Cam 4 - La chiusura del cerchio
di
MAC
genere
dominazione
Scusate se per più di un anno non ho più scritto ma sono stato particolarmente impegnato.
Direi che questo racconto può volgere al termine e chiudere con questo quarto capitolo il suo ciclo.
Riprendo dall'ultima scena raccontata (la chiave sbagliata).
Mancavano ancora quei maledetti 3 giorni alla liberazione e dopo l'episodio della chiave sbagliata mi sentivo ormai come un oggetto nelle sue mani,ero frustrato più del solito, l'eccitazione era sempre lì dietro l'angolo ma sempre e solo mentale,purtroppo.
Cercai di non pensare e arrivai a termine della "prova", primo di luglio.
All'una di notte mi arrivo' un messaggio whattsapp da Francesca con scritto " 5 minuti e vengo da te Enri".
Non nego che mi sentivo strano, spaventato ma eccitato, speravo in una fine, non avrei piu resistito, nemmeno un giorno in più.
Entro' Francesca ed io ero nel letto.
Sul suo volto un sorriso, il braccio sinistro dietro la schiena come nascondesse qualcosa e alla caviglia la chiave della gabbietta.
Faceva caldo, lei vestita con un perizoma nero e un reggiseno bianco.
Me lo ricordo come se fosse successo ieri.
Emotivamente non sapevo etichettare lo stato d'animo,adrenalina,paura,eccitazione tutto in un'unica emozione.
" Enri devo farti i complimenti per quello che hai fatto, hai seguito tutte le regole da me imposte, ho controllato tutti i video questa sera prima di venire da te"
"... ora finiamo in bellezza"
Nella mano sinistra che prima nascondeva dietro la schiena teneva un piccolo vibratore dalla forma pseudofallica se così possiamo dire.
"Ora ti spiego, e sappi che verrai se la cosa ti tranquillizza ahah"
" Adesso ti metti a terra a quattro zampe,nudo"
"Va bene Francesca" e così feci.
" Bene ora faccio delle cose e tu non dovrai fiatare fino a che non te lo dirò io"
Feci si con la testa.
Lei si tolse una delle ciabatte, prese della scotch e scoccio' la ciabatta sulla mia faccia. L'odore era magnifico e la' sotto cominciava a farmi male.
Mi guardo' e con un sorriso,si alzo',andò dietro e accese il piccolo vibratore.
Mi tocco' le palle prendedole bene con la mano,tastandole,tirando qualche piccolo colpetto prima con la mano e poi dolcemente con il piede.
" Enri verrai con la gabbietta e mangerai tutto e poi vedremo"
Cosa significa poi vedremo? Mi chiesi tra me e me senza fiatare.
Inizio' con il vibratore sulle palle ormai gonfie e bluastre e ogni tanto pressava sulla gabbietta.
Il rumore di plastica contro plastica, quel ticchettio mi faceva esplodere la mente.
Non passo' molto dal mio "milking".
Francesca quando capi',dai gemiti e dagli spasmi muscolari che stavo per venire, quel secondo prima,allontano' il vibratore.
Io ormai però stavo esplodendo. Ero un fiume in piena.
Venni e venni tanto con un orgasmo rovinato in gabbietta.
Ero felice e svuotato,frustrato.
Francesca si paleso' di nuovo davanti a me con un sorriso stampato in faccia.
Molto delicatamente mi tolse il nastro adesivo dalla faccia e tolse la ciabatta,mi guardo' e disse solo
" Girati, guarda e lecca tutto"
Mi voltai, un lago di sperma, la gabbia ancora gocciolava.
"Devi leccare e finito questo potrai ritornare libero"
Era la sfida finale.
Ancora con la gabbia cominciai a leccare, e piano piano con disgusto terminai tutto.
" Bene Enri ora ringrazia"
" Va bene Fracesca, ti ringrazio molto"
" Bravo cucciolo ahah".
Si avvicinò il piede alle mani e si tolse la cavigliera con la chiave.
" Ora Enri seduto sulle ginocchia di fronte a me su' su' veloce. "
Obbedi'.
