La figlia vergine? Tutt'altro.
di
azimov
genere
incesti
A luglio abbiamo deciso di fare una capatina a Gardland io Adua mia moglie e Claudia mia figlia. Partenza molto presto in pullman con circa 600 km da percorrere. Adua mia moglie a causa del mal d’auto pone come condizione il posto davanti, praticamente a fianco del guidatore. Io e Claudia affiancati due file dietro. La strada e tanta quindi cerchiamo un po di relax. Adua e Claudia sono vestite allo stesso modo, pantaloncini corti, maglietta e scarpe da tennis. Adua come al solito senza intimo, immagino che invece Claudia si equipaggiata a dovere. Il guidatore attacca subito discorso con Adua, il loro parlare è sottovoce per non dare fastidio agli altri, io e Claudia abbassiamo appena la spalliera del sedile per appisolarci ma no funzionano, pazienza. Con la vibrazione dell’autobus, che concilia il sonno, Claudia dorme subito mentre io cerco di
ascoltare Adua ma vengo sopraffatto anch'io. Dopo un’ora mi sveglio col cazzo duro , mi accorgo che Claudia, forse per stare più comoda, si è messa con la testa sulle mie gambe. Porca puttana il cazzo duro a due centimetri dalla bocca di Claudia. Non so cosa fare, tutti in silenzio Adua compresa. Forse la soluzione migliore è stare fermo, la ragazza dorme, con la speranza che rilassandomi anche il cazzo segua la mia sorte. Non è così, anzi se possibile cresce e diventa più duro. Claudia fa un movimento, spero che si sposti, invece si sistema meglio mettendo la testa proprio sul duro, forse finge di dormire, perché sfrega la testa sul cazzo e si ferma in modo da sentirlo tutto. Troia come la madre? Di fronte ad un cazzo perdono tutte le facoltà. Questa tortura è infinita, sembra che l’autobus rallenti invece di accelerare, improvvisamente sosta siamo in Autogrill, che sollievo. Scendiamo, la prima a farlo è Adua, i pantaloncini lasciano vedere parte dei glutei, Claudia si solleva e per farlo si appoggia con la mano proprio sul cazzo. Capisco che ci sta lavorando alacremente su questo episodio. Mi rendo conto che l’adolescenza può fare questi scherzi, per me finisce li. Scendiamo tutti ai bagno c’è la fila, il guidatore, un bel ragazzone sempre nei pressi di Adua, al bar lei invece di raggiungerci beve il caffè con l’autista, Claudia invece è sempre più vicina a me, sembra si siano messe d’accordo. Ripartiamo occupando gli stessi posti, riprende il dialogo sottovoce tra l’autista ed Adua, Claudia invece appoggia la testa sul mio petto mettendo un braccio attorno alla mia tartaruga, riparte il cazzo non so se per Claudia che mi stringe oppure Adua che colloquia col guidatore. Sta diventando un viaggio a luci rosse, arriviamo con grande sollievo. Adua si ricorda di avere una figlia ed un marito, ci riuniamo partecipando al programma delle attività, tutto bello, le mia ragazze si divertono, pranzo al self ed automaticamente ricompare l’autista a fianco di Adua, ora mi sto quasi rompendo i coglioni con la strafottenza di questo imbecille. Chiamo Adua e la invito a starmi vicino. Lui evidentemente capisce e si allontana. Dopo pranzo riprendiamo il tour delle attività fino alle 17. Ripartiamo occupando gli stessi posti, L’autista ed Adua come due sconosciuti, finalmente. Claudia dopo un ‘ora dalla partenza ripropone la stessa posizione, sono un po' deluso da Adua ed il cazzo non riparte, meno male. Al rientro mi aggiorna sui discorsi con l’autista, nulla di particolare, colloquio normalissimo per ammazzare il tempo da parte mia, non so se lui avesse altre intenzioni e non mi interessa. Dal giorno successivo l’atteggiamento di Claudia nei miei confronti cambiato completamente, era sempre più vicino, si distaccava dalla mamma, mi confidava alcune cose che fino a poco tempo prima aveva rivelato ad Adua, perfino il ciclo mestruale era diventato una mia incombenza. Non potevo pensare che Claudia si fosse invaghita del padre, scacciavo i miei pensieri dalla testa. La dovevo accompagnare perfino a scuola. Adua mi chiedeva il perché di quel cambiamento repentino, Non potevo certamente rivelarle che nel viaggio aveva avuto modo di constatare la durezza del mio cazzo. Situazione scabrosa a Claudia più la allontanavo e più si avvicinava. Per evitare discussioni informai Adua raccontandole quanto era successo sull’autobus, la sua risposta fu traumatica “Assecondala, la stessa cosa è capitata a me nei confronti di papà, quasi alla sua età, mi respinse brutalmente ed ancora oggi sento una scia di odio verso di lui, non voglio che Claudia subisca lo stesso trauma” “Non penserai che mi debba concedere a lei”? “Forse concedere è una parola inadeguata, magari cercare di stare al gioco, in fondo di gioco si tratta” “E’ nostra figlia, sull’autobus l’erezione non l’ho avuta perché eccitata da lei, forse per un riflesso incondizionato dovuto alla posizione” “Le femmine hanno una particolare attrazione verso i padri e poi le ragazze di oggi parlano tra loro sanno tutto di sesso” “In pratica che devo fare”? “Dalle spago vedi dove vuole arrivare, ne parliamo e volta per volta valutiamo”. Cominciava un periodo durissimo per me, immaginavo di fare l’amore con “mia figlia” la mia stellina, per la verità, siccome vestiva oscena come la mamma, naturalmente non a scuola, nella mia testa una volta mi pare di aver pronunciato l’esclamazione -che figa!- ma si è trattato solo di un pensiero. La sera davanti alla TV stavamo vedendo un film d’amore con scene appena più hot del normale, io e Claudia seduti sul divano, Adua sulla singola. Misi un braccio sulla spalla di della ragazza e la strinsi appena, la mamma pensava che quello fosse il segnale e si trasferì
in cucina. Non era affatto un segnale, era solo un gesto d’affetto. Evidentemente neanche per Claudia era un gesto d’affetto, ma qualcosa in più, mi fisso negli occhi e mi diede un bacio sulla fronte. “Piccolina mia ti voglio tanto bene” “Sapessi quanto te ne voglio io papà” La strinsi ancora di più e con le sue sfiorò le mie labbra, ecco ora l’erezione era causata da Claudia. Accorgendosi della mia erezione prese la mia mano e la portò sulla sua pancia, poi ancora più giù, poi allargò leggermente le gambe e la portò sulla figa. “Tesoro fermiamoci di la c’è mamma” Controvoglia ci ricomponemmo, fu un sacrificio per entrambi. In seguito, la normalità.
