Il soul s New Oorleans
di
Laragb1
genere
orge
Music hall d'elite
-Posso scoparmelo?
Andrea mi guarda sorpreso. Non è certo il luogo per una domanda così!
New Orleans, lla patria del blues, siamo arrivati da 2 giorni, punto di partenza per il giro del sud degli States.
Una città piena di fascino. L’architettura moderna della city, ed i quartieri tipici del carribe, un mix di persone e personalità, i locali più diversi, la musica dal vivo in ogni angolo ed in mille locali.
Andrea decide di andare in un locale dove fanno il blues, la sua passione.
Alle 22 ci presentiamo all’ ingresso. Un elegante armadio nero ci sbarra la strada e farfuglia qualcosa.
Alto 2 metri o giù di lì, stazza da armadio a 4 ante, rasato a zero, impeccabile nel suo vestito nero e camicia bianca. Non è esattamente il mio tipo ma…se tanto mi da tanto…
Serve la prenotazione, è tutto prenotato. Mi traduce Andrea.
Posso scoparmelo?
Andrea sorpreso mi guarda….
Ma, cosa srai dicendo?
Posso scoparmelo? -Ripeto- So come entrare
Non capisco cosa c'entri. Comunque...ti ho mai detto di no?
Mi guardo intorno, non c'è nessuno che può vedermi. Allungo la mano sul pacco del nero e lo guardo negli occhi, mentre lo massaggio.
Digli se ci fa entrare
Vuole i tuoi slip. Mi traduce Andrea
Torno a guardarmi intorno; lo guardo negli occhi mentre me li tolgo e glie li do in mano.
Parla al microfono
Poco dopo arriva un altro.
Mi prende per mano, ci accompagna alla biglietteria.
Andrea fa i biglietti, cii accompagnano al tavolo.
La sala con è illuminata, in fondo un palco con degli strumenti.
Iniziamo a bere e poco dopo ritorna il nero a cui ho dato gli slip.
Parla con Andrea e si siede di fianco a me.
Mi prende la testa e mi bacia in bocca senza dire nulla
La sua lingua si intrecciano con la mia
Interminabile. Maledettamente eccitante.
La sua mano si insinua tra le mie cosce e trova un lago.
Si stacca da me È se ne va. Ho il cervello e tutti i sensi che urlano la mia voglia di sesso.
Arriva un secondo nero. Rimane in piedi. Si china, mi prende il viso tra le mani e mi bacia in bocca. Ho la figa che mi martella il cervello dalla voglia di essere riempita.
Anche lui se ne va e mi lascia ardere nella mia voglia insoddisfatta.Rimetto le gambe sotto il tavolo e comincio a masturbarmi mentre sicuramente le persone nei tavoli intorno a me si domandano cosa sta succedendo.
Arriva un terzo; stesso copione; ma intanto le luci si spengono e si illumina il palco prima che se ne vada
Alzati, Andrea, fai sedere lui e cerca un altra sedia per te
Riprendo a baciarlo, prendo la sua mano e la porto tra le le mie cosce
Mi giro con il corpo verso di lui; mi sposto sul bordo della sedia per farmi penetrare meglio dalle sue dita.
Ho gli occhi chiusi, la sua lingua in bocca. Il mondo intorno a me è scomparso. Sono solo sesso.
Mi prende la mano e me la porta sul suo cazzo. Lo sento già duro, pieno, grande.
Lo ha tirato fuori.
Apro gli occhi e mi stacco dalla sua bocca.
Capisco che nella penombra del locale posso soddisfare la mia voglia.
Mi alzo e mi siedo su di lui dandogli le spalle, mentre il suo cazzo scivola facilmente dentro la mia fica ormai pronta. È tutto dentro, grosso, duro, bellissimo
Aggiusto il gonnellino per nascondere quello che posso
Comincio a muovermi e cerco di trattenere i mugoli di piacere
Anche il mio amante si muove. Sento le spinte e la sua cappella sbattermi in fondo all'utero.
