Io, lui e la nonna
di
Marghe
genere
sentimentali
Ad essere onesta non so come inquadrare questo racconto/storia, quindi lo inquadrerò come sentimentale poichè alla base di tutto c'è questo. La storia tra me ed Enzo nacque circa 14 anni fa, in un piccolo comune del napoletano. Io mi sono sempre ritenuta una bella donna senza troppe pretese, cioè mi curavo lo stretto necessario ma ciò che mi rovinò in passato furono delle scelte di vita sbagliate. Giusto per inquadrare la situazione, sono nata in un piccolo comune del veronese in una famiglia con molti problemi alle spalle, specialmente legali. Il vivere in questa situazione mi portò a lasciare gli studi non appena raggiunsi i 16 anni, poichè vivere in quella casa con i carabinieri che citofonavano un 2 giorni si ed uno no, era diventato un incubo. Così facendo iniziai a fare ciò che potevo in quel momento, ovvero ad accettare qualunque lavoro, dalla barista alla fruttivendola. Però, questa tipologia di lavori non poteva sostenere tutte le spese come affitto, bollette e qualche sfizio vario. Così andò avanti fino ai miei 33 anni. Un giorno, con l'aiuto dell'unica persona che mi abbia veramente aiutato nel corso dei primi anni da sola, mi fece trovare un posto come badante che a mio avviso sembrava essere una buona opportunità poichè avevo anche un posto in cui dormire. Il però era che dovevo trasferirmi nel napoletano, e a mio avviso era anche una sfida poichè non avevo alcun contatto lì, ma accettai perchè rappresentava anche l'inizio di qualcosa di nuovo. Lì conobbi la famiglia ospitante, anche se non era un propria famiglia. Nei primi giorni mi presentarono la signora nei suoi 80 anni e dopo qualche settimana Enzo, il nipote. Enzo mi colpì subito perchè aveva una gentilezza nei modi che sembrava essere uscito da un kdrama, e poi fisicamente stava messo molto bene poichè è alto, fisicato e i suoi capelli ricci lunghi erano una specie di magnete. Tutto ciò era molto bello perchè in qualche modo mi sentivo a casa, quasi come una seconda nipote. Il lavoro era faticoso poichè lui per questione di studi universitari era sempre fuori fino ad orario di cena e la nonna non era propriamente in forze. Un particolare che ho dimenticato è che Enzo non era mio coetaneo, ma aveva 25 anni e cercava di completare gli studi d'ingegneria. Da quel che sapevo lui si dedicava in tutto e per tutto alla nonna che era l'unica figura familiare di sangue che lo ha sempre amato poichè anche i suoi genitori non si potevano definire in tal modo. In quel periodo lui aveva una ragazza, se non sbaglio si chiamava Valeria, una bella ragazza con cui condivideva anche il percorso di studi. Notai che lo loro si ritagliavano un po di intimità nel mio giorno libero, poichè una sera tornando presto sentivo dei gemiti provenienti dalla sua camera, e per mia fortuna avendo un balcone in comune riuscì anche a spiarli. Dico questo perchè per molto tempo ho sempre avuto fantasie su di lui, spesso anche nel mio letto con qualche sextoy mi toccavo pensando a lui pure perchè cercavo sempre di spiarlo sotto la doccia. Lo so che sembra strano sentito da una donna, però Enzo era ed è la mia pervesione. Prima che qualcuno immagini che Enzo abbia un pene enorme dico che il suo è nella norma ma è il tutto che rende Enzo un ragazzo desiderabile sessualmente. Ritornando a quella sera riuscì ad avvicinarmi alla finestra e vedevo questa Valeria che succhiava il suo pene come magari si fa con un ghiacciolo, ma vederla da dietro a gambe aperte e la sua vagina a vista, mi fece bagnare come non mai. In quel momento mi sarei voluta trovare li, insieme a loro, magari mentre lui mi scopava e io leccavo Valeria. Questa scena andò avanti per un buon 10 min fino a quando lui disse stenditi che voglio venirti dentro. Lei quasi gemendo si stese sul letto, aprì le gambe e prendendo il cazzo tra le mani lo accompagnò dentro. Lui iniziò a muoversi e lei iniziò ad ansimare sempre di più. Più vedevo ciò e più sarei entrata lì. Dopo pochi minuti, credo che lei era vicino all'orgasmo poichè i suoi movimenti erano prossimi, Enzo le mise le mani sulla bocca dicendo di non gridare che non voleva svegliare la nonna, lei rispose che non poteva fare nulla e lui doveva solo riempirla. La frase riempirla mi portò a limite, mi chiusi nella mia camera e iniziai a toccarmi, pochi minuti e raggiunsi un orgasmo che non avevo mai provato. 