La soffitta 2

di
genere
bisex


Passò un po' di tempo prima di rivederci dopo quella volta; un mese forse, ma spesso tornavo col pensiero a quel giorno in quell'ora a quegli istanti e li vivevo come se fossi stato ancora li. I ricordi e le sensazioni erano vivide, chiudevo gli occhi e le immagini erano nitide. Odori, sguardi, parole, non li dimenticherò mai. Ogni volta che ci ritornavo col pensiero tremavo, mi veniva quasi freddo, e la pancia mi si contorceva.
Non vedevo l'ora di rientrare in quella soffitta.

-'Ciao ci vediamo alle 15 in soffitta?' Così mi disse incontrandomi di corsa per le scale finita la scuola.
-'Ok!- risposi io senza pensarci due volte, e senza far capire che non aspettassi altro.
Avevo mille pensieri, dall'aspettativa dell'appuntamento al chissà cosa penserà mio cugino di me ora. Mi tormentavo ed ero quasi a disagio con questi pensieri che mi diressi alla soffitta quasi contro voglia.
Apro la porticina e lui era già dentro e la mano era guarita.
-'Ciao, Come stai?'- mi chiese
-'Boh, bene'- dissi io con la voce tremolante
-'E' tanto che non ci vediamo, ma ti ho pensato un sacco'-.
-hmmm …davvero? E io che credevo che ce l'avessi con me.... non ti ho più visto né sentito, ho immaginato fossi arrabbiato.'-
-'Perchè mai? Sono stato impegnato ma tu non centri nulla, casini a scuola.Anzi non vedevo l'ora di venire qui a rilassarmi. Dopo l'ultima volta, mi sono venute in mente tante idee e poi ho un sacco di cose da mostrarti ed insegnarti'-quest'ultima frase la disse in un modo strano, con occhi da lupo mi viene da dire.... faceva una certa impressione.
-'Ah sii? E cosa?'-
-'Vedrai, ma con calma, che dici se prima ci spogliamo e poi ti dico?'- sempre con occhi da lupo.
Beh, non vedevo l'ora che dicesse di spogliarsi ed in un secondo eravamo entrambi nudi, ma con le scarpe da ginnastica.
Ormai non c'era più vergogna tra tra di noi. Sembrava tutto così normale.
-'Guarda che cos'ho trovato'-
Si gira ed inizia a rovistare in un sacchetto da dove tira fuori una piuma marrone di 25 cm.
-'Bella, cosa vuoi fare?'-
-'Vedrai, anzi SENTIRAI, ORA GIRATI'- disse perentorio e sempre con quegli occhi da lupo.
-'Ok'.- rispondo, ma non mi garbava tanto quel tono.
Mi girai e intanto sentivo rovistare ancora dentro quel sacchetto; avevo la faccia rivolta verso la porta finestra e curioso controllavo se ci fossero segni della volta precedente, ma era pulitissimo, 'che bravo', pensai.
Attesi qualche secondo, finchè non mi sentii passare sopra la testa un fazzoletto di stoffa arrotolato e in un attimo mi ritrovai bendato. Con le mani provai a toccare per capire cosa stesse succedendo, ma...
-'GIU' LE MANI, NON TOCCARE, ANZI ….. ORA APPOGGIA LE MANI SULLA PORTA E NON MUOVERTI'.-
Non capivo questo suo nuovo modo di rivolgersi a me, prima rilassato e poi comandino, quasi non riconoscevo mio cugino da quegli atteggiamenti, però lo lasciavo fare, mi piaceva da un lato subire in quella situazione, perchè comunque è sempre una sorpresa, e a me piacciono le sorprese.

Quindi ero nudo, bendato, e con le mani alla porta come se dovessero perquisirmi. Iniziavo a percepire ansia, e poi brividi e la pancia iniziava a contorcersi, cosa sarebbe successo? Cosa voleva fare?
Ad un tratto sento qualcosa toccarmi la schiena, era lui con la piuma che faceva dei disegni sulla mia pelle. Bello, i brividi che già avevo si moltiplicavano, e il fiato iniziava ad accorciarsi.
Sento che mi passa sui capezzoli e poi scende lentamente sulla pancia verso l'inguine, mi sto eccitando e in un attimo mi viene duro, lui lo nota ed insiste in quella zona e sul pisello ormai dritto. Mi soffia lentamente sulla schiena sui peli ormai rizzati.
Brividi.
Ora passa dietro e lo sento che con la piuma fa dei cerchi sulle natiche e poi entra nel solco e mi sfiora l'ano per poi andare tra il buchetto ed il pisello.
Ho un sussulto e lui se ne accorge ed infatti ripete diverse volte quei movimenti.
Ogni tanto gira la piuma e mi punzecchia o mi graffia con la parte dura, aumentando i miei brividi.

