Remeber, ricordi del passato
di
il califfo
genere
incesti
Per chi avesse letto la prima parte del racconto " MAI DIRE MAI " si sarà posto gli stessi interrogativi che mi sono posto io durante il periodo, circa quattro mesi, nel quale vivemmo questo rapporto incestuoso, a tre, io, mia moglie Clare, e sua sorella Giada.Come raccontato in precedenza, i primi anni del nostro matrimonio, Clara viveva il rapporto sessuale, poi superato, con delle inibizioni, immotivate e non sempre manifeste, strane per chi aveva vissuto in precedenza una relazione con un partner spostato, come lei stessa mi aveva raccontato.La maniera disinvolta con cui rispose a una mia proposta di vivere un rapporto con un altro partner, un rapporto a tre, " mi proponi un amante " cosi disse, il vivere questo triangolo e inserire sua sorella nelle nostre trasgressioni, finalizzando il tutto, affinchè io diventassi l'amante di sua sorella, oppure accettare la mia proposta di vivere un rapporto saffico con sua sorella, vissuto con desiderio e soprattutto amore,oppure organizzare incontri con partner diversi " per far scopare mia sorella" cosi una volta mi rispose, e non ultimo il rapporto tra me e Giada, in cui lei oltre al sesso cercava amore, e i suoi dolcissimi, quasi adolenscenziali baci, ne erano una dimostrazione, che io avevo vissuto con trasporto e eccitazione. A questi interrogativi, aggiungo altri interrogativi del passato, rivivo alcuni episodi con un ottica diversa,durante i due anni di fidanzamento,con mia moglie facevamo si sesso,ma non avevamo molta libertà di frequentazione,il padre gli imponeva degli orari di rientro, era una secchiona, studiava e si era laureata,come poteva aver avuto un amante?Molti anni dopo, in un pranzo famigliare, sorprendo il padre, con le mani tra le cosce di una nipote, non troppo in se. Mi si apre un pertuggio, una riflessione e dico a mia moglie, eravamo a cena ultimata, di fronte a un amaro, Clara tu sei stata violentata, in passato, da tuo padre?Mi guarda negli occhi e dice,si, inizialmente, poi in seguito ero accondiscendente.Ne vuoi parlare, gli dico, se vuoi.Ricordi la logistica della nostra abitazione,dice, quando ci siamo conosciuti? Salone, breve corridoio due camere da letto,frontali una per me e mia sorella, l'altra per i mie genitori.In sintesi, mio padre ogni sera, veniva a augurarci la buonanotte con un bacio sulla fronte a me e mia sorella.Una sera sentii che mia madre che disse a mio padre, vatti a trovare una mignotta.Chiaro quello che era successo.Io avevo 22 anni Giada 9 anni. Questo saluto notturno mio padre cominciò a proporlo sul tardi, e a me lo dava sulle labbra.Aspettava la reazione di Giada al bacio della buonanotte, se stava dormendo, metteva le mani dotto le coperte e mi toccava, una sera mi baciò e aveva il pene fuori mi prese le mani e lo feci godere. Sempre in sintesi dopo un pò di tempo ci baciavamo e mi faceva godere con le mani.Questo avveniva non sempre, ma spesso.Mia madre per un periodo fu ricoverata e diventai l'amante di mio padre.Mi diceva dammi l'amore che non mi ha mai dato tua madre. Con lui ho imparato a fare sesso orale,mi scopava quando avevo il ciclo,mi invitò a avere un fidanzato con cui avere rapporti sessuali, affinchè lui potesse godere dentro di me, io ero conseziente lo provocavo uscivo dal bagno nuda, giravo per casa in slip, era conseziente anche nostra madre, che sapeva e faceva finta di non sapere del nostro rapporto incestuso. Ne era all'oscuro Giada, perchè tutto veniva vissuto durante la sua assenza.Tutto questo per circa due anni abbondanti. Chiesi, durante il periodo del nostro rapporto, quando io frequentavo la tua casa, avevi rapporti con tuo padre? Si prosegui per il primo periodo, poi interuppi i rapporti, per questo motivo mio padre non ti poteva vedere.In tutto questo Giada come si inserisce? Giada oltre ad aver intuito qualcosa, una volta, a nostra insaputa, ci sorprese che stavo sopra mio padre.E alla vigilia del nostro matrimonio, un paio di volte mio padre cercò il rapporto, e, la notte prima del matrimonio, faceva caldo, io dormivo, ero parzialmente nuda,mio padre entrò in camera e si masturbò, godendomi in viso, Giada era sveglia, osservò il tutto e percorse nostro padre con una chitarra che aveva a portata di mano, se ben ricordi, quel giorno mio padre aveva qualche cerrotto.Per questo io e mia sorrella ci amiamo e ama anche te. E perchè, chiedo mi ama, aggiungo tra virgolette.
