose oscene e bellissime, mi dice "non fermarti". Infine, voglio baciarla ancora, voglio che senta in bocca il sapore del suo sesso, lo voglio e lo faccio con grande piacere reciproco, poi la stendo sul piano ed entro lentamente, il mio, caldo nella sua, umida, accogliente e avanti così con ritmo crescente, inarrestabile, fino a che non la inondo e ci sembra di perdere i sensi in un'estasi infinita.. Ci ricomponiamo ora e ci scambiamo uno sfuggente complice sguardo, poi all'unisono, separandoci, ci sussurriamo un "finalmente" liberatorio.
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