Al cinema Eros

di
genere
voyeur

La pioggia cadeva a scrosci su Roma, trasformando le strade in specchi lucidi sotto le luci dei lampioni. Elena si strinse nel cappotto di Marco mentre correvano gli ultimi metri fino all'insegna al neon che lampeggiava discreta: "Cinema Eros".

Si erano tenuti per mano, un misto di nervosismo ed eccitazione palpabile tra le loro dita intrecciate. Era stata un'idea di Elena, un modo per scuotere la loro routine, per esplorare un lato della loro intimità che finora era rimasto in ombra. Marco, inizialmente sorpreso, si era lasciato convincere dalla sua curiosità e dal desiderio di accontentare Elena.

L'atrio era sorprendentemente anonimo, quasi un ufficio in disuso. Un uomo corpulento dietro una spessa vetrata prese i loro soldi senza un sorriso, restituendo due biglietti anonimi.

Entrarono nella sala. L'aria era densa, un vago sentore di polvere e qualcosa di indefinito, vagamente dolciastro. Le poltrone di velluto rosso erano sbiadite e alcune mostravano segni di usura. Sullo schermo, le immagini scorrevano in un silenzio surreale, interrotto solo dal fruscio della pellicola.

Elena si sedette, sentendo il cuore battere un po' più forte. Marco le prese la mano di nuovo, stringendola leggermente. Non si guardarono subito, gli occhi inizialmente fissi sullo schermo dove le figure si muovevano in un intreccio di corpi.

Poi, lentamente, la tensione iniziale si sciolse in un'audacia giocosa. Elena si avvicinò a Marco e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, facendolo sorridere. Si scambiarono baci leggeri, poi più intensi, le mani che si stringevano e si cercavano.

Ad un tratto, l'uomo che sedeva qualche fila dietro si alzò e, con una sfrontatezza inaspettata, si sedette sulla poltrona libera accanto a Elena. Marco lo guardò con sorpresa e un crescente disagio.

L'uomo si chinò verso Elena, il suo sguardo intenso. Le sfiorò delicatamente il collo con le labbra, lasciandovi un bacio umido. Elena sussultò, un brivido di sorpresa e un'eccitazione inattesa percorrendola. La mano dell'uomo scivolò audacemente sul suo seno, palpandolo brevemente sopra la stoffa leggera.

Poi, con un gesto ancora più spudorato, prese la mano di Elena e la guidò fino alla sua patta, premendola sul suo membro eretto. Elena esitò un istante, poi le dita si chiusero timidamente sul rigonfiamento.

L'uomo gemette sommessamente, guidando la mano di Elena con la sua. Contemporaneamente, Elena allungò l'altra mano e, con crescente audacia, tastò anche l'erezione di Marco attraverso i suoi pantaloni.

Sotto le sue dita, sentì entrambi i membri gonfiarsi e pulsare. L'uomo accanto a lei respirava affannosamente, i movimenti della sua mano sulla sua che si fecero più rapidi e convulsi. In pochi istanti, un sussulto lo scosse e un gemito strozzato gli sfuggì dalle labbra. Si ritrasse rapidamente, si alzò e, senza dire una parola, si allontanò in fretta dalla sala.

Elena rimase immobile per un istante, la mano ancora calda per il contatto appena avuto, un'eccitazione vibrante che le percorreva il corpo. Si voltò lentamente verso Marco, i suoi occhi brillavano di un desiderio intenso e primordiale.

Senza dire nulla, si chinò su di lui e gli slacciò i pantaloni. Marco la guardò con sorpresa e crescente eccitazione mentre Elena prendeva il suo membro tra le labbra. Lo avvolse con la lingua, succhiando e leccando con una passione improvvisa e vorace.

Marco gemette, le mani che si stringevano tra i capelli di Elena. Il piacere lo invase rapidamente, un'ondata di calore che culminò in un orgasmo potente e liberatorio nella bocca di Elena.

Quando il corpo di Marco si rilassò, Elena si sollevò, le labbra umide e gli occhi che brillavano di una luce intensa. L'atmosfera nella sala era elettrica, carica di un'eccitazione appena consumata e di un desiderio ancora vivo.

Si alzarono in silenzio quando le luci si riaccesero fiocamente, l'aria intorno a loro satura di una tensione palpabile. Fuori, la pioggia aveva cessato, ma un fuoco inestinguibile ardeva ora tra Elena e Marco, acceso da un incontro inaspettato e trasgressivo nell'oscurità del cinema Eros.
scritto il
2025-05-09
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