Giochiamo al dottore, tu sei il ginecologo e mi visiti

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genere
confessioni

"Facciamo un gioco, tu sei il dottore e devi visitarmi!". Maliziosa, furba, perspicace e divertente mi mette tra le mani un biglietto con scritto questo mentre mi passa vicino inebriandomi con la scia del suo profumo caldo e avvolgente e il suo sorriso coinvolgente che mi mette allegria ogni volta che si riflette nei miei occhi, piantandosi dentro ad essi. Divertito e compiaciuto e sorpreso arrossisco. In effetti quella ragazza mi sorprende sempre e mi mette sempre nella condizione di voler andare davvero fino in fondo con lei. Ma non possiamo. Non siamo liberi. Nonostante questo abbiamo giocato insieme fino adesso, le mie mani sulle sue mutandine e la sua carne sotto le mie dita, gli sguardi pieni di vorrei, i baci, mi ha anche masturbato tempo fa e se penso che si è impossessata del mio cazzo...ogni tanto vorrei chiamarla e dirle di raggiungermi e ridarle di nuovo il mio cazzo in mano e farne quello che vuole. Lei è il mio pensiero fisso. La immagino nuda quando è sul lavoro davanti a me, assaporo il ricordo della sua pelle morbida e del suo culo nelle mie mani e questo pensiero mi provoca sempre erezioni in ogni circostanza. Passano i giorni dal quel bigliettino e continuiamo a ridere e scherzare sulla presunta e "imminente" visita che lei dovrà sottoporsi con il suo medico! Che sarei io ma non lavoriamo in uno studio di medicina. Da almeno un mese avevamo deciso che era meglio di non baciarci più come ogni tanto facevamo quando per i corridoi ci incontravamo nella pausa caffè lavorativa, nascosti da pile e pile di fogli. Era il nostro fugace momento dalla realtà. Una boccata di serotonina. Era come divorare la sua allegria direttamente dalle sue labbra e ciò mi caricava davvero tanto. Nonostante io sia già impegnato con la mia compagna, baciare la mia collega con cui si era creato un bellissimo rapporto di amicizia, mi aiutava a vivere più serenamente la vita. Ma non era giusto per nessuno e così in accordo decidemmo di darci un taglio. Ma il nostro cuore ogni volta che ci rivediamo nell'angolo della nostra pausa bacio, accellera, gli occhi brillano e il mio cazzo sotto ai pantaloni si fa sentire. Ed è come se in automatico i nostri corpi si cercassero e mani che si sfiorano. Fino al giorno del mio compleanno. Lei arriva e con la scusa mi si avvicina e questa volta mi bacia sulle guance, le sue mani sulla mie spalle, il suo seno contro il mio petto e questa volta decido di avvicinarmi anche io un po' troppo a lei, premendo il mio cazzo bello barzotto contro di lei, facendole finalmente capire quanto davvero lei sia in grado di farmi venire le bollenti voglie, ogni volta che con un dito mi sfiora un braccio o decide di darmi un'affettuosa carezza sul viso. Mi fa impazzire! Ne approfitto in quel breve momento per darle anche io due baci molto vicine alle labbra e poi le dico che tra 2 fine settimana, sarò da solo! E la sua visita con il suo "medico specialista " era ormai prenotata. Ridiamo di gusto. Arriva quel week end finalmente, la mia compagna parte per qualche giorno con suo figlio e io finalmente posso andarmi a prendere un' aperitivo con la mia amica in totale libertà. Decido di invitarla a casa mia, preparo due stuzzichini e due calici di vino rosso. Il pomeriggio prosegue bene, se non altro ridiamo e parliamo tanto di tutto fino a quando seduti sul divano, io con lei sento di rilassarmi davvero tanto, inizia a farmi un bel massaggio sulla testa sul viso a scendere sul mio petto. Lei seduta e io steso sul divano con la testa sul suo grembo. Davanti ho però l'immagine del suo seno coperto dal reggiseno e poi da un vestitino con le spalline attillato. Da questa prospettiva però le sue tette sono proprio sopra al mio naso e sono ancora più tonde,sode e schiacciate e fanno capolino dalla scollatura del suo vestito. E con una mano gliele cerco infilando le dita proprio nel punto dove i seni si schiacciano tra di loro. Le scopro le tette che stavano diventando ad ogni tocco sempre più gonfie, i capezzoli sono belli cicciosi, rosa scuro e duri e prendo a massaggiarglieli con le labbra. Il mio cazzo fuori dai jeans bello in mostra super duro. Le sue mani stringono e accarezzano la mia cappella. "Sei tu che però mi devi visitare!" Esclama la mia ormai amante. Si sdraia con la schiena sul divano allargando e alzando le cosce, la figa che si intravede dal perizoma, bella turgida, con le grandi e piccoli labbra sporgenti al modo giusto, imperlate dalle sue piccole goccine umide. Mi metto subito a masturbarla con le dita, dopo tutto lei la sega, a suo tempo me l'aveva fatta e l'orgasmo a natale me lo aveva regalato e in testa avevo solo il pensiero di farla venire e regalarle a mia volta un orgasmo indimenticabile. Avrei voluto subito piantarci dentro il mio cazzo ma sapevo che sarei esploso subito da lì a 1 minuto di orologio e così le dissi" ma che bella patatina bagnata che ha signorina, aspetti che prendo l'ecografo così le faccio un esame più profondo!" Vado in stanza da letto e afferro il giochino erotico della mia compagna, gigione il cazzone, che da tempo non utilizzava più. Gli do una pulita sotto l'acqua lo asciugo e gli metto sopra un condom e corro tra le sue cosce spalancate e glielo infilo nella sua figa bagnata vogliosa. Quel dildo era davvero grande, quasi 30 cm e per questo la mia compagna lo aveva messo in pensione, da tempo le faceva male e spesso la sua lubrificazione non permetteva l'inserimento nella sua figa. Ma la figa di Chiara era fradicia al punto che stava colando sul divano e sulle sue cosce, non appena iniziai a masturbarla con le dita e nonostante avesse la vagina più stretta della mia compagna, era molto più sfondata ed elastica che pareva divorarsi quei 30 cm. Mi divertivo e mi eccitava da morire averla così, con le gambe spalancate, io davanti a lei con il cazzo durissimo. "Oh si continua, ti prego, Andrea, sfondami, lo sai che ci metto tanto e lo sai che mi piace godere" ansimava e godeva e muoveva il bacino e io con la mano le infilavo e le sfilavo il sex toy, glielo roteavo dentro avanti e indietro e con l'altra mano libera le accarezzavo il seno, alternando il culo, le sege sul mio cazzo, e la parte esterna della sua figa, leccandomi le dita di tanto in tanto con il liquido che fuori usciva a piccoli e rumorosi schizzi. "Però adesso voglio il tuo cazzo, voglio cavalcarti" . Non resistevo più, il cazzo così duro non lo avevo mai avuto e volevo farglielo sentire di nuovo, come quella volta che ci siamo abbracciati e così inizio a strusciarglielo contro la sua figa scivolando sopra talmente era bagnata e inserendoglielo subito dentro, lei sopra di me, più vogliosa che mai e finalmente venne, senti i suoi muscoli pelvici rilassarsi e a quel punto sborrai finalmente, urlando e ansimando per la goduria...e lei aveva ragione, forse insieme dovevamo girare un film porno!
di
scritto il
2025-05-15
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