Incesto provocato e sensuale.

di
genere
incesti

Quando me la vidi davanti, dopo tanti anni, io ormai 60enne, lei 70enne, pensai che il tempo l’avesse colpita duramente , certamente aveva perso quella sensualità un po animale e quella voglia di sesso che le si leggeva in viso, quando era giovane.
La figlia, che era li con lei, e che avevo visto l’ultima volta quando laveva 7/8 anni, in qualche cosa mi era molto familiare, fisicamente replicava la madre, con tette a punta e separate, fianchi forti, senza essere culona, cosce solide, pelle un po scura, ma liscia.
E niente, ero tornato al mio paese natale, da dove ero partito via per andare all’università, circa 35 anni dopo, anche se non erano mancati viaggi, ma dopo la morte dei miei non ero più tornato.
Ormai avevo 60 anni, ma ricordavo perfettamente la casa, e i vicini, ma erano quasi tutti morti, rimanevano i figli.
Tranne questa vicina, Rosaria, che aveva dieci anni più di me, e di cui ricordavo il matrimonio, e l’attrazione sensuale, che mi portò ad avere molteplici rapporti con lei, nonostante il terrore che avessimo del marito, che aveva 15 anni più di lei, che faceva il venditore e macellaio di maiali .
Avrebbe potuto sventrarci in un attimo, tanto era bravo con i coltelli.
All’epoca in cui avemmo i primi rapporti, Rosaria aveva 27 anni ed aveva avuto da poco un bambino, io ne avevo 17, e non perdevo occasione per guardarla, spesso la vedevo in libertà nella sua casa, e pensare di fare sesso con lei.
I primi fuggevoli rapporti li avemmo quando il marito era fuori per lavoro, ma furono per me fonte di eccitazione incredibile, lei mi permise di toccarle il seno, e metterle una mano fra le cosce, ed era già una promessa.
E poi la trovai sola un giorno in cui le case nostre e dei vicini erano vuote per una festa, e lei era sola. Fu lei a chiamarmi, entrai emozionato e tremante lei mi calmò un po, e poi cominciammo un primo atto sessuale, in cui potevo ciucciarle le tette, e toccarla, mentre lei toccava me, e poi senza neanche spogliarci del tutto, si adagiò sul letto e mi aiutò a penetrarla.
Mi chiese di essere dolce, di non essere come gli altri maschi, che la trattavano come uno straccio, per quanto potevo, con l’eccitazione che avevo, fui un po attento a lei, anche se inesperto, ma contribuì a un bellissimo ed eccitante rapporto per entrambi il vigore giovanile, non so nemmeno quante volte ebbi degli orgasmi, ma tanto ripartivo immediatamente.
Ricordavo ancora tanti anni dopo, quel calore e quell’odore femminile che lei aveva, la pelle un po scura, ma lucida, e il fatto che fu la prima volta che mi fu concesso di finire con la sborra direttamente in figa, le ragazze avevano paura di restare incinte e mi allontanavano.
Lei governò le cose nei mesi ed anni successivi, aveva rapidi rapporti con il marito, ed ogni tanto, quando ci si sentiva sicuri, facevamo sesso in modo appassionato. Con lei imparai molte cose, non è che ne sapesse tanto, ma apprezzava in me sia l’irruenza che un po di delicatezza, che ci mettevo.

Ci fu poi un periodo in cui il marito era quasi sempre via, anche perché fu ricoverato in ospedale, lei era sola la sera, ed avemmo tanti rapporti eccitanti per me.
Poi rimase incinta, io lo seppi da mia madre, ma niente faceva pensare a me e neanche io ci pensai, lei aveva rapporti anche col marito.
Durante la gravidanza ci incontrammo solo una volta, poi io partii per l’università, e la vedevo solo quando tornavo.
La bambina che ebbe, era carina, e io l’avevo vista più o meno fino a quando aveva 6/ anni, poi mi trasferii per lavoro.
Seppi anni dopo dai miei che il marito di Rosaria era morto, non avevano avuto altri figli.
Nei rari momenti che tornavo l’avevo sempre salutata, poi mia madre mi disse che era successo un mezzo casino aveva dei rapporti con un vicino più giovane ma sposato, e per poco non finì in sparatoria.

Ora eravamo li, era proprio invecchiata male, e aveva vari problemi fisici, ma la figlia aveva la sua stessa risatina che tanto mi eccitava,
Il figlio era rimasto un mezzo selvatico, come il padre, era stato sposato e poi la moglie lo aveva denunciato, una mia cugina mi disse che correvano voci che avesse rapporti con la sorella, che aveva invece rifiutato diverse proposte di spasimanti.

