L'amante di papà
di
Valen
genere
incesti
Estate 2023. Il caldo è soffocante in città. Nonostante l’aria condizionata me ne sto nuda sul mio letto. Ho da pochi giorni dato l’esame ti maturità e finalmente non ho niente da fare. E’ quasi l’ora che i miei tornino a casa dal lavoro. Infilo una pantaloncino ed una magliettina leggera. Pochi minuti dopo la famiglia è riunita.
Mio padre a 45 anni, bell’uomo che comincia ad avere qualche capello brizzolato. Mia madre 47 anni, donna in carriera con l’unico pensiero per il lavoro. Ho notato che da qualche giorno c’è un po’ di tensione nell’aria. Ieri sera li ho sentiti discutere. Le nostre camere da letto sono adiacenti e se alzi un po’ la voce si capisce quasi tutto. Ho fatto attenzione ed ho capito che mio padre si lamentava perché da un po’ non avevano rapporti intimi. Mia madre rispondeva che non ne aveva voglia ed era in stress per il lavoro.
Io provo a stemperare la situazione ma tra di loro quasi non si parlano. Mamma entra in bagno e capisco che sta facendo una doccia. Ne esce dopo 15 minuti avvisando che sarebbe uscita a cena con il suo staff di lavoro e sarebbe tornata tardi andandosi a chiudere nella sua camera per vestirsi.
Il viso di mio padre è quello di un cane bastonato. Provo pena per lui. Vorrei dirgli che si sistemerà tutto e abbracciarlo ma vado in cucina ed inizio ad improvvisare una cena. Lui si siede sul divano ed accende la tv senza guardarla, immerso nei suoi pensieri.
Dopo una mezz’ora mamma esce. Ci mettiamo a tavola ma lui ha poca voglia di mangiare.
“Papà, che succede con mamma? Siete in crisi? State pensando di lasciarvi?”
“Ma non tesoro. Lei è stressata con il suo cazzo di lavoro e mi dedica poche attenzioni. E’ un mese che….”
Si ferma impacciato. “Papà, sono grande, ho 20’anni. Credo che tu non debba vergognati di me….”
“E’ un mese che non facciamo sesso. Io ne ho bisogno e non sono il tipo di andare a cercare sesso fuori. Non sono mai stato a puttane e non voglio cominciare adesso.”
Mi alzo e mi sposto sul divano del salotto invitandolo a seguirmi. Una volta seduti mi avvisino a lui. “E che soluzione avresti?” “Nessuna… non so cosa fare?”
“Io invece ho pensato ad una cosa…” e dicendo questo gli metto una mano sul cazzo.
“Valentina… Ma cosa fai?” Gli sorrido “Tranquillo… hai bisogno di sesso? Puoi farlo con me. Così non vai a puttane e non devi inventare scuse per uscire”
“Ma sei mia figlia…”
“Ma sono anche una donna. Una donna che ti vuole bene e che sai che non ti tradirà mai. Mai nessuno al mondo potrà venire a saperlo.”
Sotto la mia mano il suo cazzo si muove e sta diventando duro. In un attimo mi tolgo la maglietta mostrandogli i miei seni. I capezzoli sono già duri e la mia mano torna sul suo cazzo. Allarga le braccia lungo lo schienale del divano. Lo prendo come un segno di resa. Infilo la mano nei suoi pantaloncini e ne estraggo un cazzo lungo e duro. Mi avvicino con le labbra e lo prendo in bocca. Assaporo con calma il gusto di mio padre. Lui mugugna qualcosa ma ormai il passo è fatto. Sento una sua mano sulla schiena e poi sol mio seno. Me lo stringe dolcemente. Mi prende per le spalle e mi costringe a mettermi seduta. Il suo cazzo pulsa nel vuoto. Poi si avvicina a me. La sua bocca bacia la mia e la sua mano entra nei miei pantaloncini. Allargo le gambe e le sue dita trovano la mia figa fradicia. Mentre mi masturba e mi bacia cerco e afferro il suo cazzo per segarlo. Gli sussurro “Prendimi”. Lui mi guarda dritto negli occhi. “Sei sicura? Sei così bella, dolce. Io so che dopo non potrò fermarmi”
Mi sfilo i pantaloncini restando nuda. Allargo le gambe e premo la sua mano sulla mia figa “Prendimi… sono tua… sarò la tua amante segreta!”
