Fuochi d'artificio
di
lotorio
genere
tradimenti
L'ultima sera della festa patronale nel nostro paese, c'è uno spettacolo con i fuochi d'artificio sul mare. Io e mia moglie siamo sempre andati insieme, anche quanto eravamo fidanzati. Da sposati abbiamo mantenuto la tradizione, ed anche quando è nato Cassio, il nostro bambino, almeno i primi anni, servendoci del carrozzino. Siamo andati anche l'anno scorso con Cassio che aveva quattro anni. L'entusiasmo del bambino a vedere lo spettacolo
si è spento, quanto mancava un'ora all'inizio. Quella sera eravamo andati con la macchina di Ludovico, un mio amico. Il bambino voleva tornare a casa, Giovanna mia moglie voleva assistere allo spettacolo, Ludovico mi ha dato le chiavi della macchina, d'accordo con
Giovanna sarebbero tornati a piedi, in fondo la distanza non era poi tanta, erano meno di quattro chilometri. Ho preso la macchina siamo tornati a casa. Cassio si è addormentato in macchina, al rientro l'ho adagiato sul nostro letto, sono andato in bagno, sono tornato in camera era di nuovo sveglio. Mi sono messo al suo fianco, ci siamo addormentati insieme. Mi sono svegliato alle tre, non c'era Giovanna, la chiamo sul telefonino era a casa di Ludovico perché non aveva le chiavi per rientrare ed io non ho
sentito quando ha suonato e bussato alla porta. Candidamente mi ha rivelato che stava a
letto con Ludovico e che sarebbe tornata la mattina, dato che ormai era notte fonda.
Ho una fiducia smisurata di Ludovico, ci conosciamo da una vita, non avevo motivo di dubitare, quindi ho proseguito il sonno col bambino. La mattina alle sei, è tornata,
ero già sveglio per andare al lavoro sveglio, mi ha dato un bacio, si è messa vicino
al bambino ed io sono andato al lavoro. Sono uscito, avevo dimenticato le chiavi della macchina, sono rientrato, Giovanna già dormiva. In quel momento ho pensato che avesse
passato la notte in bianco. Sono andato al lavoro, lo dovevo fare perché avevo un impegno. La sera sono tornato, ho chiesto spiegazioni sul suo comportamento. Ero seduto
sulla sedia, lei mi è venuta vicino, si è messa a cavallo sulle mie gambe, mi ha messo
la lingua in bocca ed ha sciorinato tutte le sequenze della nottata, hanno scopato tutta
la notte, Ludovico non voleva, è stata lei ad obbligarlo. Mi ha anche confessato che da tanto voleva farlo, finalmente si era presentata l'occasione giusta. E' venuto Ludovico a casa la sera stessa per ripetere praticamente quello che mi ha detto lei. La sera lo ha
fatto restare da noi, ha voluto scopare con entrambi. E' proprio vero, l'eccitazione offusca il cervello. Ho aderito alla sua richiesta sorprendendo anche Ludovico. In fondo
è piaciuto anche a me, se avessi dovuto deciderlo io non sarei stato capace, lei invece
in maniera autoritaria me lo ha imposto ed io sono stato felice di accontentarla. Il nostro rapporto è ripartito alla grande, spesso ospitiamo Ludovico che Cassio chiama zio,
mentre Giovanna lo chiama amore.
si è spento, quanto mancava un'ora all'inizio. Quella sera eravamo andati con la macchina di Ludovico, un mio amico. Il bambino voleva tornare a casa, Giovanna mia moglie voleva assistere allo spettacolo, Ludovico mi ha dato le chiavi della macchina, d'accordo con
Giovanna sarebbero tornati a piedi, in fondo la distanza non era poi tanta, erano meno di quattro chilometri. Ho preso la macchina siamo tornati a casa. Cassio si è addormentato in macchina, al rientro l'ho adagiato sul nostro letto, sono andato in bagno, sono tornato in camera era di nuovo sveglio. Mi sono messo al suo fianco, ci siamo addormentati insieme. Mi sono svegliato alle tre, non c'era Giovanna, la chiamo sul telefonino era a casa di Ludovico perché non aveva le chiavi per rientrare ed io non ho
sentito quando ha suonato e bussato alla porta. Candidamente mi ha rivelato che stava a
letto con Ludovico e che sarebbe tornata la mattina, dato che ormai era notte fonda.
Ho una fiducia smisurata di Ludovico, ci conosciamo da una vita, non avevo motivo di dubitare, quindi ho proseguito il sonno col bambino. La mattina alle sei, è tornata,
ero già sveglio per andare al lavoro sveglio, mi ha dato un bacio, si è messa vicino
al bambino ed io sono andato al lavoro. Sono uscito, avevo dimenticato le chiavi della macchina, sono rientrato, Giovanna già dormiva. In quel momento ho pensato che avesse
passato la notte in bianco. Sono andato al lavoro, lo dovevo fare perché avevo un impegno. La sera sono tornato, ho chiesto spiegazioni sul suo comportamento. Ero seduto
sulla sedia, lei mi è venuta vicino, si è messa a cavallo sulle mie gambe, mi ha messo
la lingua in bocca ed ha sciorinato tutte le sequenze della nottata, hanno scopato tutta
la notte, Ludovico non voleva, è stata lei ad obbligarlo. Mi ha anche confessato che da tanto voleva farlo, finalmente si era presentata l'occasione giusta. E' venuto Ludovico a casa la sera stessa per ripetere praticamente quello che mi ha detto lei. La sera lo ha
fatto restare da noi, ha voluto scopare con entrambi. E' proprio vero, l'eccitazione offusca il cervello. Ho aderito alla sua richiesta sorprendendo anche Ludovico. In fondo
è piaciuto anche a me, se avessi dovuto deciderlo io non sarei stato capace, lei invece
in maniera autoritaria me lo ha imposto ed io sono stato felice di accontentarla. Il nostro rapporto è ripartito alla grande, spesso ospitiamo Ludovico che Cassio chiama zio,
mentre Giovanna lo chiama amore.
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Commenti dei lettori al racconto erotico