La miglior inquilina di sempre
di
MarcoNeri
genere
pissing
Ho divorziato da ormai 3 anni. Negli ultimi 2 anni mi ero un po' avvicinato a questa ragazza di 5 anni più giovane di me (35 lei, 40 io), con cui però non era andata a buon fine. Insomma ero solo, 40enne solo. Almeno ero benestante, con la mia ex moglie avevamo un appartamento a Roma e io avevo una casa di famiglia al mare vicino Tarquinia. Mi ero trasferito lì dato che posso lavorare in full smart da dopo il Covid. La casa a Roma è un trilocale che abbiamo affittato ad una coppia di ragazze (non so se siano una vera coppia o solo amiche). Con il divorzio infatti abbiamo deciso che ci conveniva più tenere quella casa in affitto e dividerci i ricavi anziché rivenderla. Vado ancora molto d'accordo con Laura nonostante tutto, ci sentiamo e non solo per faccende pratiche. Lei ha un nuovo compagno e forse pianificano di risposarsi, non so, non c'ho capito molto francamente.
Ieri mattina, quando mi sono alzato, mi sono connesso all'home banking e ho notato che al 12 del mese ancora non è arrivato l'affitto dalle ragazze (dovrebbe arrivare entro il 4 da contratto). Di solito sono sempre state puntuali, quindi chissà, avranno avuto un problema o sarà una semplice dimenticanza. Provo a chiamare Chiara, una delle 2, ho solo il suo numero. Non risponde ma non capisco bene, sembra che mi riattacchi dopo pochi squilli, solo che non manda alcun messaggio per dire che sta facendo altro. Ho continuato la mia routine mattutina, ieri dovevo fare un salto in ufficio in presenza a Roma, quindi potevo anticipare un po' e passare alla casa. Prendo la macchina, parcheggio sotto il condominio e citofono. Risponde Chiara e inizio ad innervosirmi sapendo che è in casa. Chiara ha 26 anni, è un po' fricchettona, piercing al naso (credo si chiami Septum), capelli mossi castani, frangetta corta, vestita sempre un po' tra il trasandato e l'hippie. Escluse le apparenze e i pregiudizi che potrebbero scaturirne, è sempre stata cordiale sia con me che con Laura, e puntuale nei pagamenti, quindi sono un po' confuso e un po' innervosito per l'atteggiamento. Ad ogni modo mi lascia salire ed entrare in casa. Entro, la saluto cordialmente e mi offre un caffè. Mentre siamo seduti a bere il caffè le domando "Chiara, scusa, come mai non mi rispondevi oggi?". Chiara: "scusa Marco, non l'ho sentito proprio". A me le cazzate non piacciono proprio ma stavolta la faccio passare, è palese che volutamente stesse rifiutando le chiamate, e si deduceva anche da atteggiamenti che facevano trasparire imbarazzo. "D'accordo, comunque Chiara, non voglio fa' la parte del proprietario rompicoglioni, però lo sai come è Laura, siamo al 12 Marzo e io non ho ricevuto l'affitto ancora, che succede?", le chiedo. È visibilmente imbarazzata e forse anche agitata anceh se vorrebbe nasconderlo.
"...Il bar ha chiuso... Sia io che Maura siamo senza lavoro...", mi dice.
"Cazzarola, mi dispiace, state già cercando altro?", domando con non troppa discrezione.
"Sì, ma non la vedo bene, non siamo laureate, abbiamo l'aspetto di due tossichelle e si trova solo roba a 3€ l'ora sto periodo. Scusami Marco...".
"Ok Chiara tranquilla dai, possiamo lasciar correre e pagherete quando avrete trovato un lavoro, magari nel frattempo, ci veniamo un po' incontro e vi paghiamo noi le spese condominiali, la TARI, quello che possiamo togliervi dal contratto".
"Grazie Marco, sei gentile...". Nella sua voce c'era qualcosa che mi convinceva poco.
"C'è un ma?", mi azzardo a chiedere.
"Per come stanno andando le cose non so quanto presto riusciremo a trovare altro, se ci si accumulano gli affitti non so se riusciremo in tempi brevi a rimettere il debito accumulato." Apprezzo la sincerità, per carità, ma che faccio? Laura è meno flessibile di me su queste cose, posso intercedere certo, però mi prenderei il rischio tutto io. Sono perplesso.
