Vacanza con il cugino (il viaggio)
di
josh1888_zl
genere
incesti
Inizio con la mia presentazione, mi chiamo Bianca, sono una ragazza semplice di 21 anni, dopo essere uscita dal liceo classico con il 100 e lode, mi sono presa un periodo sabatico per chiarirmi le idee del mio futuro e per rilassarmi da quei 5 anni di intenso studio.
Sono una ragazza alta 1.70, mora, occhi marroni e un fisico, secondo alcuni miei amici, da dea greca, porto una terza di seno e molto spesso devo prendere una taglia in più di pantaloni a causa del mio culo.
Era metà giugno e i miei mi invitarono ad una settimana di vacanza al mare, insieme a loro e mio cucino più piccolo perché i miei zii erano partiti. Quel mio cugino più piccolo di me di 4 anni, me lo ricordavo pochi anni fa che ogni anno, a natale era al tavolo dei bambini.
Non entravamo in una macchina sola con le valigie quindi i miei mi chiesero di passare a prenderlo e poi andare fino in paesino poco fuori Roma, solo il pensiero da Milano fino a lì con un bambino quasi mi nauseava.
Quando arrivai sotto casa sua (verso le 15), suonai il clacson e lo aspettai, subito dopo vedi uscire dalla porta un ragazzo più alto di me, a petto nudo e con un paio di pantaloncini sportivi.
Aprì la portiera e mi salutò con la sua voce profonda, mi ricordavo la sua voce da bambino ma a quanto pare l’adolescenza aveva fatto miracoli, ricambiai il saluto pensando che quel viaggio aveva preso un’altra direzione.
-ehi Bianca, come va? - mi chiese dandomi un bacio sulla guancia, io non riuscivo a non guardare il suo petto e rimasi qualche secondo immobile a fissarlo, come una dodicenne, quando mi chiese di partire.
Il viaggio procedeva con l’aria condizionata e la musica ad accompagnarci, io non riuscivo a parlare, riuscivo solo a fissarlo, sapevo che era sbagliato, è mio cugino e tra l’altro è ancora minorenne.
La prime 2 ore siamo rimasti zitti tutto il tempo, le uniche parole che uscivano erano solo quelle della musica, quando Tommy disse: -Bianca devo andare in bagno, appena c’è un’area di servizio ti puoi fermare? - per sua fortuna era poco dopo. Scendemmo entrambi dell’auto, presi un paio di bottigliette di acqua e risalì in auto, sentivo troppo caldo quindi mi tolsi il top e i pantaloncini per mettermi un copricostume bianco che faceva vedere il mio bikini verde acqua. Tommy tornò a petto nudo con la testa bagnata e guardandomi sorrise, -perché ridi? - chiesi io, -beh, solo non mi aspettavo che ti cambiassi- rispose balbettando.
Il viaggio non proseguì molto a causa di un incidente, nel frattempo con la coda dell’occhio vedevo che mi scrutava dalla testa ai piedi e che lì sotto era cresciuto qualcosa.
Mi feci coraggio e parlai -Sai Tommy ti ricordavo diverso, per mei sei ancora il mio cuginetto, non avrei mai immaginato di dirti questo ma, se vuoi ti puoi togliere anche il resto, sai fa caldo, non vorrei mai che ti sentissi male per colpa mia- gli dissi concludendo con un occhiolino.
-Sicura Bianca? Anche se fosse io mi vergogno un po’. -
- tranquillo Tommy, sono tua cugina non ti giudicherei mai. -
Prese un telo da mare e lo poggiò sul sedile, si tolse tutto insieme, e da lì sotto vidi spuntare un cazzo che mai potevo pensare potesse essere suo, ma non feci in tempo a vederlo bene che si coprì. Io feci finta di niente, aspettai un po', pensando che gli passasse però più tempo passava più sembrava diventare duro e pulsare.
-Che intensioni hai con quello? Vuoi calmarti? -
-scusa bianca, ma è colpa tua se sono in questa situazione- replicò arrabbiato
-Se per te sono io la colpevole allora cercherò di rimediare, che dici di una sega? Che rimanga tra noi e che non riaccada mai più, ok? -
-Se lo vuoi tu va bene, ma ti devo dire una cosa… sono ancora vergine, non ho mai fatto nulla, solo seghe in solitudine…-
- tranquillo Tommy ci penso io, allora quel che ho detto prima non vale più, questa settimana proverai tutto- dissi io prendendo con la mano destra il suo membro, io avevo già avuto delle esperienze, ma le sue dimensioni erano ottime per la sua età, quasi 18 centimetri e se avessi avuto un preservativo avrebbe dovuto essere XL.
