Mio fratello e la domestica
di
EdoLena
genere
voyeur
Mi chiamo Edoardo, ho 24 anni e ho un fratello di nome Mattia di 32 anni. Siamo simili di corporatura: capelli e occhi neri, classici mediterranei con carnagione sempre abbronzata, due bei fisici ben allenati e rigorosamente romani, quindi simpatici e passionali. Io sono vergine, non ho mai avuto rapporti con ragazze, mentre mio fratello sarà stato con una miriade di donne, più piccole ma anche più grandi di lui. Amo particolarmente guardare persone in momenti di intimità ma mai mi sarei immaginato di guardare mio fratello all’opera e mi va di condividere il tutto con voi. Accadde tutto la scorsa estate in pieno luglio, faceva un caldo tremendo a Roma, nonostante ciò io ero a letto con la febbre che in estate è una vera pezza. A casa con me c’era mio fratello, avevamo casa libera, peccato che io dovessi stare a letto per non attaccargli la febbre in vista di una sua partenza per Mykonos con gli amici. Mi svegliai verso le 8, non che riuscissi a dormire bene, andai a prendere una Tachipirina e tornai a letto, notando che Mattia stesse ancora dormendo in camera sua. Verso le 9 arrivò a casa la nostra domestica di origine rumena, Maria, non una fotomodella ma comunque desiderabile: milf di 55 anni, mora, formosa, bassetta e bella tonica. Svegliai mio fratello e gli dissi di andare ad aprirle in quanto non potessi uscire per la febbre. Ovviamente mi mandò a quel paese ma fu costretto ad andare, uscì infatti dalla camera praticamente nudo solo in mutande, tanto che gli dissi di andarci a vestire ma mi fece un gestaccio per dirmi di farmi i cavoli miei. Socchiusi la porta e lo spiai mentre attendeva Maria che arrivò poco dopo. Vidi Maria guardarlo un po’ imbarazzata, gli chiese se lo avesse svegliato e lui le rispose di sì, ma di stare tranquilla perché era costretto a farlo, visto che io sarei restato in camera con la febbre. Lei gli sorrise e si scusò per averlo svegliato e esclamò guardandolo che facesse un caldo terribile. Mattia si accorse che ogni tanto Maria indugiasse gli occhi su di lui e dopo averle detto che poteva pure cambiarsi in camera dei nostri, venne verso di me e mi fece cenno con le mani che voleva trombarsela. Io sorrisi non aspettandomi che effettivamente non stesse soltanto scherzando, ma inconsapevole ancora degli eventi che sarebbe accaduti da lì a poco gli dissi che sarei andato a dormire. Dieci minuti dopo Mattia entrò in camera mia chiedendomi se volessi qualcosa da mangiare ma feci finta di dormire come un ghiro e se ne andò chiudendo la porta. Dopo pochi minuti lo sentii chiacchierare con Maria, mi alzai e li spiai dalla mia porta: lei si era cambiata, mettendosi un vestitino bianco che le arrivava fino a sopra le ginocchia, era scalza, lui era rimasto a petto nudo, si era infilato un pantaloncino nero e si era messo le infradito. Lei gli chiese cosa avessi e le disse di essermi beccato la febbre alta e che poteva non pulire per stavolta la mia camera così sarei rimasto tranquillo a dormire lì dentro. Conosco benissimo Mattia e già lì, guardandolo in faccia, capii che fosse molto allupato, che sicuramente voleva sbattersi la signora. Poco dopo li vidi scomparire dirigendosi verso la cucina, in quanto lei gli chiese di farle un caffè. Sentendoli ridere e scherzare decisi di avvicinarmi e li vidi in cucina a chiacchierare guardandosi con aria maliziosa, lei faceva molto l’oca giuliva e lui continuava a fare battute per farla ridere. Sentii Maria dirgli di andarsi a mettere un attimo in salotto, che avrebbe iniziato da lì a fare i pavimenti per poi proseguire fino alle camere. Mi spostai ed entrai in un bagno cercando di spiarli da lì, socchiusi la porta e iniziai a guardarli. Vidi lei mettersi a pulire i pavimenti, lui invece sdraiato sopra il divano. Sentii finalmente anche cosa si dicessero: Maria gli stava dicendo di averlo visto qualche giorno prima insieme a una ragazza al bar sotto casa, che lei non lo avesse voluto disturbare salutandolo e che