Mia moglie Seraph alla Lanterne di Aix en provence
di
Lonesome
genere
etero
Eravamo io e Seraph dai suoi nella loro casa di vacanza in Costa Azzura a Juan les Pins
Dopo alcuni giorni trascorsi a visitare le sue amiche di gioventù, anche loro a trascorrere le ferie estive lontane dalla calura soffocante di Parigi, si insinuò in lei la noia di una vacanza pur sempre bella ma monotona.
Colsi l’occasione e le proposi una serata in una discoteca privè con piscina giardini e locali interni per incontri fortuiti ed effimeri.
Lei inizialmente era restia, poi a forza di farle presente la noia della tranquillità di quella vacanza, si decise.
Si optò per un locale nelle vicinanze, rinomato per eleganza, e stile libertino, si trattava de LA LANTERNE a Aix en Provence. Per la serata Seraph indossò un tubino nero con scollatura moderata sui seni, ma esagerata sulla sua bella schiena abbronzata. Un filo di perle al collo e un paio di sandali neri dal tacco vertiginoso. Peccato che si era in estate altrimenti le avrei proposto un bel paio di autoreggenti color carne.
Visto il modello del vestito Seraph non indossò il reggiseno ma solo un perizoma color crema di Chantelle in pizzo. Vederla nuda, tutta truccata e profumata con solo il perizoma e i tacchi a spillo mi venne voglia di saltarle addosso e scoparla tutta in ogni orifizio……Ma mi trattenni perché volevo vederla in splendida forma all’entrata nel locale per vedere a quanti avrebbe fatto girare la testa. In una mezz’oretta arrivammo nel parcheggio, dove si trovavano alcune auto di grossa cilindrata parcheggiate ed alcune Alfa Romeo con targa italiana. Il locale presentava come una discoteca elegante con piscina, ristorante e giardini. Esibii alla reception la carta di credito per le consumazioni e gli optional ed entrammo. Subito alcuni ospiti eleganti ma non più giovanissimi che stavano parlottando tra loro la osservarono e da alcune esclamazioni capii che la presenza di Seraph era stata notata ed infine dopo un giro ci accomodammo non al ristorante , ma sui divanetti della discoteca dove alcune avvenenti ragazze in minigonna e canotta davano il meglio per gli occhi degli ospiti. Si avvicinarono a noi i tre signori che ci avevano adocchiato prima e al gesto di uno di loro si avvicinò un cameriere con un vassoio di cocktails dicendo che era tutto offerto dalla casa. I tre erano francesi e si accorsero subito dall’accento che Seraph era di Parigi ed invece il sottoscritto …ITALIANO.
Si parlò degli studi, di Parigi, della crisi economica e dei rincari….i tre francesi chiesero se eravamo sposati e se gradivamo qualche brivido eccentrico. Io e Seraph acconsentimmo a patto di fermare i giochi e ritirarci se ne avessimo sentito la necessità. Ci trasferimmo quindi oltrepassato un corridoio in una parte riservata della discoteca arredata con molti separee e poi alcune porte davano accesso ad altri piccoli locali. Entrammo io e Seraph in uno di questi nel quale erano disposti uno sgabello, due divanetti un TV a parete ed alcuni sportelli chiusi ma con fessura per far passare fogli od altro di sottile. Seraph si sedette e dopo alcuni secondi da uno delle fessure ne uscì un cartoncino in pergamena con le modalità di utilizzo del gloryhole; Seraph mi chiese di uscire e provare io e far provare a lei l’emozione di pensare che un altro uomo sconosciuto provasse il morbido sapore delle sue labbra. Io uscii e notai fuori dal nostro camerino parecchi maschi in attesa che si aprisse lo sportello. Io mi avvicinai e Seraph aprì la ribaltina dandomi la possibilità di far entrare il mio membro già enormemente duro dalla situazione. Immediatamente Seraph lo leccò lentamente sulla punta della cappella e poi si mise delicatamente con la mano sinistra a segarlo in tutta la sua lunghezza. Nel frattempo un signore dal fisico sportivo e muscoloso si fece avanti e sottovoce mi chiese se accondiscendevo e permettevo a lui di provare una sensazione simile con una donna come mia moglie. Io con la testa acconsentii e lui estrasse dai boxer un arnese spaventoso che se avesse scopato