L’ orgasmo mi sale inaspettato e .i esplode nella testa.
Vengooo
Urlo, ma la sua mano mi chiude la bocca.
Continuo ad urlare nella sua mano il mio interminabile orgasmo
Alla fine mi appoggio con la schiena sul suo petto.
Cerco la sua mano, intreccio le mie dita con le sue e la stringo con tutta la forza.
Sei stupendo. Sussurro- ma sicuramente non mi capisce.
Lo bacio in bocca con tutto il desiderio e la passione che ho in corpo
Lui mi sussurra in un orecchio cose che non capisco.
Mi spinge per farmi capire che mi devo sollevare.
A malincuore torno a sedermi sulla mia sedia mentre lui rimette la sua arma nei pantaloni.
Mi prende per mano e mi fa cenno di seguirlo.
Eseguo come una cagnolina; come una cagna in calore.
Andrea mi fa tornare in me.
Ha detto che ti piacerà quello che ti attende. -Vuoi andare
Si, si, siii!
Sicura? Potrebbe essere rischioso. Siamo soli in un luogo sconosciuto.
Mi conosci. Dovevi pensarci prima. Ora capisco solo la voglia di sesso che mi riempie sensi e testa.
Prendi almeno telefono.
Prendo il telefono e mi allontano con il mio maschio.
Mentre attraversiamo il locale noto distrattamente che qualcuno ha iniziato a suonare.
Usciamo dalla sala attraversiamo un corridoio ed arriviamo nel backstage. Attrezzature, funi, sacchi, polvere. In fondo una specie di sgabuzzino, senza porta, un divano di velluto verde polveroso e alcuni strumenti, con e senza custodia appoggiati in giro.
Mi fa cenno di sedermi sul divano. Eseguo. Senza dire nulla tira fuori il cazzo e me lo mette davanti al viso.
Mi alzo ed indico che non c’è la porta.
Mi fa capire che lo sa e mi ripete “ fuck friends “ scopare amici”. Questo lo capisco. Rispondo di no.
Mi bacia in bocca. È ruvido, forte, dalla lingua possente. Maschio. Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo bacio. Sento la sua mano tra le cosce. Le sue dita mi penetrano con forza e comincia a masturbarmi con un ritmo indemoniato. In poco tempo il piacere mi riempie la testa.
Smette. Mi mette le dita in bocca, forse per farmi capire quanto sono eccitata ( come se non lo sapessi da me). Mi fa sedere di nuovo sul divano e mi ripete “ fuck my friends o stop”.
Non rispondo, gli prendo il cazzo in bocca con tutta la troiaggine che posso. In un attimo diventa pieno e d'acciaio
Mi fermo. Porto una mano tra le mie cosce.
Ok friends, condom here. No photo
Sorride
No condom only me. No photo.
Ok
Mi gira, mi fa piegare con le mani sul bracciolo del divano e comincia a scoparmi.
Chiudo gli occhi per gustare appieno
Comincio a mugolare, sento qualcuno avanti a me. Apro gli occhi e vedo un aazzo nero, lungo anche se ancora lontano da essere duro. Lo prendo in bocca e inizio a pomparlo.
Ben presto anche lui diventa duro. Mi tiene la testa e inizia a scoparmi la bocca, fino in gola.
Il primo orgasmo mi faa piegare le gambe. Non smettono, continuano a scoparmi figa e bocca.
Urlo il mio piacere soffocato dal cazzo xhe mi riempie la bocca. Sano in estasi.
Scopatemi,spaccatemi, sfondatemi ma fatemi godere ancora. Ancoraaaaaa.
Mi tolgo da in mezzo a loro. Indico la mia lingua poi mi piego ed indico il mio buco del culo.
Leccami poi inculami
Il bestione nero capisce subito ed inizia a leccarmi mentre mi masturba
Ora basta
Gli faccio cenno di distendersi a terra.
