Diluvio con mamma
di
Rocchissimo88
genere
incesti
Era Maggio, i primi caldi erano arrivati e con mia madre decidemmo di passare il weekend nella casa in campagna. Mi presento, sono Alberto 23 anni e il racconto che sto per raccontare riguarda me e mia madre, Maria 53 anni.
Partimmo venerdì sera a bordo del mio fuoristrada. Caricammo le poche borse e tra le mille raccomandazioni di mia madre il viaggio iniziò.
"hai preso tutto? Portati qualcosa di più pesante che la sera fa fresco"
La destinazione non era lontana, circa 1h30 di cui più di 30min di strada di campagna dove non passa anima viva.
A metà del viaggio ci accorgemmo che il cielo si stava incupendo.
Dissi "non era prevista pioggia!"
Mamma "ma infatti.. Queste app del meteo non azzeccano mai!"
Finita la frase inizio un diluvio. Facevo fatica a vedere a 1m.
Mia madre inizio a prendersi d'ansia e mi convinse ad accostare, aspettando che smettesse di piovere.
Così feci, mi fermai di fianco ad una strada sterrata. Il sole tramonto ma la pioggia continuava a scendere. Dentro la macchina facevamo fatica a sentirci con mia madre.
Alberto: "vabbe.. ci conviene aspettare qui, dovrebbe smettere tra poco secondo me"
Mamma "si anche secondo me, era troppo pericoloso continuare"
Alberto "si ok mamma, ma tu sei troppo ansiosa"
Mamma "troppo ansiosa? Guarda che io penso sempre al tuo bene"
Alberto "va bene ma non manca molto per arrivare"
Mamma "appunto per questo dovremmo aspettare.. O preferisci rischiare un incidente per pochi km?"
Alberto "hai ragione, adesso rilassiamoci.. Il suono della pioggia mi rilassa"
Ci stendemmo sui sedili ad aspettare.
Passarono circa 20 minuti che mia madre mi propose di andare dietro, pensava fosse più comodo visto che anche i sedili di dietro potevano ribaltarsi.
Andammo dietro e ci coricammo vicini e abbracciati. (mia madre mi coccola sempre)
Stare dentro in macchina, a giugno e con i finestrini chiusi di sicuro non era il massimo del comfort e della temperatura.
Ero vestito a cipolla, pantaloncini da calcio, canottiera e giacchettino della tuta di sopra.
Mia madre uguale, ma con una tuta completa.
Alberto "mamma mia io sto morendo di caldo" mi tolsi la giacchetta.
Vidi mia madre rossa dal caldo e le dissi:
Alberto "ma.. Tu rimani così? sei tutta rossa"
Mamma "si amore sto bene così tranquillo"
Alberto "ma se stai morendo di caldo.. Togliti sta giacchetta!"
Mamma "Alberto.. E se ci vede qualcuno?" disse con un sorriso imbarazzato
Alberto "ma chi ti deve vedere? Ahah.. Chi ci deve essere a piedi sotto questo diluvio"
Si convinse, si tolse la giacchetta e mise in mostra il suo fisico. Lei è mingherlina, alta circa 1.58, scura, capelli lunghi e con le rughe legate all'età.. ma con un seno più grande rispetto a quanto dovrebbe un fisico come il suo, una 5 abbondante.
Rimase abbracciata a me a chiacchierare.
Pensai un attimo e le chiesi.
Alberto "ma scusa.. Ti imbarazzi a stare in intimo con me?"
Mamma "no scemo.. Non puoi capire."
Alberto "eh no che non capisco.. Aspetto che me lo dici tu ahah"
Mi rispose sempre arrossata, ma questa volta dall'imbarazzo:
Mamma "stupidino.. Se vedono due persone semi nude in macchina appartati cosa possono pensare?"
Mi feci una grossa risata e lei era ancora più imbarazzata disse:
Mamma "ma cosa ridi? Ahah"
Alberto "penserebbero che sei fortunata ahah"
Mamma "lo scemo che sei ahah guarda che ancora faccio un certo effetto"
Alberto "see vabbe" le strizzai l'occhiolino a prenderla in giro e ci abbracciammo forte.
Durante l'abbraccio vidi le sue tette strizzarsi e non so come ma sentii un calore improvviso dentro. Non mi era mai capitato.. Specie con mia madre.
Cercai di non pensarci.
Continuai a prenderla in giro, facendo finta di togliermi i pantaloncini, così da metterla più in imbarazzo se ci avessero beccato.
