La stazione
di
Lapacini
genere
dominazione
Silvia Pacini era una ragazza di 24 anni.
Era magra, pallida,in forma,bassa,3 di seno.
Era andata a ballare con amiche in una discoteca vicino casa.
Era in maglia scollata, pantaloncini e scarpe.
Era una discoteca molto alla mano.
Quella sera si era messa in tiro ma non aveva scopato,non aveva trovato nessuno di interessante da scopare.
Abitava vicino alla discoteca ed era a piedi.
Era andata a ballare con un amica.
Si chiamava Sonia Rossi.
Era rossa, pallida,bella robusta,4 di seno.
Lei non aveva mai problemi a scopare, si accontentava del minimo sindacabile bastava scopare.
L'amica gli disse.
-Stasera non hai scopato eh!
-Eh non mi accontento come te lo sai vacca!!!
-Almeno io stasera non mi distruggerò la fica a forza di ditalini.
Rise Sonia.
-Scema.
-Vuoi ti accompagni a casa? Ho l'auto.
-No, abito qui vicina,mi farò una passeggiata.
-So che abiti vicina ma è un brutto posto e poi devi attraversare la stazione di notte.
-Cosa mai vuoi che accada,non ti preoccupare, tranquilla.
-Come vuoi a tuo rischio e pericolo.
-Sono stata bene con te stasera.
-Anche io alla prossima.
-Buonanotte.
-Buonanotte.
Sonia andò via con l'auto e Silvia iniziò a camminare.
Distava 15 minuti da casa sua a piedi.
Dopo 5 minuti attraversò la stazione.
Notò che qualcuno la stava osservando e seguendo.
Era un africano, nerissimo,alto robusto.
Si guardò attorno e si rese conto che era sola.
Forse non era stata una buona idea non farsi accompagnare a casa dall'amica in auto.
Silvia iniziò a correre.
Si rese conto che il nero la rincorreva ed era più veloce di lei.
Dopo poco la raggiunse e le tappò la bocca con la mano nera.
-Tu ora vieni con me ho voglia.
Silvia pianse si rese conto era fottuta,non vi era nessuno in stazione.
Il nero la portò nei bagni pubblici.
Silvia si era messa in tiro per un bel bianco non certo per un nero che dormiva in stazione.
Il nero uscì il cazzo nero.
Era nerissimo grosso venoso, cappella nera.
Silvia pianse,era fottuta.
Il nero mise il cazzo nero nella sua bocca e spinse.
Silvia iniziò a succhiare in lacrime.
Lo sentiva tutto in gola,amaro.
Il nero mugulava e spingeva forte su e giù.
Silvia sentiva un po' di sborra di nero in bocca.
Il nero la girò.
La faccia verso il cesso pubblico e iniziò a scoparle forte la fica.
Silvia piangeva.
Lo sentiva tutto dentro martellare.
Il nero gli mise il piede nero in testa e la costrinse a leccare la carta igienica sporca del cesso pubblico.
Dopo passò al culo.
La inculò fortissima,il culo bianco si sfondò.
Il nero la girò e gli fece leccare il culo nero.
Il nero era una bestia.
Silvia ormai distrutta leccò.
Gli leccò il culo nero.
Poi il nero la rigirò e le venne in fica.
Poi scappò.
Silvia cadde nel bagno nuda,pallida, distrutta.
Stasera niente ditalini per lei.
Era magra, pallida,in forma,bassa,3 di seno.
Era andata a ballare con amiche in una discoteca vicino casa.
Era in maglia scollata, pantaloncini e scarpe.
Era una discoteca molto alla mano.
Quella sera si era messa in tiro ma non aveva scopato,non aveva trovato nessuno di interessante da scopare.
Abitava vicino alla discoteca ed era a piedi.
Era andata a ballare con un amica.
Si chiamava Sonia Rossi.
Era rossa, pallida,bella robusta,4 di seno.
Lei non aveva mai problemi a scopare, si accontentava del minimo sindacabile bastava scopare.
L'amica gli disse.
-Stasera non hai scopato eh!
-Eh non mi accontento come te lo sai vacca!!!
-Almeno io stasera non mi distruggerò la fica a forza di ditalini.
Rise Sonia.
-Scema.
-Vuoi ti accompagni a casa? Ho l'auto.
-No, abito qui vicina,mi farò una passeggiata.
-So che abiti vicina ma è un brutto posto e poi devi attraversare la stazione di notte.
-Cosa mai vuoi che accada,non ti preoccupare, tranquilla.
-Come vuoi a tuo rischio e pericolo.
-Sono stata bene con te stasera.
-Anche io alla prossima.
-Buonanotte.
-Buonanotte.
Sonia andò via con l'auto e Silvia iniziò a camminare.
Distava 15 minuti da casa sua a piedi.
Dopo 5 minuti attraversò la stazione.
Notò che qualcuno la stava osservando e seguendo.
Era un africano, nerissimo,alto robusto.
Si guardò attorno e si rese conto che era sola.
Forse non era stata una buona idea non farsi accompagnare a casa dall'amica in auto.
Silvia iniziò a correre.
Si rese conto che il nero la rincorreva ed era più veloce di lei.
Dopo poco la raggiunse e le tappò la bocca con la mano nera.
-Tu ora vieni con me ho voglia.
Silvia pianse si rese conto era fottuta,non vi era nessuno in stazione.
Il nero la portò nei bagni pubblici.
Silvia si era messa in tiro per un bel bianco non certo per un nero che dormiva in stazione.
Il nero uscì il cazzo nero.
Era nerissimo grosso venoso, cappella nera.
Silvia pianse,era fottuta.
Il nero mise il cazzo nero nella sua bocca e spinse.
Silvia iniziò a succhiare in lacrime.
Lo sentiva tutto in gola,amaro.
Il nero mugulava e spingeva forte su e giù.
Silvia sentiva un po' di sborra di nero in bocca.
Il nero la girò.
La faccia verso il cesso pubblico e iniziò a scoparle forte la fica.
Silvia piangeva.
Lo sentiva tutto dentro martellare.
Il nero gli mise il piede nero in testa e la costrinse a leccare la carta igienica sporca del cesso pubblico.
Dopo passò al culo.
La inculò fortissima,il culo bianco si sfondò.
Il nero la girò e gli fece leccare il culo nero.
Il nero era una bestia.
Silvia ormai distrutta leccò.
Gli leccò il culo nero.
Poi il nero la rigirò e le venne in fica.
Poi scappò.
Silvia cadde nel bagno nuda,pallida, distrutta.
Stasera niente ditalini per lei.
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