Infermiera, moglie,amante, femmina. Parte 2
di
Nurse41
genere
tradimenti
Il giorno dopo fu difficilissimo. Mi sentivo sporca, mi sentivo in preda ai sensi di colpa. Avevo tradito, avevo fatto una cosa che non era da me. Mai e poi mai avrei pensato di commettere una cosa del genere. Successe però. E quello che mi faceva stare male era che non volevo ammettere che mi era piaciuto, che mi ero eccitata. La razionalità non voleva e non poteva ammetterlo. Decisi che avrei dovuto chiudere questa pagina. Tornai a lavoro dopo 2 gg. Lui era ancora li. Quel giorno facevo mattina. Non avevo il coraggio di entrare nella sua camera. Lo feci con la collega Oss in modo tale che lui non potesse dirmi nulla. Io ero imbarazzatissima, e non parlavo. Lui mi fissava e mi cercava con lo sguardo ma io guardavo all’opposto. La mia collega, ignara, parlava come se niente fosse e io cercavo solo di sbrigare le faccende il più velocemente possibile. Nel corso della mattina però fui costretta ad entrare sola. Ero spaventata. Entrai, lui mi guardò “ciao amore, ti ho pensato, mi sei mancata”…” Giampaolo, non rendere le cose difficili, quello che è successo è stato un errore, clamoroso, mi hai presa in un attimo di debolezza….non può avvenire più….ti prego di dimenticare quello che è successo”….”ma antonella, io non riesco, ti penso…è stato bellissimo…solo a pensarti in questo momento ….guarda (e alzò le coperte mostrandosi in slip con una piccola erezione) anche in questo momento mi provochi passione….ti vorrei tanto”….divenni immediatamente rossa…e abbassai lo sguardo…e uscii dalla stanza. Non so cosa mi succedeva ma quella visione, quell’uomo che mi desiderava, che mi vedeva come mezzo per il suo piacere mi provocava turbamento. Ero in trans. Aveva risvegliato in me desideri che in tale modalità avevo a 20 anni e che non conoscevo più da anni. Ero smarrita. Nel corso della mattina il pensiero era sempre li….a come mi aveva trattata quella sera. Avevo voglia di rientrare in quella stanza…ma di mattino in reparto non si poteva fare…era rischioso….passavo e ripassavo nel corridoio…fino a quando mi decisi….entrai…”oh antonella, ciao…ma non ho terapia ora no?”….mi avvicinai a lui, che era seduto sul letto….non guidavo più io i miei pensieri erano ormai fuori dal controllo della razionalità…volevo dargli piacere….lo presi per una mano e lo portai in bagno…rossa dall’emozione…” …muoviti…qui rischio grosso se non torno a breve…e fai silenzio”…lui rimase incredulo….io misi un asciugamano per terra….e mi inginocchiai davanti a lui….e mi sfilai prima la casacca della divisa e poi la magliettina della pelle, rimasi in reggipetto. Lo guardai imbarazzata…lui sorrise “sei bellissima” e queste parole mi convinsero ad andare oltre….sganciai il reggiseno che cadde per terra…il mio seno uscii…con le mani abbassai prima il suo pigiama fin sulle ginocchia….e poi piano piano i suoi slip….davanti a me avevo il suo membro…non molto grande….lo accarezzai con la mano e il cuore a mille…lui mi guardava con desiderio…piano piano il membro cresceva…la punta incominciava ad essere umida di presperma….avvicinai il mio petto al suo pube….presi il suo membro in mano e lo guidai contro il mio seno…la sua cappella era sul mio capezzolo…mi stava bagnando di lui, fili di presperma univano il mio capezollo al suo pene….questa cosa mi eccitava molto…roteavo la cappella sul mio capezzolino…e iniziai piano piano a segarlo con la mano in modo che la cappella toccasse il mio capezzolo….lui con voce bassa gemeva…d’un tratto portò il suo membro verso la mia bocca…appoggiò la sua cappella sulle mie labbra…sentivo il suo odore di pipi e sperma sulle labbra…il suo salato…aprii la bocca e lui lo spinse dentro….aveva un sapore molto diverso da quello di mio marito…all’inizio mi sembrò sgradevole ma l’eccitazione mi portò a sentirlo come sensualissimo mano a mano che lo succhiavo….lo ciucciavo…lo avvolgevo con la lingua….poi lo tirai fuori….lo ripresi in mano e iniziai a segarlo strusciando al cappella sulla lingua che nel frattempo avevo tirato fuori dalla bocca….ero bagnata di lui, sentire un sapore diverso da quello di mio marito mi stava eccitando…e poi di nuovo dentro, in bocca….su e giù su e giù….il suo cazzo pulsava…”amore….sto per venire…..ahhhh”. non fece a tempo a finire la frase che incominciai a sentire il suo seme sulla lingua, riempirmi la bocca, era caldo….continuai a muovere su e giù fino a quando lui mi fermò con le mani sulla testa….lo estrasse….io mi alzai e feci uscire il suo sperma nel lavandino…non avevo mai ingoiato neanche con mio marito…e non volevo iniziare ora…anche se credo lui ne rimase un po' deluso. “antonella si un amore…è stato bellissimo” “ dai scemotto muoviti….esci e torna a letto….passami la maglietta…daiiii che qui devo scappare….” E cosi dicendo mi ricomposi…lui fini sotto le coperte e io uscii dalla stanza.