-'PIEGATI! METTITI A NOVANTA GRADI E RESTA SEMPRE CON LE MANI APPOGGIATE ALLA PORTA'.-
Non dico niente e lentamente eseguo, mi piego e apro anche le gambe in modo tale da avere più equilibrio, la schiena è inarcata ed il sedere ora è in una posizione oscena. Sentivo gli occhi da lupo di mio cugino addosso, immaginavo che stesse guardandomi e lo sentivo avere un respiro più pesante; avevo il cuore in gola, ma sotto sotto mi stavo divertendo. Era tutto una scoperta, ero eccitato.

Lui è dietro e riparte a giocherellare con quella piuma passando dalla schiena alle ascelle, dai fianchi alle gambe ed ai piedi, e poi all'interno e risalendo verso l'inguine; si sofferma sul pisello e poi ancora, bocca, collo, orecchie, ancora bocca, petto, capezzoli, ombelico, inguine, palle, palle, palle, perineo, buchetto, buchetto, osso sacro, buchetto e poi ripetutamente sul buchetto.
Ormai tremavo tutto.

-'ASPETTA',- mi dice, ed intanto lo sento rovistare dentro al sacchetto
-'Indovina cos'è'?
Riprende così quella dolce tortura, ma non c'era più la piuma.
Al primo contatto con la pelle sento freddo, …..è un oggetto di ferro sicuramente e dopo poco percepisco pure che è appuntito.....
-'Sarà mica un coltello?'-
-' Se stai fermo e non fai mosse improvvise non ti farai male'.-
-'EH????'
Ora avevo anche paura, ma perché un coltello? Aiuto, mi sentivo intrappolato, minacciato, ero immobile con questa lama che faceva lentamente lo stesso percorso della piuma, ma graffiandomi leggermente con la punta. Lo sento che passa con il retro della lama sulla guancia, sulla bocca che trema, e poi sul collo, sul petto e sui capezzoli, sulla pancia e poi inguine, palle, pericolosamente pisello e poi perineo, natiche e poi ancora nuca, collo, scapole, fianchi, colonna vertebrale, osso sacro, natiche ed infine buchetto.
Sto sbavando, il mio respiro sembra sparito, sono in apnea, tremo tutto, le gambe, le braccia la pancia addirittura i denti.
-'Non farmi male'. riesco appena a dire.
Non passa un secondo da quando finisco la frase che subito mi arriva uo schiaffo sul sedere....
-'Ahi!, che ho detto? Cheffai?'- Chiedo stupito ma restando sempre nella stessa posizione
-'Ti ho detto che se non fai mosse improvvise non ti farai male, STAI IL PIÙ IMMOBILE POSSIBILE'.-
-'Ok...'.... non riesco a dire altro.
Così continua a fare percorsi sul mio corpo con quella lama, si ferma sul collo mentre sento che con una mano carezza il sedere; ora io non ragiono più, sono di marmo, ma elettrizzato, sbavo addirittura.

