Eleonora ed il pugile
di
Tatanka90
genere
tradimenti
Eleonora ha 25 anni e madre natura le ha dato un corpo perfetto: magra, forme al punto giusto, sedere sodo, una terza di seno e mai un filo di pancetta.
Tuttavia, due giornate al mare con Ilenia l’han convinta subito ad iscriversi in palestra: Ilenia, bella magra come lei, ha messo su un bel sederone muscoloso, le sono usciti gli addominali, in solo sei mesi!
“Ma sei già bella così” fu il commento di Mirco, suo fidanzato da 6 anni. Ma Eleonora vuole piacersi di più.
A partire da quelle spalle, che vanno rinforzate e rese belle dritte, per risaltare quel seno.
Un paio di leggings colorati, quattro allenamenti a settimana: dopo due mesi Eleonora è guardata da tutta la sala.
Poi la dieta: Eleonora non tocca più dolci, fritti, le Kinder Fetta al latte spariscono dal frigo, sostituite da verdura, uova, albume.
E pure i suoi standard cambiano: ha iniziato a posare gli occhi su certi manzi, che ricambierebbero eccome.
Un giorno, passando per la sala della boxe, nota un ragazzo.
Alto un metro e ottanta, barba folta, capelli rasati ai lati, corpo proporzionato e muscoloso: è Enrico, pugile di 35 anni, uno dei più forti del club.
Spalle larghe, ma soprattutto quelle braccia che sembrano due macchine letali pronte a sferrare colpi micidiali in continuazione, in serie impressionanti. Quel bicipite completamente tatuato, emana brutalità, potenza.
È una ondata di testosterone che colpisce Eleonora.
Eleonora torna a da Mirco quella sera, le accarezza affettuosamente la pancetta morbida, e cerca di rimuovere l’immagine.
Immagine che torna più viva che mai due giorni dopo, quando Enrico si mette a far tapis roulant a fianco a lei. Mezz’ora ad un ritmo indiavolato, Eleonora prova a tenere lo stesso ritmo, cedendo sfinita.
Poco dopo, negli spogliatoi, trova Laura, conosciuta lì un paio di settimane prima
“Visto Erry? Bel manzo eh…”
“Puoi dirlo, peccato sono fidanzata!ehehe”
“Ho fatto un paio di lezioni e sono andato anche a vederlo una volta…è forte, mi veniva male vedere che colpi prendeva e come poi li restituiva…”
“Ma fa lezioni?”
“È un istruttore”
A Eleonora vien voglia di provare
“Ma ti fai male, poi mi arrivi a casa mezza devastata”
“Mirco: provo, vediamo come va…”
Il lunedì seguente, Eleonora è a chiedere info
“Ti facciamo parlare com Enrico”
“Piacere, Enrico! Ti ho già vista qua”
“Certo! Eleonora”
“Quando vorresti provare?”
“Io…boo, cioè…”
“Domani ho un’oretta libera se vuoi”
“Ok”
Il giorno dopo, Eleonora è in pantaloncini e top.
Arriva Enrico.
“Per cominciare facciamo un percorso per vedere un po’ resistenza e riflessi”
Eleonora non può fare a meno di notare la parte superiore del petto di Enrico, muscolosissimo, definito.
“Facciamo braccio di ferro, così come sei messa sulle braccia”
Eleonora tira fuori tutta la forza che ha, sudando, si guarda il muscoletto gonfiarsi. Poi Enrico chiude i giochi: quella tigre tatuata sul bicipite si gonfia, e trasforma quel braccio in una pressa che annulla ogni sforzo di Eleonora.
“La boxe all’inizio è il più delle volte così”
Eleonora rimane imbambolata da quel braccio
“Però hai ottime basi, sei tosta, asciutta, veloce”
Le fa indossare i guantoni.
Un po’ di tecnica, un po’ di sacco.
Eleonora dopo due mesi viaggia come un missile supersonico. Mirco, sempre più geloso ed intimorito.
“Ele, ho pensato che tra sei mesi potresti fare il primo match, amatoriale, c’è un evento ad un ora da qui”
“Davvero? AMÒ sto sport, grazie Erry!”
“Dovremmo fare una sessione in più a settimana, dobbiamo far le cose per bene!”
“Va bene, quando potresti?”
“Questo sabato pomeriggio?”
“Va bene”
Quel sabato pomeriggio, Enrico è in pantaloncini della tuta e felpa. Eleonora nota subito quelle gambe muscolose, abbronzate, definite.
Eleonora indossa dei guanti appena acquistati, bianchi, con inserti oro. Top violetta, seni alti, duri, prepotenti.
Un addome cesellato di muscoli.
E quel sedere intrappolato da degli shorts aderenti, due budini di marmo pronti a scattare, ondeggiare, colpire, indietreggiare.
Ci sono soltanto loro due: Eleonora parte per mezz’ora cattivissima, tosta. Poi pausa.
“La ragazza contro di te è anche lei al suo primo incontro, ma se sali con questa cattiveria, la cancelli subito!”
“Cattivi come te?”
“Ehehe…”
Eleonora tocca la coscia di Enrico, poi si baciano.
