La trasformazione
di
Sara1188
genere
etero
Sono Sara questo è un racconto di fantasia a differenza degli altri scritto insieme ad una mia amica.
Una coppia sposata le 35 bionda con una quarta, molto snella, ma di carattere molto timido di nome Mara.
Il marito di nome Marco più vecchio sui 50, lui lavora in un porto lei in un bar, frequentato da pensionato e da lavoratori di varie etnie.
Lei veste molto all’antica essendo molto riservata, tutto vada e chiesa.
Il bar è di proprietà di suo zio, il fratellastro di suo padre odiato da lei per i suoi modi.
Il tutto inizia una primavera, per festeggiare il loro primo anniversario, si mettono d’accordo per fare una vacanza al mare di 3 settimane,si prendono le ferie entrambe facendo sbuffare un po’ suo zio, chiedendole se avesse un idea di dove andare.
Mara gli disse che non aveva idea, allora lui gli disse che conosceva un amico che aveva un hotel a Ibiza, e se volessero gli avesse chiesto se avesse una camera per loro nel periodo scelto da loro, e gli avrebbe fatto un prezzo basso.
Lei gli rispose che ne avrebbe parlato con Marco, anche se disprezzava lo zio volle parlare con Marco, per approfittare così accettò di buon grado.
Il giorno successivo riferì la conferma allo zio, che chiamò subito il suo amico, organizzando il tutto dandogli conferma.
Mancava un giorno alla partenza, io e Marco stavamo prendendo le ultime cose in un grande magazzino di vestiario, quando passammo davanti ad alcuni costumi e vestiti, Marco mi disse perché non rinnovi quel guardaroba da zitella almeno mi faresti contento.. io mi rifiutai, ma lui insistette e gli dissi che lo facevo solo per il nostro anniversario.
Così Marco scese per me senza che io vedessi cosa fosse dicendomi che era una sorpresa uscì con una borsa grande,
Ero turbata volevo vedere cosa avesse preso ma lui niente mi disse che li avrei visti al momento opportuno.
Arrivo il giorno successivo ed uscii con la valigia vuota ero curiosa ma anche un po’ preoccupata da quello che mi aveva preso,
Andammo all’aeroporto con la valigia piena di quello che mi aveva preso, dopo un paio d’ore di viaggio arrivammo faceva caldissimo,e Marco mi disse che ero vestita da zitella e che dovevo cambiarmi. Sarò agì in albero ci accolse un uomo alto di bella stanza, dicendoci se ci aveva mandato mio zio.. gli rispondemmo di sì e ci offri un aperitivo, facendomi molti complimenti ma che di dovevo cambiare perché non era l’abbigliamento adatto per quel caldo.
Intervenne Marco dicendo ora saliamo e si cambia, così andammo a vedere la spiaggia e lui ci disse che in questo periodo non era molto affollata. Saliamo e ci facciamo una doccia prima lui poi io e uscendo così i costumi sul letto che mi aveva preso, rimasi di stucco sul l’erro c’erano dei micro tanga bianchi con 2 triangolino come reggiseno.
Lo guardai dicendogli che non avrei mai messo quella roba, così mi disse che non dovevo fare storie prese una canotta con dei pantaloncini e scese dicendomi che non dovevo deluderlo.
Presi quei 2 straccertti e guardandomi allo specchio mi vergognavo dovetti depilarmi tutta so vedeva praticamente tutto essendo anche un po’ trasparente, guardandomi allo specchio più volte avevo quel costume che a mala pena riusciva a coprire il clitoride e le labbra della mia fica sporgenti, ed il pezzo sopra che copriva a mala pena i capezzoli.
Mi incamminai per scendere guardandomi sempre intorno per vedere che non ci fosse nessuno, mi sentivo continuamente il clitoride uscire dal costume ad ogni passo me lo sistemavo come potevo per non far vedere troppo.
Arrivata alla fine delle scale mi fermai a riflettere di quello che stavo facendo, mi vergognavo ma una vocina mi diceva di lasciarmi andare, così cercai Marco con lo sguardo, feci qualche passo e vidi un cameriere marocchino che mi stava spogliando con gli occhi dandomi sguardi un po’ provocatori, preso coraggio e gli chiesi se avesse visto mio marito, rispondendo che era fuori con il proprietario de hotel.
