Serie A (parte 2)

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Serie A (seconda parte)

Come tutte le cose che accadono nella vita, si complicano e diventano pensieri e naturalmente stress. Ma facciamo un passo indietro. Dopo quella partita e dopo quello che era successo tra me e Andrea, la nostra “storia” ha preso una piega che non immaginavamo. Andrea, dopo quel giorno, non mi ha più rivolto la parola, ogni volta che si incrociava per gli allenamenti, mi evitava e anch’io avevo una fottuta paura di essere scoperto e far svanire il mio sogno di essere finalmente in Serie A. L’omofobia nel calcio è noto e i tifosi non perdonano! Io non posso sicuramente perdere questa grande occasione, non provengo da una famiglia ricca, i miei genitori immigrati dal sud lavorano in fabbrica e devo ringraziarli per aver creduto in me e anche il mio allenatore e la mia vecchia squadra che mi ha sostenuto in tutto. Ho talento, dicono, e adesso con questa squadra mi trovo bene e sono gasatissimo. Ma questa “storia” con un compagno di squadra non doveva capitare. Anche Andrea si trova in serie A da poco, ma lui a differenza mia, è ricco, ha un bellissimo appartamento in centro, una Lamborghini, una bella fidanzata. Insomma, lui ha tutto quello che un uomo può desiderare, nei sogni.
Dopo l’ultimo allenamento, mi precipito nel parcheggio per prendere la mia auto, ma qualcuno mi ferma da dietro, mi giro e due occhi azzurri mi guardano fisso. Il mio respiro si fa accelerato, non capisco cosa stia succedendo, mi guardo attorno, lui cerca le mie labbra, io rimango come una statua di sale non riesco a muovermi a prendere una decisione, mentre lui più audace si avvicina a me e mi bacia con delicatezza. Le mie guance diventano fuoco, rimango attonito, non so che fare, prendo le chiavi della macchina, apro lo sportello e corro come un razzo!
Squilla il telefono, già penso che qualcuno ci abbia visti e la vergogna aumenta, mi viene l’ansia, rispondo e dall’altra parte del cellulare la sua voce mi fa perdere il controllo. Mi fermo e accosto. Andrea si scusa per il gesto mi parla con voce serena, quasi suadente. Cerca di tranquillizzarmi. Ci diamo appuntamento a casa mia per la sera stessa. Gli invio il mio indirizzo tramite WhatsApp e inizio a crearmi tante fantasie e allo stesso tempo tanti problemi.
Dopo circa un’oretta, Andrea suona e il mio cuore inizia a saltare dei colpi. Apro la porta e lo guardo che sorride, ha in mano una bottiglia di vino che mi porge, mi chiede se può entrare, visto che il mio cervello si è bloccato e sono li imbambolato. Mi riprendo e gli dico di accomodarsi, chiudo la porta e lui si gira per darmi un bacio delicato, io arretro, ma lui mi prende e mi stringe a sé per un bacio appassionato e travolgente! Ci dirigiamo verso il divano che attende i nostri corpi, cadiamo sul divano e presi da un desiderio irrefrenabile lui inizia a spogliarmi e darmi baci sul collo, scendendo verso il petto e addome, sento che tutto il corpo è in fibrillazione, i suoi baci sono scariche elettriche che provocano un piacere immenso. Mi toglie i pantaloni, rimango con le mutande, vede il mio cazzo duro e annusa e lecca il cazzo sopra le mutandine. Non resisto e sento che sto per venire! Gli dico di fermarsi ma lui continua a leccare il mio arnese che è sempre più duro. Mi toglie gli slip e con la lingua lecca tutta la lunghezza del mio cazzo. Sono completamente perso, spingo il cazzo verso la sua bocca e lui lo prende tutto, lo divora, la assapora, lo prende fino alla gola. Io pompo come non mai. Dico ad Andrea che sto per esplodere, lui mi dice di continuare, lo vuole tutto. Io esplodo il mio sperma dentro la sua bocca. Mi prende la testa con le mani e mi bacia facendomi sentire il sapore del mio seme, sono estasiato, ne voglio di più. Prendo il suo cazzo in mano e inizia a masturbarlo, lui mi spinge la testa con le mani e mi ritrovo con il suo cazzo in bocca, mi sembra di vedere le stelle, sento il suo odore e lecco le sue palle grosse, mi eccito di nuovo e il mio cazzo è di nuovo in tiro. Lecco e pompo, non mi fermo, lo voglio tutto. Sento che sta per venire e mi dice che mi vuole travolgere con il suo sperma, mi inonda la bocca e la faccia, io continuo a leccare e ingoiare. Esausti ci abbracciamo e ci baciamo con delicatezza. Lo guardo e gli sorrido e lui mi guarda fisso negli occhi cercando di immaginare i miei pensieri che sono di puro amore.
Da quella sera sono passati diversi mesi, dopo quel primo incontro a casa mia, i nostri incontri sono stati molti frequenti e ci siamo amati come non mai. La nostra passione non si è spenta, anzi, siamo come due conigli, appena abbiamo la possibilità ci infrattiamo, ci vediamo nelle stanze d’hotel, cercando sempre di essere discreti e attenti. Nel frattempo l’allenatore ci chiama i due piccioncini che insieme costruiamo un bel gioco e quasi sempre facciamo gol, il mister è orgoglioso di noi. Lo sarebbe anche se sapesse cosa ci unisce e cosa ci fa stare bene insieme?
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2025-05-17
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