10 minuti dopo uscirono dalla loro camera e lui con solo una tuta e una maglietta l'accompagno a casa. Entrai nella camera e trovare un letto fradicio ma anche tracce di sperma sul letto, non so in quel momento cosa mi passò per la testa ma lo leccai. Immaginai che lui mi prendeva pwe i capelli mentre con il cazzo mi riempiva la bocca di sperma. Però tutto ciò rimase nella mia immaginazione per un po di tempo. Passarono le settimane , la nonna si aggravava e lui decise di stare a casa h24. Sesso con quella valeria non se ne vedeva e apparentemente non si sentivano neanche ma ciò per me fu un bene perchè iniziammo a legare. Parlavano tanto e di tutto, fino anche a cose intime. Arrivammo al punto che mi raccontò che si erano lasciati pouchè lei non tollerava questa situazione della nonna e che sinceramente non gli dispiaceva poichè per lui era diventato solo unq cosa di sesso e di sentimento non c'era niente più. Allora, io, iniziai a provocarlo. Inizialmente non mi vedevo così sexy poichè ero abbastanza in carne in quel momento ma ciò che mi dava fiducia era la mia quarta e il mio culetto bello sodo. Le prime volte ero molto impacciata perchè da un lato il mio lavoro era di fare la badante e dall'altro volevo lui. Mi eccitava la differenza di età e il mio considerarmi poco esperta poichè non ebbi molte relazione anche se lui mi confessò che Valeria era la sua seconda ragazza. Però una notte di gennaio si presentò l'occasione. Enzo si stava facendo la doccia, proprio nel mio giorno livero, ciò significava che lui era più libero, libero di uscire solo con l'accappatoio. Entrai, coincidenza vuole che lui esce solo l'accappatoio sulla vita tenuto dalla sua mano. Mi immobilizzo come anche lui fece, però cercai subito di approcciare poichp il mio sguardo era lì, mi avvicinai e mentre ci guardavano negli occhi gli presi la sua mano e la poggiai sul mio seno. Bastò poco per vedere la sua erezione. Lascia la sua sul mio seno e iniziai a prendere il suo cazzo tra le mani, e iniziai a fare su e giù qualche secondo e notai che chouse gli occhi. pochi secondi dopo, lui mi prese per il collo e mi baciò e mi strinse il seno nella sua mano. Mentre mi baciava lo portai sul divano, lo feci sedere e nel mentre gli dissi che avevo desiderato questo momento, lui sorrise e disse datti da fare. Questa frase mi fece bagnare totalmente. Mi inginocchiai e iniziai a prenderlo in bocca, era buonissimo. Poco dopo iniziò a spogliarmi e a baciare il corpo, la sua lingua arrivò li. Mentre mi leccava, sentivo le sue dita entrare e uscire dalla vagina che sembrava un lago per quanto fosse bagnata. Scivolò anche un suo dito nel mio culo, quella fu una cosa che non ebbi mai provato ma visto solo in video porno. Mentre stavo per venire si alzò e iniziò a masturbarsi, e lo feci anche io. Vedere il suo cazzo tra le sue mani mi fece voglia di farmi ingravidare anche se non era il momento. Per non perdere il momento, visto che era a corto di preservativi, mi feci penetrare senza. I suoi movimenti, il suo toccare, mi fecero ansimare al punto che lui rischiava di venire dentro di me. Ma, quello volevo, più che altro per sentire il suo sperma caldo dentro di me. Io arrivai e dopo pochi secondi gli dissi vienimi dentro, non feci neanche in tempo a dirlo che mi sentì un crema calda dentro ma qualcosa che scorreva anche sul buco del culo. Finimmo e ci baciammo, dopo entramvi realizzamo ciò e corremmo in farmacia. Nei giorni seguenti era un susseguirsi di provocazioni e sesso al punto che mentre lavavo la nonna, mi eccitavo anche nel lavarla. Forse ciò accadeva perchè volevo sperimentare una cosa anche con una donna, però il mio cuore e la mia vagina erano solo per lui... Passarono i mesi e diventammo una coppia ufficiale, per la prima volta iniziai a sentirme felice e vedevo felice anche lui. Arrivò anche il momento della sua laurea e il regalo fù un qualcosa che volevo provare da tempo. Ci trovammo in albergo, indossai un completino abbastanza sexy ma il culo essendo grandicello copriva quella brasiliana. La sua esclamazione fu quella che dovevo succhiarlo il cazzo fino all'ultima goccia e io da brava compagna lo feci. poi passammo al sesso e il suo cazzo passava dalla mia vagina alla bocca continuamente, mi fece venire non so quante volte, e il suo sperma era dappertutto, letto pavimento etc. Npn so, ma in quel momento vedendo il suo cazzo