"A maiala" mi ha telefonato proprio quando mi serviva lei
di
Buongustatio
genere
etero
Dicasi "a maiala" la mia donna delle pulizie, che se l'ho messa in rubrica in questo modo, un motivo ci sarà. Tempo fa dovevo pregarla, per farla venire, che era sempre super occupata e convocare uno specialista medico a domicilio, di quelli dalla precella d'oro, sarebbe stato molto più facile. Adesso è lei che chiama. Ricordandomi che sono passati tot giorni dall'ultima volta ed è il caso di darci una ripassatina. Alla cucina, al pavimento, alle stanze. Io una ripassatina la darei a lei, perchè mi arrapa. Sebben non bella e non di primo pelo.
Oggi è Domenica e ha insistito un po' troppo a telefonare sul mio cellulare. Prima di mattina, che stavo ancora dormendo e non le ho risposto. Poi intorno alle 14,00 che ero in conferenza su skipe, pertanto non le ho risposto. Finalmente, mentre ero in un bar a prendere il caffè e stavo guardandomi una tardona, atteggiata a maiala, dai modi molto arrapanti nello stare seduta e nello cosciare, fantasticando di portarmela a casa, per farmi fare un bel rigatone o pompino, ma rendendomi conto che non potevo andare là a farle la propposta oscena così su due piedi, senza prendermi un favvanculo, desistevo dal fare la fantasticheria del pompino nella mia testa, squilla il telefonino.
Visualizzo il nome "a maiala" e rispondo. Lei: - finalmente, la sto chiamando da stamattina. Io: - e che cavolo, se non rispondo, non casca mica il mondo.
Lei: - per me sapere se li rimedio domani o no, i 20 euro, fa la differenza.
Ho preso la palla al balzo, spostando l'idea del pompino con la tardona del bar, su di lei "a maiala".
Sentite, le ho detto: - se ci vediamo stasera alle 20,00, rimadiamo gli euretti per stasera e poi domani è un altro giorno e li rimediamo altri di euretti.
Lei: - meno male, meno male; ma a quell'ora mi metto a fare le pulizie ?
Io: - no, che pulizie, magari mi fate un giro di "carte". "A maiala" fa anche la cartomente, leva il malocchio e pur di rimediare per unire il pranzo con la cena, le fa tutte.
Lei: - va bene,allora porto le carte dei tarocchi? Io: - importante è che venite vestita come vi ho incontrata giorni fa al paese. Vista da dietro l'impatto che ha dato a me, ma oggettivemente credo che lo desse a tutti gli ETERO, è stata di una bella siluette con una gonna corta e delle gambotte arrapanti, di una femmina coi capelli biondi. Io ho pure commentato tra me e me: guarda che bel pezzo di sorca sta passando.
Poi mi sono accorto che ra lei "a maiala", perchè l'ho superata a e mi ha chiamato lei.
Quasi quasi me la sarei fatta !!! Gli l'ho pure detto: - per la miseria, che fisico che avete! Vi stavo guardando con un certo interesse a fermarvi e siete voi. Lei non ha risposto, ma ridacchiava compiaciuta.
Insomma. tornando a bomba: Le ho fatto capire che non doveva venire in tenuta da lavoro in pantaloni da lavoro, ma con una bella "quasi" mini gonna, come l'avevo incontrata quel giorno.
Fatto sta che alle 20,00 in punto, si è presentata al piano spra, dove abito, non sotto dove ho lo studio, vestita molto, molto, molto, molto più arrapante di come se ne andava girando quel giorno.
Non aveva una quasi mini gonna, ma una minigonna con lo spacco e un bel completino dove le tette le facevano la loro porca figura. O maiala figura, che dir si voglia, riferita la cosa a: "a-maiala".
Le carte tarocchi le ha tirate fuori "tanto per". Aspettandosi che io le dicessi, quello che poi le ho detto:
-stasera lasciate perdere i tarocchi. Lei: - E allora che devo fà?
Al che non sono stato lì a fare giri di parole. Sentite, mettevevi seduta sulla poltrona e quelle belle 2 cosce che si vedono, sono quello che ci voleva stasera per farmi una bella sega. Non dovete fare niente, faccio tutto io.
Ha capito al volo e si è messa con le cosce nel modo più adatto per far sparare la sega all'osservatore delle cosce medesime, meglio di una indossatrice professionsita giovane.
Che dico meglio; centomila volte meglio.
Io stavo sul divano lungo. Lei sulla poltrona monoposto, di fronte a me.
La visione era da sega, come si suole dire, se uno è ETERO.
Mi sono sparato la sega a occhi chiusi, pensando alla arrapantissima tardona, che avevo stisto al bar prima. E li ho riaperti al momento della sborrata, quardando quelle reali davanti a me di cosce. Ne è venuta fuori una copiosa sborrata, che è finita un metro un alto, ricadendo giù.
Gliel'ho detto: - vedete, ho fatto bene a farvi venire stasera. Mi sarei fatto una sega fantasticando e invece me la sono fatta con le vostre cosce.
Lei prontamente: se me lo dicevate, vi facevo venire dentro la bocca.
Io: - adesso che lo so, ci rivedremo presto. Intanto domani vediamoci per le pulizie di casa e di sotto.
Lei: - come se niente fosse stato: - lo compro io l'acido tamponato per dare per terra?
Io: si, si, compratelo voi.
Ha guadagnato l'uscita e si è presa 20 euro + 20 per lo scomodo della domenica.
Per lei essersi beccata 40 euro, i n poco più di una manciata di minuti, è stata una manna dal cielo.
