Mia cugina Brisella

di
genere
etero

MIA CUGINA BRISELLA

Di seguito riporto la mia prima e veridica esperienza con mia cugina.
Un caldo venerdì di agosto poco prima della mezzanotte, io e mia cugina rientrammo a casa mia e ci accomodammo subito sulle poltrone in salotto. Un mio compagno di classe del liceo mi aveva invitato a casa sua per festeggiare il suo compleanno e siccome dopo cena i miei genitori ed i miei zii avevano deciso di trascorrere il fine settimana presso la nostra casa di campagna, distante circa 40 chilometri, mia cugina rimase con me per partecipare alla festicciola. Allora avevo 17 anni e mia cugina 21. Avevamo programmato riunirci in campagna con i nostri al mattino seguente. Mentre controllavo la mia macchina fotografica, lei mi disse :
“Suppongo che come al solito, anche stasera hai scattato molte foto.”
“Certamente Brisella; sai bene che la fotografia è il mio hobby preferito.”
“Forse più di un hobby; hai sempre una delle tue macchine fotografiche pronta e a portata di mano. Dovresti pensare a fare della fotografia la tua professione giacchè sei anche molto bravo a svilupparle grazie alla camera oscura di cui anche disponi.”
“Ad esserti sincero ci ho fatto più di un pensierino ma attualmente preferisco dedicarmi pienamente allo studio.” le risposi.
Mentre chiacchieravamo mi ero eccitato parecchio in quanto a causa della sua generosa minigonna mi veniva difficile distogliere lo sguardo dalle sue cosce. Dato il mio imbarazzo le chiesi se gradisse del thè freddo in quanto sentivo il bisogno di allontanarmi un po' dal salotto per accarezzarmi liberamente il cazzo in cucina.
“E' un'ottima idea. Anch'io vorrei bere un po' di thè e intanto che andrai in cucina, io andrò in bagno anche per rinfrescarmi un pò.” mi disse.
Lei e mia zia Edda mi avevano ispirato le prime seghe e continuavano ad essere le protagoniste principali delle continue vicende erotiche che ideavo per segarmi. Lei rientrò in salotto nel momento esatto in cui appoggiavo il vassoio col thè ed i bicchieri sul tavolino. Si sdraiò sul divano e le porsi il bicchiere col thè. Mi accomodai sulla poltrona antistante al divano e mentre sorseggiavo il thè contemplavo con molta discrezione le sue cosce cercando di nascondere la mia eccitazione.
“Ti dispiacerebbe avvicinarti per massaggiarmi un po' i piedi in quanto mi sento un po' stanca ?” mi chiese.
Io la obbedì e dopo averle tolto i sandali mi diedi a massaggiarle lentamente i piedi. Spesso e con molta discrezione, indirizzavo fulminei e morbosi sguardi verso le sue cosce.
“Volendo potresti fare anche il massaggiatore in quanto noto che lo fai con delicatezza e precisione.” mi disse soddisfatta.
“E' la prima volta che faccio un massaggio e per giunta ai piedi.” le dissi.
“Involontariamente hai toccato alcuni dei miei punti sensibili che mi stanno stimolando sessualmente.” mi disse spontaneamente.
Il rapporto confidenziale esistente fra noi due era tale che parlavamo sempre molto apertamente e senza tanti scrupoli ma a quel punto mi fermai ed ammutolii in quanto le sue parole mi lasciarono alquanto perplesso.
“Scusa, ignoravo che tali punti si trovassero anche nei piedi. Io te li stavo soltanto massaggiando e non era mia intenzione stimolarti sessualmente.” le dissi alquanto confuso.
“Ti credo e non devi assolutamente scusarti in quanto mi stai procurando parecchio piacere. Sappi che ogni qualvolta incontravo il mio ex-fidanzato per scopare, lui si dedicava dapprima teneramente ai miei piedi, accarezzandoli, baciandoli, leccandoli e persino succhiandomi ogni dito; tale preliminare iniziò a piacermi molto in quanto mi eccitava follemente. Gradirei quindi che ti rilassassi e continuassi.” mi disse alquanto eccitata e senza tanti scrupoli.
L'imbarazzo mi bloccò ma stentai a dirle soltanto :
“Brisella, ricorda che non sono il tuo ex-fidanzato ma tuo cugino.”
“Il nostro grado di parentela non deve frenarci assolutamente giacchè in questo momento siamo soltanto un uomo ed una donna desiderosi di assaporare i piaceri che il sesso ci offre. So che finora non hai mai avuto una fidanzata ma è bene che impari a comportarti da vero uomo e soddisfare intimamente una donna in quanto sono sicura che non hai mai scopato una donna; mi sbaglio ?” mi chiese.