"Hai altre idee sul da farsi? Io posso venirti incontro certo, però avrei bisogno di sacrifici anche da parte vostra, sennò non so neanche come spiegare a Laura che vi state impegnando." La mia frase fin qui non aveva alcun secondo fine, non so se sia stata mal posta o Chiara aveva già previsto tutto.
C'è stato un minuto di silenzio, nel quale Chiara finisce il caffè e fissa un punto del tavolo, un po' persa. Io guardo il telefono giusto per guardare qualcosa e non aumentare l'imbarazzo.
Chiara si riprende e mi dice: "Io posso impegnarmi, ma in un modo, diciamo, poco convenzionale, potrei risolvere il problema degli affitti di qualche mese, ma dipende da te".
"Che vor dì?" chiedo, io.
Chiara prende un respiro: "Marco non è un segreto che sei solo da un po', immagino tu possa aver voglia di un po' di contatto con una ragazza, ho visto come mi hai guardato quando ci siamo conosciuti in agenzia immobiliare... Ti propongo di alleviare un po' i tuoi desideri in cambio di qualche affitto gratis, ovviamente ci pensi tu poi con Laura e io me la vedo con Maura."
"Ma che cazzo dici Chiara, ma che ti sei fumata oggi? Ma che è tutta sta confidenza?". Mi stavo alterando dai toni di quella ragazzina, però dovevo iniziare a nascondere l'eccitazione che mi stava salendo. L'astinenza mista alle proposte sconce di una ragazzina mezza hippie non era facile da reggere.
"Ok Marco scusa per le mie insinuazioni e i miei toni. Però davvero pensaci, non sarebbe una brutta cosa no? Ti posso garantire che non sono così troia che propongo cose del genere spesso, però tu sei un bell'uomo sinceramente. È un peccato che tu sia solo, penso che mi potrei divertire anche io con te e sicuramente a te non manca la disponibilità economica per mantenermi qui per un po' di tempo. Non per farti i conti in tasca eh, però ti prego di considerare la cosa senza insultarmi per aver avuto il coraggio di chiedertela". E ho dovuto riconoscere che Chiara ci sapeva fare, sapeva come parlarmi. Era logica e quello che diceva aveva senso, lo mischiava bene con un complimento non troppo implicito e a quel punto io inizio a cedere...
"Ok ma con Maura come pensi di fare dato che anche lei è nella tua stessa situazione? Come pensi di riprendere i soldi da lei?". Praticamente le avevo detto di sì implicitamente, volevo solo verificare che funzionasse sta cosa.
"Già hai ragione... Però sono disposta a giocarmela d'azzardo per entrambe, il meglio che potrei fare è provare a convincerla in futuro a collaborare a pagare l'affitto." Qui le cose si facevano ancora più interessanti!
"Va bene Chiara. Tu hai toccato i tasti giusti,", dico iniziando a sorridere della cosa, "però io ho 40 anni, non sono facilmente accontentabile come un ragazzo della tua età generalmente. Sono stato sposato, ho fatto sesso e per del sesso senza sentimenti, cerco esperienze particolari altrimenti non vale molto. Pensi di poterci stare lo stesso?". E ora vediamo se gioca sul serio anche lei.
"A che ti riferisci Marco? Cosa ti piace? Io non sono sicuramente na frigidona, anzi... Però non ho molta iniziativa a letto, mi piace che sia l'uomo a dirigere un po' il gioco."
"Oh a me va benissimo Chiaretta cara. A me piace avere il controllo sulla mia partner e decidere io per lei. Voglio decidere io cosa farle fare e mi piacerebbe che non ti ribellassi."
Ci pensa qualche secondo e risponde: "Va bene, ci sto".
A quel punto io penso di aver cambiato espressione. Mi sono alzato in piedi davanti a lei seduta ancora al tavolo con la tazzina di caffè e le ho detto "Vediamo se ti meriti davvero questa gentilezza da parte mia."
Mi sono abbassato la cerniera dei Jeans e tirato fuori il cazzo già duro e bagnato, sventolandoglielo davanti alla faccia. Lei sembrava stupita, non capivo se era perché il mio cazzo aveva qualcosa di strano o solo perché non si aspettava che partissimo subito così. "Che fai non lo pulisci un po'? Non vedi che è bagnato?" Le dico io facendole capire che doveva darsi una mossa. Apre la bocca ed inizia a leccare la cappella. Che goduria, non mi succedeva da un bel po'. Lo prende in bocca ed inizia a fare un bellissimo pompino, uno dei più belli mai ricevuti. La lascio fare per un po' e la stacco dal cazzo.