Prese la gabbietta, inseri' la chiave nel lucchetto e CLICK tolse il lucchetto,e piano piano sfilò la gabbietta rosa.
Il mio cazzo era piccolissimo,rosso,tramortito. Lei sorrise e ci fece cadere un po' di saliva sopra.
"Ora vestiti e vieni in camera mia Enri".
" Va bene Francesca"
Mi vestitii e la segui'.
"Adesso togli di nuovo i vestiti che chiudo la porta a chiave. Farai il mio schiavo fino a domattina"
"Va bene Francesca"
" Vieni e leccami il culo che ti piace tanto poi quando ti dico io passa ai piedi".
Così feci,ero felice.
""Nel mentre sei libero di segarti il cazzetto,
dormirai qui a terra a bordo letto e domani voglio essere svegliata alle 9:30 mentre timidamente mi lecchi di nuovo il culo. Quando mi sveglio ti sputero' in bocca e sul cazzetto e tu dovrai ringraziarmi facendoti un'altra sega, seghino! Ahah".
Così feci,tutto alla lettera, prima leccai l'ano poi quei piedi meravigliosi mi feci 2 seghe nel mentre ma lei nemmeno mi calcolo'.
Un po' stanco mi appisolai a bordo del letto su un piccolo tappeto.
Alle 9:30 la svegliai leccandole piano piano il culo e nel mentre ricordo parecchia aria che mi arrivò in faccia, la cosa mi fece eccitare terribilmente.
Piano piano si sveglio' ed io mi ero rimesso a bordo letto in attesa del da farsi.
Lei mi sputo' in faccia e sul cazzetto ed io iniziai nuovamente a masturbarmi.
Lei era felice,le si leggeva in faccia.
Venni' e lei si alzò, senza proferire parola.
I miei compiti per i mesi successivi furono sempre questi pulire culo e piedi con la lingua prima di dormire e al mattino il rito del risveglio.
Andò avanti così per tutta l'estate.
Un paio di volte mi costrinse a mettermi appoggiato al mio letto a testa in giù e a bocca aperta,mani dietro la schiena, mentre lei mi segava dolcemente per poi far cadere il tutto perfettamente dentro la mia bocca e ridere.
Altre volte (episodi sempre arginati in questo periodo) mi fece indossare la piccola gabbietta per poi inserirmi dietro il piccolo dildo vibrante che teneva nascosto nel suo armadio.
Gabbietta di castità rosa e su' e giù fino a quando non riuscì a venire 2 volte con un orgasmo prostatico.
Altre volte quel piccolo dildo lo infilava lei nel suo di dietro mentre io dovevo rimanere fermo a guardarla godere.
Finito di giocare quel dildo veniva dato a me mentre Francesca lo teneva all'estremità opposta,mi veniva ordinato di leccarlo e pulirlo e nel mentre lei con i piedi sfiorava il mio cazzo fino a farmi venire.
Imbarazzante se ci penso ora, ma gratificante allo stesso tempo.
Quando andava in palestra con Alessia non faceva più la doccia, rientrava in casa e mi ordinava di leccare le ascelle, il culo ed i piedi. Poi dritta sotto la doccia.
Ero sempre eccitato.
Quello che è successo rimarrà per sempre tra me e Francesca.
Vi dico che alla fine io sono fidanzato da 4 anni con la sua amica Alessia ( non so se la ricordate, ho parlato di lei nei primi racconti, comunque mia sorella scopri' che anche lei aveva un indole da dominatrice fetish e anche un debole per il sottoscritto). Alessia ovviamente non sa nulla.
Tra me e mia sorella non è mai cambiato niente, ovviamente dopo quell'anno,quell'estate magica non abbiamo più fatto niente di tutto ciò.
Io ho finito gli studi e lei anche. Ci sentiamo sempre e viviamo in due città vicine, Alessia e Francesca come al liceo sono sempre molto amiche.
Devo molto a mia sorella e le voglio molto bene.
La ringrazio per avermi fatto conoscere l'amore della mia vita, Alessia.
Grazie a voi lettori che avete letto tutti e 4 i capitoli che ho scritto.
Siate sempre voi stessi con la persona che amate e tutto andrà bene.