Seraph l’avrebbe aperta in due. Estrassi il mio cazzo dal buco e subito dopo il francese col suo membro eretto entrò a fatica nel buco, Seraph sicuramente noto la diversità delle dimensioni del cazzo, ma fece finta di nulla e prese a massaggiare la mazza con entrambe le mani talmente era larga e lunga. Io ebbi una tremenda erezione quando l’uomo con un colpo di reni inarco la schiena per ficcarlo meglio tra le labbra di Seraph la quale immaginavo con quale fatica riusciva a racchiudere tra le sue labbra rosse quella verga spaventosa. L’uomo con un suono gutturale venne quasi subito inondando di sperma il buco e probabilmente anche mia moglie. A quel punto io entrai pieno di desiderio, richiusi la porta e trovai Seraph con il trucco sfatto che si massaggiava le gote per lo sforzo di prenderlo in bocca.La sborra le colava dalla bocca e dagli occhi Le abbassai la testa e le ficcai il mio cazzo in bocca spingendola con la schiena piegata verso il foro del gloryhole, le alzai il vestito nero e strappandole il perizoma e la schiacciai col sedere nudo contro il buco dove il cazzo gigante era ancora in attesa, infatti in un secondo uscì fuori il membro del francese ancora gocciolante sborra e le lo aiutò con le mani ad entrare nella sua stupenda fichetta da dietro. Il gigante era sovradimensionato ma di breve durata perché dopo alcuni colpi Serah lo sentì venire, ma per non essere imbrattata in figa si spostò di scatto,io inebriato dalla situazione le dissi che fuori c’era la coda per cercare di scoparsela in bocca o in figa o in sega, infatti subito dopo si fece avanti un membro spaventoso nero con una cappella enorme che sembrava la testa di uno squalo bramoso di una fichetta bianca. Seraph rimase immobile per lo stupore e si rifiutò di prenderlo in figa limitandosi a farlo venire con una sega professionale. Nel frattempo io approfittando dello stupore di lei le presi la testa per i capelli e le feci ingoiare tutto quello che il mio cazzo era riuscito a pomparle in bocca. Nel frattempo altri ospiti del locale avendo sentito che mia moglie era una novellina del settore si fecero avanti, permisi a tre di entrare nel camerino, un signore distinto sui sessanta, un ragazza che continuava a massaggiarsi il davanti dei pantaloni e un nordafricano elegantemente vestito con la camicia sbottonata che evidenziava tatuaggi e depilazione totale torace. Il signore non più giovane disse che aveva una passione per le tette e quelle di Seraph confermò fossero magnifiche, detto ciò, di buttò avidamente sui seni che fuoriuscivano dal vestitino nero, con le mani li schiacciava e con la bocca cercava succhiare i capezzoli e leccarli con la punta della lingua. Il ragazzo probabilmente non aveva mai avuto l’opportunità di aver per se una donna come Seraph e tirato fuori il cazzo di limitò a guardare e toccandoselo. Il nordafricano invece si avventò sul collo di mia moglie e si mise a leccare e baciare anche l’attaccatura dei capelli, quindi si abbassò i pantaloni mettendo in evidenza una depilazione totale del membro e poi le pose la cappella del cazzo sugli occhi sfregandola sulle sue gote, Seraph glielo prese in bocca per cercare di lavorarsi quello stupendo stallone, ma lui si ritrasse, fece allontanare gli altri due con intenzione di godersi da solo Seraph,Le avvicinò il membro alle labbra e le ordinoò di leccare piano lapunta senza succhiarlo, Seraph come un automa con la sua lingua leccò avidamente quella enorme cappella e poi con voce rauca dal desiderio disse di volerlo in bocca, il nero questa volta non se lo fece ripeteree le permise di usare le labbra per cingere la testa del pene che era veramente enormemente gonfia, con un tocco delle sue mani alla nuca di Seraph glielo fece ingoiare per circa 10 cm. Rischiando di soffocarla, ma lui imperterrito continuò spingendole la testa contro il cazzo fino a farglielo ingoiare fino alla radice, infine le disse, “adesso basta di bocca, perché ti voglio provare tutta” e dolcemente la prese in braccio e la fece accomodare su un tavolo tappezzato di verde, evidentemente un