Le sue parole mi colpirono al punto di farmi vergognare e cercai di dire :
“Io …, io veramente ....”
Lei notò il mio imbarazzo e dolcemente proseguì :
“Scusami tanto ma dato che non te la senti di rispondermi intuisco che il mio sospetto è ben fondato. Ti chiedo ancora di scusami per questa domanda tanto indiscreta e che non avrei dovuto farti.” disse visibilmente mortificata.
“Non preoccuparti assolutamente giacchè la domanda non è per nulla indiscreta, ma è la mia risposta che potrebbe esserlo. Tuttavia, il mio problema è che mi sento troppo mortificato come uomo per non aver mai scopato neanche con una puttana.” le confessai.
“Da un lato mi dispiace che non hai provato questo piacere ma dall'altro mi fa piacere di essere proprio io colei che raccoglierà il fiore della tua verginità e sarò orgogliosa di inoltrarti ed istruirti riguardo l'arte amatoria.” mi disse con gli occhi luccicanti di morboso piacere.
“Scusa Brisella, ricorda che siamo cugini. Come ti possono venire in mente certe idee ?” le chiesi ancora più imbarazzato.
“Non angosciarti e rilassati in quanto non ho in mente nulla di strano giacchè anche l'attrazione fra cugini è alquanto naturale e il più delle volte anche spontanea. Sappi che molti cugini si sposano tra loro e col beneplacito degli altri familiari. Tra l'altro molti cugini addirittura convivono senza farsi tanti scrupoli.” disse cercando di rasserenarmi.
“In effetti anch'io sono venuto a conoscenza di questi rapporti alquanto particolari. Comunque ti ringrazio per la tua disponibilità ma mi ritengo indegno e immeritevole di scopare, addirittura per la prima volta, con una bellissima ragazza come te; tra l'altro non saprei, né da dove, né come iniziare a farlo.” le dissi.
“Per cortesia cancella tua mente tanta spazzatura in quanto, se contraccambiato, ogni uomo ha il diritto di scoparsi la donna che più gradisce. Fidati di me; mi incaricherò di insegnarti il miglior modo di scopare una donna e non privarmi del morbosissimo piacere, che ha qualsiasi donna, di imbattersi con uomo vergine per insegnarlo a farla godere proprio nel modo in cui lei più gradisce. Tra l'altro non puoi negare che mi desideri molto in quanto ho notato che molte volte guardi con la coda dell'occhio sia me che mia madre. Ritengo però doveroso chiederti scusa, in quanto a causa dei tuoi sguardi, la curiosità mi ha spinto ad entrare nella tua stanza e frugare un pò nei cassetti della tua scrivania invadendo decisamente la tua riservatezza.”
Nonostante si accorse che io arrossii ancor di più, Brisella proseguì :
“Non appena ne aprii il cassetto superiore vi trovai la mia asciugamani bianca che non avevo più trovata e quando la presi vidi un mio fazzoletto che avevo anche dato per disperso e che copriva un chiarissimo poster del mio viso, quasi della stessa misura dell'intero cassetto e che non mi avevi mai mostrato. Quando aprii il cassetto centrale resistetti a credere ai miei occhi in quanto vi trovai un fotoalbum, un rossetto che avevo buttato nella spazzatura, una boccetta vuota del mio profumo preferito e persino un paio delle mie mutandine bianche che da tempo non avevo più trovato. Il fotoalbum contiene molte foto ritraenti me e mia madre in costume da bagno che conoscevo in quanto ce le avevi scattato un paio d'anni fa alla spiaggia e molte altre foto che mi ritraevano da sola e che anche avevo già visto. Tuttavia rimasi molto sorpresa quando vidi altre foto più recenti e che non avevo mai visto in quanto le hai scattato di nascosto; sono foto che ritraggono me e mia madre, entrambe distratte e con le cosce bene in vista. In tali foto hai ottenuto chiarissimi primi piani riguardo le nostre gambe, cosce, culi e seni. Tuttavia mi chiedo come hai potuto scattare alcune foto a mia madre con l'accappatoio completamente aperto. Complimenti comunque per l'ottima qualità dei nitidissimi primi piani della sua figa e delle tette. Sappi che riguardo tali foto, no ho fatto alcuna parola con lei; sapendola tanto narcisista, immagino che sarebbe molto fiera di sapere che ti piacciono molto le sue forme e che addirittura le hai scattato quel genere di foto. Ma ti piacciamo tanto da scattarci tante e particolari foto ? Mi sbaglio se credo fermamente che ce le hai scattate per segarti il cazzo a volontà ? Se non ti senti di rispondere, evita pure di farlo e senza preoccuparti affatto giacchè ne capisco perfettamente i motivi.”
