Prima esperienza gay
di
Lovepiero
genere
gay
Sono un ragazzo etero ma ho sempre avuto la curiosità per il mondo gay.
Mi piace segarmi guardando i porno categoria gay ed ho provato più volte, con piacere a penetrarmi con il dito.
A 24 anni però mi ritrovo a non aver avuto nessuna esperienza omosessuale.
Così mi espongo online su un sito di incontri nella speranza di incontrare un coetaneo o magari più giovane per fare la mia prima esperienza.
Non è andata proprio così. Tutti i miei coetanei che ho trovato sono stati inconcludenti all’appuntamento. L’unico trentenne che ho trovato è di colore e quindi ho preferito evitare perché volevo ancora camminare dopo l’incontro.
Vengo attratto dalle foto di un certo Piero, sessantenne.
Inizio a scrivergli. Lui, probabilmente stupito, mi risponde se ho letto bene la sua età e con molta gentilezza ed educazione si propone di farmi da nave scuola.
Mi indica di presentarmi all’incontro in tuta e slip bianchi perché adora i corpi glabri come il mio in slip bianchi.
Lo raggiungo a casa sua. Il cuore mi sale in gola in ascensore e mi viene voglia di lasciar perdere tutto.
La porta si apre e di fronte a me eccolo Piero. Mi accoglie con un sorriso.
È un uomo abbastanza alto e in forma, capelli bianchi.
Anche lui indossa una tuta e una t-shirt.
Mi fa entrare frettolosamente in casa. È un appartamento ben curato ma Pietro, dopo avermi chiesto se voglio qualcosa da bere, mi porta dritto in camera sua.
Entro in quella stanza e mi sento un po’ in soggezione. Mi sento una puttana in un bordello.
Piero mi fa accomodare. Ci sdraiamo con la schiena appoggiata ai cuscini. Mi dice di rilassarmi e la sua mano inizia a toccarmi le cosce e il pacco da fuori la tuta.
Lascio toccarmi dalle sue mani. È una sensazione strana, di solito quando le ragazze mi toccano mi va in tiro immediatamente. Chiudo gli occhi e inizio a toccarlo anch’io.
Sento il suo odore di dopobarba e il suo cazzo che sotto le mie mani prende vita. Piero mi toglie la t-shirt togliendosi anche la sua. Poi mi toglie i pantaloni della tuta lasciandomi in slip. Mi dice di voltarmi per guardami bene anche dietro.
Tempo di rigirarmi ed era completamente nudo.
Piero si alza, viene dietro di me e mi porta davanti ad uno specchio. Inizia ad ansimarmi nell’orecchio entrando piano piano con le dita nei miei slip toccandomi il cazzo e le palle.
Il suo invece me lo sfrega dietro.
“Sei pronto a giocare?” Mi chiede.
Mi giro, gli afferro il cazzo e glielo sego. È bello duro, piccolo ma duro con una cappella rossissima.
Quello che mi ha colpito sono i suoi coglioni, belli gonfi.
Faccio per inginocchiarmi ma Piero mi fa mettere a 69 sul letto. Lui sotto e io sopra. Mi ritrovo così nella situazione in cui ormai devo farlo. Porto il suo cazzo sulla guancia e inizio a baciargli le palle. Sapeva di uomo. Mi faccio inebriare così dal sapore di uomo e mi lascio andare leccandogli quel cazzo che sarà stato massimo 13 centimetri.
Mi piace averlo in bocca e mi piace quello che sta facendo lui con la lingua nel mio buco. Alterna dito e lingua creandomi un voglia assurda di quel cazzetto in culo.
Lo prendo ancora una volta tutto in bocca e Piero sento che senza indugi mi infila il secondo dito. Questa volta lo sento di più. Anzi fa quasi male ma è piacevole. Piero mi fa rialzare e mi fa mettere a pecora sul letto. Sento il gel freddo sul mio buco e subito dopo eccola la sua cappella. Ho ancora voglia di quel sapore in bocca e mi sento così troia che gli dico “non sai cosa darei per un altro uccello in bocca”. Piero sorride e non sento cosa mi risponde perché mi entra in culo ed è una sensazione strana mista piacere, fastidio, dolore e….ad un tratto paura di fargliela addosso.
Piero continua a penetrarmi ed io, senza essere toccato inizio a sborrare copiosamente sulle lenzuola.
È stato un orgasmo strano, lungo e molto piacevole.
Piero però non viene, continua e ad un certo punto gli dico che mi fa male il buco.
Piero esce. Guarda il letto e ride, “è normale”.
Riprendo a segarlo ma non ho il coraggio di mettere il cazzo in bocca e mi faccio venire addosso.