tavolo da gioco,la coricò sul tavolo facendole posizionare i piedi con i sandali col tacco a spillo sul tavolo a gambe aperte…….come una splendida portata sul tavolo da pranzo,tenendole le caviglie con le mani e obbligandola a gambe aperte le ficcò la testa fra le cosce iniziando un lavoro di labbra e lingua che saettavano dentro la figa, sul pube e sull’incavo delle cosce, Seraph dopo alcuni minuti si mise a gemere dal piacere e a implorare di essere scopata da quel professionista nero. Il nero, con la faccia bagnata dagli umori della sua figa, dopo averle dato ancora una succhiata all’incavo delle cosce chiamò gli altri due e me e disse di metterci attorno a mia moglie. Non ce lo facemmo ripetere dato che avevamo i cazzi in tiro già da un po’, lui si alzò dalle sue gambe e avvicinando il bacino di Seraph al suo cazzo di mise a strofinarglielo vicino alla figa senza penetrarla…… un vero supplizio di piacere. Quindi disse a noi di far vedere quanta era la nostra passione e il nostro desiderio vedendo Seraph in quella posizione. Il vecchio le mise il cazzo tra le tette e si mise ad armeggiare tenendo i seni schiacciati con il cazzo in mezzo, il giovane si stava dedicando a leccarle le gambe e le caviglie, io senza tanti preamboli le ficcai il cazzo in bocca facendoglielo ingoiare fino alla radice. Il nero a questo punto la penetrò con un colpo violento tenendola ferma sul tavolo bloccandole i posi con le mani. La martellò in figa senza pietà facendola gemere di piacere senza mai portarla all’orgasmo estraendo il membro quando Seraph era sul punto di godere. Una vera tortura dei sensi per mia moglie. Dopo ancora una decina di vergate profonde il nordafricano concesse a mia moglie di godere e rimase dentro alla sua figa con tutto il cazzo senza però sborrare. Dopo un paio di minuti con un affondo profondo disse a noi tutti, INONDATELA DI SBORRA STA TROIA. Come a comando io le riversai in gola un quantitativo di sperma eccezionale bloccandole addirittura la respirazione. L’anziano con un suono animalesco le inondò le tette gonfie e rosse a forza di succhiarle ed il giovane le sborrò sui sandali e sulle caviglie. Il nero a questo punto sussurrò a Seraph, “Adesso ti darò il premio più bello che non potrai assolutamente rifiutare, non ti ho ancora sborrato dentro per poterti premiare”. Velocemente la sollevo dal tavolo la fece ruotare su se stessa e la riposizionò sullo stesso ma a schiena in su, con le mani le prese le anche e con un colpo mostruoso la inculò senza neanche lubrificarla. Seraph gemette ma lui incurante la tenne ferma contro il tavolo con una mano sulla bocca per tappargliela continuò a spingere sbuffando come un toro da monta. Seraph cercava di dimenarsi dal supplizio, la lui con una morsa ferrea la teneva ancorata al tavola martellando colpi su colpi. Con una ultima sferzata che la fece sobbalzare dal tavolo con un urlo belluino le sborrò in culo e venne copiosamente, Fiumi di sperma le fuoriuscirono dal culo mentre lui soddisfatto si ritraeva , permettendo a Seraph di riprendersi. Lui la baciò sul collo e sulla schiena e mi disse “Sei fortunato ad avere una donna come lei, tienitela stretta”.
Mia moglie Seraph si ripulii con i prodotti disinfettanti e di igiene del camerino,asciugò i sandaletti riempiti di sborra dal giovane, in equilibrio sui tacchi a spillo si rimise il perizoma di Chantelle ,si rassettò il vestitino e io guardandola non potevo credere lei fosse stata posseduta da così tanti uomini ed essere già tutta in ordine, seriosa ed altezzosa come nulla fosse accaduto.
Le feci presente di essere una gran fica e che fuori erano in parecchi a voler godere del suo splendido corpo e che parecchi ne avevano goduto prima. Lei disse che il gioco era finito e che la sua curiosità per il Club privee era stata appagata. SI ripulì ancora una volta con le salviette igieniche e con i disinfettanti a disposizione degli ospiti, si truccò e tornò la Seraph di sempre, donna stupenda da attirare occhiate come le mosche al miele, ma irraggiungibile e inarrivabile a tutti tranne che a me.
