Non ci volevo credere! Parte 1
di
Bryan28
genere
incesti
Ciao a tutti, mi chiamo Bryan e ho 25 anni. Voglio raccontarvi l'avventura della vita, vissuta con la mia giovane zia.
Mio zio, il più giovane, ha sposato Elena una bellissima ragazza appena 10 anni più grande di me. Mora, occhi marroni e bel fisico tonico; inutile dirvi che me ne innamorai nel primo istante in cui la vidi.
Hanno un bimbo, Gioele, al quale sono molto affezzionato e che vado a trovare spesso per farlo divertire e per viziarlo un po'.
Come tante volte, un pomeriggio, vado a casa degli zii per salutarlo. Mi apre mia zia e mi dice che sta dormendo, ma mi invita comunque ad entrare.
Mi dice di aspettare che Gioele si svegli così posso fare merenda assieme a lui, ma rinuncio dicendole che sarei dovuto andare via presto.
E: "Ah vabbeh, allora se vuoi a te la preparo subito. Però ho solo latte e biscotti!"
B: "Va benissimo zia!"
Torna dalla dispensa con un pacco di biscotti e li appoggia sul tavolo, dopodiché fa una cosa che mi lascia di pietra.
E: "Puoi fare merenda come tuo cugino. Quelli sono i suoi biscotti preferiti e questo è il suo latte preferito." Con una mano si abbassa la canotta e con l'altra afferra una tetta e la tira fuori.
Vedendomi scioccato si fa una bella risata e rimette tutto sotto la canotta; è a quel punto che, non so con quale coraggio le dico "Sì però, non puoi lanciare il sasso e poi nascondere la mano!!"
E: "Perché? Vorresti questo latte sul serio?"
B: "La domanda è: perché no?"
E: "hahahaha ok, va bene."
Si avvicina piano, si siede a cavalcioni su di me e abbassa la canotta, sta volta facendo uscire entrambe le tette e mettendomele davanti alla faccia a un palmo dal mio naso.
Rimango in silenzio, stupefatto e molto in imbarazzo. Dev'essere una terza, forse una quarta (penso); sono abbastanza sode, ma a colpirmi sono i capezzoli grandi e turgidi.
E: "Devi solo sceglierne una ed iniziare a succhiare."
A quel punto non ce la faccio più, non resisto, le afferro entrambe e mi butto sulla destra. Succhio il capezzolone ed inizio a bere il suo latte, ha un sapore strano ma non mi dispiace affatto. Vado avanti per diversi minuti, passando anche a quella sinistra.
E: "Oh, ti piace eh?"
Annuisco, senza staccarmi.
E: "Ma i biscotti?"
B: "Sono sazio hahaha" "posso offrirlo io a te il biscotto però..."
Mi guarda, mordendosi il labbro.
E: "L'ultima volta che l'ho visto avevi 14 anni, quando eravamo in campeggio. Tuo zio mi ha detto però che la pubertà ti ha fatto bene, sono curiosa!"
M: "Scoprilo te allora"
Scende dalle mie gambe mettendosi in ginocchio davanti a me, mi slaccia i pantaloni e li tira giù assieme alle mutande.
E: "Ommioddio! Ma cos'è?" esclama con gli occhi sbarrati dallo stupore.
B: "Hai visto?"
E: "Si ma, saranno 25 cm di roba..."
B: "Sono 28, da duro."
Si morde nuovamente il labbro e lo prende in mano, iniziando a menarmelo.
Inizia poi a leccarmi le palle, salendo fino ad arrivare alla cappella; lo prende in bocca, un po' alla volta.
Vorrebbe infilarlo dentro tutto ma non ci riesce, mancano gli ultimi 5/6 cm.
B: "Vuoi sentirlo dentro?
E: "Ti prego sì!"
La faccio alzare e la metto a 90°, facendola appoggiare al tavolo; glielo infilo dolcemente nella figa, aumentando il ritmo un po' alla volta. Le sue tettone dondolano in tutte le direzioni, ancora gocciolanti di latte...
