Giulia si è iscritta in palestra... per farsi vedere
di
Paolobra
genere
esibizionismo
Da qualche settimana avevo smesso di scrivere racconti anche perché non è successo granché ultimamente con Giulia. Anche perché poi Giulia non era entusiasta che scrivessi racconti sulla nostra vita privata, quindi questo è un racconto extra.
Proprio qualche settimana fa Giulia ha deciso di iscriversi in palestra.
Guarda Paolo, sono diventata un po' più grassoccia... devo per forza iscrivermi in palestra", la mia risposta 'salvagente' è stata "ma no, io non ti vedo così" "eh, tu mi ami, grazie eh". Non continuammo quel discorso, ma è vero Giulia avevo messo qualche chiletto in più quindi il suo corpo era leggermente più formoso ma sempre in perfetta forma. La mattina seguente la trovai intenta a cercare abbigliamento sportivo su internet. "Giulia, che fai?" "Sto cercando abbigliamento sportivo, ho deciso! Mi iscrivo in palestra". Le do un bacio e le rispondo con un semplicissimo ok.
In pochi giorni arrivarono gli indumenti che, a mio parere, erano un po' stretti, ma a lei andavano bene. Si era ordinata vari top colorati fluo decisamente scollati e fuori misura, infatti aveva praticamente il seno di fuori, coprendo bene i capezzoli ma comunque sbordava tutto fuori, dei pantaloni neri altrettanto aderenti che risaltavano le labbra della figa. Le chiedo "Ti ci trovi bene?" Risposta immediata "Si, perfettamente".
Arrivato il primo giorno di palestra, un po' emozionata mi disse "sto andando in palestra, poi ti chiamo".
Mi chiamò dopo quasi un'ora e mezza, io stavo a casa a poltrire e iniziò così: Hey, ciao Paolo, ho finito ora, mamma mia che stanchezza", "Racconta" dissi io.
"Beh ho fatto un po' di riscaldamento, mi ha seguito tutto il tempo un istruttore, Alessandro, moro, alto, muscoloso, un bel ragazzo insomma. Mi ha fatto fare prima stretching per le braccia e il petto e mi diceva come fare, si avvicinava tantissimo, sentivo anche il suo respiro sul mio seno addirittura, avevo i capezzoli durissimi... questo cosa mi ha imbarazzato e bagnare. Credo non se ne sia accorto, spero, sennò che figura! Poi ho fatto allungamento e distensioni per le gambe, su un macchinario che non so il nome, aprivo e chiudevo le gambe e lui stava lì davanti a guardarmi... credo mi abbia guardato anche là, cioè, un po' sorridevo e lui continuava a guardare tutto.
Poi mi ha fatto fare un esercizio per i glutei, tipo squat, allora lì mi ha sfiorato la schiena e fondoschiena, che brivido mi è passato.
Subito dopo ho fatto un esercizio che si chiama plank e si messo davanti col cronometro a contare, facevo qualche secondo e poi riposavo così avanti per qualche minuto e credo che lì si sia goduto lo spettacolo, avevo praticamente il seno fuori, anche se provavo a coprirmi non ci riuscivo, lui guardava e io guardavo anche il suo bozzo nei pantaloni.
Quell'esercizio secondo me è durato anche troppo, infatti ho le braccia stanche.
Dopo questo esercizio mi ha detto di riposarmi e che avrebbe fatto una scheda personalizzata, mi ha detto che dovrà seguirmi lui almeno all'inizio per ambientarmi e capire gli esercizi, infatti ci devo tornare dopodomani", Paolo oh, ci sei?".
Io che nel mentre mi segavo al telefono, risposi distrattamente "sisi, certo".
"Giulia, è successo altro?".
"Tipo?"
"Beh... dai".
"Beh, come dire... alla fine dell'allenamento ho chiesto dove erano gli spogliatoi femminili e mi ha accompagnato... l'ho ringraziato appoggiandomi alla porta, guardandolo intensamente e buttando l'occhio anche nei pantaloni. Beh, gli ho fatto capire che avrei voluto succhiarglielo quel pisello... quindi siamo entrati e ci siamo infilati nel bagnetto. Dopo esserci baciati vigorosamente, gli ho tolto la maglia e ho leccato gli addominali, scolpiti duri, poi piano piano sono scesa giù abbassandogli i pantaloni. Mi sono levata il top e lui ha iniziato a stringermi i capezzoli, io ci passavo la punta del suo pisello sopra, ci sbattevo sopra, gliel'ho fatto mettere in mezzo al seno e ho iniziato a segarlo così, vedevo la sua cappella turgida e rossa che sbucava fuori dal mio seno. Mi ha preso la testa e tenuto i capelli così ho iniziato a succhiarglielo fortissimo, - avevo ragione - era grossissimo e venoso. Gli accarezzavo e baciavo le palle, pulite e rasate, gonfissime. Il suo pisello pulsava tantissimo in bocca, succhiavo così forte che venendo dopo qualche minuto mi ha riempito la bocca, gli ho fatto vedere che lo ingoiavo ma un po' l'ho fatto colare sul seno.
Alessandro, l'istruttore mi ha detto "Fatti una doccia, non puoi uscire così", ho riso dicendo "questo lo dici tu" poi scherzosamente gli ho detto "vieni?" ma non ha accettato ma è rimasto a guardarmi mentre mi lavavo, che strana sensazione".
"Immaginavo succedesse qualcosa del genere" dissi.
"Vabbè dai, è il primo giorno, poteva capitare a chiunque eheheh" disse lei.
