La mia migliore amica trombata

di
genere
voyeur

Dopo mesi di insistenza la mia migliore amica mi ha convinto a fare assieme a lei l’iscrizione in palestra. Le voglio un mondo di bene, è stata la prima a cui ho confessato il mio essere gay, la prima ad insegnare a truccarmi e l’unica che mi accetta veramente per quello che sono.
Oltre ad essere di gran cuore, Emma è anche una dea. Labbra grosse, capelli neri e ciglia lunghe. È piena di piccoli tatuaggi che la identificano come una vera e propria baddie, ma oltre a ció ha un fisico pazzesco: nonostante forse uno o due chili sulla pancia ha un seno sodo (direi una terza) e un culo che, anche se non allenato, fa girare tutti all’interno della palestra mentre lei si aggira con quei suoi leggins attillati. È un po piú bassa di me che invece sono molto magro data la mia natura effemminata. Una cosa che ci accomuna? L’incredibile passione per il cazzo e la sborra, cose che fortunatamente non ci sono mai mancate.
Come detto, per tonificare in vista dell’estate ci siamo decisi ad iscriverci in palestra. Veniamo subito affiancati da un istruttore, un vero manzo che ci fa sbavare entrambi. Dopo la prima sessione di allenamento Emma mi confida nella strada verso casa che vorrebbe fargli provare i grandi piaceri che puó dare ad un uomo la sua figa ed io la appoggio in pieno.
Lui come detto è un vero figo, esplode di muscoli, capelli neri e barba nera, ha circa 15 anni piu di noi che ne abbiamo 20. Ha un forte accento del sud e soprattutto lascia intravedere tra le cosce un attrezzo di dimensioni importanti.
Un giorno la nostra sessione di allenamento col manzo si è protratta fino all’orario di chiusura, in palestra c’eravamo solo noi. Con una scusa Emma rimase in sala pesi a chiedere spiegazioni mentre io mi sono dileguato in doccia, me la presi con comodo nella speranza che la mia amica riuscisse nel suo intento di convincere l’istruttore ad invitarla a casa. Quando uscii dallo spogliatoio però non mi sarei mai aspettato di trovarmi ciò davanti.
La porta dello spogliatoio delle femmine era leggermente aperta e da dentro provenivano rumori strani, approfittando di un angolo dove ero ben nascosto diedi una sbirciatina dentro e lo spettacolo di fronte a me mi fece avere subito una grande erezione: Emma inginocchiata mentre si ingollava letteralmente il pitone che aveva tra le gambe l’istruttore.
“Gawh gawh gawh gawh” erano i rumori che produceva la mia migliore amica che ora era rimasta in mutande con la bava che le stava imbrattando i seni mentre il toro le teneva ferma la testa scopandole la bocca.
L’immagine del culo peloso e muscoloso di quel maschio mi fece fremere il buchino mentre estraevo il mio uccello per godermi lo spettacolo.

“Cazzo come succhi, puttana” diceva mentre reclinava la testa in estasi lui. “Prendilo tutto questo cazzone”.
Lei da brava continuava a strozzarsi su quel bastone di carne e ricordo che desiderai moltissimo poterle dare il cambio nel venerare quel dio.
“Girati troia, voglio scoparti la fica”. Lei da brava cagna obbedì, piegandosi a pecora sul pavimento e mettendo in mostra il suo culone divino. L’ allenatore ne rimase abbagliato, afferró a piene mani quelle chiappone per separarle e rivelare il frutto proibito di Emma.
Io non resistetti, mi portai due dita in bocca per inumidirle bene e, mentre il maschio stava divorando la figa e il buco del culo di lei, mi penetrai cercando di non gemere dal piacere.
Lei invece gemeva eccome: “scopami ti prego” lo supplicó twerkandogli sulla faccia. Lui non se lo fece ripetere, sollevò la bocca da quella figa saporita e appoggió la sua grossa mazza all’ingresso del paradiso. Stuzzicó un poco la mia bestie strusciandogli la cappella gonfia sulle labbra esterne fradice, ma quando lei disse: “ montami ti supplico, fammi tua” il toro non ci vide più e sprofondò in un solo colpo nel ventre della mia amica.
Notare come quella mazza ingombrante forzava se stessa all’interno della piccola fighetta rosa di Emma mi fece impazzire, iniziai a massaggiarmi per bene la prostata mentre mi gustavo il mio porno privato.
Nel frattempo Emma era fuori di se, urlava di venire sfondata mentre le gambe le tremavano e gli occhi erano rigirati. Il toro le stava dando con forza e mi immaginai la sensazione di avere un cazzo di quelle dimensioni nel mio ano, non resistetti a quel pensiero. Mi premetti la prostata con decisione e mi sborrai in mano cercando di non fare rumore, mi svuotai le palle con 4/5 schizzi mentre davanti a me vedevo due divinità unirsi con un erotismo raro.
“Cazzo sei una vacca, me lo stai stritolando”. Il culone di lei rimbalzava sotto ai colpi mentre la figa le stava venendo deformata definitivamente.
Il toro capitoló, inizió a grugnire con forza: “Sborro, mi stai facendo venire puttana”. Lei rispose: “Non dentro, mi metti incinta. Non dentro!”.
Lui sfiló la minchia, si segó con forza. I suoi coglioni sembravano due palline da tennis in movimento mentre eiaculava grugnendo sul culo della mia migliore amica, imbrattandola col suo abbondante seme bianco.
Mi destai dalla trance in cui ero caduto e mi diressi verso l’ingresso della palestra, fingendo di star aspettando. Dopo circa 20 min arrivó Emma con i capelli bagnati dalla doccia che doveva essersi fatta post scopata.
“Come mai ci hai messo così tanto” chiesi cercando di fare il finto tonto. “Non fare lo scemo, so che ti sei goduto lo spettacolo”. Arrossii, mi aveva visto. “Non preoccuparti amo, questa cosa la dovremmo fare più spesso” e ridendo ci incamminammo verso casa.
scritto il
2025-04-13
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