Mentre raggiungevo Marco il cameriere non mi toglieva lo sguardo di dosso, così Marco mi vide e disse al proprietario ecco mia moglie finalmente, che anche lui mi squadrò facendomi un sacco di complimenti e dicendomi che questo era l'abbigliamento giusto e che esaltava mettendo in risalto la mia bellezza.
Così Mara sempre con la testa bassa non poté fare altro che ringraziare.
Marco così gli disse che visto che era un po’ tardi si sarebbero fermati nella piscina del hotel così il proprietario gli disse che era una buona idea e che gli avrebbe fatto portare qualcosa di fresco.
Andammo in piscina e ci buttammo per rinfrescarci ma quella vocina in me mi diceva sempre di lasciarmi andare.
Dopo esserci rinfrescati Marco si sdraiò nel lettino e uscendo lo raggiunsi accorgendomi che il costume era diventato completamente trasparente, mi vergognavo da morire ma Marco insistette ne farmi sdraiare sul lettino, arrivo il cameriere con le bibite e qualche stuzzichino, mentre mi alzavo non badavo di avere un capezzolo fuori, badavo più a tenere le gambe chiuse, ma alzandomi doverti aprirle dando così al cameriere marocchino la visione del mio costume totalmente trasparente. Mi accorso del seno esposto e con la mano mi coprii sistemandomi, mentre Marco mi guardava sghignazzando, ed il cameriere mi fece un sorriso beffardo.
La situazione più la mia vicina mi misero in senso di angoscia ma allo stesso tempo provavo una sensazione di eccitazione.
Rimanemmo in altro paio d’ore per poi risalire in camera, e Marco prendendomi per mano mi disse che ero stupenda, così mi attaccai a lui che mi prese sotto braccio allungando una mano nel sedere, raggiungemmo la scala mentre il cameriere stava uscendo dalla cucina, senza accorgermi che Marco aveva tirato la parte dietro del costume facendomi uscire il clitoride senza che me ne accorgessi, ne fui consapevole vedendo lo sguardo del cameriere.
Me ne accorsi e mi staccai da Marco facendo una corsa per le scale, avendo le tette che sbalzavano fuori.
Marco mi raggiunse davanti alla porta e gli dissi che non ero una puttana, così mi fisso e apri la porta, senza dire una parola mi prese gettandomi sul letto, si spogliò era già eccitato, mi salto addosso levandomi quei 2 straccetti, mi mise una mano nella fica trovandola bagnata, mi disse…fai tanto la santarellina e poi guarda hai la fica bagnata, sei davvero una puttana ed ora farai tutto quello che ti dirò.
In quel momento me lo
Mise dentro scopandomi con forza.. non so cosa mi prese ma lo incitavo a spingere sempre di più, ero in preda all'eccitazione, gli dissi che avrei fatto qualsiasi cosa, mi scopava senza darmi tregua, ma volevo di più… e poi la vicina mi diceva di incitarlo ancora e in preda all’eccitazione sentivo che mi stava venendo scoppiando in un orgasmo pazzesco.
Erano quasi le 20 e dovevamo scendere per cenare, mentre ci alzammo Marco mi disse: allora sei convinta farai tutto quello che ti chiedo? Lo guardai dicendo sì. Alzandosi prese dalla valigia un vestito nero dicendomi adesso indossi questo. Andai a fare la doccia senza neanche guardare dicendomi che lo avrei fatto. Entro Marco a fare la doccia e uscendo mi vide distesa, si vesti non degnandomi di uno sguardo, dicendomi di muovermi a vestirmi e per uscire.
Presi il vestito lo indossai avevo completamente la schiena scoperta, lo allacciai e 1 lembi di stoffa coprivano a mala pena i capezzoli con un ampia scollatura, che arrivava all’ombelico e continuava con un ampio spacco che arriva all’altezza della fica, mi guardai allo specchio mi legai i capelli e uscìi.
Scesi le scale ed entrai in sala, vidi mio marito lo raggiunsi mi sedetti di fronte, arrivò il cameriere naturalmente mi scrutava il seno in bella vista, e guardandolo con aria arrabbiata si girò, prendendo gli ordini e se ne andò.
Marco mi disse che ero una stronza non dovevo comportarmi così, si tolse una scarpa e con il piede mi fece divaricare le gambe, ordinandomi di non chiuderle più anzi..in loro presenza le dovevo allargare, mi metteva soggezione allargai le gambe chiedendogli scusa, ero indecente il vestito era risalito, ed in quella posizione la fica era totalmente esposta, lasciando vedere tutto ogni volta che divaricavo le gambe con il clitoride in bella mostra.