Per me 40 euro, per farmi una bella sega con "veduta" realistica, è stata una provvidenza dal cielo. Meno male che di mattina non avevo risposto ed ho risposto mmentre ero intento a guardare una tardona arrapante e a fantasticare ....
Il bisogno agurra l'ingegno. Di saper chiedere, quello che normalmente uno non chiederebbe.
E' andata a pippa di cocco, come si suole dire.
Oggi è Domenica e ha insistito un po' troppo a telefonare sul mio cellulare. Prima di mattina, che stavo ancora dormendo e non le ho risposto. Poi intorno alle 14,00 che ero in conferenza su skipe, pertanto non le ho risposto. Finalmente, mentre ero in un bar a prendere il caffè e stavo guardandomi una tardona, atteggiata a maiala, dai modi molto arrapanti nello stare seduta e nello cosciare, fantasticando di portarmela a casa, per farmi fare un bel rigatone o pompino, ma rendendomi conto che non potevo andare là a farle la propposta oscena così su due piedi, senza prendermi un favvanculo, desistevo dal fare la fantasticheria del pompino nella mia testa, squilla il telefonino.
Visualizzo il nome "a maiala" e rispondo. Lei: - finalmente, la sto chiamando da stamattina. Io: - e che cavolo, se non rispondo, non casca mica il mondo.
Lei: - per me sapere se li rimedio domani o no, i 20 euro, fa la differenza.
Ho preso la palla al balzo, spostando l'idea del pompino con la tardona del bar, su di lei "a maiala".
Sentite, le ho detto: - se ci vediamo stasera alle 20,00, rimadiamo gli euretti per stasera e poi domani è un altro giorno e li rimediamo altri di euretti.
Lei: - meno male, meno male; ma a quell'ora mi metto a fare le pulizie ?
Io: - no, che pulizie, magari mi fate un giro di "carte". "A maiala" fa anche la cartomente, leva il malocchio e pur di rimediare per unire il pranzo con la cena, le fa tutte.
Lei: - va bene,allora porto le carte dei tarocchi? Io: - importante è che venite vestita come vi ho incontrata giorni fa al paese. Vista da dietro l'impatto che ha dato a me, ma oggettivemente credo che lo desse a tutti gli ETERO, è stata di una bella siluette con una gonna corta e delle gambotte arrapanti, di una femmina coi capelli biondi. Io ho pure commentato tra me e me: guarda che bel pezzo di sorca sta passando.
Poi mi sono accorto che ra lei "a maiala", perchè l'ho superata a e mi ha chiamato lei.
Quasi quasi me la sarei fatta !!! Gli l'ho pure detto: - per la miseria, che fisico che avete! Vi stavo guardando con un certo interesse a fermarvi e siete voi. Lei non ha risposto, ma ridacchiava compiaciuta.
Insomma. tornando a bomba: Le ho fatto capire che non doveva venire in tenuta da lavoro in pantaloni da lavoro, ma con una bella "quasi" mini gonna, come l'avevo incontrata quel giorno.
Fatto sta che alle 20,00 in punto, si è presentata al piano spra, dove abito, non sotto dove ho lo studio, vestita molto, molto, molto, molto più arrapante di come se ne andava girando quel giorno.
Non aveva una quasi mini gonna, ma una minigonna con lo spacco e un bel completino dove le tette le facevano la loro porca figura. O maiala figura, che dir si voglia, riferita la cosa a: "a-maiala".
Le carte tarocchi le ha tirate fuori "tanto per". Aspettandosi che io le dicessi, quello che poi le ho detto:
-stasera lasciate perdere i tarocchi. Lei: - E allora che devo fà?
Al che non sono stato lì a fare giri di parole. Sentite, mettevevi seduta sulla poltrona e quelle belle 2 cosce che si vedono, sono quello che ci voleva stasera per farmi una bella sega. Non dovete fare niente, faccio tutto io.
Ha capito al volo e si è messa con le cosce nel modo più adatto per far sparare la sega all'osservatore delle cosce medesime, meglio di una indossatrice professionsita giovane.
Che dico meglio; centomila volte meglio.
Io stavo sul divano lungo. Lei sulla poltrona monoposto, di fronte a me.
La visione era da sega, come si suole dire, se uno è ETERO.
Mi sono sparato la sega a occhi chiusi, pensando alla arrapantissima tardona, che avevo stisto al bar prima. E li ho riaperti al momento della sborrata, quardando quelle reali davanti a me di cosce. Ne è venuta fuori una copiosa sborrata, che è finita un metro un alto, ricadendo giù.
Gliel'ho detto: - vedete, ho fatto bene a farvi venire stasera. Mi sarei fatto una sega fantasticando e invece me la sono fatta con le vostre cosce.
Lei prontamente: se me lo dicevate, vi facevo venire dentro la bocca.
Io: - adesso che lo so, ci rivedremo presto. Intanto domani vediamoci per le pulizie di casa e di sotto.
Lei: - come se niente fosse stato: - lo compro io l'acido tamponato per dare per terra?
Io: si, si, compratelo voi.
Ha guadagnato l'uscita e si è presa 20 euro + 20 per lo scomodo della domenica.
Per lei essersi beccata 40 euro, i n poco più di una manciata di minuti, è stata una manna dal cielo.
Per me 40 euro, per farmi una bella sega con "veduta" realistica, è stata una provvidenza dal cielo. Meno male che di mattina non avevo risposto ed ho risposto mmentre ero intento a guardare una tardona arrapante e a fantasticare ....
Il bisogno agurra l'ingegno. Di saper chiedere, quello che normalmente uno non chiederebbe.
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