"Guardami zoccola, ti piace il mio cazzo?", senza neanche accorgermene avevo totalmente azzardato un altro registro di linguaggio.
"Sì Marco lo adoro, è buono, duro e anche bello grosso." Mi risponde lei
"Bene, se continui così chissà che non ti faccia stare gratis qui dentro. Ora scendi in ginocchio e guardami negli occhi mentre me lo succhi." Ha obbedito subito agli ordini mettendosi in ginocchio sotto di me e conitnuando a succhiarmi il cazzo mantenendo un fantastico contatto visivo.
Ho iniziato a fare lo stronzo e a tirare su l'asticella. Le ho preso i capelli con le mani tirandoli un po' all'indietro prima e poi spingendole tutta la testa sul cazzo per piantarglielo bene in gola. Sentivo quel bel rumore di gola strozzata e conati che ormai mi ero abituato a sentire solo nei porno. Riesce a prenderlo tutto e saranno circa 18cm di cazzo!
"Tu me sa che sei più brava di quello che vuoi far credere eh? guarda che soffoconi che fai!", le dico mentre la stacco dal cazzo.
Lei non risponde e si mette a ridere continuando a guardarmi in faccia. Mi sta facendo uscire pazzo, sento che potrei perdere il controllo.
Le sputo in faccia e le reinfilo il cazzo in gola come prima godendomi i massaggi della sua lingua sulle palle e il rumore che fa la sua gola. In tutto ciò non avevo neanche dato peso alla sua reazione allo sputo.
Lì ho visto una cosa che non avevo mai visto prima. staccandola dal cazzo si è leccata lo sputo che aveva vicino al labbro.
Non ci potevo credere era una ninfomane pazzesca, altroché!
"Senti Chiara io vengo da un viaggio lungo e ho appena bevuto un caffè, sai che significa? Ora apri la bocca e non far cadere niente sennò non andiamo oltre questo mese di affitto, chiaro?"
"Oddio...", mi dice lei, che aveva capito quello che l'attendeva, "... non so se ne sono capace..."
"Non me ne frega un cazzo, obbedisci.", le ho intimato io.
Chiara resta lì in ginocchio, apre la bocca e la tiene spalancata sotto al mio cazzo. Non l'ho mai fatto neanche io ma non potevo non approfittare di quella situazione assurda. Aspetto qualche secondo affinché il cazzo si ammosci appena appena, lo dirigo verso la sua bocca e inizio a pisciarci dentro cercando di controllarmi e farne uscire poca per volta. Mi sarei goduto la scopata molto più volentieri con la vescica vuota, lo sapevo.
Appena vedo che la sua bocca è piena mi sforzo e riesco ad interrompermi. Lei chiude la bocca con tutto il piscio giallo dentro. Per un attimo mi accorgo che non sa se ce la farà o no ad ingoiare. Temo di aver esagerato stavolta. Si sente puzza di piscio nell'aria, avevo pure bevuto il caffè quindi figuriamoci. Lei fa una smorfia di schifo e manda giù tutto.
