La mia cliente psicologa 4
di
enzo58
genere
sentimentali
.......la cosa mi eccito' ero al massimo non sapevo cosa fare ma mi lasciai trasportare fino al letto,lei cominciò a spogliarmi, e ogni pezzo di indumento che mi toglieva mi dava una frustrata sulle chiappa, una volta nudo mi spinse sul letto e disse "adesso guardami" e lentamente cominciò a spogliarsi.
I suoi vestiti cadevano a terra come le foglie di un albero in autunno, il suo corpo si mostrava a me come una dea, finalmente era tutta nuda senza parlare si sdraio' accanto a me e cominciò a baciare il mio corpo partendo dalla bocca,i lobi delle orecchie per scendere piano piano fino al cazzo.
Lo prese in bocca e con una grande maestria cominciò a far roteare la sua lingua sulla cappella,poi se lo ficco' tutto in bocca sembrava che stesse soffocando talmente che penetro' la gola e quanto non ne pote' più di stare senza respirare lo tirò fuori lasciando colare una lava di saliva che scivolava lungo tutta l'asta e con la mano me la spalmava sui testicoli.
Ad un certo punto mi accorsi che mi accarezzava il buco del culo e delicatamente un dito vi scivolò dentro mentre la bocca tornò di nuovo a succhiarmi l'uccello, ero al massimo dell'eccitazione non ne potevo più e gli riempii la bocca di sperma, lei continuava a succhiare e sbattere il dito nel mio culo era la prima volta che mi penetravano ma era una sensazione stupenda.
Ad un certo punto mi accorsi che le dita erano aumentate mi sentivo aperto, ne aveva ficcate 4 un bruciore mi fece sussultare gli tirai via la mano ma lei mi disse "stai fermo stronzo" mentre mi colpi' con il frustino sulla coscia, "devi ancora vedere cosa ti faccio " e riprese a masturbarmi culo e cazzo.
Una volta che l'uccello fu di nuovo duro, senza mai togliere le dita si girò e si sedette facendosi penetrare la figa fino in fondo cominciando a sbattersi come una forsennata i suoi gemiti si confondevano con i miei non mi bruciava più, mi lasciai andare e un'altra lava di sperma le inondo' l'utero poi disse " lo voglio nel culo, forza inculami" e si girò io gli risposi " hei ma aspetta un attimo non sono una macchina!! dammi un secondo per riprendere fiato " ma riprese a colpirmi con il frustino "ti conviene sbrigarti hai voluto scoparmi? e allora datti da fare" riprese a succhiarmi l'uccello finché non diventò di nuovo duro poi apri' il cassetto del comodino prese una pastiglia e me la ficco' in bocca " manda giù questa vedrai che tempo 5 minuti e ricomincerai a fottermi perché la giornata è lunga.........continua
I suoi vestiti cadevano a terra come le foglie di un albero in autunno, il suo corpo si mostrava a me come una dea, finalmente era tutta nuda senza parlare si sdraio' accanto a me e cominciò a baciare il mio corpo partendo dalla bocca,i lobi delle orecchie per scendere piano piano fino al cazzo.
Lo prese in bocca e con una grande maestria cominciò a far roteare la sua lingua sulla cappella,poi se lo ficco' tutto in bocca sembrava che stesse soffocando talmente che penetro' la gola e quanto non ne pote' più di stare senza respirare lo tirò fuori lasciando colare una lava di saliva che scivolava lungo tutta l'asta e con la mano me la spalmava sui testicoli.
Ad un certo punto mi accorsi che mi accarezzava il buco del culo e delicatamente un dito vi scivolò dentro mentre la bocca tornò di nuovo a succhiarmi l'uccello, ero al massimo dell'eccitazione non ne potevo più e gli riempii la bocca di sperma, lei continuava a succhiare e sbattere il dito nel mio culo era la prima volta che mi penetravano ma era una sensazione stupenda.
Ad un certo punto mi accorsi che le dita erano aumentate mi sentivo aperto, ne aveva ficcate 4 un bruciore mi fece sussultare gli tirai via la mano ma lei mi disse "stai fermo stronzo" mentre mi colpi' con il frustino sulla coscia, "devi ancora vedere cosa ti faccio " e riprese a masturbarmi culo e cazzo.
Una volta che l'uccello fu di nuovo duro, senza mai togliere le dita si girò e si sedette facendosi penetrare la figa fino in fondo cominciando a sbattersi come una forsennata i suoi gemiti si confondevano con i miei non mi bruciava più, mi lasciai andare e un'altra lava di sperma le inondo' l'utero poi disse " lo voglio nel culo, forza inculami" e si girò io gli risposi " hei ma aspetta un attimo non sono una macchina!! dammi un secondo per riprendere fiato " ma riprese a colpirmi con il frustino "ti conviene sbrigarti hai voluto scoparmi? e allora datti da fare" riprese a succhiarmi l'uccello finché non diventò di nuovo duro poi apri' il cassetto del comodino prese una pastiglia e me la ficco' in bocca " manda giù questa vedrai che tempo 5 minuti e ricomincerai a fottermi perché la giornata è lunga.........continua
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