Con un po' tristezza vi saluto e vi auguro una buona vita.
Direi che questo racconto può volgere al termine e chiudere con questo quarto capitolo il suo ciclo.
Riprendo dall'ultima scena raccontata (la chiave sbagliata).
Mancavano ancora quei maledetti 3 giorni alla liberazione e dopo l'episodio della chiave sbagliata mi sentivo ormai come un oggetto nelle sue mani,ero frustrato più del solito, l'eccitazione era sempre lì dietro l'angolo ma sempre e solo mentale,purtroppo.
Cercai di non pensare e arrivai a termine della "prova", primo di luglio.
All'una di notte mi arrivo' un messaggio whattsapp da Francesca con scritto " 5 minuti e vengo da te Enri".
Non nego che mi sentivo strano, spaventato ma eccitato, speravo in una fine, non avrei piu resistito, nemmeno un giorno in più.
Entro' Francesca ed io ero nel letto.
Sul suo volto un sorriso, il braccio sinistro dietro la schiena come nascondesse qualcosa e alla caviglia la chiave della gabbietta.
Faceva caldo, lei vestita con un perizoma nero e un reggiseno bianco.
Me lo ricordo come se fosse successo ieri.
Emotivamente non sapevo etichettare lo stato d'animo,adrenalina,paura,eccitazione tutto in un'unica emozione.
" Enri devo farti i complimenti per quello che hai fatto, hai seguito tutte le regole da me imposte, ho controllato tutti i video questa sera prima di venire da te"
"... ora finiamo in bellezza"
Nella mano sinistra che prima nascondeva dietro la schiena teneva un piccolo vibratore dalla forma pseudofallica se così possiamo dire.
"Ora ti spiego, e sappi che verrai se la cosa ti tranquillizza ahah"
" Adesso ti metti a terra a quattro zampe,nudo"
"Va bene Francesca" e così feci.
" Bene ora faccio delle cose e tu non dovrai fiatare fino a che non te lo dirò io"
Feci si con la testa.
Lei si tolse una delle ciabatte, prese della scotch e scoccio' la ciabatta sulla mia faccia. L'odore era magnifico e la' sotto cominciava a farmi male.
Mi guardo' e con un sorriso,si alzo',andò dietro e accese il piccolo vibratore.
Mi tocco' le palle prendedole bene con la mano,tastandole,tirando qualche piccolo colpetto prima con la mano e poi dolcemente con il piede.
" Enri verrai con la gabbietta e mangerai tutto e poi vedremo"
Cosa significa poi vedremo? Mi chiesi tra me e me senza fiatare.
Inizio' con il vibratore sulle palle ormai gonfie e bluastre e ogni tanto pressava sulla gabbietta.
Il rumore di plastica contro plastica, quel ticchettio mi faceva esplodere la mente.
Non passo' molto dal mio "milking".
Francesca quando capi',dai gemiti e dagli spasmi muscolari che stavo per venire, quel secondo prima,allontano' il vibratore.
Io ormai però stavo esplodendo. Ero un fiume in piena.
Venni e venni tanto con un orgasmo rovinato in gabbietta.
Ero felice e svuotato,frustrato.
Francesca si paleso' di nuovo davanti a me con un sorriso stampato in faccia.
Molto delicatamente mi tolse il nastro adesivo dalla faccia e tolse la ciabatta,mi guardo' e disse solo
" Girati, guarda e lecca tutto"
Mi voltai, un lago di sperma, la gabbia ancora gocciolava.
"Devi leccare e finito questo potrai ritornare libero"
Era la sfida finale.
Ancora con la gabbia cominciai a leccare, e piano piano con disgusto terminai tutto.
" Bene Enri ora ringrazia"
" Va bene Fracesca, ti ringrazio molto"
" Bravo cucciolo ahah".
Si avvicinò il piede alle mani e si tolse la cavigliera con la chiave.
" Ora Enri seduto sulle ginocchia di fronte a me su' su' veloce. "
Obbedi'.
Prese la gabbietta, inseri' la chiave nel lucchetto e CLICK tolse il lucchetto,e piano piano sfilò la gabbietta rosa.
