La moglie dell' aguzzino

di
genere
sadomaso

Capitolo nono. Archiviato il periodo passato dentro la gabbia, mio marito si mise in mente dì educare la mia vescica. Cominciò a farmi bere litri e litri d'acqua negandomi il bagno, minacciando di punirmi se mi pisciavo addosso. Continuando a lavorare, con la vescica che mi scoppiava,cominciai a stringere le cosce nel tentativo di trattenere la pipì. Non ci sono mai riuscita. Mi sono pisciata addosso 7 giorni su 7. Per punizione mi ha fatto alzare per una settimana alle 3 di notte. Poi gli è venuta la mania di farmi diventare un animale. Sono stata prima una cagna. Mi ha fatto spogliare nuda, mi ha messo un collare e il guinzaglio e a 4 zampe ha cominciato a farmi fare il giro della casa, facendomi dormire in una cuccia e facendomi mangiare per una settimana croccantini e scarti di carne. Naturalmente non dovevo parlare ma abbaiare. Poi per una settimana sono stata una gatta. Dovevo miagolare, fare le fusa , mangiare cibo per gatti e dormire nella lettiera. Poi sono diventata una pecora e mi ha fatto abbuffare di erba. Avevo la pancia piena ma che schifo. L'erba ho continuato a mangiarla quando sono diventata una vacca con tanto di campanaccio. Qui ha preteso anche di mungermi. Ha cominciato a stringere e strizzare le mie mammelle facendomi gridare. Alla fine quando il latte non è uscito le ha prese a calci e a nerbate. Alla fine della settimana avevo i seni distrutti. Poi mi ha fatto fare il mulo mettendomi ogni giorno un peso da 80 chili sulla schiena. Alla fine della settimana avevo la schiena rotta.
scritto il
2024-04-09
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