"Apri la bocca cagna", mi esce così spontaneo. Lei esegue e si ripete la stessa identica situazione fino a quando chiude di nuovo la bocca. Qui però mi rendo conto che sto davvero esagerando dalla sua espressione, potrebbe vomitare o stare male e sarebbe sicuramente meno arrapata e meno arrapante nel fare il resto, non posso permettermi che decida alla fine di cambiare casa. "Com'è troia, ti piace?" le chiedo. "Mi sto arrapando da matti, ma è difficile da ingoiare è forte, salata e puzza, mi viene da vomitare". La faccio alzare dopo che ha ingoiato, è stata bravissima, la conduco in bagno la faccio entrare nella doccia e le piscio addosso sul pigiama che indossava, mentre le dico. "Sei stata bravissima Chiara, sono convinto che ti meriti questo mese e anche il successivo, non voglio farti sentire male". La sua risposta è stata un "Ma grazie!", guardandomi con aria divertita e sporgendosi verso di me per prendere il resto della mia pipì addosso. Non mi aspettavo proprio quell'atteggiamento un po' divertito e un po' di sfida. Le sgrullo il cazzo addosso, la faccio alzare, le levo i pataloni del pigiama insieme agli slip, facendole tenere addosso la maglia del pigiama pisciata. "Ora abbbassati di nuovo in ginocchio troia". Le reinfilo il cazzo in bocca tornato durissimo grazie al suo sguardo e alla situazione. Me lo faccio pulire bene dai residui e glielo spingo di nuovo un po' in bocca. "Sputaci sopra cagna". Esegue e il misto della saliva che ci sputa e di quella che arriva dalla sua gola lo rendono ultra bagnato. La conduco alla finestra del bagno, la faccio piegare in avanti, sputo sul suo buco del culo e ci inizio a strusciare la cappella. Lei esclama un "Oh sì! Fallo ti prego!", Non ci credevo di nuovo, a saperlo prima che avevo una così in casa mia... Spingo e non fatica ad entrare, che, per la mia esperienza significa che era già sufficientemente aperto... Dato che in casa non c'era nessuno voleva dire che si era masturbata con qualche giocattolino nel culo stamattina!
Io: "Invece di rispondermi al telefono ti mettevi le cose in culo eh puttana? Rispondi troia!"
Lei: "Sì, sì, cazzo, rompimi il culo, sì. Avevo di meglio da fare che risponderti, sì cazzo."
Non ce l'ho fatta, non potevo, ero troppo in astinenza e la situazione era troppo anche per me. Le ho riempito il culo di sborra dopo neanche 2 minuti di chiavata. Quando lo ha sentito pulsare si è spinta a me cercando di prenderlo tutto. Il cazzo è uscito pure pulito, segno che la ragazza la sapeva parecchio lunga e non mi diceva neanche tutto di quello che aveva fatto.
Io mi sono richiuso i jeans e lei si è accasciata per terra e con la mano si toccava la fica, tenendo la maglia addosso bagnata di piscio.
"Grazie Chiara, per i prossimi 4 mesi non voglio affitto da parte tua, ma la quota di Maura sì, se lei non riesce, tra 2 mesi torno considerando pagati da entrambe solo questi 2 mesi."
"Grazie Marco, troppo gentile!" Mi ha risposto ammiccante mentre continuava a masturbarsi.
Me ne sono andato a lavoro lasciandola lì. La sera sono tornato a casa, non vedendo l'ora di masturbarmi di nuovo ripensando alla giornata ed oggi eccomi qui a raccontarvi tutto. Che dite le ho concesso troppo? Ora devo aspettare 2 mesi prima di chiavarmela di nuovo... Chissà che le posso far fare la prossima volta!
Ieri mattina, quando mi sono alzato, mi sono connesso all'home banking e ho notato che al 12 del mese ancora non è arrivato l'affitto dalle ragazze (dovrebbe arrivare entro il 4 da contratto). Di solito sono sempre state puntuali, quindi chissà, avranno avuto un problema o sarà una semplice dimenticanza. Provo a chiamare Chiara, una delle 2, ho solo il suo numero. Non risponde ma non capisco bene, sembra che mi riattacchi dopo pochi squilli, solo che non manda alcun messaggio per dire che sta facendo altro. Ho continuato la mia routine mattutina, ieri dovevo fare un salto in ufficio in presenza a Roma, quindi potevo anticipare un po' e passare alla casa. Prendo la macchina, parcheggio sotto il condominio e citofono. Risponde Chiara e inizio ad innervosirmi sapendo che è in casa. Chiara ha 26 anni, è un po' fricchettona, piercing al naso (credo si chiami Septum), capelli mossi castani, frangetta corta, vestita sempre un po' tra il trasandato e l'hippie. Escluse le apparenze e i pregiudizi che potrebbero scaturirne, è sempre stata cordiale sia con me che con Laura, e puntuale nei pagamenti, quindi sono un po' confuso e un po' innervosito per l'atteggiamento. Ad ogni modo mi lascia salire ed entrare in casa. Entro, la saluto cordialmente e mi offre un caffè. Mentre siamo seduti a bere il caffè le domando "Chiara, scusa, come mai non mi rispondevi oggi?". Chiara: "scusa Marco, non l'ho sentito proprio". A me le cazzate non piacciono proprio ma stavolta la faccio passare, è palese che volutamente stesse rifiutando le chiamate, e si deduceva anche da atteggiamenti che facevano trasparire imbarazzo. "D'accordo, comunque Chiara, non voglio fa' la parte del proprietario rompicoglioni, però lo sai come è Laura, siamo al 12 Marzo e io non ho ricevuto l'affitto ancora, che succede?", le chiedo. È visibilmente imbarazzata e forse anche agitata anceh se vorrebbe nasconderlo.