Orgoglioso di lei come sempre uscimmo e io nella mia mente mi chiesi come poteva lei essermi sempre fedele innamorata e per mio diletto concedersi ai miei desideri più recondidi.
Dopo alcuni giorni trascorsi a visitare le sue amiche di gioventù, anche loro a trascorrere le ferie estive lontane dalla calura soffocante di Parigi, si insinuò in lei la noia di una vacanza pur sempre bella ma monotona.
Colsi l’occasione e le proposi una serata in una discoteca privè con piscina giardini e locali interni per incontri fortuiti ed effimeri.
Lei inizialmente era restia, poi a forza di farle presente la noia della tranquillità di quella vacanza, si decise.
Si optò per un locale nelle vicinanze, rinomato per eleganza, e stile libertino, si trattava de LA LANTERNE a Aix en Provence. Per la serata Seraph indossò un tubino nero con scollatura moderata sui seni, ma esagerata sulla sua bella schiena abbronzata. Un filo di perle al collo e un paio di sandali neri dal tacco vertiginoso. Peccato che si era in estate altrimenti le avrei proposto un bel paio di autoreggenti color carne.
Visto il modello del vestito Seraph non indossò il reggiseno ma solo un perizoma color crema di Chantelle in pizzo. Vederla nuda, tutta truccata e profumata con solo il perizoma e i tacchi a spillo mi venne voglia di saltarle addosso e scoparla tutta in ogni orifizio……Ma mi trattenni perché volevo vederla in splendida forma all’entrata nel locale per vedere a quanti avrebbe fatto girare la testa. In una mezz’oretta arrivammo nel parcheggio, dove si trovavano alcune auto di grossa cilindrata parcheggiate ed alcune Alfa Romeo con targa italiana. Il locale presentava come una discoteca elegante con piscina, ristorante e giardini. Esibii alla reception la carta di credito per le consumazioni e gli optional ed entrammo. Subito alcuni ospiti eleganti ma non più giovanissimi che stavano parlottando tra loro la osservarono e da alcune esclamazioni capii che la presenza di Seraph era stata notata ed infine dopo un giro ci accomodammo non al ristorante , ma sui divanetti della discoteca dove alcune avvenenti ragazze in minigonna e canotta davano il meglio per gli occhi degli ospiti. Si avvicinarono a noi i tre signori che ci avevano adocchiato prima e al gesto di uno di loro si avvicinò un cameriere con un vassoio di cocktails dicendo che era tutto offerto dalla casa. I tre erano francesi e si accorsero subito dall’accento che Seraph era di Parigi ed invece il sottoscritto …ITALIANO.
Si parlò degli studi, di Parigi, della crisi economica e dei rincari….i tre francesi chiesero se eravamo sposati e se gradivamo qualche brivido eccentrico. Io e Seraph acconsentimmo a patto di fermare i giochi e ritirarci se ne avessimo sentito la necessità. Ci trasferimmo quindi oltrepassato un corridoio in una parte riservata della discoteca arredata con molti separee e poi alcune porte davano accesso ad altri piccoli locali. Entrammo io e Seraph in uno di questi nel quale erano disposti uno sgabello, due divanetti un TV a parete ed alcuni sportelli chiusi ma con fessura per far passare fogli od altro di sottile. Seraph si sedette e dopo alcuni secondi da uno delle fessure ne uscì un cartoncino in pergamena con le modalità di utilizzo del gloryhole; Seraph mi chiese di uscire e provare io e far provare a lei l’emozione di pensare che un altro uomo sconosciuto provasse il morbido sapore delle sue labbra. Io uscii e notai fuori dal nostro camerino parecchi maschi in attesa che si aprisse lo sportello. Io mi avvicinai e Seraph aprì la ribaltina dandomi la possibilità di far entrare il mio membro già enormemente duro dalla situazione. Immediatamente Seraph lo leccò lentamente sulla punta della cappella e poi si mise delicatamente con la mano sinistra a segarlo in tutta la sua lunghezza. Nel frattempo un signore dal fisico sportivo e muscoloso si fece avanti e sottovoce mi chiese se accondiscendevo e permettevo a lui di provare una sensazione simile con una donna come mia moglie. Io con la testa acconsentii e lui estrasse dai boxer un arnese spaventoso che se avesse scopato Seraph l’avrebbe aperta in due. Estrassi il mio cazzo dal buco e subito