Essendo stato scoperto, rimasi senza parole e a stento dissi :
“Sapere di essere stato scoperto è qualcosa che oltre a farmi vergognare, mi angoscia molto in quanto so che non c'è nulla che possa giustificarmi. Comunque, nonostante il nostro sincero e reciproco affetto, ammetto che mi piacete molto anche come donne e confesso che mi avete ispirato molte seghe.” le confessai.
Lei proseguì dicendo dolcemente :
“Anche noi ti vogliamo molto bene e immagino come ti trovi dopo questa confessione. Non devi assolutamente rimproverarti o vergognarti o cercare di giustificarti per qualcosa di tanto naturale in quanto sia uomini che donne si attraggono reciprocamente ed istintivamente e che sin dalla pubertà tutti ci siamo masturbati e tu non devi essere il primo a fartene una ingiusta ed infondata colpa. Capisco perfettamente che hai avuto il bisogno ed il piacere di segarti il cazzo pensando a me e a mia madre. Per ciò che mi riguarda, mi sento veramente compiaciuta di essere stata colei che ti ha ispirato il primo orgasmo e che successivamente, per aggiungere più piacere alle tue seghe, abbi incluso anche mia madre. Visto che mia madre la pensa esattamente come me, scommetto che sarebbe anche molto orgogliosa di sapere che oltre ad averti ispirato tante seghe, le abbi anche scattato quel genere di foto. Sapere che hai dedicato molte energie segandoti il cazzo pensando a me, mi ricolma d'orgoglio e contribuisce ad incrementare il mio ego di femmina in quanto, come la maggior parte delle donne, ciò cui più aspiro è attirare gli uomini. Oltre a ciò, ti sono molto grata per avermi confessato di aver preso la mia asciugamano, la boccettina vuota di profumo, l'astuccio del mio rossetto e le mie mutandine per odorare me e addirittura la mia figa in quanto questo tuo morboso e rispettoso gesto mi lusinga moltissimo.”
“Vuoi farmi capire che devo essere contento per avervi scattato tante foto di nascosto, sottratto alcuni tuoi oggetti e anche ispirarmi a te e alla zia Edda per segarmi il cazzo a mio completo piacimento e soddisfazione ?” le chiesi alquanto rilassato.
“Hai fatto più bene giacchè con tali oggetti e le nostro foto sei riuscito a segarti a volontà e nel modo più idoneo per placare soddisfacentemente i tuoi desideri. Inoltre, le seghe che ci hai dedicato, ti hanno fatto bene anche alla prostata, al cuore, alla riduzione dello stress, all'aumento della concentrazione, al miglioramento dell'umore, a ridurre l'ansietà, a rilassarti e tra l'altro a procurarti un placido sonno. Affinchè ti tranquillizzi e rassereni ulteriormente, sappi che nonostante scopi frequentemente col mio fidanzato e qualche volta anche con un mio intimo amico, sento il bisogno di masturbarmi sempre non appena mi sveglio e la sera prima di addormentarmi. In base a tutto ciò, ti suggerisco di continuare a segarti ma senza esagerare in quanto hai anche parecchio bisogno di scoparti una donna. Ma in realtà ciò che più mi eccita ed incuriosisce è sapere come hai fatto a fotografare mia madre nuda.”