Più tenevo in mano il cazzo di mio cugino, più lo sentivo duro e pulsare, iniziai a massaggiarli le palle per stimolarlo e poi a fare su e giù con il suo cazzo, ormai usavo entrambe le mani, perché la macchina era ferma. Purtroppo il traffico, poco dopo ricominciò a scorrere, quindi dovetti smettere di segarlo e guidare, ormai Tommy aveva preso il via, quindi continuò a segarsi da solo, poco dopo iniziò a sborrare, mai visto tanti fiotti di sborra uscire dallo stesso pene.
Io presa dall’eccitazione del momento presi la sua mano piena di sborra e mi mesi le sue dita in bocca, il suo sperma caldo ora mi riempiva la bocca e io ingoiai tutto insieme. Nonostante questo, il mio cuginetto ce lo aveva ancora duro, quindi dissi un po’ sconsolata: -Tommy che dici di non esagerare per ora? Abbiamo tutta la settimana, non bruciamo le tappe. –
lui ribatté: - va bene, però prima di arrivare a destinazione, permettimi di toccarti lì sotto-, io ero troppo eccitata dovevo accettare o mi sarei dovuta arrangiare da sola, in quel caso ci guadagnavamo entrambi quindi accettai. Mi tolsi il costume a perizoma, mostrando la mia fragile creatura rasata a mio cugino che appena ne ebbe l’opportunità provò a mettermi 2 dita dentro di me, feci un piccolo sussulto ma mi piaceva, era bravo. Mi venne il dubbio se quella era veramente la sua prima esperienza ma non feci parola, riuscivo solo a gemere e a godere del suo ditalino, non passò molto che mi fece venire, glielo dissi ma non smetteva sembrava un forsennato e che non volessi fermarsi finche mi avesse messo tutte le dita dentro di me, stava per mettere il 4, non riuscì a non gridarli contro: - PORCA PUTTANA TI VUOI FERMARE? SE NON TI FERMI, SCORDATI DI ME QUESTA SETTIMANA!!-
Tommy si fermò subito, alzando la mano piena dei miei umori e mortificato si mise in bocca ogni dito per assaggiare i miei umori.
Il viaggio continuò come era partito (entrambi in silenzio), ma con una differenza: eravamo entrambi eccitati come non mai. Mancava poco all’arrivo, quando fermandoci in un’area di servizio ci rivestimmo per poi ripartire.
Quando arrivavamo alla casa la sera dopo cena, i miei zii ci vennero incontro chiedendoci dove eravamo stati tutto quel tempo, Tommy provò a parlare, ma io gli lanciai un’occhiataccia che lo fece rimanere zitto, quindi risposi io dicendo che avevo sbagliato 2 volte l’uscita sull’autostrada e ci eravamo quasi persi. Mentre i miei zii dormivano al piano terra noi andammo a dormire nella stanza di Tommy al secondo piano, senza cenare e senza disfare le valigie, mi ero quasi addormentata quando dal bagno vicino la mia camera, sentì dei gemiti di una donna, all’inizio pensai che erano i miei zii, ma sentì anche una voce che non era di mia zia, mio cugino si stava masturbando.
Quel ragazzino è incredibile, non avrei pensato che dentro di lui ci potesse essere altro sperma dopo quella giornata. Quando rientrò dal bagno io feci finta di nulla, mi ero messa sotto le coperte a dormire senza intimo con solo un vestito da notte, non passò molto tempo sentì le coperte che mi proteggevano dalle zanzare scivolare via come il mio vestitino nero, nel giro di pochi secondi mi ritrovai totalmente nuda nelle sue mani, o meglio, dentro di me. Io ormai avevo finto di dormire, e non potevo fare altrimenti, ero impotente a lui, aveva iniziato a masturbarmi, proprio come aveva fatto durante il viaggio.