immaginava stesse con la fidanzata. Lui le raccontò che quella persona fosse una ragazza trovata su tinder, con cui non ebbe granché, aggiungendo che stesse vivendo un periodo particolare in quanto non volesse storie d’amore ma conoscenze molto superflue. Maria gli consigliò di capirlo, in quanto stesse anche lei vivendo un rapporto col marito ormai finito (vivendo lui in Romania e non vedendolo mai, se non durante le feste per farsi trattare anche male), che volesse pure lei scaricarsi queste app per fare conoscenze qui in Italia, essendo gli italiani un popolo di passionali e begli uomini. Mattia le disse che fosse facilissimo, che poteva scaricargliela lui l’app e lei lo ringraziò dicendo tra sé quanto fosse disperata… Lui si alzò, si avvicinò a lei e prese il cell scaricandole l’app e spiegandole un po’ come funzionasse. Maria lo ringraziò un po’ in imbarazzo e gli confidò di essere ormai disperata, che avrebbe fatto meglio a farsi suora. Mattia le rispose che anche lui forse avrebbe dovuto farsi prete, che entrambi stessero nella stessa situazione e continuarono a ironizzare su questo fatto. A un certo punto lei gli disse che un uomo in app le piacesse e gli chiese come fare per contattarlo, lui allora glielo spiegò e si complimentò con lei per la velocità battendole il cinque. Maria continuò a pulire i pavimenti e lui si rimise sul divano seduto. Un secondo dopo lui continuò a battere sul quel discorso e le disse ironicamente che avrebbe potuto trovare anche lui nell’app e in caso cosa avrebbe fatto. Lei sorrise un po’ imbarazzata, continuava a guardare in basso mentre lui con gli occhi cercava il suo sguardo un po’ con aria di sfida un po’ cercando di flirtarci. Lui la incalzò di nuovo ma lei continuò a pulire chiedendogli invece di alzare un attimo i piedi dal pavimento, perché avrebbe dovuto passare lo straccio proprio lì. Mattia alzò le gambe e la fece pulire, continuando a chiederle perché non gli rispondesse. Maria continuava a sorridere senza parlargli e lui con le gambe la bloccò per attirare la sua attenzione. Lei fu costretta a guardarlo, gli rispose ridendo di lasciarla lavorare, lui allora poggiò le piante dei suoi piedoni prima sulle gambe nude di Maria, poi sui suoi piedi strusciando i piedi su quelli di lei. Maria allora guardando la scena, senza però tentare di svincolarsi, gli rispose che fosse troppo vecchia per lui e che lui fosse troppo bello e giovane per lei. Lui continuò a premere i suoi piedi su quelli di lei e le suggerì di fargli la stessa domanda a lui. Guardandoli a flirtare in questa maniera così evidente, vedendo soprattutto lui così spigliato e lei così “vorrei ma non posso” mi si drizzò il pene e iniziai a masturbarmi. Nel frattempo Maria gli fece la domanda: “tu accetteresti di uscire con me?”, lui rispose: “sì, anche adesso, nella vita l’uomo deve essere deciso”. Lei lo guardò intensamente negli occhi (mi aspettavo un bel bacio appassionato) e gli disse “magari mio marito fosse deciso e uomo come te, non mi calcola proprio e mi tratta sempre come una schiava”. Mattia allora si alzò e si mise di fronte a lei dicendole quanto stupido fosse suo marito e che lei non doveva sentirsi così giù per colpa di un mezzo uomo. Lei evidentemente si commosse un po’, si passò le mani sul viso, come per asciugarsi le lacrime, non vedevo granché bene. Lui allora cercò di consolarla, poggiò le sue mani sopra le spalle di lei e continuò a dirle che non doveva sentirsi così, non ne valeva la pena. Lei lo ringraziò dicendogli fosse un ragazzo davvero con la testa sulle spalle, che le sarebbe piaciuto che il marito avesse almeno un’unghia della sua capacità di comprenderla e farla sentire donna. Lui togliendo le mani dalle spalle di lei, cercò le sue mani, si strinsero le mani, intrecciandosi le loro dita e rimasero di fronte a parlare. Vederli così vicini, mano nella mano, che si guardavano in quel modo mi fece venire ma in realtà avrei dovuto aspettare ancora un po’, perché non era finita lì. Mentre si tenevano