Mamma "Alberto finiscila che mi fai fare brutte figure" disse ridendo.
Alberto "ok e allora mi tolgo i pantaloncini" me li tolsi e rimasi in mutande.
Mamma "sei un cretino..ti sto odiando guarda.. Rimettiti subito i pantaloncini"
Ho obbedito..poco dopo eravamo sempre attaccati e i vetri erano sempre più appannati.
Decisi per gioco di accarezzarle una retta con un dito.
Mamma "albeeertoo.. Ma sei impazzito? Disse sottovoce imbarazzata.
Alberto"ma scusa.. Tu hai la mano sul mio petto e io non posso sul tuo? Non mi sembra equa la cosa"
Mamma "non è la stessa cosa.. E poi non si toccano le tette della mamma"
Alberto "neanche se sono grandi come le tue?"
Mamma "soprattutto se sono grandi.... E poi... Non commentare le mie tette" disse ridendo imbarazzata.
Alberto "neanche i complimenti posso farti?" dissi scherzando
Mamma "scemo tu puoi farmi tutti i complimenti che vuoi.." mi diede un bacione sulla guancia accarezzandomi la pancia.
La guardai facendo il finto offeso dicendo:
Alberto "però non posso toccare le tue tette.."
Mamma "e no stupidino"
Alberto "almeno posso vederle?"
Tra una richiesta e l'altra cedette, non so se lo fece per farmi stare buono o altro, ma le uscì.
Tolto il reggiseno, le vidi a rallenta.. Erano bellissime, meglio di come avevo immaginato.
Mamma "contento ora?"
Alberto "si mamma"
Rimanemmo in silenzio qualche minuto e allungai di nuovo la mano.
Mamma "Alberto ancora? Avevamo detto solo guardare"
Alberto "ok mamma... Allora devo farti vedere anche io qualcosa" mi abbassai di colpo i pantaloncini e rimasi con il pisello di fuori. 22 cm e una capella grossa.
Inizialmente rimase senza parole e si coprii gli occhi.
Mamma "Alberto.. Ma cosa faiii"
Alberto "cos'è non ti piace?"
Mamma "non è questo il punto.. Ma stai esagerando adesso"
Alberto "ma si mamma è un gioco... Tanto ci vorrà finché torni sereno il cielo.... Togliti sta mano dagli occhi ahah"
Tolse la mano e inizio a guardarlo.. Sempre più imbarazzata mi accarezzava la pancia"
Alberto "lo so che vuoi toccarlo"
Mamma "finiscila Alberto.."
Le presi la mano piano piano guardandola negli occhi.. Non fece opposizione. Si leggeva negli occhi che era sopraffatta, come me, dall'eccitazione.
Lo prese, con la sua piccola mano, a fatica riusciva a prenderlo tutto per la circonferenza.
Mamma" ma cosa mi stai facendo fare... " disse guardandomi negli occhi segandomi lentamente con passione.
Poco dopo, la presi e la misi sopra di me... Avevo troppa voglia di mangiare quelle tette. Prima una e poi l'altra. Morbide e con i capezzoloni turgidi.
Mamma" ti piacciono proprio le tette della mamma... "disse con voce amorevole accarezzandomi i capelli.
Mi alzai e le misi il mio cazzo eretto vicino la bocca.
Mamma" anche questo ora? "
Alberto" voglio vedere se sei brava.. "
Mi guardo come a dire" ora ti faccio vedere" girando all indietro gli occhi inizio un pompino favoloso, lento, con tanta saliva.. Talmente tanta che le scendeva nelle tette.
Si mise comoda e mentre mi faceva il pompino io la masturbavo. Ormai eravamo fuori controllo. Era bagnatissima.
Non fu una scopata lunga, forse 15 minuti, anche meno. Ma molto intensa, passionale. Sembrava un sogno.
Avevo io in mano la situazione .. Le divaricai le gambe e iniziai a scoparla. Il pudore era ormai scomparso nei suoi occhi.
Ansimava.. A bassa voce mi disse "più forte"..
Non dura molto dopo quella frase
Le dissi "mamma sto per venire.."
Mi staccai, lei aprii la bocca con la lingua di fuori e venni copiosamente sulla sua lingua mentre lei prese in mano il mio cazzo senza perdersi una goccia.. Venivo e leccava.. Una favola.
