Cristina non sa prenderlo in gola

di
genere
sadomaso

Rientro alle 16 dopo una giornata in ufficio.
Lei corre verso di me in punta di piedi. È nuda, ad eccezione solo dello spesso collare nero. Allunga le braccia verso di me. Mi sfilo la giacca e lei la prende, zompettando lesta a riporla. Mi siedo sul divano di pelle chiara. Lei subito fa ritorno, prende il posacenere e lo posa sul bracciolo, mi dà poi la sigaretta e me l'accende. Si inginocchia, slaccia le stringhe e mi toglie delicatamente le scarpe. Poi abbassa i calzini e li sfila per poi riporli momentaneamente nelle scarpe. Mi bacia i piedi, un solo bacio per uno. Si affretta poi a slacciare la mia cintura, e ad aprire i pantaloni. Con la punta delle dita abbassa le mutande e tira fuori il mio uccello e le palle. Sistema tutto al meglio che può. Io la ignoro, la lascio fare, non guardo nemmeno. La sua bocca calda e umida è presto tutta intorno al mio membro che sta succhiando lentamente. Finita la sigaretta mi alzo in piedi senza preavviso. Lei continua a succhiare mentre mi abbassa i pantaloni e cerca di sfilarmeli senza sfilarsi l'uccello dalla bocca. Ora la guardo, lei ha gli occhi chiusi e sta facendo movimenti lenti e lunghi con la testa. È carina. Presto le mie mani afferrano i suoi ricci voluminosi. Lei subito porta le mani dietro la schiena e resta in ginocchio con la schiena dritta. Glielo spingo tutto in gola, lei soffoca, fa qualche verso, ma non si muove. Un riflesso la porta a scattare indietro con la testa ma le mie mani la riportano in posizione. Comincia a muoversi, le cola il naso, ma io lo tengo spinto in fondo alla sua gola. Finché non la sento avere un forte conato, quindi con uno strattone la tiro indietro. La guardo, gli occhi sono bagnati dalle lacrime, lei mi guarda e manda giù ciò che era salito in bocca e immediatamente rimetto la sua testolina da cagna al suo posto. Sta volta la muovo avanti e indietro. Sto iniziando ad eccitarmi. La scopo in bocca con noncuranza. Lei ha di nuovo dei conati, ma li ignoro e proseguo al passo che più mi aggrada. Finché non arriva un altro conato forte e la vedo sollevare le mani di qualche centimetro, come se istintivamente volesse allontanarmi, ma si controlla e torna subito in posizione. Faccio per riprendere ma appena lo spingo dentro lei ha un altro conato improvviso, sta volta del liquido cola dalla sua bocca. Lei si affretta con le mani a tentare di recuperarlo e lo inghiotte come può. Ma sa bene che ormai è troppo tardi. Ha un serio problema con il riflesso della gola, onestamente non capisco, lei è grande, ha 34 anni, dovrebbe essere più allenata, mentre Federica che ha solo 18 non ha mai fatto alcun verso, anche Anna non ha mai avuto grossi problemi e nemmeno Daniela, ma Daniela è un caso a parte, lei riesce senza sforzo a prenderlo tutto e leccare bene anche le palle. Il mio membro non è certo da film hard. È lungo 19 centimetri ma ne ho visti di più spessi, la circonferenza non è nulla di che. Eppure Cristina non riesce a gestirlo. Le ho anche dato un dildo da 17 pollici per fare pratica, quello Daniela può tenerlo tutto in gola senza limiti di tempo, glielo abbiamo mostrato, ma Cristina non ce la fa. Credo non abbia la stoffa, ma lei insiste. Nel frattempo ha già raccolto i miei pantaloni e li ha sistemati in camera. Io la raggiungo e la guardo mentre apre il cassetto e prende la gagball, se la mette, e attacca i morsetti, che sono collegati con delle catenelle ai lati della bocca, ai suoi capezzoli, li stringe e poi si volta. La guardo. Mi chiedo se non lo faccia apposta a non allenarsi abbastanza. In ogni caso sfogherò un po' di stress di su lei. Prese le Manette le chiudo i polsi. Poi le metto la mascherina sugli occhi. Prendo la cintura e la piego a metà. La guardo. Un po' di bava inizia a colarle sul seno. La sua pancia si gonfia e si sgonfia, il ritmo aumenta lentamente ad ogni respiro. Aspetto ancora. L'attesa la sta torturando più del dolore stesso. Poi decido che è proprio sulla sua pancia chiara che darò il primo colpo. Parto subito forte e lo schiocco della pelle sulla sua pancia rimbomba nella stanza. Lei colpita senza preavviso si piega urlando soffocata dalla gag ball, perde l'equilibrio e casca goffamente prima in ginocchio e poi di lato. La afferro per i capelli e la tiro su con forza mentre lei si rimette in posizione. Subito le do un altra frustata più forte che riesco colpendole