“Va bene Brisella, ti ringrazio per questo consiglio. Riguardo le foto che ho fatto alla zia Edda ti dirò che un pomeriggio dello scorso anno, dopo che lei e la mamma mi ebbero aiutato a potare tutti gli alberi, ubicati nel circondario della casa, io e la zia Edda rientrammo a casa per farci una doccia. Siccome dopo che ebbi finto di farmi la doccia ed essermi rivestito, udivo ancora scorrere dell'acqua dal bagno in cui si trovava la zia, volli avvicinarmi e constatando che la zia si trovava ancora sotto la doccia, decisi istintivamente di spiarla morbosamente. Quando uscì dal bagno entrò nella sua camera da letto e senza accorgersi di aver lasciato la porta socchiusa, si distese subito sul letto addormentandosi quasi immediatamente. Mi affacciai dalla finestra del corridoio e dopo aver constatato che la mamma continuava ad innaffiare gli alberi entrai subito nella mia stanza e presi la macchina fotografica. Entrai in punta di piedi nella sua stanza da letto e trovai la zia Edda profondamente addormentata con una gamba leggermente divaricata e parzialmente coperta dall'accappatoio. Era un accappatoio alquanto particolare in quanto era di colore bianco da un lato e blu dall'altro; notai che la cintura dell'accappatoio era anche bicolore ma disposta in modo che i suoi colori bianco e blu contrastassero con quelli dell'accappatoio. Senza esitare in un attimo, snodai la cintura e spostai delicatamente l'accappatoio; accorgendomi che non indossava indumenti intimi, scattai rapidamente alcune foto. Siccome non avevo mai visto una donna completamente nuda e dato che la bellezza del suo folto pube e delle sue grosse tette mi affascinarono, la contemplai eccitatissimo alcuni istanti senza riuscire a privarmi dal piacere di annusare e sfiorare morbosamente le mie labbra sui seducenti peli neri che ricoprivano il suo accattivante pube. La ricoprii con l'accappatoio e dopo averle riannodato la cintura abbandonai la stanza.” le confessai.
“Sinceramente non avrei mai pensato che il mio caro cugino fosse un così audace spione e porcellino. Comunque ti ringrazio per la tua confessione che spiega chiaramente l'infondatezza della perplessità e del dubbio di cui mia madre mi parlò l'anno scorso e che turbò parecchio anche me.” disse con un rilassante sorriso.
“Scusa Brisella a che si deve questo tuo particolare sorriso e a cosa ti riferisci ?”
“Sappi che mia madre pensò che ai suoi cinquant'anni stesse già ammalandosi seriamente in quanto, guardandosi allo specchio dopo un pisolino pomeridiano, fu colpita dai colori del nodo della cintura dell'accappatoio, giacchè disposti al rovescio e quindi certa di averlo annodato diversamente dal solito. Sinceramente questo suo strano errore preoccupò un po' anche me ma adesso che me ne hai parlato, è tutto chiaro giacchè sei stato tu ad allacciarle la cintura.” mi spiegò.
“Ero sicurissimo di averle annodato la cintura correttamente e mi dispiace molto sapere che a causa della mia disattenzione ambedue abbiate fatto simili congetture.”
“Sono sicura che subito dopo essere uscito dalla sua stanza da letto ti sei subito rinchiuso nella tua stanza per segarti il cazzo. Mi sbaglio ?”
“In realtà entrai nella stanza da bagno dove la zia Edda si era lavata, mi spogliai del tutto e mentre annusavo le mutandine che si era tolte, avvolsi strettamente il cazzo nell'asciugamani ancora umida che aveva adoperato per asciugarsi ed iniziai a segarmi. La mia eccitazione era tale che sborrai quasi immediatamente. Sciacquai la parte dell'asciugamani impregnata di sborra, mi lavai il viso e il cazzo asciugandomi con la stessa asciugamani. Infine strofinai morbosamente le sue mutandine sul cazzo e dopo essermi rivestito uscii dal bagno.” le confessai con un velo di vergogna.
“Non devi vergognarti assolutamente per ciò che hai fatto, anzi, mi fa piacere che mia madre ti abbia entusiasmato tanto e che le abbi mostrato il tuo rispetto sfiorando delicatamente con le labbra i peli del suo pube. Dato che hai anche gioito strofinando le sue mutandine sul tuo cazzo, te ne fornirò presto un suo paio appena usate. Dal momento che le hai scattato degli ottimi primi piani alle tette e alla figa, suppongo che avresti anche voluto accarezzarle e succhiarle soavemente, mi sbaglio ?”
“Certamente Brisella, mi sarebbe piaciuto molto succhiargliele anche perchè le hai succhiate pure tu quando ti ha allattato; in aggiunta mi è piaciuto molto contemplare la sua splendida figa in quanto mi ha affascinato ammirare l'organo dal quale provieni.” le dissi spontaneamente e istintivamente.
Dopo essere rimasta alquanto pensierosa e in silenzio alcuni secondi, disse :
“Se considero che hai osservato mia madre anche in quel modo e che nei cassetti della tua scrivania conservi alcuni miei intimi oggetti che ti ricordano me, la logica mi spinge a pensare che ti sei innamorato di me. Mi sbaglio ?”
“Per favore Brisella, credimi se ti dico che in realtà non lo so.”