Finito tutto.. Avvolti ancora dal piacere mi disse" che rimanga fra noi ovviamente... "
Rimase fra noi.. Ma non fu l'ultima volta che accadde... Da lì in poi inizio un rapporto fantastico.
Racconto di fantasia
Partimmo venerdì sera a bordo del mio fuoristrada. Caricammo le poche borse e tra le mille raccomandazioni di mia madre il viaggio iniziò.
"hai preso tutto? Portati qualcosa di più pesante che la sera fa fresco"
La destinazione non era lontana, circa 1h30 di cui più di 30min di strada di campagna dove non passa anima viva.
A metà del viaggio ci accorgemmo che il cielo si stava incupendo.
Dissi "non era prevista pioggia!"
Mamma "ma infatti.. Queste app del meteo non azzeccano mai!"
Finita la frase inizio un diluvio. Facevo fatica a vedere a 1m.
Mia madre inizio a prendersi d'ansia e mi convinse ad accostare, aspettando che smettesse di piovere.
Così feci, mi fermai di fianco ad una strada sterrata. Il sole tramonto ma la pioggia continuava a scendere. Dentro la macchina facevamo fatica a sentirci con mia madre.
Alberto: "vabbe.. ci conviene aspettare qui, dovrebbe smettere tra poco secondo me"
Mamma "si anche secondo me, era troppo pericoloso continuare"
Alberto "si ok mamma, ma tu sei troppo ansiosa"
Mamma "troppo ansiosa? Guarda che io penso sempre al tuo bene"
Alberto "va bene ma non manca molto per arrivare"
Mamma "appunto per questo dovremmo aspettare.. O preferisci rischiare un incidente per pochi km?"
Alberto "hai ragione, adesso rilassiamoci.. Il suono della pioggia mi rilassa"
Ci stendemmo sui sedili ad aspettare.
Passarono circa 20 minuti che mia madre mi propose di andare dietro, pensava fosse più comodo visto che anche i sedili di dietro potevano ribaltarsi.
Andammo dietro e ci coricammo vicini e abbracciati. (mia madre mi coccola sempre)
Stare dentro in macchina, a giugno e con i finestrini chiusi di sicuro non era il massimo del comfort e della temperatura.
Ero vestito a cipolla, pantaloncini da calcio, canottiera e giacchettino della tuta di sopra.
Mia madre uguale, ma con una tuta completa.
Alberto "mamma mia io sto morendo di caldo" mi tolsi la giacchetta.
Vidi mia madre rossa dal caldo e le dissi:
Alberto "ma.. Tu rimani così? sei tutta rossa"
Mamma "si amore sto bene così tranquillo"
Alberto "ma se stai morendo di caldo.. Togliti sta giacchetta!"
Mamma "Alberto.. E se ci vede qualcuno?" disse con un sorriso imbarazzato
Alberto "ma chi ti deve vedere? Ahah.. Chi ci deve essere a piedi sotto questo diluvio"
Si convinse, si tolse la giacchetta e mise in mostra il suo fisico. Lei è mingherlina, alta circa 1.58, scura, capelli lunghi e con le rughe legate all'età.. ma con un seno più grande rispetto a quanto dovrebbe un fisico come il suo, una 5 abbondante.
Rimase abbracciata a me a chiacchierare.
Pensai un attimo e le chiesi.
Alberto "ma scusa.. Ti imbarazzi a stare in intimo con me?"
Mamma "no scemo.. Non puoi capire."
Alberto "eh no che non capisco.. Aspetto che me lo dici tu ahah"
Mi rispose sempre arrossata, ma questa volta dall'imbarazzo:
Mamma "stupidino.. Se vedono due persone semi nude in macchina appartati cosa possono pensare?"
Mi feci una grossa risata e lei era ancora più imbarazzata disse:
Mamma "ma cosa ridi? Ahah"
Alberto "penserebbero che sei fortunata ahah"
Mamma "lo scemo che sei ahah guarda che ancora faccio un certo effetto"
Alberto "see vabbe" le strizzai l'occhiolino a prenderla in giro e ci abbracciammo forte.
Durante l'abbraccio vidi le sue tette strizzarsi e non so come ma sentii un calore improvviso dentro. Non mi era mai capitato.. Specie con mia madre.
Cercai di non pensarci.
Continuai a prenderla in giro, facendo finta di togliermi i pantaloncini, così da metterla più in imbarazzo se ci avessero beccato.
Mamma "Alberto finiscila che mi fai fare brutte figure" disse ridendo.