Mi siedo su di lui dandogli le spalle; gli prendo il cazzo in mano, lo indirizzo verso il mio culo e scendo lentamente facendolo entrare tutto dentro. Sto impazzendo. Distendo la schiena sul suo petto, allargo le gambe, con le mani mi allargo la micia ormai fradicia per far capire al secondo maschio che lo voglio lì. Capisce subito. In un attimo mi sento piena. Non capisco più nulla. Un terzo cazzo mi riempie la bocca. Non so chi sia ma lo voglio. Poi un quarto.
Non so per quanto tempo mi scopano , non so quante decine di orgasmi ho avuto, non so quante volte ho ingoiato lo sperma che mi hanno scaricato in bocca. Non so, in realtà, da quanti sono stata usata ed in quanti mi hanno fatto godere.
So solo che quando, ormai sfinita dal piacere ritornodal mio nirvana di piacere nel mondo reale non c'è più nesuno.
Mi guardo allo specchio; ho il viso stravolto ed il trucco sfatto dal sudore e dallo sperma. Mi piaccio, penso soddisfatta. Mi rivesto in fretta e noto un silenzio assordante. Torno da mio marito in una sala vuota ed un palco vuoto.
Tii sei divertita, suppongo; sei pena di sperma sul viso e sui capelli
Si tesoro, davvero mi sono divertita.
Ma quanti erano per ridurti così?
Non lo so, amore. 6, forse 10. Davvero non lo so
La bacio
Sai di sperma e puzzi di cazzo
Lo so, tesoro ti dispiace?
No, amore mio
Anche per questo ti amo, tesoro. Ora sono distrutta. Torniamo
Lo prendo per mano ed usciamo.
È quasi l'alba. Prendiamo un taxi e torniamo in albergo.
Mi infilo nel letto senza lavarmi con addosso l’odore ed il sapore del piacere dei maschi.
Aveva ragione Andrea. Il blues dal vivo a New Orleans è è un esperienza unica!
-Posso scoparmelo?
Andrea mi guarda sorpreso. Non è certo il luogo per una domanda così!
New Orleans, lla patria del blues, siamo arrivati da 2 giorni, punto di partenza per il giro del sud degli States.
Una città piena di fascino. L’architettura moderna della city, ed i quartieri tipici del carribe, un mix di persone e personalità, i locali più diversi, la musica dal vivo in ogni angolo ed in mille locali.
Andrea decide di andare in un locale dove fanno il blues, la sua passione.
Alle 22 ci presentiamo all’ ingresso. Un elegante armadio nero ci sbarra la strada e farfuglia qualcosa.
Alto 2 metri o giù di lì, stazza da armadio a 4 ante, rasato a zero, impeccabile nel suo vestito nero e camicia bianca. Non è esattamente il mio tipo ma…se tanto mi da tanto…
Serve la prenotazione, è tutto prenotato. Mi traduce Andrea.
Posso scoparmelo?
Andrea sorpreso mi guarda….
Ma, cosa srai dicendo?
Posso scoparmelo? -Ripeto- So come entrare
Non capisco cosa c'entri. Comunque...ti ho mai detto di no?
Mi guardo intorno, non c'è nessuno che può vedermi. Allungo la mano sul pacco del nero e lo guardo negli occhi, mentre lo massaggio.
Digli se ci fa entrare
Vuole i tuoi slip. Mi traduce Andrea
Torno a guardarmi intorno; lo guardo negli occhi mentre me li tolgo e glie li do in mano.
Parla al microfono
Poco dopo arriva un altro.
Mi prende per mano, ci accompagna alla biglietteria.
Andrea fa i biglietti, cii accompagnano al tavolo.
La sala con è illuminata, in fondo un palco con degli strumenti.
Iniziamo a bere e poco dopo ritorna il nero a cui ho dato gli slip.
Parla con Andrea e si siede di fianco a me.