Venni copiosamente e subito dopo, forse perché era stanco, Tommy si fermò, e assaggiò i miei umori per poi andare a letto e crollare.
Anche io ero stanca morta, e rimettendomi il vestitino di pizzo e seta mi misi a dormire.
Sono una ragazza alta 1.70, mora, occhi marroni e un fisico, secondo alcuni miei amici, da dea greca, porto una terza di seno e molto spesso devo prendere una taglia in più di pantaloni a causa del mio culo.
Era metà giugno e i miei mi invitarono ad una settimana di vacanza al mare, insieme a loro e mio cucino più piccolo perché i miei zii erano partiti. Quel mio cugino più piccolo di me di 4 anni, me lo ricordavo pochi anni fa che ogni anno, a natale era al tavolo dei bambini.
Non entravamo in una macchina sola con le valigie quindi i miei mi chiesero di passare a prenderlo e poi andare fino in paesino poco fuori Roma, solo il pensiero da Milano fino a lì con un bambino quasi mi nauseava.
Quando arrivai sotto casa sua (verso le 15), suonai il clacson e lo aspettai, subito dopo vedi uscire dalla porta un ragazzo più alto di me, a petto nudo e con un paio di pantaloncini sportivi.
Aprì la portiera e mi salutò con la sua voce profonda, mi ricordavo la sua voce da bambino ma a quanto pare l’adolescenza aveva fatto miracoli, ricambiai il saluto pensando che quel viaggio aveva preso un’altra direzione.
-ehi Bianca, come va? - mi chiese dandomi un bacio sulla guancia, io non riuscivo a non guardare il suo petto e rimasi qualche secondo immobile a fissarlo, come una dodicenne, quando mi chiese di partire.
Il viaggio procedeva con l’aria condizionata e la musica ad accompagnarci, io non riuscivo a parlare, riuscivo solo a fissarlo, sapevo che era sbagliato, è mio cugino e tra l’altro è ancora minorenne.
La prime 2 ore siamo rimasti zitti tutto il tempo, le uniche parole che uscivano erano solo quelle della musica, quando Tommy disse: -Bianca devo andare in bagno, appena c’è un’area di servizio ti puoi fermare? - per sua fortuna era poco dopo. Scendemmo entrambi dell’auto, presi un paio di bottigliette di acqua e risalì in auto, sentivo troppo caldo quindi mi tolsi il top e i pantaloncini per mettermi un copricostume bianco che faceva vedere il mio bikini verde acqua. Tommy tornò a petto nudo con la testa bagnata e guardandomi sorrise, -perché ridi? - chiesi io, -beh, solo non mi aspettavo che ti cambiassi- rispose balbettando.
Il viaggio non proseguì molto a causa di un incidente, nel frattempo con la coda dell’occhio vedevo che mi scrutava dalla testa ai piedi e che lì sotto era cresciuto qualcosa.
Mi feci coraggio e parlai -Sai Tommy ti ricordavo diverso, per mei sei ancora il mio cuginetto, non avrei mai immaginato di dirti questo ma, se vuoi ti puoi togliere anche il resto, sai fa caldo, non vorrei mai che ti sentissi male per colpa mia- gli dissi concludendo con un occhiolino.
-Sicura Bianca? Anche se fosse io mi vergogno un po’. -
- tranquillo Tommy, sono tua cugina non ti giudicherei mai. -
Prese un telo da mare e lo poggiò sul sedile, si tolse tutto insieme, e da lì sotto vidi spuntare un cazzo che mai potevo pensare potesse essere suo, ma non feci in tempo a vederlo bene che si coprì. Io feci finta di niente, aspettai un po', pensando che gli passasse però più tempo passava più sembrava diventare duro e pulsare.
-Che intensioni hai con quello? Vuoi calmarti? -
-scusa bianca, ma è colpa tua se sono in questa situazione- replicò arrabbiato
-Se per te sono io la colpevole allora cercherò di rimediare, che dici di una sega? Che rimanga tra noi e che non riaccada mai più, ok? -
-Se lo vuoi tu va bene, ma ti devo dire una cosa… sono ancora vergine, non ho mai fatto nulla, solo seghe in solitudine…-
- tranquillo Tommy ci penso io, allora quel che ho detto prima non vale più, questa settimana proverai tutto- dissi io prendendo con la mano destra il suo membro, io avevo già avuto delle esperienze, ma le sue dimensioni erano ottime per la sua età, quasi 18 centimetri e se avessi avuto un preservativo avrebbe dovuto essere XL.