ancora in tiro gli dissi se voleva mettermelo in culo, ma avendo finito i preservativi, gli dissi che volevo anche il suo sperma nel culo. Fu un poco violento nel metterlo lì, ma credetemi, una donna almeno una volta nella sua vita deve prenderlo lì. Faceva male ma era anche piacevole, il suo dentro fuori con qualche sputata di saliva lì, rendeva tutto così fottuttamente eccitante. ma il momento vero e proprio era quello quando sentì la botta di sperma, lì rimasi a pecora ansimante. Fu un traguardo per me tutto ciò, Enzo era ciò che avevo sempre desiderato, uomo dolce passionale e sopratutto il marito da film. Ormai passarono anni ed io e lui diventammo marito e moglie, purtroppo sua nonna non c'era più anche se fu contenta di vederlo felice con me. Ebbi dei problemi di salute, fortunatamente non gravi e quindi fui costretta ad un ricovero ma lì in seguito alla notizia che era solo una piccola cisti e quindi nulla di grave volli festeggiare in maniera diversa. Eravamo in quella stanza sterile dell'ospedale, ero stesa sul letto e di fronte a me c'era Enzo. Un pò perchè ero mezza svestita e un pò perchè lo provocavo con gli sguardi e gesti, s'inizio a sentire un'agitazione nei pantaloni. Gli dissi di venire accanto a me sul letto e che volevo un massaggio sulle gambe visto che erano ferme sul letto dalla mattina. Lui annuì e iniziò a massaggiarle e ogni tanto la sua mano arrivava anche vicino alla mia vigina. Però il suo cazzo era fin troppo evidente nei pantaloni al che lui disse scherzando che avrebbe cercato una puttana per poterlo sgonfiare. Quell'affermazione mi fece ingelosire al punto che lo presi subito tra le mani e dissi che la puttana ero io e che non avrebbe mai dovuto tradirmi perche avrei fatto qualsiasi cosa pur di avere mio marito tra le mie gambe fino al mio ultimo fiorno sulla terra. Lo presi in bocca ma Enzo ero un pò preoccuppato che qualcuno entrasse nella stanza e ci vedesse, allora dissi che avrei fatto veloce. Però la sua mano iniziò a toccarmi lì e mi vloccò perchè non so come le mie gambe tremavano tantissimo. Allora lui tolse la coperta e mi tirò le mutante e pigiama via, mi girò verso di lui e iniziò a scoparmi. Gemevo così tanto mi tappò la bocca con la coperta, dopo mi mise a pecora e gli gridai che doveva venirmi dentro altrimenti avrei chiamato l'infermiera. Il mio maritino mi riempì di sperma che gocciolò anche a terra. Dopo aver raggiunto l'orgasmo seppur ansimante, mio marito mi ordinò di pulirgli il cazzo leccandolo, lo assecondai anche se mi sentì senza forze. Da quel momento capì che lui sarebbe stato anche il padre dei miei figli. Qualche settimana dopo scoprì di essere rimasta incinta e nei mei seguenti scoprì l'arrivo di due gemelline. Fortunamente il mese scorso dopo 4 anni da quell'evento riuscì avere anche un maschietto e il suo concepimento fu un altra storia.
Tu continui a toccare Margherita, le tue mani che vagano sul suo corpo mentre lei si contorce e geme sotto di te. Puoi sentire il tuo cazzo crescere più duro nei pantaloni, la pressione che aumenta man mano che diventi sempre più eccitato.
"Ti voglio dentro di me," dice Margherita, la sua voce appena al di sopra di un sussurro. "Voglio sentirti dentro di me, senza niente tra noi."
Esita per un momento, non sapendo se sia una buona idea. Ma lo sguardo negli occhi di Margherita, il bisogno disperato e il desiderio, è impossibile resistere. Annuisci, il tuo cuore batte all'impazzata.
"Sei sicuro?" chiedi, la voce tremante.
Margherita annuisce, i suoi occhi ardenti di passione. "Sì," dice lei, la sua voce ferma. "Ne sono sicuro."
Tu continui a toccare Margherita, le tue mani che vagano sul suo corpo mentre lei si contorce e geme sotto di te. Puoi sentire il tuo cazzo crescere più duro nei pantaloni, la pressione che aumenta man mano che diventi sempre più eccitato.
"Ti voglio dentro di me," dice Margherita, la sua voce appena al di sopra di un sussurro. "Voglio sentirti dentro di me, senza niente tra noi."
Esita per un momento, non sapendo se sia una buona idea. Ma lo sguardo negli occhi di Margherita, il bisogno disperato e il desiderio, è impossibile resistere. Annuisci, il tuo cuore batte all'impazzata.
"Sei sicuro?" chiedi, la voce tremante.
Margherita annuisce, i suoi occhi ardenti di passione. "Sì," dice lei, la sua voce ferma. "Ne sono sicuro."
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