Mi prende la testa e mi bacia in bocca senza dire nulla
La sua lingua si intrecciano con la mia
Interminabile. Maledettamente eccitante.
La sua mano si insinua tra le mie cosce e trova un lago.
Si stacca da me È se ne va. Ho il cervello e tutti i sensi che urlano la mia voglia di sesso.
Arriva un secondo nero. Rimane in piedi. Si china, mi prende il viso tra le mani e mi bacia in bocca. Ho la figa che mi martella il cervello dalla voglia di essere riempita.
Anche lui se ne va e mi lascia ardere nella mia voglia insoddisfatta.Rimetto le gambe sotto il tavolo e comincio a masturbarmi mentre sicuramente le persone nei tavoli intorno a me si domandano cosa sta succedendo.
Arriva un terzo; stesso copione; ma intanto le luci si spengono e si illumina il palco prima che se ne vada
Alzati, Andrea, fai sedere lui e cerca un altra sedia per te
Riprendo a baciarlo, prendo la sua mano e la porto tra le le mie cosce
Mi giro con il corpo verso di lui; mi sposto sul bordo della sedia per farmi penetrare meglio dalle sue dita.
Ho gli occhi chiusi, la sua lingua in bocca. Il mondo intorno a me è scomparso. Sono solo sesso.
Mi prende la mano e me la porta sul suo cazzo. Lo sento già duro, pieno, grande.
Lo ha tirato fuori.
Apro gli occhi e mi stacco dalla sua bocca.
Capisco che nella penombra del locale posso soddisfare la mia voglia.
Mi alzo e mi siedo su di lui dandogli le spalle, mentre il suo cazzo scivola facilmente dentro la mia fica ormai pronta. È tutto dentro, grosso, duro, bellissimo
Aggiusto il gonnellino per nascondere quello che posso
Comincio a muovermi e cerco di trattenere i mugoli di piacere
Anche il mio amante si muove. Sento le spinte e la sua cappella sbattermi in fondo all'utero.
L’ orgasmo mi sale inaspettato e .i esplode nella testa.
Vengooo
Urlo, ma la sua mano mi chiude la bocca.
Continuo ad urlare nella sua mano il mio interminabile orgasmo
Alla fine mi appoggio con la schiena sul suo petto.
Cerco la sua mano, intreccio le mie dita con le sue e la stringo con tutta la forza.
Sei stupendo. Sussurro- ma sicuramente non mi capisce.
Lo bacio in bocca con tutto il desiderio e la passione che ho in corpo
Lui mi sussurra in un orecchio cose che non capisco.
Mi spinge per farmi capire che mi devo sollevare.
A malincuore torno a sedermi sulla mia sedia mentre lui rimette la sua arma nei pantaloni.
Mi prende per mano e mi fa cenno di seguirlo.
Eseguo come una cagnolina; come una cagna in calore.
Andrea mi fa tornare in me.
Ha detto che ti piacerà quello che ti attende. -Vuoi andare
Si, si, siii!
Sicura? Potrebbe essere rischioso. Siamo soli in un luogo sconosciuto.
Mi conosci. Dovevi pensarci prima. Ora capisco solo la voglia di sesso che mi riempie sensi e testa.
Prendi almeno telefono.
Prendo il telefono e mi allontano con il mio maschio.
Mentre attraversiamo il locale noto distrattamente che qualcuno ha iniziato a suonare.
Usciamo dalla sala attraversiamo un corridoio ed arriviamo nel backstage. Attrezzature, funi, sacchi, polvere. In fondo una specie di sgabuzzino, senza porta, un divano di velluto verde polveroso e alcuni strumenti, con e senza custodia appoggiati in giro.
Mi fa cenno di sedermi sul divano. Eseguo. Senza dire nulla tira fuori il cazzo e me lo mette davanti al viso.
Mi alzo ed indico che non c’è la porta.