Mi sembravo una ragazzina, avevo sempre il pensiero a lui. Non so cosa mi stesse succedendo, ero piena di sensi di colpa ma allo stesso momento non potevo non pensare a lui. Tornai nella stanza a fine turno per salutarlo. “ehi amore, stai andando?” “eh si, ho finito il turno”….”non sei più tornata amore dopo il ns momento…mi lasci sempre solo, scappi….” “eh lo so Giampaolo ma devi capire che per me non è facile, sono in preda a tanti sentimenti contrastanti, sensi di colpa…” “ eh immagino…dobbiamo abituarci…ma è bellissimo…io ti penso, sei la mia femmina…” queste parole mi trasmettevano il desiderio che quest’uomo aveva di me e mi lusingava, mi sentivo donna, femmina, desiderata, oggetto di piacere. Sensazioni che non avevo mai provato cosi. Ero confusa. “me lo dai il tuo numero di telefono? Voglio scriverti amore quando non ci sei”….”va bene, tieni…ora vado…” “dammi un bacio antonella”….e timidamente mi avvicinai a lui…prima girandomi per vedere che nessuno fosse alla porta…e poi misi le labbra sulle sue e gli diedi il bacio.
Nel pomeriggio arrivò il suo primo messaggio “lo sai amore che domani mi dimettono, non credo ci vedremo se tu hai pomeriggio…peccato mi manchi!” ….d’un tratto due sentimenti contrastanti…uno di felicità perché pensavo che mi sarei liberata di una cosa più grande di me…l’altro di sconforto perché non lo avrei più visto in un momento in cui avevo ancora voglia di lui e di quelle attenzioni. Arrivò un secondo messaggio “ amore, io da domani vado nella mia casa a mare in abruzzo…perché non vieni anche tu?”…fu un fulmine…il cuore battè a mille..risposi di istinto “non credo sia possibile, mi piacerebbe…ma il lavoro, la casa…oddio non si può dai!”….”non mi devi rispondere ora…prova a capire se qualche giorno riesci a venire…potremmo stare insieme qualche giorno e vivere come marito e moglie ah ah “ “scemooooooo, ci penso….ma non ti prometto nulla…devi andare piano…ti prego non mi mettere fretta…sono confusa”. E lo ero veramente. Ma da quel momento la mia mente provò a capire come fare….desideravo vivere quell’esperienza…nella mia testa…era l’occasione perfetta per vivere qualche giorno insieme, essere la sua femmina e chiudere li una cosa che non doveva e non poteva avere futuro. Con il lavoro trovai la soluzione. Avevo cosi tanti gg di ferie da smaltire che la caposala non mi fece storie….il problema era cosa dire a mio marito e mio figlio. Avevo una amica in veneto…decisi di raccontare che mi aveva chiesto di stare da lei qualche giorno perché non si sentiva bene….glielo dovevo…e cosi feci, raccontai questa cosa. Mio marito come al solito essendo molto impegnato non diede peso e mi disse vai pure…mio figlio senza la mamma qualche giorno era triste ma vedeva la libertà di stare dai nonni…e quindi nei giorni seguenti scrissi a Giampaolo …dicendogli che sarei andata….e che sarei arrivata il venerdi sera. Lui ne fu felicissimo….”amoreeeee ma che bella notizia….qui a mare sono sempre solo…stare con te….qualche giorno…vivere la mia casetta con te mi sembra un sogno!!”