Alberto "ok e allora mi tolgo i pantaloncini" me li tolsi e rimasi in mutande.
Mamma "sei un cretino..ti sto odiando guarda.. Rimettiti subito i pantaloncini"
Ho obbedito..poco dopo eravamo sempre attaccati e i vetri erano sempre più appannati.
Decisi per gioco di accarezzarle una retta con un dito.
Mamma "albeeertoo.. Ma sei impazzito? Disse sottovoce imbarazzata.
Alberto"ma scusa.. Tu hai la mano sul mio petto e io non posso sul tuo? Non mi sembra equa la cosa"
Mamma "non è la stessa cosa.. E poi non si toccano le tette della mamma"
Alberto "neanche se sono grandi come le tue?"
Mamma "soprattutto se sono grandi.... E poi... Non commentare le mie tette" disse ridendo imbarazzata.
Alberto "neanche i complimenti posso farti?" dissi scherzando
Mamma "scemo tu puoi farmi tutti i complimenti che vuoi.." mi diede un bacione sulla guancia accarezzandomi la pancia.
La guardai facendo il finto offeso dicendo:
Alberto "però non posso toccare le tue tette.."
Mamma "e no stupidino"
Alberto "almeno posso vederle?"
Tra una richiesta e l'altra cedette, non so se lo fece per farmi stare buono o altro, ma le uscì.
Tolto il reggiseno, le vidi a rallenta.. Erano bellissime, meglio di come avevo immaginato.
Mamma "contento ora?"
Alberto "si mamma"
Rimanemmo in silenzio qualche minuto e allungai di nuovo la mano.
Mamma "Alberto ancora? Avevamo detto solo guardare"
Alberto "ok mamma... Allora devo farti vedere anche io qualcosa" mi abbassai di colpo i pantaloncini e rimasi con il pisello di fuori. 22 cm e una capella grossa.
Inizialmente rimase senza parole e si coprii gli occhi.
Mamma "Alberto.. Ma cosa faiii"
Alberto "cos'è non ti piace?"
Mamma "non è questo il punto.. Ma stai esagerando adesso"
Alberto "ma si mamma è un gioco... Tanto ci vorrà finché torni sereno il cielo.... Togliti sta mano dagli occhi ahah"
Tolse la mano e inizio a guardarlo.. Sempre più imbarazzata mi accarezzava la pancia"
Alberto "lo so che vuoi toccarlo"
Mamma "finiscila Alberto.."
Le presi la mano piano piano guardandola negli occhi.. Non fece opposizione. Si leggeva negli occhi che era sopraffatta, come me, dall'eccitazione.
Lo prese, con la sua piccola mano, a fatica riusciva a prenderlo tutto per la circonferenza.
Mamma" ma cosa mi stai facendo fare... " disse guardandomi negli occhi segandomi lentamente con passione.
Poco dopo, la presi e la misi sopra di me... Avevo troppa voglia di mangiare quelle tette. Prima una e poi l'altra. Morbide e con i capezzoloni turgidi.
Mamma" ti piacciono proprio le tette della mamma... "disse con voce amorevole accarezzandomi i capelli.
Mi alzai e le misi il mio cazzo eretto vicino la bocca.
Mamma" anche questo ora? "
Alberto" voglio vedere se sei brava.. "
Mi guardo come a dire" ora ti faccio vedere" girando all indietro gli occhi inizio un pompino favoloso, lento, con tanta saliva.. Talmente tanta che le scendeva nelle tette.
Si mise comoda e mentre mi faceva il pompino io la masturbavo. Ormai eravamo fuori controllo. Era bagnatissima.
Non fu una scopata lunga, forse 15 minuti, anche meno. Ma molto intensa, passionale. Sembrava un sogno.
Avevo io in mano la situazione .. Le divaricai le gambe e iniziai a scoparla. Il pudore era ormai scomparso nei suoi occhi.
Ansimava.. A bassa voce mi disse "più forte"..
Non dura molto dopo quella frase
Le dissi "mamma sto per venire.."
Mi staccai, lei aprii la bocca con la lingua di fuori e venni copiosamente sulla sua lingua mentre lei prese in mano il mio cazzo senza perdersi una goccia.. Venivo e leccava.. Una favola.
Finito tutto.. Avvolti ancora dal piacere mi disse" che rimanga fra noi ovviamente... "
Rimase fra noi.. Ma non fu l'ultima volta che accadde... Da lì in poi inizio un rapporto fantastico.
Racconto di fantasia
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