La Visita

di
genere
tradimenti

Ho una nuova paziente. Alzo la cornetta e dico alla segretaria di farla entrare. Dopo qualche secondo mi trovo davanti una ragazza mora bassina e molto magra, dall aria timida e innocente. Mi dice che è qui accompagnata dal fidanzato e che ha compiuto vent'anni il mese scorso ma sembra una sedicenne. Sento già il cazzo svegliarsi nei pantaloni e premere contro le mutande. La accolgo affabile e la faccio spogliare mentre leggo la cartella clinica. Noto un seno a dir poco enorme, quasi sproporzionato alla sua statura. Tutto nella norma in passato, mi appresto a visitarla. Dopo essersi distesa e sistemati i piedi spalanca le cosce e a me si apre il paradiso. Una fighetta rosa tutta depilata meravigliosa, con le labbra piuttosto sporgenti e piene. È gia umida. Faccio la visita velocemente, poi comincio a passare un dito sulla parte più interna dell inguine vicino alle labbra. Le sfioro appena con due dita, accarezzando tutto intorno a quella vagina assetata. Sento un primo sospiro provenire da lei. Continuo le carezze aumentandone la velocità e inizio a massaggiare delicatamente il clitoride rosso fuoco e ingrossato. Lei respire sempre più forte, io accelero ancora e mantengo il ritmo costante. Ormai geme apertamente finché non chiude di scatto le cosce e inizia a tremare con forza. Era appena venuta con una serie di gemiti strozzati. La guardo in viso, è paonazza. "Va tutto bene?" Fa segno di si con la testa e sorride leggermente mentre riprende fiato. Mi apro i pantaloni e estratto il cazzo che ormai è di marmo glielo infilo in bocca senza che possa dire A. Con una mano dietro la testa la faccio succhiare e lei succhia avidamente, contemporaneamente le rimetto la mano libera sulla figa e ricomincio a masturbarla delicatamente. Come prima, all'inizio dall esterno, poi fino al clitoride e su tutta la vulva esterna. Lei geme e ansima ma non può fermarsi dal succhiare, la mia mano destra la obbliga ad andare avanti e a fare il suo dovere. Gode così tanto che ormai non riesce più neanche a succhiare e si limita a tenere aperta la bocca e la gola così che io possa scoparla. Viene di nuovo gemendo. Non mi fermo, geme più forte, prova a fermarmi ma sta già venendo per la terza volta. Le metto entrambe le mani dietro la testa e la spingo forte contro il mio cazzo. Lo affondo completamente nella sua gola e lo sento pulsare voglioso di inondarla di sperma. Lei ha un conato e io esco. È già stremata, prova a parlare, mi dice del fidanzato che è fuori dalla porta da un'ora ormai, io la metto a tacere con un bacio che dura qualche secondo, poi la stendo a pecora sulla scrivania. Mi inginocchio dietro di lei. Il suo ano e la sua figa sono uno spettacolo sconvolgente. Entrambi rilassati e rossissimi, la vagina gronda umori sulle cosce. Aperta e stesa a 90 in quel modo inizia addirittura a gocciolare sul pavimento. "Ti prego sbattimi" dice con un filo di voce. Entro lentamente. Glielo faccio sentire tutto fino in fondo, le si blocca il respiro. Poi inizio a pompare lentamente, poi sempre più veloce. Inizio a cavalcarla mentre la tengo ferma dai seni e dalla spalla. Le strizzo le tette e lei geme, chiedendo ancora e implorandomi di non fermarmi. Sento che sta per venire di nuovo, allora metto una mano sotto la pancia e la masturbo di nuovo. Viene di nuovo violentemente. "Scegli" le dico "vuoi che ti sborri in bocca o in faccia?" "dammelo in bocca". Provo a segarmi nella sua bocca speranzosa ma ho perso un po' di eccitazione mentre lei veniva. Allora le dico di rilassarsi e di non avere paura. Metto del lubrificante sul cazzo e poi punto la capella sul suo minuscolo ano. Comincio a spingere e le dico di fare altrettanro. Urla disperata mentre la inculo ma mi chiede di non smettere. Appena sento che si è abituata, inizio a sbatterla tenendola per i fianchi, il suo ano strettissimo mi sta mungendo il cazzo, accelero, non mi importa più di farla godere voglio solo rompere quel culo morbido e delicato e sborrarci dentro. La sento gemere con le lacrime e sento montare la sborrata dentro il suo culo. Ormai sto per esplodere, esco e la sbatto per terra. La afferro per i capelli e le pianto il cazzo in gola. Ha gli occhi strabuzzati e le labbra incollate alla mia pancia e allo scroto mentre 19 cm di cazzo le scaricano una sborrata enorme direttamente in gola. Sento 2,3,5,8, 10 fiotti di sborra che non finisce più. Finalmente la libero e torna a respirare, non ha sprecato neanche una goccia.
Stravolta prova a risistemarsi, le dico di presentarsi una volta a settimana per il "controllo" e di pagare la visita alla segretaria. Sento un "grazie dottore" mentre esce in silenzio.
Da fuori la voce del fidanzato preoccupata:"come stai? tutto questo tempo? una volta a settimana? non sarà una cosa grave vero? menomale, ti amo così tanto...".
scritto il
2023-06-13
7 . 1 K
visite
3
voti
valutazione
6.7
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.