Mi fa capire che lo sa e mi ripete “ fuck friends “ scopare amici”. Questo lo capisco. Rispondo di no.
Mi bacia in bocca. È ruvido, forte, dalla lingua possente. Maschio. Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo bacio. Sento la sua mano tra le cosce. Le sue dita mi penetrano con forza e comincia a masturbarmi con un ritmo indemoniato. In poco tempo il piacere mi riempie la testa.
Smette. Mi mette le dita in bocca, forse per farmi capire quanto sono eccitata ( come se non lo sapessi da me). Mi fa sedere di nuovo sul divano e mi ripete “ fuck my friends o stop”.
Non rispondo, gli prendo il cazzo in bocca con tutta la troiaggine che posso. In un attimo diventa pieno e d'acciaio
Mi fermo. Porto una mano tra le mie cosce.
Ok friends, condom here. No photo
Sorride
No condom only me. No photo.
Ok
Mi gira, mi fa piegare con le mani sul bracciolo del divano e comincia a scoparmi.
Chiudo gli occhi per gustare appieno
Comincio a mugolare, sento qualcuno avanti a me. Apro gli occhi e vedo un aazzo nero, lungo anche se ancora lontano da essere duro. Lo prendo in bocca e inizio a pomparlo.
Ben presto anche lui diventa duro. Mi tiene la testa e inizia a scoparmi la bocca, fino in gola.
Il primo orgasmo mi faa piegare le gambe. Non smettono, continuano a scoparmi figa e bocca.
Urlo il mio piacere soffocato dal cazzo xhe mi riempie la bocca. Sano in estasi.
Scopatemi,spaccatemi, sfondatemi ma fatemi godere ancora. Ancoraaaaaa.
Mi tolgo da in mezzo a loro. Indico la mia lingua poi mi piego ed indico il mio buco del culo.
Leccami poi inculami
Il bestione nero capisce subito ed inizia a leccarmi mentre mi masturba
Ora basta
Gli faccio cenno di distendersi a terra.
Mi siedo su di lui dandogli le spalle; gli prendo il cazzo in mano, lo indirizzo verso il mio culo e scendo lentamente facendolo entrare tutto dentro. Sto impazzendo. Distendo la schiena sul suo petto, allargo le gambe, con le mani mi allargo la micia ormai fradicia per far capire al secondo maschio che lo voglio lì. Capisce subito. In un attimo mi sento piena. Non capisco più nulla. Un terzo cazzo mi riempie la bocca. Non so chi sia ma lo voglio. Poi un quarto.
Non so per quanto tempo mi scopano , non so quante decine di orgasmi ho avuto, non so quante volte ho ingoiato lo sperma che mi hanno scaricato in bocca. Non so, in realtà, da quanti sono stata usata ed in quanti mi hanno fatto godere.
So solo che quando, ormai sfinita dal piacere ritornodal mio nirvana di piacere nel mondo reale non c'è più nesuno.
Mi guardo allo specchio; ho il viso stravolto ed il trucco sfatto dal sudore e dallo sperma. Mi piaccio, penso soddisfatta. Mi rivesto in fretta e noto un silenzio assordante. Torno da mio marito in una sala vuota ed un palco vuoto.
Tii sei divertita, suppongo; sei pena di sperma sul viso e sui capelli
Si tesoro, davvero mi sono divertita.
Ma quanti erano per ridurti così?
Non lo so, amore. 6, forse 10. Davvero non lo so
La bacio
Sai di sperma e puzzi di cazzo
Lo so, tesoro ti dispiace?
No, amore mio
Anche per questo ti amo, tesoro. Ora sono distrutta. Torniamo
Lo prendo per mano ed usciamo.
È quasi l'alba. Prendiamo un taxi e torniamo in albergo.
Mi infilo nel letto senza lavarmi con addosso l’odore ed il sapore del piacere dei maschi.
Aveva ragione Andrea. Il blues dal vivo a New Orleans è è un esperienza unica!
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