La risalita dal fondo

di
genere
corna

Mi chiamo Giulia, ho 30 anni, la storia che voglio raccontarvi inizia poco prima del lockdown.
Ero fidanzata da 6 anni con il ragazzo migliore che potessi mai trovare, si chiamava Andrea, lo avevo conosciuto lavorando presso uno stabilimento in Sardegna, entrambe eravamo lì per lavorare, io facevo l’animatrice e lui il barman. Passammo tutto il tempo in Sardegna a conoscerci e divertirci, poi una sera decisi di sfruttare le mie curve, che le altre ragazze mi invidiavano, mentre lui ai miei occhi era semplicemente il principe azzurro in tutto e per tutto. Ci mettemmo un po’ a fidanzarci, ma alla fine tutto andò bene, dopo quattro anni di relazione (due a distanza e due abitando nella stessa città) decidemmo di andare a convivere. Lui lavorava nella ristorazione, io avevo aperto un negozio di abbigliamenti, i soldi non mancavano e il sesso andava alla grande, cosa poteva mai andare storto? Tipica domanda da film e tipica risposta anche, TUTTO.
Nell’anno successivo scoprii che Andrea era tutt’altro che il principe azzurro in casa, ma per amore si diventa ciechi, la cecità era diventata tale da non riuscire a captare i segnali di un tradimento da parte sua. Alla fine lo trovai a letto in casa nostra con la sorella di un nostro amico, ma la parte peggiore non fu il tradimento, quanto che il contratto d’affitto fosse sol il nome suo, quindi fui costretta anche a lasciare casa. Per fortuna c’era ancora il negozio… il lockdown mi portò via anche quello.
Tornai a casa dai miei sapendo di aver toccato il fondo.
Per fortuna però ci fu mia cugina che mi spronò a riniziare a studiare, così iniziai la facoltà di scienze motorie, mi appassionai tantissimo e non potendo fare altro iniziai ad allenarmi, non avevo attrezzi, quindi facevo esercizi a corpo libero e correvo allo sfinimento, studiai anche un po’ di nutrizione per capire come alimentarmi al meglio in base all’attività fisica svolta.
Quando finalmente si tornò alla vita quasi normale ero completamente asciutta, ma avevo anche poca massa muscolare. Anche qui ebbi una fortuna sfacciata, conobbi durante un esame un ragazzo la quale famiglia possedeva una palestra molto privilegiata. Lui era ben allenato e mentre parlavamo notò che fissavo i suoi muscoli, così lui mi chiese se ero attratta dai suoi muscoli o se li invidiavo, risposi che essendo al momento molto asciutta stavo pensando di tonificare un po’ i muscoli per avere una forma più completa, sentendo questo subito mi invitò in palestra e mi fece seguire dal suo stesso personal trainer.
Misi subito in chiaro che non volevo avere muscoli possenti, volevo solo avere una bella forma. Questa frase durò circa un anno, finché non arrivai quasi alla forma che volevo e iniziai a notare sempre di più uomini molto muscolosi e anche alcune donne che mi facevano invidia vedendo i loro muscoli. A quel punto decisi di voler mettere su muscolo anche io. Il personal, Luca, mi prese molto a cuore e iniziò ad allenarmi sul serio, fino al punto che ci vedevamo ogni giorno, al punto che iniziammo ad uscire e ci fidanzammo. Lui davvero mi faceva impazzire per il fisico molto muscoloso, per il suo amore per il bodybuilding e per il suo cazzo di notevoli dimensioni che mi sbatteva ovunque.
L’allenamento era sempre più duro, ma i risultati si vedevano, Andrea prendeva continue misurazioni ed era estasiato quanto me, se non di più. Arrivò un giorno il ragazzo che mi aveva portato in palestra e vedendomi rimase sbalordito, chiese di paragonare le misure e vide come le mie gambe lo superavano alla grande e le braccia erano sotto solo di 2/3 cm.
Poi decise di vedere anche i pesi, per lo squat e la pressa non aveva speranza, mentre facendo stacchi e lat machine mi superava ancora di poco, anche se a sua detta la mia schiena era molto più ben definita. In fine arrivammo ai suoi punti forti, nelle braccia mi sorpassava di 10 kg a esercizio, nelle spalle mi superava di 10kg e nel petto, nonostante io sollevassi nel come mio massimale 90kg, lui arrivò a 150kg. Rimasi un po’ delusa, pensavo di poter fare di più e Luca notando questo decise che si poteva migliorare, così aumentò il carico degli allenamenti. Finalmente all’inizio di quest’anno stracciai in quasi tutto il ragazzo. Paragonando solo visivamente e con il metro, ero superiore in tutto, anche i miei bicipiti finalmente lo avevano battuto di ben 5cm raggiungendo i 45cm, schiena e addominali erano nettamente più definiti dei suoi. Poi dovevano parlare i pesi, gambe e schiena parlarono chiaro su chi fosse la più forte, braccia lo superbi di 4kg per esercizio, mentre le spalle erano alla pari. Infine la temuta panca piana, sollevai la bellezza di 115kg, sapevo che mi avrebbe battuta, ma ancora una volta mi sconvolse sollevando 180kg. Però fui riconosciuta comunque come più forte della palestra, soddisfazione infinita.
Così arriviamo ai giorni nostri, sono laureata e faccio la personal trainer nella stessa palestra dove mi allenavo, faccio ancora le gare con Francesco, nel tempo si è allenato e mi sta battendo in tutto fuorché gambe. Un giorno durante una di queste sfide entra in palestra un nuovo iscritto, durante la sfida lo portano a vedere e ci serviva una persona che salisse sulla pressa per farmi vincere, Pesarono ch ieri in sala fino a quest’uomo che aveva il peso giusto per superare Francesco. Lo portarono vicino a me e me lo presentarono, era Andrea, il mio ex, feci finta di nulla, lui non so se mi avesse riconosciuta, comunque vinsi la sfida e lo sollevai altre volte iniziando a prenderlo in giro facendomi sentire da tutti. Ricordo le mie parole:”Andrea, nel caso non mi avessi riconosciuta, sono Giulia, la tua ex. So che ora sarei io quella che ti protegge se stessimo insieme. Ma meno male che non siamo più fidanzati, guardati in confronto a me, sei ridicolo. Ora la mia vita è meravigliosa e sono meravigliosa, come puoi ben vedere. Ora però chiudi la bocca e asciuga la bava perché non mi riavrai mai. Non solo perché ti trovo ridicolo, ma anche perché non sentirei più il tuo misero pisellino.”
Detto ciò scesi dalla macchina, lo presi di peso e trascinandolo nella studio di Francesco lo buttai dentro e dissi che comunque non ci servivano dei perdenti come lui.
Questa è la storia di come sono risorta dalle mie ceneri.
Giulia.
scritto il
2025-05-09
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