L’amico di famiglia

di
genere
gay

Quando avevo 18 anni per mesi provai a convincere i miei genitori a farmi partire da solo per le vacanze estive post maturità, ma loro mi consideravano nonostante la maggiore età ancora troppo piccolo per permettermelo. Per me era un momento importante della mia vita sessuale avevo avuto alcuni rapporti sia con ragazze che con ragazzi, e avendo ancora dubbi sulla mia sessualità vedevo quel viaggio come il momento giusto per scoprirla, per capire cosa mi piacesse veramente.
Naturalmente i miei non sapevano nulla di tutto questo e considerando che parliamo di 25 anni fa, non avrebbero capito.
Qualche giorno dopo a cena era venuto zio Livio, in realtà non era mio zio era un amico di famiglia che conoscevo da anni e che chiamavo zio per rispetto, era 50enne ed non era sposato diceva di nessuna donna avrebbe mai avuto il suo scalpo ridendo.
A tavola venne fuori nuovamente il discorso del mio viaggio, che si trasformò in una discussione animata.
Insistevo trovando mille scuse ma i miei erano irremovibili.
A quel punto zio Livio provò’ a trovare una via di mezzo tra le mie ragioni e quelle dei miei genitori.
“ Volendo ci sarebbe una soluzione se per i tuoi genitori va bene, io quest’anno andrò in camper vicino Rimini ( che era proprio dove volevo andare io, dato che la consideravo la città adatta al mio scopo ) potresti venire con me in camper ed io starei attento che tu non faccia cazzate”
La proposta non mi faceva impazzire ma dato che trovava la benedizione dei miei e mi permetteva di raggiungere in qualche modo il mio scopo accettai.
Avrei finito la scuola poi gli esami e saputo il risultato sarei partito con zio Livio.
Un paio di mesi dopo avevo finito la scuola con il massimo dei voti e due giorni dopo salivo sul camper con lo zio. Il viaggio sarebbe stato lungo dovevamo attraversare la penisola per 1200km, ma devi dire che le ore passavano in maniera piacevole con Livio era un uomo di mondo e di cultura ma anche nonostante l’età con una mentalità aperta.
Mi disse subito che non dovevo temere che potevo fare quello che volevo lui non avrebbe raccontato nulla ai miei genitori.
“Anch’io ho i miei segreti, e ci tengo che rimangano tali” inizialmente non avevo capito che il riferimento era più ai suoi di segreti che ai miei.
Dopo circa 500km ci fermammo per la notte vicino ad una piccola spiaggerà era oramai sera, decidemmo di fare il bagno accendere un piccolo fuoco per asciugarci e poi cenare.
Dopo il bagno ed esserci asciugati mangiammo qualcosa di già pronto accompagnato da un bianco frizzante e ghiacciato. Quando il vino cominciò a fare effetto, Livio iniziò a parlare a ruota libera sembrava aver preso il siero della verità, mi raccontò che aveva tanti segreti e che forse me li avrebbe raccontato durante il viaggio, anch’io mi sentivo brillo e cominciai ad essere più spontaneo.
Mi chiese se avevo una fidanzata risposi di no e aggiunsi che comunque era colpa mia perché ero confuso. Ma non aggiunsi altro. Avevamo finito di cenare e dopo aver sistemato tutto ci mettemmo distesi accanto al fuoco a guardare le stelle, continuando a chiacchierare.
“Che ne dici se apriamo un altra bottiglia “ risposi che ero già un po’ brillo ma che non mi dispiaceva.
Dopo la seconda bottiglia mi resi conto che Livio mi guardava in maniera diversa , inizialmente pensai che mi sbagliavo ma sembrava eccitato.
Poi iniziò’ a fare domande scomode:
“Hai mai fatto sesso?”
Il vino mi aveva disinibito quindi risposi senza remore,
“Si un paio di volte”
“Era brava disinibita?”
Sorrisi “ma che domande sono”
“Dai e tanto per chiacchierare “ rispose
“Si ma non come avrei voluto “
“Cosa avresti voluto?”
Rimasi in silenzio
“Dai con me puoi parlare “
“Avrei voluto che fosse più porca “
Sorrise “anche a me piace le porcate nel sesso ma solo noi maschietti siamo così disinibiti da subito e maiali loro hanno bisogno di tempo”
Diventai rosso e sempre in preda ai fumi dell’alcol risposi quasi d’istinto “già dovremmo fare come gli antichi greci fare sesso tra uomini per divertimento e con le donne per riprodursi “
Serio Livio disse: “Lo faresti con un uomo”
Probabilmente diventai rosso come un peperone e non risposi, quella fu come in ammissione.
“Il mio nipotino è un vero porcone lo faresti o lo hai già fatto?
Continuai a non rispondere.
“Ok facciamo così io ti dico qualcosa su di me e tu mi rispondi, ci stai?”
Annui senza rispondere.
“Ok anch’io ho provato il sesso tra uomini, e mi è piaciuto “
“Sul serio “dissi subito rilassato per merito di quell’affermazione.
“ Si sul serio e …” rimase in silenzio qualche secondo e poi continuò “…..ma si tanto vale dirti tutto, e adesso lo preferisco “
Sorrisi quasi sollevato, tirai giù l’ultimo sorso e cominciai a parlare a ruota libera del mio dubbio sulla
Mia sessualità.
Mentre io raccontavo di quanto mi piacesse il sesso tra uomini descrivendo quello che mi faceva impazzire, Livio iniziò a morderai il labbro,l.
“Smettila non posso più parlarne”
Abbassando lo sguardo verso il suo pacco per farmi notare la sua erezione.
Sembrava essere ben dotato il costume non riusciva a contenerlo del tutto .
Allungai la mano per toccarlo ma appena lo sfiorai subito mi fermo.
“Non possiamo siamo ubriachi e sono tuo zio”
Risposi solo “non sei mio zio e ti voglio .”
Strinsi più forte il cazzo , e appoggiai le mie labbra sul capezzolo destro era già duro ed eccitato come il suo cazzo, aveva il sapore del mare.
“Uhmm mugolava ti prego non farlo “ ma il suo corpo diceva tutt’altro.
Continuai a scendere con la bocca e la lingua verso il basso fino a raggiungere la punta del
Pene che fuoriusciva dal costume la leccai spostando con la lingua il fastidioso elastico poi aiutandomi con la mano lo feci uscire fuori era bello grosso più del mio sui 22 come con un diametro consistente, per un momento fui preso dalla paura delle dimensioni ma poi l’eccitazione prese il sopravvento. Cominciai a succhiarlo con passione quasi avidità’ leccando e succhiando.
Livio mi afferrò la nuca e comincio a spingerlo in gola con il bacino.
“Sei un piccolo diavolo, adesso meriti di essere punito “
Mi prese con forza e mi fece girare a pancia sopra e guardandomi dritto negli occhi prese il mio cazzo in bocca.
Ci sapeva proprio fare mi stava facendo impazzire poi inizio a scendere verso lo scroto mi sollevo le gambe portandomele in alto e inizio a leccarmi la rosella anale era una sensazione mia provata, poi comincio a penetrarmi con la lingua era meraviglioso, mentre lo faceva io cercavo di masturbarlo ma dato la posizione riuscivo più che altro a massaggiare e a stringere quello che ero era un palo di carne.Comincio a risalire con la bocca portandosi completamente su di me .
“Lo sai adesso cosa sta per succedere?”
“Scopami e fammi sentire tuo”
Continua ….
E il mio
Primo racconto spero vi piaccia

scritto il
2025-04-13
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