Il mio cazzo era piccolissimo,rosso,tramortito. Lei sorrise e ci fece cadere un po' di saliva sopra.
"Ora vestiti e vieni in camera mia Enri".
" Va bene Francesca"
Mi vestitii e la segui'.
"Adesso togli di nuovo i vestiti che chiudo la porta a chiave. Farai il mio schiavo fino a domattina"
"Va bene Francesca"
" Vieni e leccami il culo che ti piace tanto poi quando ti dico io passa ai piedi".
Così feci,ero felice.
""Nel mentre sei libero di segarti il cazzetto,
dormirai qui a terra a bordo letto e domani voglio essere svegliata alle 9:30 mentre timidamente mi lecchi di nuovo il culo. Quando mi sveglio ti sputero' in bocca e sul cazzetto e tu dovrai ringraziarmi facendoti un'altra sega, seghino! Ahah".
Così feci,tutto alla lettera, prima leccai l'ano poi quei piedi meravigliosi mi feci 2 seghe nel mentre ma lei nemmeno mi calcolo'.
Un po' stanco mi appisolai a bordo del letto su un piccolo tappeto.
Alle 9:30 la svegliai leccandole piano piano il culo e nel mentre ricordo parecchia aria che mi arrivò in faccia, la cosa mi fece eccitare terribilmente.
Piano piano si sveglio' ed io mi ero rimesso a bordo letto in attesa del da farsi.
Lei mi sputo' in faccia e sul cazzetto ed io iniziai nuovamente a masturbarmi.
Lei era felice,le si leggeva in faccia.
Venni' e lei si alzò, senza proferire parola.
I miei compiti per i mesi successivi furono sempre questi pulire culo e piedi con la lingua prima di dormire e al mattino il rito del risveglio.
Andò avanti così per tutta l'estate.
Un paio di volte mi costrinse a mettermi appoggiato al mio letto a testa in giù e a bocca aperta,mani dietro la schiena, mentre lei mi segava dolcemente per poi far cadere il tutto perfettamente dentro la mia bocca e ridere.
Altre volte (episodi sempre arginati in questo periodo) mi fece indossare la piccola gabbietta per poi inserirmi dietro il piccolo dildo vibrante che teneva nascosto nel suo armadio.
Gabbietta di castità rosa e su' e giù fino a quando non riuscì a venire 2 volte con un orgasmo prostatico.
Altre volte quel piccolo dildo lo infilava lei nel suo di dietro mentre io dovevo rimanere fermo a guardarla godere.
Finito di giocare quel dildo veniva dato a me mentre Francesca lo teneva all'estremità opposta,mi veniva ordinato di leccarlo e pulirlo e nel mentre lei con i piedi sfiorava il mio cazzo fino a farmi venire.
Imbarazzante se ci penso ora, ma gratificante allo stesso tempo.
Quando andava in palestra con Alessia non faceva più la doccia, rientrava in casa e mi ordinava di leccare le ascelle, il culo ed i piedi. Poi dritta sotto la doccia.
Ero sempre eccitato.
Quello che è successo rimarrà per sempre tra me e Francesca.
Vi dico che alla fine io sono fidanzato da 4 anni con la sua amica Alessia ( non so se la ricordate, ho parlato di lei nei primi racconti, comunque mia sorella scopri' che anche lei aveva un indole da dominatrice fetish e anche un debole per il sottoscritto). Alessia ovviamente non sa nulla.
Tra me e mia sorella non è mai cambiato niente, ovviamente dopo quell'anno,quell'estate magica non abbiamo più fatto niente di tutto ciò.
Io ho finito gli studi e lei anche. Ci sentiamo sempre e viviamo in due città vicine, Alessia e Francesca come al liceo sono sempre molto amiche.
Devo molto a mia sorella e le voglio molto bene.
La ringrazio per avermi fatto conoscere l'amore della mia vita, Alessia.
Grazie a voi lettori che avete letto tutti e 4 i capitoli che ho scritto.
Siate sempre voi stessi con la persona che amate e tutto andrà bene.
Con un po' tristezza vi saluto e vi auguro una buona vita.
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