"...Il bar ha chiuso... Sia io che Maura siamo senza lavoro...", mi dice.
"Cazzarola, mi dispiace, state già cercando altro?", domando con non troppa discrezione.
"Sì, ma non la vedo bene, non siamo laureate, abbiamo l'aspetto di due tossichelle e si trova solo roba a 3€ l'ora sto periodo. Scusami Marco...".
"Ok Chiara tranquilla dai, possiamo lasciar correre e pagherete quando avrete trovato un lavoro, magari nel frattempo, ci veniamo un po' incontro e vi paghiamo noi le spese condominiali, la TARI, quello che possiamo togliervi dal contratto".
"Grazie Marco, sei gentile...". Nella sua voce c'era qualcosa che mi convinceva poco.
"C'è un ma?", mi azzardo a chiedere.
"Per come stanno andando le cose non so quanto presto riusciremo a trovare altro, se ci si accumulano gli affitti non so se riusciremo in tempi brevi a rimettere il debito accumulato." Apprezzo la sincerità, per carità, ma che faccio? Laura è meno flessibile di me su queste cose, posso intercedere certo, però mi prenderei il rischio tutto io. Sono perplesso.
"Hai altre idee sul da farsi? Io posso venirti incontro certo, però avrei bisogno di sacrifici anche da parte vostra, sennò non so neanche come spiegare a Laura che vi state impegnando." La mia frase fin qui non aveva alcun secondo fine, non so se sia stata mal posta o Chiara aveva già previsto tutto.
C'è stato un minuto di silenzio, nel quale Chiara finisce il caffè e fissa un punto del tavolo, un po' persa. Io guardo il telefono giusto per guardare qualcosa e non aumentare l'imbarazzo.
Chiara si riprende e mi dice: "Io posso impegnarmi, ma in un modo, diciamo, poco convenzionale, potrei risolvere il problema degli affitti di qualche mese, ma dipende da te".
"Che vor dì?" chiedo, io.
Chiara prende un respiro: "Marco non è un segreto che sei solo da un po', immagino tu possa aver voglia di un po' di contatto con una ragazza, ho visto come mi hai guardato quando ci siamo conosciuti in agenzia immobiliare... Ti propongo di alleviare un po' i tuoi desideri in cambio di qualche affitto gratis, ovviamente ci pensi tu poi con Laura e io me la vedo con Maura."
"Ma che cazzo dici Chiara, ma che ti sei fumata oggi? Ma che è tutta sta confidenza?". Mi stavo alterando dai toni di quella ragazzina, però dovevo iniziare a nascondere l'eccitazione che mi stava salendo. L'astinenza mista alle proposte sconce di una ragazzina mezza hippie non era facile da reggere.
"Ok Marco scusa per le mie insinuazioni e i miei toni. Però davvero pensaci, non sarebbe una brutta cosa no? Ti posso garantire che non sono così troia che propongo cose del genere spesso, però tu sei un bell'uomo sinceramente. È un peccato che tu sia solo, penso che mi potrei divertire anche io con te e sicuramente a te non manca la disponibilità economica per mantenermi qui per un po' di tempo. Non per farti i conti in tasca eh, però ti prego di considerare la cosa senza insultarmi per aver avuto il coraggio di chiedertela". E ho dovuto riconoscere che Chiara ci sapeva fare, sapeva come parlarmi. Era logica e quello che diceva aveva senso, lo mischiava bene con un complimento non troppo implicito e a quel punto io inizio a cedere...
"Ok ma con Maura come pensi di fare dato che anche lei è nella tua stessa situazione? Come pensi di riprendere i soldi da lei?". Praticamente le avevo detto di sì implicitamente, volevo solo verificare che funzionasse sta cosa.
"Già hai ragione... Però sono disposta a giocarmela d'azzardo per entrambe, il meglio che potrei fare è provare a convincerla in futuro a collaborare a pagare l'affitto." Qui le cose si facevano ancora più interessanti!