. Ero pervasa da tantissimi sentimenti….mi sentivo a mille….tant’è che…qualche giorno prima uscita da lavoro decisi di fermarmi al centro commerciale per comprarmi qualche cosa di nuovo da mettere. Sono una donna che veste casual classico…preferisco i pantaloni perché come dicevo avendo fianchi e gambotte morbidine non mi piace scoprirmi….sopra metto magliette, camicette…mi piace essere a posto. Sulle scarpe…ora che è arrivata la bella stagione volevo comprare qualche scarpa aperta. Mi misi alla ricerca. Passai davanti ad un negozio di intimo….e qui venne il primo dubbio…compro o non compro un completino sexy??...ero eletrizzata…non ne avevo mai messo uno..se non una volta a capod’anno quando me lo regalò mio marito….entrai…chiesi alla commessa….cercavo qualche cosa di non molto volgare…un tanga…che (però come dicevo odio perché con il mio culetto mi sento ridicolaaaaaa) e un reggipetto con pizzo e una camicetta nera trasparente….la commessa fu brava…mi aiutò a scegliere bene….e poi feci un salto dalle scarpe…cercavo una scarpa aperta con un leggero tacco e lacci…che mi slanciasse un po' e facesse un po' elegante. La trovai, nera, bellissima. Giampaolo mi chiamò proprio mentre ero uscita dal negozio, gli raccontai che avevo comprato un paio di scarpe per uscire in quei giorni. “brava cucciola, chissà come saranno belle…dai mandami qualche foto mentre le indossi…muoio dalla voglia di vederti!” “dai scemotto….vedrai che ora mi metto a fare le foto con le scarpe ah ah” “ dai amoreeee non resisto…quando entri in macchina…mettile…e scatta…” Era tutto cosi surreale. Piccante….non sapevo dire di no a lui e anche cose per me impossibili diventavano fattibili. Quando entrai in macchina…tolsi le mie scarpe…infilai le nuove…e gli mandai qualche scatto….”sei bellissima amoreeeee….e chi resiste….vorrei toglierle quelle scarpe e baciarti tutto il piedino e mordichiartelo….e sentirlo sopra al mio coso ah ah!!!”…..”scemoooooooo vedi di resistere ah ah”. E cosi tra messaggi da ragazzina alle prime armi e sue risposte che denotavano attesa e desiderio… Era arrivato giovedi….sentivo l’ansia….il magone di raccontare una bugia a casa….l’imbarazzo di sapere che avrei probabilmente tradito nuovamente mio marito…chiusi la valigia, non volli essere accompagnata da lui…mi sembrava una presa in giro…andai da sola….e salii sul treno.
Mi sembravo una ragazzina, avevo sempre il pensiero a lui. Non so cosa mi stesse succedendo, ero piena di sensi di colpa ma allo stesso momento non potevo non pensare a lui. Tornai nella stanza a fine turno per salutarlo. “ehi amore, stai andando?” “eh si, ho finito il turno”….”non sei più tornata amore dopo il ns momento…mi lasci sempre solo, scappi….” “eh lo so Giampaolo ma devi capire che per me non è facile, sono in preda a tanti sentimenti contrastanti, sensi di colpa…” “ eh immagino…dobbiamo abituarci…ma è bellissimo…io ti penso, sei la mia femmina…” queste parole mi trasmettevano il desiderio che quest’uomo aveva di me e mi lusingava, mi sentivo donna, femmina, desiderata, oggetto di piacere. Sensazioni che non avevo mai provato cosi. Ero confusa. “me lo dai il tuo numero di telefono? Voglio scriverti amore quando non ci sei”….”va bene, tieni…ora vado…” “dammi un bacio antonella”….e timidamente mi avvicinai a lui…prima girandomi per vedere che nessuno fosse alla porta…e poi misi le labbra sulle sue e gli diedi il bacio.