Dopo alcuni secondi trascorsi in riflessivo silenzio, Brisella aggiunse :
“Ho notato che dal momento in cui stasera siamo rientrati a casa, hai iniziato a contemplarmi eccitatissimo le cosce e che ti è piaciuto molto massaggiarmi i piedi.”
“Scusami tanto Brisella; ho cercato in ogni modo di nascondere la mia eccitazione ma a quanto pare non ci sono riuscito.” le dissi alquanto dispiaciuto.
“So bene che era quella la tua intenzione ma non devi scusarti assolutamente per qualcosa di tanto naturale. Sappi che l'erezione del cazzo è il miglior regalo che un uomo possa fare ad una donna; per tal motivo ti chiedo con schiettezza e sincerità, di non rattristarti né vergognarti mai più ogni qualvolta ti ecciti anche al solo guardarmi in quanto sapere che riesco ad eccitarti senza neanche toccarti, è qualcosa che mi compiace moltissimo e che mi colma di orgoglio. Adesso rilassati e comincia a spogliarti del tutto in quanto ho bisogno di vederti nudo ed osservare il cazzo che ho fatto raddrizzare senza neanche averti sfiorato; guardami dappertutto quanto vuoi e dedicati ancora ai miei piedi ma stavolta con la lingua. Da stasera stesso in poi, mi incaricherò del tuo benessere sessuale in quanto anche se è salutare che continui a segarti, non è bene che sprechi tante energie con le seghe giacchè hai anche bisogno di scopare una donna. Fidati di me e vedrai come ti sentirai molto meglio dopo la splendida scopata che ci faremo fra poco.”
A quel punto sollevò una gamba in modo da contemplarle l'interno delle cosce e addirittura le mutandine di colore bianco trasparente.
“Brisella, ti ringrazio per aver sollevato leggermente la gamba in quanto stando ancora inginocchiato ai tuoi piedi, provo un indescrivibile e morbosissimo piacere nell'ammirare l'interno delle tue cosce e addirittura estasiarmi contemplando il tuo pube folto di eccitanti peli neri che intravedo in trasparenza.”
“Lo so bene; fra poco accarezzerai e leccherai non solo l'interno delle mie cosce ma anche tutto il resto. Ma adesso spogliati.”
Mi spogliai del tutto e mi diedi ad odorare, accarezzare, baciare e leccare ogni parte dei suoi piedi nonchè a succhiarle veementemente ogni dito. Proseguii dedicandomi teneramente alle sue gambe ma dopo un po' si alzò e mi chiese di alzarmi e di toglierle lentamente la camicia e la minigonna. Rimase affianco a me soltanto in indumenti intimi, mi prese il cazzo fra le mani e non appena iniziò ad accarezzarlo, non potei evitare di sborrarle subito sulla coscia.
“Come mai hai già sborrato per così poco ?” mi chiese con piacevole stupore.
“Scusa Brisella, sono troppo sensibile e mi sono segato molto immaginando questo momento che pensavo non avverarsi mai; non pensavo sborrare così presto contemplandoti con i soli indumenti intimi e provando l'imprevisto piacere di avere il mio cazzo fra le tue mani.” le dissi vergognandomi.
Mi rispose con un lungo ed appassionato bacio sulle labbra e proseguì :
“Non immaginavo che fossi tanto sensibile e libidinoso. Sono contenta di averti ispirato tante seghe e di attirarti tanto. Accetto molto emozionata la calda sborra che il tuo cazzo mi ha appena regalato spargendomela inevitabilmente e morbosamente sulla coscia. Non vergognarti assolutamente di ciò; la libidine mi spinge a lasciare la tua sborra sulla coscia. Adesso la miglior cosa da fare è recarci nella stanza da letto dei tuoi e sfogare la nostra passione. Teoricamente stavolta dovresti impiegare più tempo prima di sborrare nuovamente anche se ne dubito parecchio in virtù della tua sensibilità e della voglia che hai di me. C'è da auspicarsi che il tuo cazzo non sborri presto ed esibisca a lungo forza e vitalità per godere entrambi a volontà.”
“Brisella mi fa piacere che hai gradito la mia sborra. Cercherò di trattenere al massimo la prossima sborrata ma intendi proprio scopare sul letto dei miei genitori ?” le chiesi alquanto sbalordito.
“Certamente, perchè no ? Abbiamo bisogno di un letto spazioso e comodo in quanto quello tuo, essendo singolo è troppo piccolo; tra l'altro adesso loro si trovano nella casa di campagna e non hanno assolutamente bisogno di questo letto.”