Una coppia sposata le 35 bionda con una quarta, molto snella, ma di carattere molto timido di nome Mara.
Il marito di nome Marco più vecchio sui 50, lui lavora in un porto lei in un bar, frequentato da pensionato e da lavoratori di varie etnie.
Lei veste molto all’antica essendo molto riservata, tutto vada e chiesa.
Il bar è di proprietà di suo zio, il fratellastro di suo padre odiato da lei per i suoi modi.
Il tutto inizia una primavera, per festeggiare il loro primo anniversario, si mettono d’accordo per fare una vacanza al mare di 3 settimane,si prendono le ferie entrambe facendo sbuffare un po’ suo zio, chiedendole se avesse un idea di dove andare.
Mara gli disse che non aveva idea, allora lui gli disse che conosceva un amico che aveva un hotel a Ibiza, e se volessero gli avesse chiesto se avesse una camera per loro nel periodo scelto da loro, e gli avrebbe fatto un prezzo basso.
Lei gli rispose che ne avrebbe parlato con Marco, anche se disprezzava lo zio volle parlare con Marco, per approfittare così accettò di buon grado.
Il giorno successivo riferì la conferma allo zio, che chiamò subito il suo amico, organizzando il tutto dandogli conferma.
Mancava un giorno alla partenza, io e Marco stavamo prendendo le ultime cose in un grande magazzino di vestiario, quando passammo davanti ad alcuni costumi e vestiti, Marco mi disse perché non rinnovi quel guardaroba da zitella almeno mi faresti contento.. io mi rifiutai, ma lui insistette e gli dissi che lo facevo solo per il nostro anniversario.
Così Marco scese per me senza che io vedessi cosa fosse dicendomi che era una sorpresa uscì con una borsa grande,
Ero turbata volevo vedere cosa avesse preso ma lui niente mi disse che li avrei visti al momento opportuno.
Arrivo il giorno successivo ed uscii con la valigia vuota ero curiosa ma anche un po’ preoccupata da quello che mi aveva preso,
Andammo all’aeroporto con la valigia piena di quello che mi aveva preso, dopo un paio d’ore di viaggio arrivammo faceva caldissimo,e Marco mi disse che ero vestita da zitella e che dovevo cambiarmi. Sarò agì in albero ci accolse un uomo alto di bella stanza, dicendoci se ci aveva mandato mio zio.. gli rispondemmo di sì e ci offri un aperitivo, facendomi molti complimenti ma che di dovevo cambiare perché non era l’abbigliamento adatto per quel caldo.
Intervenne Marco dicendo ora saliamo e si cambia, così andammo a vedere la spiaggia e lui ci disse che in questo periodo non era molto affollata. Saliamo e ci facciamo una doccia prima lui poi io e uscendo così i costumi sul letto che mi aveva preso, rimasi di stucco sul l’erro c’erano dei micro tanga bianchi con 2 triangolino come reggiseno.
Lo guardai dicendogli che non avrei mai messo quella roba, così mi disse che non dovevo fare storie prese una canotta con dei pantaloncini e scese dicendomi che non dovevo deluderlo.
Presi quei 2 straccertti e guardandomi allo specchio mi vergognavo dovetti depilarmi tutta so vedeva praticamente tutto essendo anche un po’ trasparente, guardandomi allo specchio più volte avevo quel costume che a mala pena riusciva a coprire il clitoride e le labbra della mia fica sporgenti, ed il pezzo sopra che copriva a mala pena i capezzoli.
Mi incamminai per scendere guardandomi sempre intorno per vedere che non ci fosse nessuno, mi sentivo continuamente il clitoride uscire dal costume ad ogni passo me lo sistemavo come potevo per non far vedere troppo.
Arrivata alla fine delle scale mi fermai a riflettere di quello che stavo facendo, mi vergognavo ma una vocina mi diceva di lasciarmi andare, così cercai Marco con lo sguardo, feci qualche passo e vidi un cameriere marocchino che mi stava spogliando con gli occhi dandomi sguardi un po’ provocatori, preso coraggio e gli chiesi se avesse visto mio marito, rispondendo che era fuori con il proprietario de hotel.
Mentre raggiungevo Marco il cameriere non mi toglieva lo sguardo di dosso, così Marco mi vide e disse al proprietario ecco mia moglie finalmente, che anche lui mi squadrò facendomi un sacco di complimenti e dicendomi che questo era l'abbigliamento giusto e che esaltava mettendo in risalto la mia bellezza.