Mia sorella è una cavallona inibita da questa finta morale, da un marito giacca e cravatta ed pantofole, senza un filo di fantasia e è affascinata da alcuni anedotti inerenti il nostro rapporto e da me raccontati, dico quali,quello, che mentre osservavo la Val d'Orcia tra le guglie dall'alto della Fortezza di Radicofani, tu trovasti un buon motivo per fare un fracosce oppure quando mi facesti spogliare e fotografarmi nuda, tra la fica spuntava un girasole, oppure quando a Madrid avevamo un dirimpettaio che ci controllava H 24 mi facesti mettere alla pecorina e invitasti il nostro guardone a delle foto artistiche.L'esuberanza di mia sorella avrebbe desiderato vivere queste fantasie coniugali. Comunque, disse, non posso recriminare nulla, quando avevo rapporti con mio padre, godevo anch'io, lo desideravo.In realtà il nostro rapporto con mia cognata, non terminò, ebbe delle pause dovute al rientro del marito, in forma parziale, nel alveo famigliare.Il tutto avvenne in forma comica. L'abitazione di Giada aveva necessita di ristrutturazione e i costi erano a carico del marito,che fece un sopraluogo con un tecnico " COSI LA RACCONTA GIADA a sua sorella. Accolsi mio marito e il tecnico, per fortuna non c'erano i figlioli, con la mia minigonna a mezza coscia, calze autoreggenti stivali con tacco e un maglione a portafoglio che lasciava ben in vista il mio petto,Paolo, il marito,quando mi vide, ebbe un mancamento, il tecnico, più che ai lavori era interessato a me.Finito il sopraluogo, Paolo dopo aver accompagnato il tecnico, ritorna e mi dice volevo dirti... cosa rispondo io, ma sei dimagrita dice, non credo rispondo, alzo la gonna e gli mostro le cosce e dico guarda che cosce che ho messo, porti il perizoma mi dice, certo rispondo, dice, hai fatto colpo al geometra, dico si anche lui mi è piaciuto,mi mette una mano tra le cosce e dice in effetti hai messo un po di ciccia, gli metto una mano sulla patta e dico anche tu hai messo un pò di ciccia, è in piena erezione, glielo tiro fuori, e comincio a leccare ciucciare, gioco con i coglioncini, è in fase di arrivo spompino alla grande, cerca di levarmi il cazzo dalla bocca, seguito a spompinarlo, demorde, mi gode in bocca e succhio tutto. Si accascia su una poltrona si riprende e dice, hai fatto dei progressi, si ho fatto dei corsi di sesso dico, dove chiede lui e gli cito il nome del Motel, ora ho terminato il corso di pompino con ingoio e la prossima settimana inizia il corso " smorza candele con il culo " se vieni tra quindici giorni possiamo fare un primo esame.Paolo dice e se vengo qualche giorno prima ? quando vuoi rispondo adesso come adesso sono specializzata in pompini e ci baciamo.Conclude giada con Clara, ora ho due amanti, mio cognato e mio marito. E prosegue lo splendido rapporto a tre che ci lega.
Mia sorella è una cavallona inibita da questa finta morale, da un marito giacca e cravatta ed pantofole, senza un filo di fantasia e è affascinata da alcuni anedotti inerenti il nostro rapporto e da me raccontati, dico quali,quello, che mentre osservavo la Val d'Orcia tra le guglie dall'alto della Fortezza di Radicofani, tu trovasti un buon motivo per fare un fracosce oppure quando mi facesti spogliare e fotografarmi nuda, tra la fica spuntava un girasole, oppure quando a Madrid avevamo un dirimpettaio che ci controllava H 24 mi facesti mettere alla pecorina e invitasti il nostro guardone a delle foto artistiche.L'esuberanza di mia sorella avrebbe desiderato vivere queste fantasie coniugali. Comunque, disse, non posso recriminare nulla, quando avevo rapporti con mio padre, godevo anch'io, lo desideravo.In realtà il nostro rapporto con mia cognata, non terminò, ebbe delle pause dovute al rientro del marito, in forma parziale, nel alveo famigliare.Il tutto avvenne in forma comica. L'abitazione di Giada aveva necessita di ristrutturazione e i costi erano a carico del marito,che fece un sopraluogo con un tecnico " COSI LA RACCONTA GIADA a sua sorella. Accolsi mio marito e il tecnico, per fortuna non c'erano i figlioli, con la mia minigonna a mezza coscia, calze autoreggenti stivali con tacco e un maglione a portafoglio che lasciava ben in vista il mio petto,Paolo, il marito,quando mi vide, ebbe un mancamento, il tecnico, più che ai lavori era interessato a me.Finito il sopraluogo, Paolo dopo aver accompagnato il tecnico, ritorna e mi dice volevo dirti... cosa rispondo io, ma sei dimagrita dice, non credo rispondo, alzo la gonna e gli mostro le cosce e dico guarda che cosce che ho messo, porti il perizoma mi dice, certo rispondo, dice, hai fatto colpo al geometra, dico si anche lui mi è piaciuto,mi mette una mano tra le cosce e dice in effetti hai messo un po di ciccia, gli metto una mano sulla patta e dico anche tu hai messo un pò di ciccia, è in piena erezione, glielo tiro fuori, e comincio a leccare ciucciare, gioco con i coglioncini, è in fase di arrivo spompino alla grande, cerca di levarmi il cazzo dalla bocca, seguito a spompinarlo, demorde, mi gode in bocca e succhio tutto. Si accascia su una poltrona si riprende e dice, hai fatto dei progressi, si ho fatto dei corsi di sesso dico, dove chiede lui e gli cito il nome del Motel, ora ho terminato il corso di pompino con ingoio e la prossima settimana inizia il corso " smorza candele con il culo " se vieni tra quindici giorni possiamo fare un primo esame.Paolo dice e se vengo qualche giorno prima ? quando vuoi rispondo adesso come adesso sono specializzata in pompini e ci baciamo.Conclude giada con Clara, ora ho due amanti, mio cognato e mio marito. E prosegue lo splendido rapporto a tre che ci lega.
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Commenti dei lettori al racconto erotico