Dopo l’idraulico romano, seduco il corriere.

di
genere
feticismo

Tempo fa vi raccontai di un’esperienza stupenda avuta con un idraulico romano di 28 anni molto passionale e sexy. Stavolta, a quasi 60 anni, vi racconterò di come abbia sedotto il corriere. Lunedì scorso doveva arrivarmi un pacco, mi scrissero chiedendomi se fossi disponibile a casa dalle 17 alle 18, risposi di sì. Verso le 18:45 suonò il campanello e il corriere mi chiese di scendere per un pacco. Chiesi se fosse possibile portarmelo in ascensore perché uscita appena dalla doccia (fatta apposta per l’occasione). Il ragazzo mi disse che in genere non possono salire, per velocità etc, ma essendo il suo ultimo pacco della giornata, avrebbe fatto un’eccezione portandomelo sul pianerottolo, così avrei messo anche una firma. Mi feci trovare in accappatoio rosa davanti la porta, mi trovai di fronte un ragazzo davvero educato e disponibile, oltre a essere un gran bel ragazzo. Firmai al volo e mi salutò, sembrava essere molto di fretta, ma avevo troppo voglia di sedurlo, non avevo nulla da perdere… Gli chiesi se potessi offrirgli qualcosa, per cortesia, visto la sua gentilezza. Tentennò un po’, insistetti dicendogli che ormai aveva finito il turno, che fossi sola e che mi avrebbe fatto compagnia una decina di minuti. Rispose di sì, guardandomi spesso i piedi, stando scalza era l’unica parte esposta. Con l’idraulico la seduzione fu più difficile, lui era anche molto più spigliato. Con lui invece capii forse subito che fosse interessato ad andare oltre, ma il suo essere così silenzioso e riservato da un lato mi fecero davvero faticare. Gli offrii un po’ di tea fresco e gli chiesi qualcosa su di lui. Mi disse di chiamarsi Gianluca, 25 anni, di lavorare da un anno come corriere. Fisicamente un bel ragazzo in forma, moro, carnagione abbronzata, un po’ come l’idraulico, solo che a differenza sua aveva molti tatuaggi, sulle gambe belle depilate soprattutto. Parlando del più e del meno se ne uscì facendomi i complimenti, di essere una bella signora, avendogli detto la mia età a maggior ragione ne rimase stupito. Mi confidò, alla faccia della timidezza, che fosse molto attratto da me, guardandomi spesso i piedi. Lo ringraziai e notando l’insistenza del suo sguardo sui miei piedi, ne avvicinai uno al suo polpaccio, iniziando una sorta di footsie con lui. Notai il suo essere al settimo cielo, ma continuava a non parlare, si limitava a guardare i miei piedi avvicinarsi a lui. Gli chiesi allora di togliersi le scarpe, di stare più comodo e obbedì all’istante: si tolse le sue Adidas Campus nere e si sfilò i calzini bianchi. Aveva dei piedi giganti, belli tozzi, dita allineate, un arco perfetto, scuri, erano molto sexy. Iniziammo a strusciarci i nostri piedi nudi l’uno all’altra. Lui si alzò e si avvicinò a me, mi mise le sue mani davanti e mi disse di dargli le mani. Incrociammo le nostre mani e rimase a guardarmi eccitato mentre ci tenevamo per mano e ci strusciavamo i piedi. A un certo punto si staccò dalle mie mani e prese i miei piedi mettendoseli in faccia, iniziando a leccarmeli con la sua lingua spessa, veloce e calda. Avevo i piedi già pregni della sua saliva, gli chiesi di darmi i suoi e ricambiai il favore, odoravano meno rispetto a quelli del l’idraulico. Continuammo così per un po’ fino a che non si spogliò e mi chiese di legarlo, quindi decisi di andare sul mio letto e gli legai le mani, mi misi sopra di lui, voleva la vagina in faccia e che gliela sbattessi forte in viso, mentre lui leccava e ansimava. Mi chiese di infilare un mio piede dentro al suo sedere e godette molto. Tutto ciò mi sembrò strano, era una cosa nuova per me, mi sembrava gli piacesse troppo essere dominato, però era fissato sopratutto sui miei piedi. Lo slegai e mi trascinò tra un bacio violento e un altro fino alla vasca, ci mettemmo dentro, aprì l’acqua calda e iniziammo a scopare dentro la vasca. A un certo punto mi chiese se potessi fargli la pipì in bocca, lì per lì gli risposi di no ma riuscì a convincermi. Fu molto brutale quel sesso con lui, mi ricordo verso la fine volle con i suoi piedi dominarmi, mi ficcò un suo piede, cioè l’alluce, dentro il sedere e la vagina. Fu molto crudo. Terminammo con una scopata molto rapida senza preservativi, cosa di cui mi pentii subito. Mi sentii sporca una volta andato via, non mi ci scambiai nemmeno il numero, come feci con Francesco l’idraulico, che non vidi più e che sentii solo il primo mese scambiandoci foto nudi etc. Adesso ho voglia di rivedere Francesco, come se un po’ di sesso con lui mi ripulisse da questo rapporto sessuale con questo ragazzo così strano, bello sì, ma troppo silente e crudo sessualmente da un altro…
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2025-06-07
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