dopo il francese col suo membro eretto entrò a fatica nel buco, Seraph sicuramente noto la diversità delle dimensioni del cazzo, ma fece finta di nulla e prese a massaggiare la mazza con entrambe le mani talmente era larga e lunga. Io ebbi una tremenda erezione quando l’uomo con un colpo di reni inarco la schiena per ficcarlo meglio tra le labbra di Seraph la quale immaginavo con quale fatica riusciva a racchiudere tra le sue labbra rosse quella verga spaventosa. L’uomo con un suono gutturale venne quasi subito inondando di sperma il buco e probabilmente anche mia moglie. A quel punto io entrai pieno di desiderio, richiusi la porta e trovai Seraph con il trucco sfatto che si massaggiava le gote per lo sforzo di prenderlo in bocca.La sborra le colava dalla bocca e dagli occhi Le abbassai la testa e le ficcai il mio cazzo in bocca spingendola con la schiena piegata verso il foro del gloryhole, le alzai il vestito nero e strappandole il perizoma e la schiacciai col sedere nudo contro il buco dove il cazzo gigante era ancora in attesa, infatti in un secondo uscì fuori il membro del francese ancora gocciolante sborra e le lo aiutò con le mani ad entrare nella sua stupenda fichetta da dietro. Il gigante era sovradimensionato ma di breve durata perché dopo alcuni colpi Serah lo sentì venire, ma per non essere imbrattata in figa si spostò di scatto,io inebriato dalla situazione le dissi che fuori c’era la coda per cercare di scoparsela in bocca o in figa o in sega, infatti subito dopo si fece avanti un membro spaventoso nero con una cappella enorme che sembrava la testa di uno squalo bramoso di una fichetta bianca. Seraph rimase immobile per lo stupore e si rifiutò di prenderlo in figa limitandosi a farlo venire con una sega professionale. Nel frattempo io approfittando dello stupore di lei le presi la testa per i capelli e le feci ingoiare tutto quello che il mio cazzo era riuscito a pomparle in bocca. Nel frattempo altri ospiti del locale avendo sentito che mia moglie era una novellina del settore si fecero avanti, permisi a tre di entrare nel camerino, un signore distinto sui sessanta, un ragazza che continuava a massaggiarsi il davanti dei pantaloni e un nordafricano elegantemente vestito con la camicia sbottonata che evidenziava tatuaggi e depilazione totale torace. Il signore non più giovane disse che aveva una passione per le tette e quelle di Seraph confermò fossero magnifiche, detto ciò, di buttò avidamente sui seni che fuoriuscivano dal vestitino nero, con le mani li schiacciava e con la bocca cercava succhiare i capezzoli e leccarli con la punta della lingua. Il ragazzo probabilmente non aveva mai avuto l’opportunità di aver per se una donna come Seraph e tirato fuori il cazzo di limitò a guardare e toccandoselo. Il nordafricano invece si avventò sul collo di mia moglie e si mise a leccare e baciare anche l’attaccatura dei capelli, quindi si abbassò i pantaloni mettendo in evidenza una depilazione totale del membro e poi le pose la cappella del cazzo sugli occhi sfregandola sulle sue gote, Seraph glielo prese in bocca per cercare di lavorarsi quello stupendo stallone, ma lui si ritrasse, fece allontanare gli altri due con intenzione di godersi da solo Seraph,Le avvicinò il membro alle labbra e le ordinoò di leccare piano lapunta senza succhiarlo, Seraph come un automa con la sua lingua leccò avidamente quella enorme cappella e poi con voce rauca dal desiderio disse di volerlo in bocca, il nero questa volta non se lo fece ripeteree le permise di usare le labbra per cingere la testa del pene che era veramente enormemente gonfia, con un tocco delle sue mani alla nuca di Seraph glielo fece ingoiare per circa 10 cm. Rischiando di soffocarla, ma lui imperterrito continuò spingendole la testa contro il cazzo fino a farglielo ingoiare fino alla radice, infine le disse, “adesso basta di bocca, perché ti voglio provare tutta” e dolcemente la prese in braccio e la fece accomodare su un tavolo tappezzato di verde, evidentemente un tavolo da gioco,la coricò sul tavolo facendole posizionare i piedi con i sandali col tacco a spillo sul tavolo a gambe aperte…….come una splendida