per mano teneramente io pensai fosse meglio tornare in camera, non volevo farmi beccare e uscii dal bagno dirigendomi in stanza, lasciandoli così. Prima di entrare in camera sentii mio fratello dire che sarebbe venuto un attimo da me a controllare se dormissi ancora. Mi rimisi a letto e lo sentii entrare e chiamarmi, feci finta di svegliarmi e gli dissi che avrei voluto continuare a dormire ancora un po’, che la medicina faceva il suo effetto. Mattia uscì e si diresse in salotto, dicendo a Maria che stessi ancora dormendo, forse per continuare ad averci momenti di intimità. Sentii Maria chiedergli il favore di aiutarla a prendere un prodotto nel mobile in alto in balcone. Una finestrella in alto nella mia camera dà proprio sul balconcino, quindi salii su una sedia e cercai di guardarli e ascoltarli un po’. Mattia la raggiunse e salì su una scala per prenderle un detersivo, glielo diede e le fece cenno di sedersi un po’ sul divanetto del balcone. Maria gli disse chiaramente che la voglia c’era di parlare e stare con lui, ma doveva comunque lavorare ed era preoccupata dal fatto che ci fossi io a casa, seppur malaticcio. Mattia le rispose che mi aveva trovato a dormire come un ghiro, che aveva chiuso la porta a chiave (cosa non vera) e che se mi fossi svegliato, notandolo, lo avrei chiamato per farmi uscire dalla stanza. Pensai tra me e me quanto da un lato ci sapesse fare mio fratello e dall’altro quanto fosse bugiardo, stronzo ma efficacemente furbo. Maria si rilassò un po’, lui lo intuì e ne approfittò per avvicinarsi un po’. La abbracciò da dietro, lei si lasciò andare a un abbraccio bello sentito, Mattia la teneva stretta a sé tenendo le sue braccia intorno al suo ventre. Iniziò a sussurrarle qualcosa all’orecchio maliziosamente, vedevo il ghigno di Maria, poi le baciò il collo e lei alzò la testa quasi estasiata da quel bacio. Lui continuò ad abbracciarla da dietro, dandole ogni tanto un po’ di baci sul collo e dietro l’orecchio, lei ormai al settimo cielo si faceva fare tutto ciò con estremo piacere, tanto che strinse le mani di Mattia che le cingevano il ventre. Si staccarono poco dopo, le si girò e lui la guardò intensamente negli occhi, dandole un istante dopo ancora un bacio sul collo e iniziando a succhiare lasciandole il segno. Una volta finito il succhiotto cercò le sue labbra e iniziarono a baciarsi: vedevo le loro lingue cercarsi con un’intensa passione, lei lo leccava ogni tanto sulla guancia e sul collo per poi infilargliela di nuovo in bocca. Mi eccitò vedere quella donna lasciarsi così andare fisicamente con mio fratello, era sensualissima e bellissima, volevo essere al posto di Mattia e farla mia. Lui la spinse verso il muro, prendendole le mani e portandogliele sopra la testa, le intrecciarono e continuarono a baciarsi stavolta più ardentemente. Li sentii emettere dei sospiri intensi mentre si slinguazzavano, lui piano piano nel frattempo si abbassò e infilò la testa sotto il suo vestitino. Staccò le sue mani da quelle di Maria e tolse le sue mutandine, iniziando a leccarle la vagina. Vidi in quel frangente soltanto l’espressione di lei, eccitata e assatanata, mentre lui evidentemente le infilava le dita nella vagina per farla bagnare e ogni tanto la stimolava leccandola. Poco dopo lei cercò le mani su lui e una volta agganciatosi a Mattia venne, tanto che mio fratello uscì da sotto il vestitino di lei asciugandosi il viso e al contempo leccandosi intorno alle labbra. La baciò con violenza e le tolse il vestitino, aveva una faccia tremenda da arrapato. Lei cercò di prendere dalle sue mani il vestitino, forse perché preferiva restar vestita ma lui glielo strappò dalle mani e lo tirò in un angoletto del balcone. Mattia era praticamente nudo, si tolse le mutande e guardandola con una faccia davvero assatanata, avvicinò il viso di Maria al suo pene che quest’ultima, guardandolo negli occhi, cominciò a succhiare. Con una mano gli teneva il pene fermo, con l’altra cercò la mano di Mattia, incrociandola alla