Così Mara sempre con la testa bassa non poté fare altro che ringraziare.
Marco così gli disse che visto che era un po’ tardi si sarebbero fermati nella piscina del hotel così il proprietario gli disse che era una buona idea e che gli avrebbe fatto portare qualcosa di fresco.
Andammo in piscina e ci buttammo per rinfrescarci ma quella vocina in me mi diceva sempre di lasciarmi andare.
Dopo esserci rinfrescati Marco si sdraiò nel lettino e uscendo lo raggiunsi accorgendomi che il costume era diventato completamente trasparente, mi vergognavo da morire ma Marco insistette ne farmi sdraiare sul lettino, arrivo il cameriere con le bibite e qualche stuzzichino, mentre mi alzavo non badavo di avere un capezzolo fuori, badavo più a tenere le gambe chiuse, ma alzandomi doverti aprirle dando così al cameriere marocchino la visione del mio costume totalmente trasparente. Mi accorso del seno esposto e con la mano mi coprii sistemandomi, mentre Marco mi guardava sghignazzando, ed il cameriere mi fece un sorriso beffardo.
La situazione più la mia vicina mi misero in senso di angoscia ma allo stesso tempo provavo una sensazione di eccitazione.
Rimanemmo in altro paio d’ore per poi risalire in camera, e Marco prendendomi per mano mi disse che ero stupenda, così mi attaccai a lui che mi prese sotto braccio allungando una mano nel sedere, raggiungemmo la scala mentre il cameriere stava uscendo dalla cucina, senza accorgermi che Marco aveva tirato la parte dietro del costume facendomi uscire il clitoride senza che me ne accorgessi, ne fui consapevole vedendo lo sguardo del cameriere.
Me ne accorsi e mi staccai da Marco facendo una corsa per le scale, avendo le tette che sbalzavano fuori.
Marco mi raggiunse davanti alla porta e gli dissi che non ero una puttana, così mi fisso e apri la porta, senza dire una parola mi prese gettandomi sul letto, si spogliò era già eccitato, mi salto addosso levandomi quei 2 straccetti, mi mise una mano nella fica trovandola bagnata, mi disse…fai tanto la santarellina e poi guarda hai la fica bagnata, sei davvero una puttana ed ora farai tutto quello che ti dirò.
In quel momento me lo
Mise dentro scopandomi con forza.. non so cosa mi prese ma lo incitavo a spingere sempre di più, ero in preda all'eccitazione, gli dissi che avrei fatto qualsiasi cosa, mi scopava senza darmi tregua, ma volevo di più… e poi la vicina mi diceva di incitarlo ancora e in preda all’eccitazione sentivo che mi stava venendo scoppiando in un orgasmo pazzesco.
Erano quasi le 20 e dovevamo scendere per cenare, mentre ci alzammo Marco mi disse: allora sei convinta farai tutto quello che ti chiedo? Lo guardai dicendo sì. Alzandosi prese dalla valigia un vestito nero dicendomi adesso indossi questo. Andai a fare la doccia senza neanche guardare dicendomi che lo avrei fatto. Entro Marco a fare la doccia e uscendo mi vide distesa, si vesti non degnandomi di uno sguardo, dicendomi di muovermi a vestirmi e per uscire.
Presi il vestito lo indossai avevo completamente la schiena scoperta, lo allacciai e 1 lembi di stoffa coprivano a mala pena i capezzoli con un ampia scollatura, che arrivava all’ombelico e continuava con un ampio spacco che arriva all’altezza della fica, mi guardai allo specchio mi legai i capelli e uscìi.
Scesi le scale ed entrai in sala, vidi mio marito lo raggiunsi mi sedetti di fronte, arrivò il cameriere naturalmente mi scrutava il seno in bella vista, e guardandolo con aria arrabbiata si girò, prendendo gli ordini e se ne andò.
Marco mi disse che ero una stronza non dovevo comportarmi così, si tolse una scarpa e con il piede mi fece divaricare le gambe, ordinandomi di non chiuderle più anzi..in loro presenza le dovevo allargare, mi metteva soggezione allargai le gambe chiedendogli scusa, ero indecente il vestito era risalito, ed in quella posizione la fica era totalmente esposta, lasciando vedere tutto ogni volta che divaricavo le gambe con il clitoride in bella mostra.
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