"Nei prossimi giorni quello ti scopa, ne sono certo" risposi serafico.
"Probabilmente sì, voglio quel pisello!".
Proprio qualche settimana fa Giulia ha deciso di iscriversi in palestra.
Guarda Paolo, sono diventata un po' più grassoccia... devo per forza iscrivermi in palestra", la mia risposta 'salvagente' è stata "ma no, io non ti vedo così" "eh, tu mi ami, grazie eh". Non continuammo quel discorso, ma è vero Giulia avevo messo qualche chiletto in più quindi il suo corpo era leggermente più formoso ma sempre in perfetta forma. La mattina seguente la trovai intenta a cercare abbigliamento sportivo su internet. "Giulia, che fai?" "Sto cercando abbigliamento sportivo, ho deciso! Mi iscrivo in palestra". Le do un bacio e le rispondo con un semplicissimo ok.
In pochi giorni arrivarono gli indumenti che, a mio parere, erano un po' stretti, ma a lei andavano bene. Si era ordinata vari top colorati fluo decisamente scollati e fuori misura, infatti aveva praticamente il seno di fuori, coprendo bene i capezzoli ma comunque sbordava tutto fuori, dei pantaloni neri altrettanto aderenti che risaltavano le labbra della figa. Le chiedo "Ti ci trovi bene?" Risposta immediata "Si, perfettamente".
Arrivato il primo giorno di palestra, un po' emozionata mi disse "sto andando in palestra, poi ti chiamo".
Mi chiamò dopo quasi un'ora e mezza, io stavo a casa a poltrire e iniziò così: Hey, ciao Paolo, ho finito ora, mamma mia che stanchezza", "Racconta" dissi io.
"Beh ho fatto un po' di riscaldamento, mi ha seguito tutto il tempo un istruttore, Alessandro, moro, alto, muscoloso, un bel ragazzo insomma. Mi ha fatto fare prima stretching per le braccia e il petto e mi diceva come fare, si avvicinava tantissimo, sentivo anche il suo respiro sul mio seno addirittura, avevo i capezzoli durissimi... questo cosa mi ha imbarazzato e bagnare. Credo non se ne sia accorto, spero, sennò che figura! Poi ho fatto allungamento e distensioni per le gambe, su un macchinario che non so il nome, aprivo e chiudevo le gambe e lui stava lì davanti a guardarmi... credo mi abbia guardato anche là, cioè, un po' sorridevo e lui continuava a guardare tutto.
Poi mi ha fatto fare un esercizio per i glutei, tipo squat, allora lì mi ha sfiorato la schiena e fondoschiena, che brivido mi è passato.
Subito dopo ho fatto un esercizio che si chiama plank e si messo davanti col cronometro a contare, facevo qualche secondo e poi riposavo così avanti per qualche minuto e credo che lì si sia goduto lo spettacolo, avevo praticamente il seno fuori, anche se provavo a coprirmi non ci riuscivo, lui guardava e io guardavo anche il suo bozzo nei pantaloni.
Quell'esercizio secondo me è durato anche troppo, infatti ho le braccia stanche.
Dopo questo esercizio mi ha detto di riposarmi e che avrebbe fatto una scheda personalizzata, mi ha detto che dovrà seguirmi lui almeno all'inizio per ambientarmi e capire gli esercizi, infatti ci devo tornare dopodomani", Paolo oh, ci sei?".
Io che nel mentre mi segavo al telefono, risposi distrattamente "sisi, certo".
"Giulia, è successo altro?".
"Tipo?"
"Beh... dai".
"Beh, come dire... alla fine dell'allenamento ho chiesto dove erano gli spogliatoi femminili e mi ha accompagnato... l'ho ringraziato appoggiandomi alla porta, guardandolo intensamente e buttando l'occhio anche nei pantaloni. Beh, gli ho fatto capire che avrei voluto succhiarglielo quel pisello... quindi siamo entrati e ci siamo infilati nel bagnetto. Dopo esserci baciati vigorosamente, gli ho tolto la maglia e ho leccato gli addominali, scolpiti duri, poi piano piano sono scesa giù abbassandogli i pantaloni. Mi sono levata il top e lui ha iniziato a stringermi i capezzoli, io ci passavo la punta del suo pisello sopra, ci sbattevo sopra, gliel'ho fatto mettere in mezzo al seno e ho iniziato a segarlo così, vedevo la sua cappella turgida e rossa che sbucava fuori dal mio seno. Mi ha preso la testa e tenuto i capelli così ho iniziato a succhiarglielo fortissimo, - avevo ragione - era grossissimo e venoso. Gli accarezzavo e baciavo le palle, pulite e rasate, gonfissime. Il suo pisello pulsava tantissimo in bocca, succhiavo così forte che venendo dopo qualche minuto mi ha riempito la bocca, gli ho fatto vedere che lo ingoiavo ma un po' l'ho fatto colare sul seno.
Alessandro, l'istruttore mi ha detto "Fatti una doccia, non puoi uscire così", ho riso dicendo "questo lo dici tu" poi scherzosamente gli ho detto "vieni?" ma non ha accettato ma è rimasto a guardarmi mentre mi lavavo, che strana sensazione".
"Immaginavo succedesse qualcosa del genere" dissi.
"Vabbè dai, è il primo giorno, poteva capitare a chiunque eheheh" disse lei.
"Nei prossimi giorni quello ti scopa, ne sono certo" risposi serafico.
"Probabilmente sì, voglio quel pisello!".
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Commenti dei lettori al racconto erotico