Dopo un po’, gli leva la maglietta.
Lo scenario è assai diverso da quello di Mirco: pettorali sviluppati in tutta la loro superficie, addome scolpito, fossette laterali, il tutto ben evidente nonostante la peluria incolta.
Le mani scorrono: prima accarezza quel petto, ne apprezza la muscolatura, la consistenza.
Poi passa all’addome: scalini di muscoli solidissimi, forgiati da vent’anni di lotte sul ring.
Infine il boxer elasticizzato: prima l’elastico, poi quella massa prepotente che trova sotto.
Le sue mani piccole lo sembrano ancora di più, a contatto con quel trapano di vene e muscolo. Lo masturba, fa scorrere la pelle, lo scopre.
Enrico le leva il top: quel seno perfetto e quei pettorali dall’aspetto rozzo, si guardano per la prima volta.
Eleonora prova un grande senso di protezione, oltre a percepire una sopraffazione mai provata in tali contesti.
Enrico la stende, poi le sfila le mutandine.
Inizia a giocare coi labbri dolcemente, poi inizia a leccarla. Con dolcezza, sensualità. Eleonora sente i peli della barba fra le gambe, è una tortura dolce, sensuale, senz’altro maschile.
Va avanti per cinque minuti, fino a farla venire una prima volta.
Poi si alza in piedi, se lo scopre del tutto, lo passa attorno ai labbri di Eleonora. Con dolcezza, delicatezza.
Poi emerge il pugile: lo affonda con prepotenza, profondo, grosso, potente.
Eleonora percepisce forte dolore, Enrico incalza e rimane in profondità, due colpi lentamente, poi flette l’addome.
Per Eleonora diventa un piacere mai provato, una scarica di virilità mai percepita prima.
Enrico scende, sale. C’è l’ha completamente scoperto.
Eleonora sente il sedere ruvido e muscoloso di Enrico scorrere sulla sua coscia destra.
Ogni tanto Enrico si piega e la bacia in bocca.
Poi va avanti: lei viene una seconda volta.
Cambiano posizione: lei si posa su quelle cosce di marmo, lui afferra il suo uccello alla base dell’asta e lo infila dentro di lei.
Quel sedere è perfetto, osserva Enrico.
Pelle immacolata, sodo, fa contrasto con quel suo addome scolpito e peloso.
Viene ancora, e dopo qualche istante stavolta anche Enrico.
Per Eleonora, quel pomeriggio ha completamente spazzato via Mirco.
La virilità di Enrico è qualcosa di TROPPO sconvolgente.
Cinque mesi dopo, Eleonora dominerà il ring
“Grazie, al mio coach e compagno, per la forza che mi trasmette ogni volta”
Tuttavia, due giornate al mare con Ilenia l’han convinta subito ad iscriversi in palestra: Ilenia, bella magra come lei, ha messo su un bel sederone muscoloso, le sono usciti gli addominali, in solo sei mesi!
“Ma sei già bella così” fu il commento di Mirco, suo fidanzato da 6 anni. Ma Eleonora vuole piacersi di più.
A partire da quelle spalle, che vanno rinforzate e rese belle dritte, per risaltare quel seno.
Un paio di leggings colorati, quattro allenamenti a settimana: dopo due mesi Eleonora è guardata da tutta la sala.
Poi la dieta: Eleonora non tocca più dolci, fritti, le Kinder Fetta al latte spariscono dal frigo, sostituite da verdura, uova, albume.
E pure i suoi standard cambiano: ha iniziato a posare gli occhi su certi manzi, che ricambierebbero eccome.
Un giorno, passando per la sala della boxe, nota un ragazzo.
Alto un metro e ottanta, barba folta, capelli rasati ai lati, corpo proporzionato e muscoloso: è Enrico, pugile di 35 anni, uno dei più forti del club.
Spalle larghe, ma soprattutto quelle braccia che sembrano due macchine letali pronte a sferrare colpi micidiali in continuazione, in serie impressionanti. Quel bicipite completamente tatuato, emana brutalità, potenza.
È una ondata di testosterone che colpisce Eleonora.
Eleonora torna a da Mirco quella sera, le accarezza affettuosamente la pancetta morbida, e cerca di rimuovere l’immagine.
Immagine che torna più viva che mai due giorni dopo, quando Enrico si mette a far tapis roulant a fianco a lei. Mezz’ora ad un ritmo indiavolato, Eleonora prova a tenere lo stesso ritmo, cedendo sfinita.
Poco dopo, negli spogliatoi, trova Laura, conosciuta lì un paio di settimane prima
“Visto Erry? Bel manzo eh…”
“Puoi dirlo, peccato sono fidanzata!ehehe”
“Ho fatto un paio di lezioni e sono andato anche a vederlo una volta…è forte, mi veniva male vedere che colpi prendeva e come poi li restituiva…”
“Ma fa lezioni?”
“È un istruttore”
A Eleonora vien voglia di provare
“Ma ti fai male, poi mi arrivi a casa mezza devastata”
“Mirco: provo, vediamo come va…”
Il lunedì seguente, Eleonora è a chiedere info
“Ti facciamo parlare com Enrico”
“Piacere, Enrico! Ti ho già vista qua”
“Certo! Eleonora”
“Quando vorresti provare?”