Papà mi bacia e con due dita mi scopa… Mi stendo su divano. Lui si adagia su di me e come due calamite la mia figa attira il suo cazzo. Finalmente mi entra dentro. Lo sento tutto penetrarmi. Una volta a fondo inizia a scoparmi. Nessuno dei ragazzi con cui sono stata a letto era così bravo. Scopiamo per quasi un’ora in ogni posizione. Mi aveva fatta venire due volte prima di dirmi che stava arrivando anche lui. Gli dico di non preoccuparsi perché prendo la pillola. Ma lui si alza e me lo mette in bocca e poi mi guarda. Gli faccio capire che va bene anche così. Lo succhio e o sego per non più di 40 secondi e poi sento in bocca i fiotti caldi di sborra. Ingoio tutto mente continuo a succhiare fino a quando sento il suo cazzo rilassarsi.
Lui si stende e io mi stendo su di lui. “Cosa mi hai fatto fare Valentina?”
“Ti ho reso felice... almeno spero. Io sono molto felice di quello che ho fatto e se tu lo vorrai lo rifaremo molte volte ancora”
“Lui mi stringe. Hai ragione… sono felice. Spaventato ma felice. E voglio rifarlo… alla faccia di tua madre che fa la preziosa.”
“Potrai avermi tutte le volte vuoi…. Io sarà sempre pronta. In qualsiasi momento.”
Dopo aver fatto l’amore con mio padre siamo rimasti nudi a coccolarci per un po’ e a chiacchierare di mille cose, soprattutto della facoltà che vorrei frequentare l’anno prossimo.
Nel frattempo si era fatto tardi e mamma aveva mandato un messaggio che sarebbe tornata entro una mezz’ora. Ci siamo rimessi pantaloncini e maglietta e quando lei è arrivata ci ha trovati a guardare un film, io stesa suo divano e lui seduto in poltrona. Quando ha iniziato a parlarci della sua serata di lavoro io mi sono alzata dicendo che ero stanca e sono andata a letto lasciando il mio povero papà a sorbirsi il racconto. Mi sono stesa sul mio letto, nuda, e mi accarezzavo lentamente pensando a quello che era successo poco prima. Sento bussare alla porta. Infilo di corsa una maglietta che mi copre anche se non porto le mutandine e dico di entrare. “Ciao Vale, io vado a dormire che questa serata mi ha davvero stancata. Ci vediamo domani tesoro”. “Certo mamma, buonanotte”.
Torno sul mio letto e riprendo a toccarmi. Il mio ditalino si fa sempre più audace. Ormai mi sto apertamente masturbando. Sono quasi all’apice del piacere e sento ancora bussare. Reprimo l’orgasmo che sto per avere e rispondo “Siii?” “Sono io, posso entrare?”
Questa volta evito di coprimi. Papà entra cercando di non fare rumore. “Dorme. Volevo salutarti prima di andare a dormire.” Spalanco ancora di più le mie cosce mostrando la mia figa fradicia.
“Stavo per venire quando hai bussato? Vuoi finire tu?” Affonda il viso tra me cosce ed inizia a leccarmi. La sua lingua corre dal clitoride fino al mio buchino dietro. Devo dire che insiste molto li dietro e che è molto piacevole. Mi accarezza anche con le dita e ad un certo punto lo sento spingere proprio li… La punta del dito mi penetra dietro ma io lo fermo.
“Aspetta papà. Sono vergine li. E vorrei che la prima volta fosse indimenticabile. La prima volta che avremo del tempo il mio culetto sarà tuo… Ma non adesso. Ti prego… leccami la figa e fammi venire.”
Riprende a leccarmi la figa e a penetrarla con due dita mentre col pollice accarezza appena il mio buchino. E’ talmente piacevole che vengo nel giro di pochi minuti. Il suo viso è pieno dei miei umori ed io lo lecco e lo bacio tutto.