Nel pomeriggio arrivò il suo primo messaggio “lo sai amore che domani mi dimettono, non credo ci vedremo se tu hai pomeriggio…peccato mi manchi!” ….d’un tratto due sentimenti contrastanti…uno di felicità perché pensavo che mi sarei liberata di una cosa più grande di me…l’altro di sconforto perché non lo avrei più visto in un momento in cui avevo ancora voglia di lui e di quelle attenzioni. Arrivò un secondo messaggio “ amore, io da domani vado nella mia casa a mare in abruzzo…perché non vieni anche tu?”…fu un fulmine…il cuore battè a mille..risposi di istinto “non credo sia possibile, mi piacerebbe…ma il lavoro, la casa…oddio non si può dai!”….”non mi devi rispondere ora…prova a capire se qualche giorno riesci a venire…potremmo stare insieme qualche giorno e vivere come marito e moglie ah ah “ “scemooooooo, ci penso….ma non ti prometto nulla…devi andare piano…ti prego non mi mettere fretta…sono confusa”. E lo ero veramente. Ma da quel momento la mia mente provò a capire come fare….desideravo vivere quell’esperienza…nella mia testa…era l’occasione perfetta per vivere qualche giorno insieme, essere la sua femmina e chiudere li una cosa che non doveva e non poteva avere futuro. Con il lavoro trovai la soluzione. Avevo cosi tanti gg di ferie da smaltire che la caposala non mi fece storie….il problema era cosa dire a mio marito e mio figlio. Avevo una amica in veneto…decisi di raccontare che mi aveva chiesto di stare da lei qualche giorno perché non si sentiva bene….glielo dovevo…e cosi feci, raccontai questa cosa. Mio marito come al solito essendo molto impegnato non diede peso e mi disse vai pure…mio figlio senza la mamma qualche giorno era triste ma vedeva la libertà di stare dai nonni…e quindi nei giorni seguenti scrissi a Giampaolo …dicendogli che sarei andata….e che sarei arrivata il venerdi sera. Lui ne fu felicissimo….”amoreeeee ma che bella notizia….qui a mare sono sempre solo…stare con te….qualche giorno…vivere la mia casetta con te mi sembra un sogno!!”. Ero pervasa da tantissimi sentimenti….mi sentivo a mille….tant’è che…qualche giorno prima uscita da lavoro decisi di fermarmi al centro commerciale per comprarmi qualche cosa di nuovo da mettere. Sono una donna che veste casual classico…preferisco i pantaloni perché come dicevo avendo fianchi e gambotte morbidine non mi piace scoprirmi….sopra metto magliette, camicette…mi piace essere a posto. Sulle scarpe…ora che è arrivata la bella stagione volevo comprare qualche scarpa aperta. Mi misi alla ricerca. Passai davanti ad un negozio di intimo….e qui venne il primo dubbio…compro o non compro un completino sexy??...ero eletrizzata…non ne avevo mai messo uno..se non una volta a capod’anno quando me lo regalò mio marito….entrai…chiesi alla commessa….cercavo qualche cosa di non molto volgare…un tanga…che (però come dicevo odio perché con il mio culetto mi sento ridicolaaaaaa) e un reggipetto con pizzo e una camicetta nera trasparente….la commessa fu brava…mi aiutò a scegliere bene….e poi feci un salto dalle scarpe…cercavo una scarpa aperta con un leggero tacco e lacci…che mi slanciasse un po' e facesse un po' elegante. La trovai, nera, bellissima. Giampaolo mi chiamò proprio mentre ero uscita dal negozio, gli raccontai che avevo comprato un paio di scarpe per uscire in quei giorni. “brava cucciola, chissà come saranno belle…dai mandami qualche foto mentre le indossi…muoio dalla voglia di vederti!” “dai scemotto….vedrai che ora mi metto a fare le foto con le scarpe ah ah” “ dai amoreeee non resisto…quando entri in macchina…mettile…e scatta…” Era tutto cosi surreale. Piccante….non sapevo dire di no a lui e anche cose per me impossibili diventavano fattibili. Quando entrai in macchina…tolsi le mie scarpe…infilai le nuove…e gli mandai qualche scatto….”sei bellissima amoreeeee….e chi resiste….vorrei toglierle quelle scarpe e baciarti tutto il piedino e mordichiartelo….e sentirlo sopra al mio coso ah ah!!!”…..”scemoooooooo vedi di resistere ah ah”. E cosi tra messaggi da ragazzina alle prime armi e sue risposte che denotavano attesa e desiderio… Era arrivato giovedi….sentivo l’ansia….il magone di raccontare una bugia a casa….l’imbarazzo di sapere che avrei probabilmente tradito nuovamente mio marito…chiusi la valigia, non volli essere accompagnata da lui…mi sembrava una presa in giro…andai da sola….e salii sul treno.
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