Più tenevo in mano il cazzo di mio cugino, più lo sentivo duro e pulsare, iniziai a massaggiarli le palle per stimolarlo e poi a fare su e giù con il suo cazzo, ormai usavo entrambe le mani, perché la macchina era ferma. Purtroppo il traffico, poco dopo ricominciò a scorrere, quindi dovetti smettere di segarlo e guidare, ormai Tommy aveva preso il via, quindi continuò a segarsi da solo, poco dopo iniziò a sborrare, mai visto tanti fiotti di sborra uscire dallo stesso pene.
Io presa dall’eccitazione del momento presi la sua mano piena di sborra e mi mesi le sue dita in bocca, il suo sperma caldo ora mi riempiva la bocca e io ingoiai tutto insieme. Nonostante questo, il mio cuginetto ce lo aveva ancora duro, quindi dissi un po’ sconsolata: -Tommy che dici di non esagerare per ora? Abbiamo tutta la settimana, non bruciamo le tappe. –
lui ribatté: - va bene, però prima di arrivare a destinazione, permettimi di toccarti lì sotto-, io ero troppo eccitata dovevo accettare o mi sarei dovuta arrangiare da sola, in quel caso ci guadagnavamo entrambi quindi accettai. Mi tolsi il costume a perizoma, mostrando la mia fragile creatura rasata a mio cugino che appena ne ebbe l’opportunità provò a mettermi 2 dita dentro di me, feci un piccolo sussulto ma mi piaceva, era bravo. Mi venne il dubbio se quella era veramente la sua prima esperienza ma non feci parola, riuscivo solo a gemere e a godere del suo ditalino, non passò molto che mi fece venire, glielo dissi ma non smetteva sembrava un forsennato e che non volessi fermarsi finche mi avesse messo tutte le dita dentro di me, stava per mettere il 4, non riuscì a non gridarli contro: - PORCA PUTTANA TI VUOI FERMARE? SE NON TI FERMI, SCORDATI DI ME QUESTA SETTIMANA!!-
Tommy si fermò subito, alzando la mano piena dei miei umori e mortificato si mise in bocca ogni dito per assaggiare i miei umori.
Il viaggio continuò come era partito (entrambi in silenzio), ma con una differenza: eravamo entrambi eccitati come non mai. Mancava poco all’arrivo, quando fermandoci in un’area di servizio ci rivestimmo per poi ripartire.
Quando arrivavamo alla casa la sera dopo cena, i miei zii ci vennero incontro chiedendoci dove eravamo stati tutto quel tempo, Tommy provò a parlare, ma io gli lanciai un’occhiataccia che lo fece rimanere zitto, quindi risposi io dicendo che avevo sbagliato 2 volte l’uscita sull’autostrada e ci eravamo quasi persi. Mentre i miei zii dormivano al piano terra noi andammo a dormire nella stanza di Tommy al secondo piano, senza cenare e senza disfare le valigie, mi ero quasi addormentata quando dal bagno vicino la mia camera, sentì dei gemiti di una donna, all’inizio pensai che erano i miei zii, ma sentì anche una voce che non era di mia zia, mio cugino si stava masturbando.
Quel ragazzino è incredibile, non avrei pensato che dentro di lui ci potesse essere altro sperma dopo quella giornata. Quando rientrò dal bagno io feci finta di nulla, mi ero messa sotto le coperte a dormire senza intimo con solo un vestito da notte, non passò molto tempo sentì le coperte che mi proteggevano dalle zanzare scivolare via come il mio vestitino nero, nel giro di pochi secondi mi ritrovai totalmente nuda nelle sue mani, o meglio, dentro di me. Io ormai avevo finto di dormire, e non potevo fare altrimenti, ero impotente a lui, aveva iniziato a masturbarmi, proprio come aveva fatto durante il viaggio.
Venni copiosamente e subito dopo, forse perché era stanco, Tommy si fermò, e assaggiò i miei umori per poi andare a letto e crollare.
Anche io ero stanca morta, e rimettendomi il vestitino di pizzo e seta mi misi a dormire.
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