"Va bene Chiara. Tu hai toccato i tasti giusti,", dico iniziando a sorridere della cosa, "però io ho 40 anni, non sono facilmente accontentabile come un ragazzo della tua età generalmente. Sono stato sposato, ho fatto sesso e per del sesso senza sentimenti, cerco esperienze particolari altrimenti non vale molto. Pensi di poterci stare lo stesso?". E ora vediamo se gioca sul serio anche lei.
"A che ti riferisci Marco? Cosa ti piace? Io non sono sicuramente na frigidona, anzi... Però non ho molta iniziativa a letto, mi piace che sia l'uomo a dirigere un po' il gioco."
"Oh a me va benissimo Chiaretta cara. A me piace avere il controllo sulla mia partner e decidere io per lei. Voglio decidere io cosa farle fare e mi piacerebbe che non ti ribellassi."
Ci pensa qualche secondo e risponde: "Va bene, ci sto".
A quel punto io penso di aver cambiato espressione. Mi sono alzato in piedi davanti a lei seduta ancora al tavolo con la tazzina di caffè e le ho detto "Vediamo se ti meriti davvero questa gentilezza da parte mia."
Mi sono abbassato la cerniera dei Jeans e tirato fuori il cazzo già duro e bagnato, sventolandoglielo davanti alla faccia. Lei sembrava stupita, non capivo se era perché il mio cazzo aveva qualcosa di strano o solo perché non si aspettava che partissimo subito così. "Che fai non lo pulisci un po'? Non vedi che è bagnato?" Le dico io facendole capire che doveva darsi una mossa. Apre la bocca ed inizia a leccare la cappella. Che goduria, non mi succedeva da un bel po'. Lo prende in bocca ed inizia a fare un bellissimo pompino, uno dei più belli mai ricevuti. La lascio fare per un po' e la stacco dal cazzo.
"Guardami zoccola, ti piace il mio cazzo?", senza neanche accorgermene avevo totalmente azzardato un altro registro di linguaggio.
"Sì Marco lo adoro, è buono, duro e anche bello grosso." Mi risponde lei
"Bene, se continui così chissà che non ti faccia stare gratis qui dentro. Ora scendi in ginocchio e guardami negli occhi mentre me lo succhi." Ha obbedito subito agli ordini mettendosi in ginocchio sotto di me e conitnuando a succhiarmi il cazzo mantenendo un fantastico contatto visivo.
Ho iniziato a fare lo stronzo e a tirare su l'asticella. Le ho preso i capelli con le mani tirandoli un po' all'indietro prima e poi spingendole tutta la testa sul cazzo per piantarglielo bene in gola. Sentivo quel bel rumore di gola strozzata e conati che ormai mi ero abituato a sentire solo nei porno. Riesce a prenderlo tutto e saranno circa 18cm di cazzo!
"Tu me sa che sei più brava di quello che vuoi far credere eh? guarda che soffoconi che fai!", le dico mentre la stacco dal cazzo.
Lei non risponde e si mette a ridere continuando a guardarmi in faccia. Mi sta facendo uscire pazzo, sento che potrei perdere il controllo.
Le sputo in faccia e le reinfilo il cazzo in gola come prima godendomi i massaggi della sua lingua sulle palle e il rumore che fa la sua gola. In tutto ciò non avevo neanche dato peso alla sua reazione allo sputo.
Lì ho visto una cosa che non avevo mai visto prima. staccandola dal cazzo si è leccata lo sputo che aveva vicino al labbro.
Non ci potevo credere era una ninfomane pazzesca, altroché!
"Senti Chiara io vengo da un viaggio lungo e ho appena bevuto un caffè, sai che significa? Ora apri la bocca e non far cadere niente sennò non andiamo oltre questo mese di affitto, chiaro?"
"Oddio...", mi dice lei, che aveva capito quello che l'attendeva, "... non so se ne sono capace..."
"Non me ne frega un cazzo, obbedisci.", le ho intimato io.
Chiara resta lì in ginocchio, apre la bocca e la tiene spalancata sotto al mio cazzo. Non l'ho mai fatto neanche io ma non potevo non approfittare di quella situazione assurda. Aspetto qualche secondo affinché il cazzo si ammosci appena appena, lo dirigo verso la sua bocca e inizio a pisciarci dentro cercando di controllarmi e farne uscire poca per volta. Mi sarei goduto la scopata molto più volentieri con la vescica vuota, lo sapevo.