portata sul tavolo da pranzo,tenendole le caviglie con le mani e obbligandola a gambe aperte le ficcò la testa fra le cosce iniziando un lavoro di labbra e lingua che saettavano dentro la figa, sul pube e sull’incavo delle cosce, Seraph dopo alcuni minuti si mise a gemere dal piacere e a implorare di essere scopata da quel professionista nero. Il nero, con la faccia bagnata dagli umori della sua figa, dopo averle dato ancora una succhiata all’incavo delle cosce chiamò gli altri due e me e disse di metterci attorno a mia moglie. Non ce lo facemmo ripetere dato che avevamo i cazzi in tiro già da un po’, lui si alzò dalle sue gambe e avvicinando il bacino di Seraph al suo cazzo di mise a strofinarglielo vicino alla figa senza penetrarla…… un vero supplizio di piacere. Quindi disse a noi di far vedere quanta era la nostra passione e il nostro desiderio vedendo Seraph in quella posizione. Il vecchio le mise il cazzo tra le tette e si mise ad armeggiare tenendo i seni schiacciati con il cazzo in mezzo, il giovane si stava dedicando a leccarle le gambe e le caviglie, io senza tanti preamboli le ficcai il cazzo in bocca facendoglielo ingoiare fino alla radice. Il nero a questo punto la penetrò con un colpo violento tenendola ferma sul tavolo bloccandole i posi con le mani. La martellò in figa senza pietà facendola gemere di piacere senza mai portarla all’orgasmo estraendo il membro quando Seraph era sul punto di godere. Una vera tortura dei sensi per mia moglie. Dopo ancora una decina di vergate profonde il nordafricano concesse a mia moglie di godere e rimase dentro alla sua figa con tutto il cazzo senza però sborrare. Dopo un paio di minuti con un affondo profondo disse a noi tutti, INONDATELA DI SBORRA STA TROIA. Come a comando io le riversai in gola un quantitativo di sperma eccezionale bloccandole addirittura la respirazione. L’anziano con un suono animalesco le inondò le tette gonfie e rosse a forza di succhiarle ed il giovane le sborrò sui sandali e sulle caviglie. Il nero a questo punto sussurrò a Seraph, “Adesso ti darò il premio più bello che non potrai assolutamente rifiutare, non ti ho ancora sborrato dentro per poterti premiare”. Velocemente la sollevo dal tavolo la fece ruotare su se stessa e la riposizionò sullo stesso ma a schiena in su, con le mani le prese le anche e con un colpo mostruoso la inculò senza neanche lubrificarla. Seraph gemette ma lui incurante la tenne ferma contro il tavolo con una mano sulla bocca per tappargliela continuò a spingere sbuffando come un toro da monta. Seraph cercava di dimenarsi dal supplizio, la lui con una morsa ferrea la teneva ancorata al tavola martellando colpi su colpi. Con una ultima sferzata che la fece sobbalzare dal tavolo con un urlo belluino le sborrò in culo e venne copiosamente, Fiumi di sperma le fuoriuscirono dal culo mentre lui soddisfatto si ritraeva , permettendo a Seraph di riprendersi. Lui la baciò sul collo e sulla schiena e mi disse “Sei fortunato ad avere una donna come lei, tienitela stretta”.
Mia moglie Seraph si ripulii con i prodotti disinfettanti e di igiene del camerino,asciugò i sandaletti riempiti di sborra dal giovane, in equilibrio sui tacchi a spillo si rimise il perizoma di Chantelle ,si rassettò il vestitino e io guardandola non potevo credere lei fosse stata posseduta da così tanti uomini ed essere già tutta in ordine, seriosa ed altezzosa come nulla fosse accaduto.
Le feci presente di essere una gran fica e che fuori erano in parecchi a voler godere del suo splendido corpo e che parecchi ne avevano goduto prima. Lei disse che il gioco era finito e che la sua curiosità per il Club privee era stata appagata. SI ripulì ancora una volta con le salviette igieniche e con i disinfettanti a disposizione degli ospiti, si truccò e tornò la Seraph di sempre, donna stupenda da attirare occhiate come le mosche al miele, ma irraggiungibile e inarrivabile a tutti tranne che a me.
Orgoglioso di lei come sempre uscimmo e io nella mia mente mi chiesi come poteva lei essermi sempre fedele innamorata e per mio diletto concedersi ai miei desideri più recondidi.
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