“E se per qualche imprevisto motivo rientrassero questa stessa sera ? le chiesi.
“Rifletti bene, è già ben oltre la mezzanotte e se hanno avuto anche la voglia di scopare, immagino che a quest'ora abbiano già finito e il rilassante canto dei grilli avrà senz'altro contribuito a farli addormentare placidamente, non credi ?”
“Brisella, credo che hai ragione, ma ricorda che si suol dire : non si sa mai. ”
“Ok, ma nell'eventualità di un loro imprevisto rientro, si imbatterebbero inevitabilmente con due cugini, che presi dall'irrefrenabile e insindacabile voglia di scopare, occupano il loro letto in quanto, ancor prima di essere cugini, sono un uomo e una donna bisognosi di esprimere e soddisfare le loro intime e incontenibili esigenze sessuali. In base a questo presupposto, dovrebbero ritenere opportuno concederci la massima libertà, abbandonare la casa e recarsi presso qualche albergo.”
“D'accordo, andiamo nella loro stanza da letto.” le dissi.
“Sono lieta che concordi col mio modo di pensare e mi complimento con te perchè il tuo cazzo ostenta ancora un'invariata e consistente potenza nonostante abbia appena sborrato. Vedrai, godremo parecchio !”
“Brisella non dubito che scoperemo alla grande ma sappi che questi magici ed indimenticabili momenti mi emozionano e commuovono parecchio.”
“Anch'io sono molto emozionata ma adesso voglio che ti comporti da vero gentiluomo, quindi, sollevami e portami nella stanza da letto sulle tue braccia.”
Io la obbedì e giunti nella stanza da letto le tolsi delicatamente il reggiseno e gli slip. Mi inginocchiai ai suoi piedi e dopo averle baciato delicatamente la figa la distesi sul letto continuando ad ammirarle la figa e il pube coperto da accattivanti peli neri, come se fossi ipnotizzato. Mentre mi accingevo ad inchinarmi verso la sua figa per leccarla a mio piacimento, mi fermò e disse :
“Noto che la mia figa ti affascina molto ma sappi che quando ti trovi a letto con una donna non è consigliabile lanciarti subito sulla sua figa; inizia sempre ad accarezzarla, baciarla e leccarla dappertutto iniziando dai piedi. Dopo falla girare in modo da fare lo stesso su tutta la sua parte posteriore concentrandoti parecchio sul culo. Di seguito lascia che lei si dedichi a te nello stesso modo e dopo averti sbocchinato un po', ti dedicherai nuovamente alle sue tette fino a farle irrigidire al massimo i capezzoli e sarà proprio allora quando dovrai dedicarti insistentemente alla sua figa stimolandole veementemente e il più possibile il clitoride. Non appena avvertirai il suo primo orgasmo, inizia a scoparla, dapprima delicatamente e poi sempre con più decisione e persistenza. Ricordati di avvertirla quando ti sentirai quasi pronto a sborrare in modo che anche lei si disponga a raggiungere l'orgasmo assieme a te. Fai tesoro di questo suggerimento e mettilo subito in pratica con me. Sono sicura che ti applicherai abbastanza. Fatti coraggio e inizia subito !”
Io seguii scrupolosamente i suoi suggerimenti ed ambedue godemmo scopando a lungo. Brisella si prese cura del mio cazzo in modo impeccabile e sublime dilettandoci con degli appassionatissimi 69. Quella notte sborrai per ben due volte e quando in tarda mattinata ci svegliammo, tornammo a scopare. Dopo averci fatto una morbosissima doccia assieme andammo a trascorrere il fine settimana in campagna. Nonostante Brisella scopasse frequentemente col suo fidanzato, da allora prendemmo l'abitudine di scopare settimanalmente, anche tre volte. Molte volte trovandoci a casa in compagnia di familiari ed altre persone, lei escogitava sempre un motivo per appartarci nel garage in quanto desiderava che le omaggiassi i piedi e intanto che lei si faceva un ditalino io mi segavo il cazzo. Dato che Brisella provava un eccessivo e morbosissimo piacere quando le si omaggiavano i piedi, appagai sempre tale desiderio che iniziò a dilettare moltissimo anche me. Anche se Brisella si sia sposata e attualmente risieda in un paese nordeuropeo, suole trascorrere mediamente cinque mesi l'anno in Italia in una casa di sua proprietà; durante la sua permanenza ci incontriamo frequentemente per scopare con lo stesso entusiasmo e veemenza della nostra prima volta.
scritto il
2025-06-22
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