Appena vedo che la sua bocca è piena mi sforzo e riesco ad interrompermi. Lei chiude la bocca con tutto il piscio giallo dentro. Per un attimo mi accorgo che non sa se ce la farà o no ad ingoiare. Temo di aver esagerato stavolta. Si sente puzza di piscio nell'aria, avevo pure bevuto il caffè quindi figuriamoci. Lei fa una smorfia di schifo e manda giù tutto.
"Apri la bocca cagna", mi esce così spontaneo. Lei esegue e si ripete la stessa identica situazione fino a quando chiude di nuovo la bocca. Qui però mi rendo conto che sto davvero esagerando dalla sua espressione, potrebbe vomitare o stare male e sarebbe sicuramente meno arrapata e meno arrapante nel fare il resto, non posso permettermi che decida alla fine di cambiare casa. "Com'è troia, ti piace?" le chiedo. "Mi sto arrapando da matti, ma è difficile da ingoiare è forte, salata e puzza, mi viene da vomitare". La faccio alzare dopo che ha ingoiato, è stata bravissima, la conduco in bagno la faccio entrare nella doccia e le piscio addosso sul pigiama che indossava, mentre le dico. "Sei stata bravissima Chiara, sono convinto che ti meriti questo mese e anche il successivo, non voglio farti sentire male". La sua risposta è stata un "Ma grazie!", guardandomi con aria divertita e sporgendosi verso di me per prendere il resto della mia pipì addosso. Non mi aspettavo proprio quell'atteggiamento un po' divertito e un po' di sfida. Le sgrullo il cazzo addosso, la faccio alzare, le levo i pataloni del pigiama insieme agli slip, facendole tenere addosso la maglia del pigiama pisciata. "Ora abbbassati di nuovo in ginocchio troia". Le reinfilo il cazzo in bocca tornato durissimo grazie al suo sguardo e alla situazione. Me lo faccio pulire bene dai residui e glielo spingo di nuovo un po' in bocca. "Sputaci sopra cagna". Esegue e il misto della saliva che ci sputa e di quella che arriva dalla sua gola lo rendono ultra bagnato. La conduco alla finestra del bagno, la faccio piegare in avanti, sputo sul suo buco del culo e ci inizio a strusciare la cappella. Lei esclama un "Oh sì! Fallo ti prego!", Non ci credevo di nuovo, a saperlo prima che avevo una così in casa mia... Spingo e non fatica ad entrare, che, per la mia esperienza significa che era già sufficientemente aperto... Dato che in casa non c'era nessuno voleva dire che si era masturbata con qualche giocattolino nel culo stamattina!
Io: "Invece di rispondermi al telefono ti mettevi le cose in culo eh puttana? Rispondi troia!"
Lei: "Sì, sì, cazzo, rompimi il culo, sì. Avevo di meglio da fare che risponderti, sì cazzo."
Non ce l'ho fatta, non potevo, ero troppo in astinenza e la situazione era troppo anche per me. Le ho riempito il culo di sborra dopo neanche 2 minuti di chiavata. Quando lo ha sentito pulsare si è spinta a me cercando di prenderlo tutto. Il cazzo è uscito pure pulito, segno che la ragazza la sapeva parecchio lunga e non mi diceva neanche tutto di quello che aveva fatto.
Io mi sono richiuso i jeans e lei si è accasciata per terra e con la mano si toccava la fica, tenendo la maglia addosso bagnata di piscio.
"Grazie Chiara, per i prossimi 4 mesi non voglio affitto da parte tua, ma la quota di Maura sì, se lei non riesce, tra 2 mesi torno considerando pagati da entrambe solo questi 2 mesi."
"Grazie Marco, troppo gentile!" Mi ha risposto ammiccante mentre continuava a masturbarsi.
Me ne sono andato a lavoro lasciandola lì. La sera sono tornato a casa, non vedendo l'ora di masturbarmi di nuovo ripensando alla giornata ed oggi eccomi qui a raccontarvi tutto. Che dite le ho concesso troppo? Ora devo aspettare 2 mesi prima di chiavarmela di nuovo... Chissà che le posso far fare la prossima volta!
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