Si stacca e lo sento rovistare nel sacchetto, cosa avrà ancora li dentro?
-'INDOVINA COS'È...-
Ora sento che qualcosa è appoggiato sulle mie natiche, ma non capisco cos'è, ma è consistente. Lo rotea e lo tamburella un po' per poi spostarsi in mezzo, ma non più con la punta, ma in tutta la forma.
E' qualcosa di grosso, potrebbe essere un bastone, …., non capisco, ora con la punta di sto coso mi tocca le palle e poi torna su verso il mio buchetto per poi fare pressione proprio li.
Un po' mi ritraggo
'Cos'è?..... Cosa fai? - dico col fiato rotto..
Non ricevo risposta, ma rifà tutto il passaggio dalle palle al buchino per poi insistere a fare delle pressioni.
Sento che ci mette più forza come per volerlo fare entrare, ma mi scosto istintivamente per non farmi penetrare. Con un filo di voce riesco a dire -'Non Voglio'-
Allora lui smette e mi dice:
-'GIRATI E INGINOCCHIATI'-
Io eseguo come un automa; non vedo niente e quindi lentamente mi giro, lui mi aiuta e tenendomi dalle braccia controlla che non mi faccia male e così mi ritrovo in ginocchio.
-'BRAVO'-
-'Grazie'-
Ora sento che mi passa questa cosa sull'orecchio e poi sulla guancia, e poi lentamente lo passa sulle labbra, non capisco proprio cos'è; ora è sopra il naso e poi ancora sulle labbra.
Credo di aver intuito dall'odore che sia un cetriolo. 'Che fantasia' -penso- ma mi lascio fare.
Lo sento che prende qualcosa dalla borsa e dai rumori sembra che apra un barattolo, poi lo sento che con un dito mi tocca il buchetto, e dai movimenti capisco che mi sta spalmando qualcosa.
Dico di nuovo:-' Cheffai? Non voglio'-
-'SE STAI IMMOBILE NON SUCCEDERA' NIENTE, RICORDATELO!''-
Con una mano mi tira un po' in dietro come per farmi sedere, ma la discesa si interrompe quando non sento che qualcosa posizionato dietro mi ostacola la seduta; lui né dietro che traffica e sento che mi sta posizionando con il sedere sopra quel cetriolo che muove e rotea e sento che scivola diversamente rispetto a prima grazie alla crema appena messa. Mi sa che l'ha anche spalmato con qualche crema. Lo mette in piedi ed è in bilico tra il pavimento e il mio pertugio.
Sono seduto sulla punta di un cetriolo
-'RIMANI IN QUESTA POSIZIONE E GUAI SE LO FAI CADERE'- mi intima
-'mmm'- Non riesco a dire niente.

La posizione non è comoda, tremo e non capisco cosa succede, ogni tremore mi fa muovere e sentire sempre di più la presenza di quell'oggetto estraneo che poggia sul buco; roteo un po' il bacino per capire meglio l'oggetto e studiare il modo per non farlo cadere. Provo con piccoli movimenti ad assestarlo, ma percepisco che l'unico modo è che stia in pressione sul buchetto.
Lo sento bene, mi muovo sopra e tenendolo li in pressione sul buco, mi sembra stabile.
Non ho nessuna intenzione di farmi penetrare da un cetriolo, in quella posizione mi sento sicuro.

Intanto lui riprende con la piuma a solleticarmi i capezzoli.e poi a fare cose sul resto del mio corpo con oggetti che cambia continuamente. Mi accarezza e mi punzecchia per mettere alla prova la mia resistenza e la mia stabilità in quella posizione.
Sento che mi mette sulle labbra un altro cetriolo - immagino- e cerca di inserirlo dentro la bocca, ma trova i denti, così mi dice sussurrando:
-'Apri un po' la bocca!'-
-'mmm'-
Io la apro e ora lo rotea sulle labbra per poi farlo entrare.
Non passa un secondo che inizia a rotearlo anche in bocca appoggiandosi alla mia lingua e poi fare avanti e indietro con l'ortaggio che ora scivola bene per via della mia saliva.
Non riesco a protestare, sono troppo concentrato nel restare in equilibrio con la cosa appoggiata sul sedere, ma ora una cosa entra ed esce dalla bocca. Mi sento un po' in difficoltà.
Mi sta facendo fare un bocchino al cetriolo... come gli sarà venuto in mente una cosa del genere? Come ho fatto a trovarmi in questa situazione? Come mi sono fatto convincere? Non so se mi garba, ma non mi riesco ad interrompere e continuo assecondando quei movimenti.
Il mio buchetto intanto sembra vivere di vita propria, in quanto a momenti si stringe e a momenti perde la tensione in un gioco di apri e chiudi, stringi e molla.
Dopo qualche minuto mi toglie il cetriolo dalla bocca e lo sento rovistare in borsetta. Tira fuori qualcosa che va a sostituire il cetriolo e con questo mi accarezza le guance e poi si appoggia sulle labbra e si muove come se dovesse mettermi il burrocacao. Riapro istintivamente la bocca senza farmelo chiedere e lui in un attimo prova ad inserire.

Stavolta era diverso dal cetriolo duro, questo era qualcosa di caldo, setoso e gommoso. Inizia a fare avanti e indietro con la prima parte ed io istintivamente faccio uscire la punta della lingua cercando di assaggiare e capire. Chiudo la bocca attorno, ma non capisco, allora mi spingo un po' più avanti per aumentare la superficie della ricerca. E' grosso e mi costringe ad allargare la bocca e respirare solo dal naso. Mio cugino inizia a fare dei piccoli movimenti avanti ed indietro per poi provare ad andare più in profondità.

