La Vicina (Parte 1)

di
genere
feticismo

La mia passione per i piedi è una cosa che ho tenuto sempre nascosta, fino a quando non ho conosciuto Laura.
Per un breve periodo ho fatto il dog sitter e tra i miei clienti c'era lei, la conoscevo da anni perché abitava vicino a casa, è una donna di 51 anni, non certo definibile una milf ma piacente, altezza media di circa 1.65 cm, capelli rossi e occhi castani.
Mi sono occupato dei suoi cani per un po' di tempo, simpaticissima e gentile ma anche autoritaria, faceva la professoressa di italiano e latino per cui la mia fantasia galoppava, a molti ragazzi piacerebbe farsi la propria professoressa o comunque come nel mio caso farsi dominare, ma la cosa che più mi ha attirato erano i suoi piedi, erano bellissimi e più di una volta ho immaginato di massaggiarli e di stare con la faccia sotto di essi.
Un lunedì capitò qualcosa che cambio le carte in tavola, entrai a casa per prendere i cagnolini e la trovai appoggiata al muro, si era fatta male, sicuramente alla caviglia. Stava zoppicando e cercava di raggiungere il divano.
"Che ti è successo Lau?" Ero abbastanza allarmato.
"Niente Lu, ho preso una storta sicuramente uscendo dalla doccia" fece una smorfia di dolore.
"Aspetta che ti aiuto" mi avvicinai e le presi il braccio, l'accompagnai vicino al divano e la feci sedere.
"Vuoi che ti porti al pronto soccorso?" Le chiesi cercando di capire l'entità del danno.
"Ma no tranquillo è solo una storta" sollevò la gamba facendo scivolare la pantofola e si tolse il calzino. Guardai meglio la caviglia ma non sembrava gonfia, non si vedeva niente ma non sono certo un medico. Guardai il piede e per un attimo rimasi fermo a fissarlo, era a pochi centimetri dalla mia faccia, immaginai per attimo di baciarlo. Ritornai in me facendo finta di controllare la caviglia e sperando che lei non se ne fosse accorta.
"Forse dovresti chiamare il medico" le dissi toccando delicatamente la caviglia per capire dove le facesse male.
"No non è niente, tra poco passa tranquillo" si stava guardando il piede quindi non si era accorta del mio momento di black out.
"È la parte esterna che mi fa un po' male" indicò il punto dove sentiva dolore.
Mi porse il piede quasi appoggiandolo sulla gamba, deglutii e cercai di mantenere una certa compostezza. Le afferrai delicatamente il piede dal tallone e con l'altra mano tastai la caviglia, non era gonfia, azzardai lievemente un massaggio e lei sollevò la testa e socchiuse per un attimo gli occhi, sembrava le piacesse. Continuavo a guardarle il piede che tenevo ancora con la mano, era morbido e liscio, forse portava il 38 o il 39, lo smalto scuro rendeva quel piede ancora più bello.
La mia attenzione venne attirata dalla sua voce, "oh Lu" sollevai la testa per guardarla, lei mi fissava. Cavolo avevo cominciato a fantasticare.
"Ehm come sta il piedino?" Cercavo di sembrare disinvolto.
"Sei bravo a fare i massaggi.... anche se sembra che piaccia più a te" un sorrisino si stampò sul suo viso.
"Ma no è che ero molto concentrato" risposi con mezzo sorriso per stemperare.
"Comunque mi fa un po' male" fece una finta smorfia di dolore e allungando la gamba appoggiò il tallone sulla coscia pericolosamente vicino all'inguine. Avevo il suo piede lì, mi sarebbe piaciuto accarezzarlo e baciarlo ma ovviamente non lo feci, lei probabilmente non era conscia dell'effetto che aveva quel piede su di me e che avrebbe potuto farmi fare qualunque cosa.
"Ci vorrebbe un bel massaggio"disse sorridendo. Feci per afferrare il piede con le mani ma lo ritrasse.
"Scherzo dai" si infilò il calzino e la aiutai con la pantofola, avevo un principio di erezione che speravo non lo notasse così mi alzai e mi voltai subito.
"Porto fuori i cani, tu cerca di riposarti e non camminare" Le dissi avviandomi verso la porta cercando di sembrare serio e premuroso.
"Certo certo non preoccuparti" mi voltai un attimo per guardarla e notai che stava sorridendo. Forse aveva capito, forse aveva visto l'erezione.
I giorni passavano e ogni volta che la beccavo le chiedevo come stava il piede, lei me lo faceva vedere e diceva che andava sempre meglio, disse anche che voleva assumermi come massaggiatore e la cosa mi stuzzicava parecchio ma era ovvio che scherzasse.
Cambiò tutto quando venni invitato a mangiare in pizzeria e tra le varie persone c'era anche lei....
scritto il
2025-01-05
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