un seno e facendo saltare uno dei morsetti. Quando si piega dal dolore riceve altre frustate sulla schiena finché non è in ginocchio. Urla, ma non mi fermo, non ho la minima intenzione di fermarmi. Poi la afferro per il capezzolo libero e la riporto in posizione. Lo stringo e torco più che posso, ma quello lo sopporta bene. Lei sta ferma e riesco a rimettere il morsetto. Vorrei frustarle i seni, ma no, quello le piace, se pensa che farò il suo gioco ha sbagliato a capire. "Apri le gambe" le ordino. Inizio a girarle intorno. La guido poi con le mani nei capelli a piegarsi in avanti di novanta gradi. Con due leggeri calci alle caviglie le allargo le gambe ulteriormente. Le sollevò le braccia verso l'alto e le intimo di non muoversi. Lei sta lì. Piegata in avanti, gambe divaricate, la saliva che goccia dopo goccia cola sul parquet. Di nuovo le sferro un colpo sulla pancia, poi uno sulla schiena e infine mi accanisco per un po' sulle sue natiche finché non sono belle rosse. Lei urla di più ad ogni colpo ma io non faccio che darglieli più forte. Comincio a prenderci gusto e ad eccitarmi. La prendo per i capelli, le sollevo la testa facendo si che i morsetti ai capezzoli saltino via. Poi la butto sul letto. Lei non si muove. Le sgancio le manette. La faccio girare, passo la catena delle manette nell'anello del collare e poi le fisso di nuovo. Così che abbia le mani sollevate vicino al collo. Sempre prendendola per i capelli la tiro bruscamente verso il bordo del letto. Le tolgo la gagball e senza aspettare che deglutisca o si abitui glielo caccio in gola. Lei ovviamente soffoca, tossisce e sputa. Mi sfilo la camicia e riprendo con noncuranza. È pessima nel prenderlo in gola soprattutto con la testa reclinata. Dopo poco la sua faccia è un disastro e fatica a respirare, ma l'unica cosa che faccio è prendere di nuovo la cintura di cuoio e colpirla sulla figa, forte. Glielo tengo ficcato in gola mentre lei alterna urla e conati rumorosi. La sensazione delle vibrazioni nella sua gola è molto piacevole, così riprendo a frustarle la figa. Su questo invece devo dire che è bravissima, ci sto andando pesante ma lei non chiude le gambe. Mai. Decido di darle il colpo più forte che riesco sulla vulva già rosso scuro. Si dispera col cazzo in gola ma le gambe restano aperte. Questo mi basta. La guardo. È uno schifo. Ha la faccia piena di roba e non riesce nemmeno a respirare, sta soffocando nella sua saliva e nei suoi rigurgiti. Vedere come non abbia mai chiuso le gambe mentre la cinghiavo mi ha soddisfatto, sento una certa calma. La aiuto a mettersi seduta, le tolgo la mascherina dagli occhi e le butto un asciugamano. Lei si da una pulita e prende fiato. Non si meriterebbe certo di essere scopata ma mi è venuta tropo voglia della sua figa. La spingo. Lei resta a pancia in su sul letto. Mi metto sopra di lei e glielo infilo con un colpo secco. Poi inizio a scoparla, alterno colpi veloci a stoccate profonde. So che quando glielo spingo tutto dentro le fa male. Cerco di colpirla sempre in modo da farle provare dolore e meno piacere. La piego su se stessa e la scopo sempre più forte. Poi la prendo da dietro tenendola con due mani per il collare. La sbatto come un pezzo di carne e mi avvicino all'orgasmo. Quando glielo sfilo lei cerca goffamente di avvicinarsi a me con la bocca. Mi sego, lei mi lecca le palle e senza avvisarla glielo metto in gola e inizio a sborrare copiosamente tenendola giù. Le contrazioni della sua gola mi fanno solo godere di più e così insisto con colpi forti e decisi mentre l'orgasmo mi annebbia totalmente. Mi guarda. La faccia è ricoperta di lacrime e sudore. Le apro le manette e mi alzo in piedi. "Pulisci e cambia le lenzuola". Vado a farmi la doccia. Mentre l'acqua mi scorre addosso penso. Cristina sopporta molto bene il dolore, credo che le piaccia troppo anzi, non la faccio quasi mai venire e quando lo faccio le rovino l'orgasmo, ma mi ha detto che le piace di più che quando ha un orgasmo completo, non so cosa fare per addestrarla a succhiarlo come si deve. Potrei chiedere a Daniela di prendersene carico e se alla prossima volta non sarà all'altezza punirò Daniela. Con lei è facile, basta che veda un grosso dildo per il suo culo e si terrorizza, quella troietta ha la gola profonda ma detesta l'anale. Vedremo.
scritto il
2025-03-30
2 . 5 K
visite
1 5
voti
valutazione
7.4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.