To be continued...
Mio zio, il più giovane, ha sposato Elena una bellissima ragazza appena 10 anni più grande di me. Mora, occhi marroni e bel fisico tonico; inutile dirvi che me ne innamorai nel primo istante in cui la vidi.
Hanno un bimbo, Gioele, al quale sono molto affezzionato e che vado a trovare spesso per farlo divertire e per viziarlo un po'.
Come tante volte, un pomeriggio, vado a casa degli zii per salutarlo. Mi apre mia zia e mi dice che sta dormendo, ma mi invita comunque ad entrare.
Mi dice di aspettare che Gioele si svegli così posso fare merenda assieme a lui, ma rinuncio dicendole che sarei dovuto andare via presto.
E: "Ah vabbeh, allora se vuoi a te la preparo subito. Però ho solo latte e biscotti!"
B: "Va benissimo zia!"
Torna dalla dispensa con un pacco di biscotti e li appoggia sul tavolo, dopodiché fa una cosa che mi lascia di pietra.
E: "Puoi fare merenda come tuo cugino. Quelli sono i suoi biscotti preferiti e questo è il suo latte preferito." Con una mano si abbassa la canotta e con l'altra afferra una tetta e la tira fuori.
Vedendomi scioccato si fa una bella risata e rimette tutto sotto la canotta; è a quel punto che, non so con quale coraggio le dico "Sì però, non puoi lanciare il sasso e poi nascondere la mano!!"
E: "Perché? Vorresti questo latte sul serio?"
B: "La domanda è: perché no?"
E: "hahahaha ok, va bene."
Si avvicina piano, si siede a cavalcioni su di me e abbassa la canotta, sta volta facendo uscire entrambe le tette e mettendomele davanti alla faccia a un palmo dal mio naso.
Rimango in silenzio, stupefatto e molto in imbarazzo. Dev'essere una terza, forse una quarta (penso); sono abbastanza sode, ma a colpirmi sono i capezzoli grandi e turgidi.
E: "Devi solo sceglierne una ed iniziare a succhiare."
A quel punto non ce la faccio più, non resisto, le afferro entrambe e mi butto sulla destra. Succhio il capezzolone ed inizio a bere il suo latte, ha un sapore strano ma non mi dispiace affatto. Vado avanti per diversi minuti, passando anche a quella sinistra.
E: "Oh, ti piace eh?"
Annuisco, senza staccarmi.
E: "Ma i biscotti?"
B: "Sono sazio hahaha" "posso offrirlo io a te il biscotto però..."
Mi guarda, mordendosi il labbro.
E: "L'ultima volta che l'ho visto avevi 14 anni, quando eravamo in campeggio. Tuo zio mi ha detto però che la pubertà ti ha fatto bene, sono curiosa!"
M: "Scoprilo te allora"
Scende dalle mie gambe mettendosi in ginocchio davanti a me, mi slaccia i pantaloni e li tira giù assieme alle mutande.
E: "Ommioddio! Ma cos'è?" esclama con gli occhi sbarrati dallo stupore.
B: "Hai visto?"
E: "Si ma, saranno 25 cm di roba..."
B: "Sono 28, da duro."
Si morde nuovamente il labbro e lo prende in mano, iniziando a menarmelo.
Inizia poi a leccarmi le palle, salendo fino ad arrivare alla cappella; lo prende in bocca, un po' alla volta.
Vorrebbe infilarlo dentro tutto ma non ci riesce, mancano gli ultimi 5/6 cm.
B: "Vuoi sentirlo dentro?
E: "Ti prego sì!"
La faccio alzare e la metto a 90°, facendola appoggiare al tavolo; glielo infilo dolcemente nella figa, aumentando il ritmo un po' alla volta. Le sue tettone dondolano in tutte le direzioni, ancora gocciolanti di latte...
To be continued...
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3.3
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Commenti dei lettori al racconto erotico