La cabina dei desideri.. l'offerta sfrontata
di
Parole di piacere
genere
trio
Di nuovo nella penombra della cabina dello stabilimento balneare, l'aria vibrante di desiderio, Chiara sentì un'ombra insinuarsi oltre le fessure del legno. Un brivido la percorse, un misto di consapevolezza e di un'eccitazione torbida. Si staccò da Alessandro, il cui sguardo interrogativo seguiva il suo.
"È di nuovo lui," sussurrò Chiara, indicando con un cenno del capo la parete. "Il ragazzo della spiaggia."
Alessandro si irrigidì, la rabbia che gli oscurava il volto. "Lo vado a prendere..."
Ma Chiara lo fermò con una mano sul braccio, un sorriso enigmatico che le increspava le labbra. "No," disse, i suoi occhi che brillavano di un'audacia inaspettata. "Ho un'altra idea."
Con un gesto invitante, si avvicinò alla fessura e sussurrò: "Ehi... sappiamo che sei lì. Perché non ti avvicini?"
Un silenzio carico di sorpresa accolse le sue parole. Poi, lentamente, l'ombra si fece più nitida e la figura del ragazzo si fece timidamente avanti, il volto arrossato e gli occhi sgranati per lo stupore.
Alessandro osservava la scena interdetto, un turbine di perplessità ed eccitazione che lo attraversava. Non riusciva a decifrare le intenzioni di Chiara, ma una scarica di adrenalina gli percorse il corpo all'idea di ciò che stava per accadere.
Chiara si inginocchiò tra Alessandro e il ragazzo, il suo sguardo che passava dall'uno all'altro con un'intensità magnetica. "Voglio che vi masturbiate," disse, la sua voce un sussurro carico di un'audacia sfrontata. "Voglio che il vostro piacere... mi bagni."
Il ragazzo rimase immobile per un istante, gli occhi spalancati dall'incredulità. Alessandro era paralizzato, il suo respiro che si fece improvvisamente affannoso. L'audacia di Chiara, la sua totale mancanza di inibizioni, lo aveva spiazzato e al tempo stesso acceso un fuoco inatteso.
Prima che Alessandro potesse reagire, il ragazzo, come risvegliato da un incantesimo, si abbassò goffamente il costume. Un fremito gli scosse il corpo e, quasi subito, un getto denso e biancastro schizzò più volte, colpendo il viso e il seno nudo di Chiara. Lei non si mosse, gli occhi fissi su Alessandro, un sorriso strano e intenso che le increspava le labbra mentre le gocce calde le scivolavano sulla pelle.
Il ragazzo, visibilmente imbarazzato e frastornato dall'audacia della sua richiesta, si ricompose rapidamente e si allontanò in fretta, scomparendo dietro le cabine.
Un silenzio denso calò nella piccola cabina. Alessandro era immobile, gli occhi fissi su Chiara, il suo viso e il suo seno macchiati del piacere di uno sconosciuto. Un'estasi selvaggia lo pervase, una scarica di eccitazione primordiale mai provata prima. La visione di Chiara, così sottomessa eppure così potente, lo aveva completamente soggiogato.
Senza dire una parola, si gettò su di lei con una foga animalesca. La baciò con una possessività brutale, le sue mani che la afferrava con una forza inaudita. Chiara rispose al suo bacio con una passione selvaggia, il suo corpo che si offriva a lui con un abbandono totale.
Si amarono con una furia cieca, il desiderio alimentato da quella scena inaspettata e trasgressiva. Alessandro la possedette con una decisione e un'eccitazione mai viste prima, ogni suo tocco, ogni suo gemito, ogni suo movimento carico di una possessività esaltata. Chiara si abbandonò al suo desiderio, il suo corpo che rispondeva con una voluttà ancora più intensa, il ricordo del piacere rubato che si mescolava all'estasi del loro amplesso violento e appassionato. La cabina, testimone silenziosa di un desiderio inconfessabile, vibrò sotto l'impeto della loro unione selvaggia e primordiale.
"È di nuovo lui," sussurrò Chiara, indicando con un cenno del capo la parete. "Il ragazzo della spiaggia."
Alessandro si irrigidì, la rabbia che gli oscurava il volto. "Lo vado a prendere..."
Ma Chiara lo fermò con una mano sul braccio, un sorriso enigmatico che le increspava le labbra. "No," disse, i suoi occhi che brillavano di un'audacia inaspettata. "Ho un'altra idea."
Con un gesto invitante, si avvicinò alla fessura e sussurrò: "Ehi... sappiamo che sei lì. Perché non ti avvicini?"
Un silenzio carico di sorpresa accolse le sue parole. Poi, lentamente, l'ombra si fece più nitida e la figura del ragazzo si fece timidamente avanti, il volto arrossato e gli occhi sgranati per lo stupore.
Alessandro osservava la scena interdetto, un turbine di perplessità ed eccitazione che lo attraversava. Non riusciva a decifrare le intenzioni di Chiara, ma una scarica di adrenalina gli percorse il corpo all'idea di ciò che stava per accadere.
Chiara si inginocchiò tra Alessandro e il ragazzo, il suo sguardo che passava dall'uno all'altro con un'intensità magnetica. "Voglio che vi masturbiate," disse, la sua voce un sussurro carico di un'audacia sfrontata. "Voglio che il vostro piacere... mi bagni."
Il ragazzo rimase immobile per un istante, gli occhi spalancati dall'incredulità. Alessandro era paralizzato, il suo respiro che si fece improvvisamente affannoso. L'audacia di Chiara, la sua totale mancanza di inibizioni, lo aveva spiazzato e al tempo stesso acceso un fuoco inatteso.
Prima che Alessandro potesse reagire, il ragazzo, come risvegliato da un incantesimo, si abbassò goffamente il costume. Un fremito gli scosse il corpo e, quasi subito, un getto denso e biancastro schizzò più volte, colpendo il viso e il seno nudo di Chiara. Lei non si mosse, gli occhi fissi su Alessandro, un sorriso strano e intenso che le increspava le labbra mentre le gocce calde le scivolavano sulla pelle.
Il ragazzo, visibilmente imbarazzato e frastornato dall'audacia della sua richiesta, si ricompose rapidamente e si allontanò in fretta, scomparendo dietro le cabine.
Un silenzio denso calò nella piccola cabina. Alessandro era immobile, gli occhi fissi su Chiara, il suo viso e il suo seno macchiati del piacere di uno sconosciuto. Un'estasi selvaggia lo pervase, una scarica di eccitazione primordiale mai provata prima. La visione di Chiara, così sottomessa eppure così potente, lo aveva completamente soggiogato.
Senza dire una parola, si gettò su di lei con una foga animalesca. La baciò con una possessività brutale, le sue mani che la afferrava con una forza inaudita. Chiara rispose al suo bacio con una passione selvaggia, il suo corpo che si offriva a lui con un abbandono totale.
Si amarono con una furia cieca, il desiderio alimentato da quella scena inaspettata e trasgressiva. Alessandro la possedette con una decisione e un'eccitazione mai viste prima, ogni suo tocco, ogni suo gemito, ogni suo movimento carico di una possessività esaltata. Chiara si abbandonò al suo desiderio, il suo corpo che rispondeva con una voluttà ancora più intensa, il ricordo del piacere rubato che si mescolava all'estasi del loro amplesso violento e appassionato. La cabina, testimone silenziosa di un desiderio inconfessabile, vibrò sotto l'impeto della loro unione selvaggia e primordiale.
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