“Io…boo, cioè…”
“Domani ho un’oretta libera se vuoi”
“Ok”
Il giorno dopo, Eleonora è in pantaloncini e top.
Arriva Enrico.
“Per cominciare facciamo un percorso per vedere un po’ resistenza e riflessi”
Eleonora non può fare a meno di notare la parte superiore del petto di Enrico, muscolosissimo, definito.
“Facciamo braccio di ferro, così come sei messa sulle braccia”
Eleonora tira fuori tutta la forza che ha, sudando, si guarda il muscoletto gonfiarsi. Poi Enrico chiude i giochi: quella tigre tatuata sul bicipite si gonfia, e trasforma quel braccio in una pressa che annulla ogni sforzo di Eleonora.
“La boxe all’inizio è il più delle volte così”
Eleonora rimane imbambolata da quel braccio
“Però hai ottime basi, sei tosta, asciutta, veloce”
Le fa indossare i guantoni.
Un po’ di tecnica, un po’ di sacco.
Eleonora dopo due mesi viaggia come un missile supersonico. Mirco, sempre più geloso ed intimorito.
“Ele, ho pensato che tra sei mesi potresti fare il primo match, amatoriale, c’è un evento ad un ora da qui”
“Davvero? AMÒ sto sport, grazie Erry!”
“Dovremmo fare una sessione in più a settimana, dobbiamo far le cose per bene!”
“Va bene, quando potresti?”
“Questo sabato pomeriggio?”
“Va bene”
Quel sabato pomeriggio, Enrico è in pantaloncini della tuta e felpa. Eleonora nota subito quelle gambe muscolose, abbronzate, definite.
Eleonora indossa dei guanti appena acquistati, bianchi, con inserti oro. Top violetta, seni alti, duri, prepotenti.
Un addome cesellato di muscoli.
E quel sedere intrappolato da degli shorts aderenti, due budini di marmo pronti a scattare, ondeggiare, colpire, indietreggiare.
Ci sono soltanto loro due: Eleonora parte per mezz’ora cattivissima, tosta. Poi pausa.
“La ragazza contro di te è anche lei al suo primo incontro, ma se sali con questa cattiveria, la cancelli subito!”
“Cattivi come te?”
“Ehehe…”
Eleonora tocca la coscia di Enrico, poi si baciano.
Dopo un po’, gli leva la maglietta.
Lo scenario è assai diverso da quello di Mirco: pettorali sviluppati in tutta la loro superficie, addome scolpito, fossette laterali, il tutto ben evidente nonostante la peluria incolta.
Le mani scorrono: prima accarezza quel petto, ne apprezza la muscolatura, la consistenza.
Poi passa all’addome: scalini di muscoli solidissimi, forgiati da vent’anni di lotte sul ring.
Infine il boxer elasticizzato: prima l’elastico, poi quella massa prepotente che trova sotto.
Le sue mani piccole lo sembrano ancora di più, a contatto con quel trapano di vene e muscolo. Lo masturba, fa scorrere la pelle, lo scopre.
Enrico le leva il top: quel seno perfetto e quei pettorali dall’aspetto rozzo, si guardano per la prima volta.
Eleonora prova un grande senso di protezione, oltre a percepire una sopraffazione mai provata in tali contesti.
Enrico la stende, poi le sfila le mutandine.
Inizia a giocare coi labbri dolcemente, poi inizia a leccarla. Con dolcezza, sensualità. Eleonora sente i peli della barba fra le gambe, è una tortura dolce, sensuale, senz’altro maschile.
Va avanti per cinque minuti, fino a farla venire una prima volta.
Poi si alza in piedi, se lo scopre del tutto, lo passa attorno ai labbri di Eleonora. Con dolcezza, delicatezza.
Poi emerge il pugile: lo affonda con prepotenza, profondo, grosso, potente.
Eleonora percepisce forte dolore, Enrico incalza e rimane in profondità, due colpi lentamente, poi flette l’addome.
Per Eleonora diventa un piacere mai provato, una scarica di virilità mai percepita prima.
Enrico scende, sale. C’è l’ha completamente scoperto.
Eleonora sente il sedere ruvido e muscoloso di Enrico scorrere sulla sua coscia destra.
Ogni tanto Enrico si piega e la bacia in bocca.
Poi va avanti: lei viene una seconda volta.
Cambiano posizione: lei si posa su quelle cosce di marmo, lui afferra il suo uccello alla base dell’asta e lo infila dentro di lei.
Quel sedere è perfetto, osserva Enrico.
Pelle immacolata, sodo, fa contrasto con quel suo addome scolpito e peloso.
Viene ancora, e dopo qualche istante stavolta anche Enrico.
Per Eleonora, quel pomeriggio ha completamente spazzato via Mirco.
La virilità di Enrico è qualcosa di TROPPO sconvolgente.
Cinque mesi dopo, Eleonora dominerà il ring
“Grazie, al mio coach e compagno, per la forza che mi trasmette ogni volta”
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