sua. Mio fratello le venne in bocca e lei ingoiò quasi sorpresa, forse non si aspettava le avrebbe spruzzato dentro la bocca lo sperma la loro prima volta. Imperterrita non si fermò e si mise a pecora, lui recepì subito il messaggio e con la bava alla bocca iniziò a penetrarla da dietro, infilando e sfilando il suo cazzo nel culo della domestica. Maria iniziò a gemere, lui a emettere sospiri di eccitazione che subito ridimensionò per non farsi sentire da me o dal vicinato. Al contempo per zittire gli urletti di lei gli mise alcune dita della sua mano destra dentro la bocca e lei iniziò a ciucciargliele. Continuarono a sbattersi qualche minuto, lui era già venuto prima e aveva bisogno di tempo per riesplodere, cosa che avvenne tre minuti dopo. Lui le venne dentro e lei emise un urlo talmente forte da farli subito ricomporre. Lei si rimise alla svelta il vestito, lui le mutande, io invece decisi di uscire dalla stanza, non sarebbe stato credibile continuare a fingente di dormire. Mi presentai in salone chiamando mio fratello, lui rientrò dal balcone insieme a Maria e gli chiese cosa fosse successo. Lei imbarazzata rimase in silenzio mentre Mattia mi disse che Maria avesse trovato un ragno in balcone e con fare deciso andò a prendere un’infradito sua, tornò in balcone e fece evidentemente finta di ammazzate il ragno. Tornò dentro, si diresse verso l’altra ciabatta, si infilò le infradito e disse a Maria che aveva fatto il suo dovere. Lei lo guardò complice e rivolgendo lo sguardo a me, mi domandò come mi sentissi. Le risposi che mi sentivo meglio, che fossi stato spaventato dalle urla e che per quel motivo fossi uscito. Mattia mi disse di tornare a dormire e prima di controllarmi la temperatura, risposi che lo avrei fatto ma volessi prima bere un po’ di acqua. Sentii in cucina Maria e Mattia scherzare tra di loro, tornai in salotto e vidi mio fratello continuare a fare il galletto con Maria, stuzzicandola e provocandola. Evidentemente la mia presenza e il rischio di farsi sgamare da suo fratello un po’ eccitasse anche lui. Disse a Maria se fosse soddisfatta del suo lavoro, decise anche di farle uno scherzo, togliendosi la ciabatta con cui in teoria aveva ucciso il ragno è puntandola verso di lei che fece finta di spaventarsi. Continuò a stuzzicarla e con le mani toccò la parte sotto della ciabatta facendo finta di toccare il ragno schiacciato rimasto lì sotto. Mattia fece cadere di scatto la ciabatta e si avvicinò prima verso di me, schivandolo, cercando di toccarmi con le mani con cui aveva toccato il presunto ragno, poi verso Maria che fece la parte e urlò subito “che schifo”, cercando di scappare. Mattia la raggiunse e strusciò la sua mano sul suo braccio poi le disse che fosse uno scherzo. Lei mi guardò e mi disse che avessi proprio un fratello pazzo, lui allora le si fiondò addosso e per gioco si incrociarono le mani e iniziarono a spingersi un po’ davanti a me. Quella visione mi eccitò e non poco, decisi di andarmene per non far notare la mia erezione e li lasciai lì a giocare e flirtare tra di loro. Sentii Maria, tre ore dopo, salutare Mattia, mi parve di sentire anche qualche rumore di bacetti tra loro. Mattia le disse “ci vediamo la prossima volta”, evidentemente intendendo altro (visto che effettivamente penso avranno scopato altre volte), lei uscì. Poco dopo sentii Mattia uscire, spiai dall’occhiello e lo vidi scalzo e a torso nudo per le scale a baciarci con Maria, cosa che mi costrinse ad andare in bagno a segnarmi di brutto. Lui tornò dentro dopo qualche minuto, non so se fecero altro, non credo visto la pericolosità del momento. Comunque vi avviso che da voyeur ho sviluppato da quel giorno la voglia di approcciarmi a Maria, forse per emulare mio fratello. Dovesse succedere sarò qui a raccontarvelo, domani Maria è di servizio a casa e credo di sarò solo in casa, visto che i miei sono fuori e Mattia lavorerà la mattina… Chissà…!
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Commenti dei lettori al racconto erotico