Concludiamo il pomeriggio con una bella doccia assieme con altra sega e siamo rimasti ottimi amici
Mi piace segarmi guardando i porno categoria gay ed ho provato più volte, con piacere a penetrarmi con il dito.
A 24 anni però mi ritrovo a non aver avuto nessuna esperienza omosessuale.
Così mi espongo online su un sito di incontri nella speranza di incontrare un coetaneo o magari più giovane per fare la mia prima esperienza.
Non è andata proprio così. Tutti i miei coetanei che ho trovato sono stati inconcludenti all’appuntamento. L’unico trentenne che ho trovato è di colore e quindi ho preferito evitare perché volevo ancora camminare dopo l’incontro.
Vengo attratto dalle foto di un certo Piero, sessantenne.
Inizio a scrivergli. Lui, probabilmente stupito, mi risponde se ho letto bene la sua età e con molta gentilezza ed educazione si propone di farmi da nave scuola.
Mi indica di presentarmi all’incontro in tuta e slip bianchi perché adora i corpi glabri come il mio in slip bianchi.
Lo raggiungo a casa sua. Il cuore mi sale in gola in ascensore e mi viene voglia di lasciar perdere tutto.
La porta si apre e di fronte a me eccolo Piero. Mi accoglie con un sorriso.
È un uomo abbastanza alto e in forma, capelli bianchi.
Anche lui indossa una tuta e una t-shirt.
Mi fa entrare frettolosamente in casa. È un appartamento ben curato ma Pietro, dopo avermi chiesto se voglio qualcosa da bere, mi porta dritto in camera sua.
Entro in quella stanza e mi sento un po’ in soggezione. Mi sento una puttana in un bordello.
Piero mi fa accomodare. Ci sdraiamo con la schiena appoggiata ai cuscini. Mi dice di rilassarmi e la sua mano inizia a toccarmi le cosce e il pacco da fuori la tuta.
Lascio toccarmi dalle sue mani. È una sensazione strana, di solito quando le ragazze mi toccano mi va in tiro immediatamente. Chiudo gli occhi e inizio a toccarlo anch’io.
Sento il suo odore di dopobarba e il suo cazzo che sotto le mie mani prende vita. Piero mi toglie la t-shirt togliendosi anche la sua. Poi mi toglie i pantaloni della tuta lasciandomi in slip. Mi dice di voltarmi per guardami bene anche dietro.
Tempo di rigirarmi ed era completamente nudo.
Piero si alza, viene dietro di me e mi porta davanti ad uno specchio. Inizia ad ansimarmi nell’orecchio entrando piano piano con le dita nei miei slip toccandomi il cazzo e le palle.
Il suo invece me lo sfrega dietro.
“Sei pronto a giocare?” Mi chiede.
Mi giro, gli afferro il cazzo e glielo sego. È bello duro, piccolo ma duro con una cappella rossissima.
Quello che mi ha colpito sono i suoi coglioni, belli gonfi.
Faccio per inginocchiarmi ma Piero mi fa mettere a 69 sul letto. Lui sotto e io sopra. Mi ritrovo così nella situazione in cui ormai devo farlo. Porto il suo cazzo sulla guancia e inizio a baciargli le palle. Sapeva di uomo. Mi faccio inebriare così dal sapore di uomo e mi lascio andare leccandogli quel cazzo che sarà stato massimo 13 centimetri.
Mi piace averlo in bocca e mi piace quello che sta facendo lui con la lingua nel mio buco. Alterna dito e lingua creandomi un voglia assurda di quel cazzetto in culo.
Lo prendo ancora una volta tutto in bocca e Piero sento che senza indugi mi infila il secondo dito. Questa volta lo sento di più. Anzi fa quasi male ma è piacevole. Piero mi fa rialzare e mi fa mettere a pecora sul letto. Sento il gel freddo sul mio buco e subito dopo eccola la sua cappella. Ho ancora voglia di quel sapore in bocca e mi sento così troia che gli dico “non sai cosa darei per un altro uccello in bocca”. Piero sorride e non sento cosa mi risponde perché mi entra in culo ed è una sensazione strana mista piacere, fastidio, dolore e….ad un tratto paura di fargliela addosso.
Piero continua a penetrarmi ed io, senza essere toccato inizio a sborrare copiosamente sulle lenzuola.
È stato un orgasmo strano, lungo e molto piacevole.
Piero però non viene, continua e ad un certo punto gli dico che mi fa male il buco.
Piero esce. Guarda il letto e ride, “è normale”.
Riprendo a segarlo ma non ho il coraggio di mettere il cazzo in bocca e mi faccio venire addosso.
Concludiamo il pomeriggio con una bella doccia assieme con altra sega e siamo rimasti ottimi amici
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Commenti dei lettori al racconto erotico