Lui mi accarezza un seno e con un bacio in fronte mi augura la buonanotte.
Resto nuda ed eccitata nel mio letto. Fa ancora talmente caldo che vado a fare una doccia… gelata per calmare i miei bollori.
Mio padre a 45 anni, bell’uomo che comincia ad avere qualche capello brizzolato. Mia madre 47 anni, donna in carriera con l’unico pensiero per il lavoro. Ho notato che da qualche giorno c’è un po’ di tensione nell’aria. Ieri sera li ho sentiti discutere. Le nostre camere da letto sono adiacenti e se alzi un po’ la voce si capisce quasi tutto. Ho fatto attenzione ed ho capito che mio padre si lamentava perché da un po’ non avevano rapporti intimi. Mia madre rispondeva che non ne aveva voglia ed era in stress per il lavoro.
Io provo a stemperare la situazione ma tra di loro quasi non si parlano. Mamma entra in bagno e capisco che sta facendo una doccia. Ne esce dopo 15 minuti avvisando che sarebbe uscita a cena con il suo staff di lavoro e sarebbe tornata tardi andandosi a chiudere nella sua camera per vestirsi.
Il viso di mio padre è quello di un cane bastonato. Provo pena per lui. Vorrei dirgli che si sistemerà tutto e abbracciarlo ma vado in cucina ed inizio ad improvvisare una cena. Lui si siede sul divano ed accende la tv senza guardarla, immerso nei suoi pensieri.
Dopo una mezz’ora mamma esce. Ci mettiamo a tavola ma lui ha poca voglia di mangiare.
“Papà, che succede con mamma? Siete in crisi? State pensando di lasciarvi?”
“Ma non tesoro. Lei è stressata con il suo cazzo di lavoro e mi dedica poche attenzioni. E’ un mese che….”
Si ferma impacciato. “Papà, sono grande, ho 20’anni. Credo che tu non debba vergognati di me….”
“E’ un mese che non facciamo sesso. Io ne ho bisogno e non sono il tipo di andare a cercare sesso fuori. Non sono mai stato a puttane e non voglio cominciare adesso.”
Mi alzo e mi sposto sul divano del salotto invitandolo a seguirmi. Una volta seduti mi avvisino a lui. “E che soluzione avresti?” “Nessuna… non so cosa fare?”
“Io invece ho pensato ad una cosa…” e dicendo questo gli metto una mano sul cazzo.
“Valentina… Ma cosa fai?” Gli sorrido “Tranquillo… hai bisogno di sesso? Puoi farlo con me. Così non vai a puttane e non devi inventare scuse per uscire”
“Ma sei mia figlia…”
“Ma sono anche una donna. Una donna che ti vuole bene e che sai che non ti tradirà mai. Mai nessuno al mondo potrà venire a saperlo.”
Sotto la mia mano il suo cazzo si muove e sta diventando duro. In un attimo mi tolgo la maglietta mostrandogli i miei seni. I capezzoli sono già duri e la mia mano torna sul suo cazzo. Allarga le braccia lungo lo schienale del divano. Lo prendo come un segno di resa. Infilo la mano nei suoi pantaloncini e ne estraggo un cazzo lungo e duro. Mi avvicino con le labbra e lo prendo in bocca. Assaporo con calma il gusto di mio padre. Lui mugugna qualcosa ma ormai il passo è fatto. Sento una sua mano sulla schiena e poi sol mio seno. Me lo stringe dolcemente. Mi prende per le spalle e mi costringe a mettermi seduta. Il suo cazzo pulsa nel vuoto. Poi si avvicina a me. La sua bocca bacia la mia e la sua mano entra nei miei pantaloncini. Allargo le gambe e le sue dita trovano la mia figa fradicia. Mentre mi masturba e mi bacia cerco e afferro il suo cazzo per segarlo. Gli sussurro “Prendimi”. Lui mi guarda dritto negli occhi. “Sei sicura? Sei così bella, dolce. Io so che dopo non potrò fermarmi”
Mi sfilo i pantaloncini restando nuda. Allargo le gambe e premo la sua mano sulla mia figa “Prendimi… sono tua… sarò la tua amante segreta!”