Ma la figlia mi incuriosiva molto, si chiama Angela, in lei ritrovavo un po quello che era la madre.
Embè, chiesi e come mai una bella donna come te non è ancora sposata?
Perchè qui mi fanno tutti schifo, fu la sua risposta.
Scherzando le dissi che poteva venire in città con me, così poteva scegliere qualcosa di meglio.
Era molto avvenente, anche se non più giovanissima aveva 45 anni ancora.
Si disse Rosaria la mamma, falla uscire un po, in casa qui impazzisce.
Ve bene, dai devo andare a Roma per affari, se vuoi venire, vado in macchina, ci facciamo un giro, mi sbrigo subito.
Se vuoi restare la sera, c’è posto per te in uno studentato di suore che conosco.
Accettò, preparò una valigia, facemmo un breve viaggio in macchina, in cui fu un po acida.
Io non ci voglio andare dalle suore, disse.
Va bene, io vado in albergo, vedo se hanno un’altra camera.
Mi sorprese, no, voglio stare con te.
Ma dai, sono vecchio, potrei esserti padre.
Si ostinò, mah vediamo che succede, la portai a cena in un bellissimo locale, aveva bevuto un po di vino che le faceva girare la testa, le brillavano gli occhi e appena fummo in camera, si attaccò al collo, e mi baciò con grande passione.
Stavolta non esitai la spogliai nuda, aveva il corpo molto sodo e femminile , non sembrava avesse particolari malizie, ed anche se ero abituato a preliminari e giochi ormai alla mia età, ora mi comportai in modo giovanile, un lungo rapporto io dentro di lei, cambiando spesso posizione senza uscire,
Aveva lo stesso odore di sua madre, lo ricordavo perfettamente ora.
Dopo un orgasmo contemporaneo, e felice, rimanemmo a fianco, mi chiese se con sua mama era la stessa cosa.
Rimasi colpito, ma come sai? Me lo detto lei. Ero un ragazzo, sai , ma le ho voluto bene, e poi un ragazzo non ragiona.
E come mai hai voluto stare con me? Indovina, rispose lei, e poi mi disse, paparino , ma non m’insegni niente di arti amorose?
Mi dicono che hai avuto belle donne, insegnami anche a me ad essere brava a letto.
La presi come una sfida , e cominciammo prima un rapporto orale, fui io a titillarle per primo il clitoride, cosa che la faceva fremere, e poi lei mi ricambiò, eccitandomi tantissimo.
Sai le dissi, noi uomini anziani ci andiamo piano, con tua madre era diverso, non controllavo nulla di quello che facevo.
Rispose, ah, si questo lo so, non hai controllato proprio nulla.
E come lo sai?
Non rispose mi portò sopra di se e ci fu un altro rapporto, mi eccitava tantissimo, ma alla fine mi fece uscire, cosa a cui non ero più abituato, per cui venni nella sua mano.
Dormimmo abbracciati per un po, lei era serena, io a volte ero un po turbato per quegli strani accenni del suo discorso.
Scacciai il pensiero, non potevo essere io il padre, anche se tutte le date coincidevano, ma lei aveva anche rapporti con il marito.
Non volevo parlarne con lei, sarebbe stato orribile. Passiamo un bel periodo, girammo un paio di città, ed invariabilmente la sera facevamo l’amore.
La mamma non telefonava e lei non telefonava alla mamma, ma dovetti dirgli che sarebbe stato il caso di non lasciarla troppo da sola.
Accettò, e tornammo al paese. Le mie cugine mi chiesero perché mi fossi messo con quella gente, considerata non molto elevata socialmente.
Non risposi, volevo parlare con Rosaria, quando non ci fu nessuno in casa come molti anni prima.
Prima che cominciassi a parlare, lei mi disse, so tutto, vuoi sapere se è tua figlia?
Ti ricordi che mio marito era andato in ospedale? Non poteva più avere figli, ma lui non lo sapeva, e non lo ha mai saputo.
Sei tu il padre, io avevo rapporti solo con te,e volevo un figlio da te.
Ma perché non me l’hai detto prima? Come faccio ora, che è scoppiata questa passione con lei.
Comincia a fare il padre, mi disse. Era considerata ignorante, ma non era affatto stupida.
Capii cosa volesse dire.
Ad Angela feci un discorso chiaro, era ora che uscisse da quel indicibile sistema immorale, di incesti e tradimenti, aveva ancora la possibilità di rifarsi una vita.
E tu paparino?
Fui duro e determinato, ma lei accettò una occasione di lavoro che le avevo procurato, aveva studiato, la iscrissi a un master, cominciò a sentirsi parte di me e della mia famiglia, non dissi niente ai miei figlie, ma feci in modo che si inserisse.
Buon sangue non mente, si avviò a una carriera professionale, e cominciò a vedersi con uomini della sua età, alla fine scelse come compagno un uomo della mia età.
Devo confessare che fummo ancora incestuosi, ma serviva solo come una terapia di smaltimento.
Ma poi ritrovai una figlia magnifica e diventai anche nonno con lei.
Ma no, il nonno era il “porcaro”. O no?
di
scritto il
2024-04-30
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