Non volevo ammetterlo, ma sembrava un cazzo, e forse era proprio quello di mio cugino
Ora spingeva di più e il mio corpo oscillava pericolosamente verso quel cetriolo che spingeva e a tratti lo sentivo allargare il mio buchetto, che rispetto a quando lo aveva appena posizionato aveva ormai creato un suo nido.
Che stronzo, sta facendo apposta ad andare più dentro la bocca per costringermi ad indietreggiare e cedere sul cetriolo, ma io sono sicuro di resistere anche perchè sono vergine, e il buchetto è bello stretto.
Inizia così movimenti più audaci di avanti e indietro dentro la mia bocca, facendo antrare per un po' di volte soltanto la cappella, e poi ogni tanto affondare di più e spingere inesorabile verso la gola.
Dentro la stanzetta ora si sentono solo sospiri, mugolii e pacciolamenti.
Non capisco niente ma le mie poche certezze iniziano a crollare, quando mi prende di sorpresa entrambi i capezzoli con le mani e li stringe forte facendomi quasi urlare.
Mi e' bastato un AHHHH quindi per allargare la bocca e farlo approfittare e dare un colpo per entrare di più verso la gola.
Perdo così l'equilibrio e andando indietro perdo il controllo del buchetto e sento così entrare nel sedere una parte del cetriolo, penso un centimetro. Ora scosso dalla situazione dico un altro AHHHH sia per il coso che è entrato che per i capezzoli stretti. Per non cadere di più cerco con le mani un aggrappo davanti e ci trovo le gambe di mio cugino. Cerco quindi di tirarmi verso su per cercare di farlo uscire, ma quel coso in bocca mi blocca ed anzi mi da un'altro colpo e spinge ancora verso la gola spostandomi ancora più indietro e facendo entrare un altro pezzo di cetriolo.
AHHHHHHHHHH, mi sento irrigidito con il buco che stringe sul coso dentro il sedere, ora forse sono 5 centimetri.
E' acclarato che quello che ho in bocca non può essere altro che il suo pisello. Vigliacco furbo, -penso-. Ce l'ha fatta! Non sono proprio d'accordo in quello che sta succedendo.
Faccio qualche verso un po' misto di dolore che di soffocamento.
Provo a tornare ancora verso su per liberarmi il sedere ma anche sta volta vengo spinto indietro, però questa volta mi tiene sulla nuca spingendomi con forza contro quel pisello che ora è veramente entrato tutto visto che ho la testa attaccata alla sua pancia. E' un attimo, quella mossa mi ha drasticamente fatto perdere il controllo sul cetriolo che ora è scivolato dentro un bel po'.
Un attimo che è durato un secolo. Avevo due cose che contemporaneamente verificavano le mie profondità.
Dai versi che facevo stavo strozzandomi, ma si percepiva anche del dolore per il didietro.
AHHHGGGAHHHGHH.
Lui sembra capire la fatica che faccio con quel coso in bocca, così torna indietro col bacino facendomi respirare, però mi costringe a stare in quella posizione con il cetriolo ben impiantato. Si sfila fuori del tutto, io ho le lacrime, deglutisco e sbavo saliva..
Sto sudando, sono in un marasma di sensazioni e non capisco niente; è successo tutto così in fretta che come si fa? Sono senza forze e non riesco a fare resistenza, né a dire niente.
Mio cugino capisce il mio silenzio come assenso e ancora più deciso di prima mi rimette in bocca il suo coso e sempre tenendomi sulla nuca mi spinge sempre più in gola.
-'GHGHGHG '- soffoco, sono bloccato sulla sua pancia e lui non contento mi spinge anche verso il pavimento in modo da farmi sedere completamente sopra il cetriolo.
In quella posizione inizia a scoparmi la bocca preso da una passione selvaggia, fa avanti ed indietro dalla punta fino al collo, sento troppo spesso la sua pancia toccare la mia fronte, e lui ansimare come un cane.
Io non posso fare altro che pronunciare versi gutturali e monosillabi di dolore e forse di piacere.
AHHH AHH AHHH GGHHHGHGH AHHHH GHGH
Il ritmo diventa regolare.
Le mie mani dalle sue gambe ora vanno verso su, cercando ed accarezzando il suo sedere.
Intuendo altro consenso, inizia allora a tirarmi a sé e poi a spingermi indietro, mi strattona e mi fa andare su e giù su quel cetriolo in modo cadenzato; dopo qualche affondo non serve più che mi strattoni, lo aiuto io in quel movimento che ora faccio da solo.
Sono su un altro mondo, non rispondo più di me, sto sognando? E'un incubo? Cosa sto facendo? Perchè non reagisco? Lo sento che ansima e che gode, sono io che ho questo potere di farlo stare così? Subisco ma lo controllo, che strana sensazione!