Papà mi bacia e con due dita mi scopa… Mi stendo su divano. Lui si adagia su di me e come due calamite la mia figa attira il suo cazzo. Finalmente mi entra dentro. Lo sento tutto penetrarmi. Una volta a fondo inizia a scoparmi. Nessuno dei ragazzi con cui sono stata a letto era così bravo. Scopiamo per quasi un’ora in ogni posizione. Mi aveva fatta venire due volte prima di dirmi che stava arrivando anche lui. Gli dico di non preoccuparsi perché prendo la pillola. Ma lui si alza e me lo mette in bocca e poi mi guarda. Gli faccio capire che va bene anche così. Lo succhio e o sego per non più di 40 secondi e poi sento in bocca i fiotti caldi di sborra. Ingoio tutto mente continuo a succhiare fino a quando sento il suo cazzo rilassarsi.
Lui si stende e io mi stendo su di lui. “Cosa mi hai fatto fare Valentina?”
“Ti ho reso felice... almeno spero. Io sono molto felice di quello che ho fatto e se tu lo vorrai lo rifaremo molte volte ancora”
“Lui mi stringe. Hai ragione… sono felice. Spaventato ma felice. E voglio rifarlo… alla faccia di tua madre che fa la preziosa.”
“Potrai avermi tutte le volte vuoi…. Io sarà sempre pronta. In qualsiasi momento.”
Dopo aver fatto l’amore con mio padre siamo rimasti nudi a coccolarci per un po’ e a chiacchierare di mille cose, soprattutto della facoltà che vorrei frequentare l’anno prossimo.
Nel frattempo si era fatto tardi e mamma aveva mandato un messaggio che sarebbe tornata entro una mezz’ora. Ci siamo rimessi pantaloncini e maglietta e quando lei è arrivata ci ha trovati a guardare un film, io stesa suo divano e lui seduto in poltrona. Quando ha iniziato a parlarci della sua serata di lavoro io mi sono alzata dicendo che ero stanca e sono andata a letto lasciando il mio povero papà a sorbirsi il racconto. Mi sono stesa sul mio letto, nuda, e mi accarezzavo lentamente pensando a quello che era successo poco prima. Sento bussare alla porta. Infilo di corsa una maglietta che mi copre anche se non porto le mutandine e dico di entrare. “Ciao Vale, io vado a dormire che questa serata mi ha davvero stancata. Ci vediamo domani tesoro”. “Certo mamma, buonanotte”.
Torno sul mio letto e riprendo a toccarmi. Il mio ditalino si fa sempre più audace. Ormai mi sto apertamente masturbando. Sono quasi all’apice del piacere e sento ancora bussare. Reprimo l’orgasmo che sto per avere e rispondo “Siii?” “Sono io, posso entrare?”
Questa volta evito di coprimi. Papà entra cercando di non fare rumore. “Dorme. Volevo salutarti prima di andare a dormire.” Spalanco ancora di più le mie cosce mostrando la mia figa fradicia.
“Stavo per venire quando hai bussato? Vuoi finire tu?” Affonda il viso tra me cosce ed inizia a leccarmi. La sua lingua corre dal clitoride fino al mio buchino dietro. Devo dire che insiste molto li dietro e che è molto piacevole. Mi accarezza anche con le dita e ad un certo punto lo sento spingere proprio li… La punta del dito mi penetra dietro ma io lo fermo.
“Aspetta papà. Sono vergine li. E vorrei che la prima volta fosse indimenticabile. La prima volta che avremo del tempo il mio culetto sarà tuo… Ma non adesso. Ti prego… leccami la figa e fammi venire.”
Riprende a leccarmi la figa e a penetrarla con due dita mentre col pollice accarezza appena il mio buchino. E’ talmente piacevole che vengo nel giro di pochi minuti. Il suo viso è pieno dei miei umori ed io lo lecco e lo bacio tutto.
Lui mi accarezza un seno e con un bacio in fronte mi augura la buonanotte.
Resto nuda ed eccitata nel mio letto. Fa ancora talmente caldo che vado a fare una doccia… gelata per calmare i miei bollori.
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