Sono bendato, in ginocchiato e mi sto sodomizzando volontariamente andando su e giù su un cetriolo mentre faccio un bocchino da paura a mio cugino.
Non riesco a fermarmi. Sono colto come da raptus, mi sento voglioso ed insisto con quei movimenti e ci do dentro.
Lui ansima come un cane ed io faccio versi ad ogni movimento.
AHH AGH AHH AGH.....
Continuo ad andare su e giù anche quando mio cugino molla la presa della testa ed io con le mani non mi tengo più sulle gambe ma mi attacco al pisello come se fosse un microfono e poi continuo con la succhiata e alterno il su e giù ad affondi ritmici del cazzo in bocca che ora porto io verso la gola. Ho il pilota automatico, ci do dentro, poi lui cambia respiro, rallenta e si irrigidisce; capisco che è al culmine così per godere insieme mi lascio cadere completamente indietro sopra il cetriolo che si impianta fino in fondo.
Stringo col culo il buco riempito e dopo altri due affondi di cazzo e con un verso gutturale di lui, mi sento scaricare nervosamente in bocca dei fiotti caldi di sperma. Saranno stati sette/otto i movimenti convulsi che facevano uscire tutta quella roba. Mi stava riempiendo la bocca, ed io un po' alla volta deglutivo, anche per non soffocare. Era buono, strano ma buono. Incredibilmente ho ingoiato tutto e non ho fatto cadere per terra neanche una goccia.
Ero sfinito perchè oltretutto ero venuto pure io e non ci credo, ma mi stavo ancora dondolando su quel cetriolo mentre continuavo a pulire quel cazzo fino a quando non si è ammosciato in bocca.
Alla fine lo tenevo in mano e gli davo delle leccate come per medicarlo.
Era grosso anche da moscio. Non si chiudeva la mano attorno.

-'UAU'- interrompe il silenzio
-' CHE ROBA INCREDIBILE, NON CI POSSO CREDERE, SEI STATO FANTASTICO'-
Ascoltavo senza rispondere, mi sento accarezzare la testa e poi lui che mi dice:
-'ora puoi toglierti la benda.'-
-'posso togliermi la benda? -
-'Si'-
Allora mi libero gli occhi e cerco di guardarmi attorno, faccio fatica a mettere a fuoco, poi mi alzo un po' e con qualche doloretto spingo fuori l'intruso, che viene sputato fino in fondo alla stanzetta, ora vedo mio cugino che è in piedi davanti a me.
Lo guardo in silenzio e con la bocca aperta. E' nudo e appoggiato al muro. Mi guarda anche lui. Non dico niente, cerco di capire scrutando negli occhi. Sarà passato un minuto e poi mi faccio forza e dico:
-'Sono distrutto!,...... ho male alle ginocchia,.... al sedere, …..alla bocca, ….alla gola,...., ai capezzoli, mi sento violato, sfruttato, usato, ma comunque sono sereno, com'è possibile?'-
Mi lecco le labbra che ancora hanno il suo sapore, e dopo aver deglutito gli domando:
-'Sono gay? A me piacciono le ragazze, com'è possibile che sono riuscito a lasciarmi far fare tutto questo?'-
Lui subito mi risponde: -'Perchè devi usare etichette? E' chiaro che sei una persona curiosa -come me del resto-, e quindi aperto alla conoscenza, e a qualsiasi tipo di esperienza che ti possa arricchire. Nel bene e nel male. Non ci sono etichette, tu sei libero di fare e di amare chi vuoi e di godere di conseguenza; tutto è lecito se consenziente. E' stato magnifico oggi, e c'era un'intesa pazzesca, non puoi dire di no; mi sarei fermato in qualsiasi momento se avessi visto che non c'era volontà, ma fortunatamente non è successo.-
-'Non so con che faccia ti guarderò d'ora in poi, se con vergogna o cosa. Ho paura di avere rovinato qualcosa.-
-'Valà, figurati, sarà tutto come prima'-

Mentre mi rivesto gli dico:-'Ora sono in catalessi, è meglio che ne riparliamo domani a mente lucida. Che ne dici? …. a che ora preferisci ci troviamo?'-
-'.... Alle 15 come oggi! Qui in soffitta va bene?'-
-'ok'



brownyelf@libero.it


scritto il
2024-01-27
1 . 3 K
visite
7
voti
valutazione
3
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.