La sera a letto raccontai tutto ad Adua, pensavo mi stilasse la successiva strategia invece si eccitò meravigliosamente, volle scopare come mai era successo, addirittura aveva orgasmi multipli. Alla fine “Sei eccitata per la situazione” “Si vorrei pretendere l’impossibile, vorrei che la scopassi in mia presenza per avviarla al sesso” “Sei pazza da ricovero” “Procedi eccitala in tutti i modi senza arrivare a penetrarla, nel massima eccitazione dille che vuoi avermi vicino” “Ora il gioco
eccitante mi coinvolgeva pienamente, mi sentivo predisposto a fare sesso con mamma e figlia. Seduti vicini nella sua scrivania, cercavo di spiegarle un argomento da studiare per la scuola, dopo vari movimenti mi baciò sulla bocca, che bacio ! Neanche Adua baciava così bene, mi succhiava la lingua e con la sua me la passava sulle labbra. La cosa mi lasciò stordito per un minuto, lei mi guardava sorridendo. “Tesoro vogliamo coinvolgere mamma nei nostri giochi”? Il sorriso sparì immediatamente dalla sua bocca. “Tesoro di papà cosa è che non va” “Non voglio ora, voglio averti tutto per me, in seguito chissà” La resa dei conti con Adua fu drammatica perché diede della troia alla figlia mostrando tutta la sua delusione. Ci contava proprio che accadesse, non volle neanche scopare quella sera, indispettita verso la figlia. La notte porta consiglio, fu Claudia che la mattina prima della colazione diede un bacio sulle labbra di Adua chiedendole “Mamma posso dormire con voi questa sera” “Certo che si amore, non sai quanto ho desiderato questo momento” Quella fu la giornata più lunga della nostra vita, non passava, poi vennero i preparativi per la notte d’amore. Le sorprese non finiscono mai, Claudia delicatamente ci comunicò che aveva già fatto l’amore con un ragazzo ricevendo un delusione tremenda ,tanto che non volle provarci più. Adua le diede l’onore di fare quello che voleva col padre, in realtà successe l’opposto perché fui io a deliziarla di una preparazione straordinaria e portarla alla massima eccitazione, con una delicata penetrazione, con preservativo che in poco tempo la portò all’orgasmo tremante, aveva gli spasmi, Adua la consolava baciandola e subito dopo fu lei ad implodermi nel suo sesso. Restammo abbracciati per tanto tempo. Ora dovevo soddisfare mamma e figlia, solo loro? Tutt’altro, il più soddisfatto ero io che avevo due splendide ragazze. Adua però dava il meglio di se stessa, preparando Claudia alle spettacolari scopate, a volte leccava anche la figa della figlia,
ricevendo poi lo stesso trattamento. Notti goderecce.
ascoltare Adua ma vengo sopraffatto anch'io. Dopo un’ora mi sveglio col cazzo duro , mi accorgo che Claudia, forse per stare più comoda, si è messa con la testa sulle mie gambe. Porca puttana il cazzo duro a due centimetri dalla bocca di Claudia. Non so cosa fare, tutti in silenzio Adua compresa. Forse la soluzione migliore è stare fermo, la ragazza dorme, con la speranza che rilassandomi anche il cazzo segua la mia sorte. Non è così, anzi se possibile cresce e diventa più duro. Claudia fa un movimento, spero che si sposti, invece si sistema meglio mettendo la testa proprio sul duro, forse finge di dormire, perché sfrega la testa sul cazzo e si ferma in modo da sentirlo tutto. Troia come la madre? Di fronte ad un cazzo perdono tutte le facoltà. Questa tortura è infinita, sembra che l’autobus rallenti invece di accelerare, improvvisamente sosta siamo in Autogrill, che sollievo. Scendiamo, la prima a farlo è Adua, i pantaloncini lasciano vedere parte dei glutei, Claudia si solleva e per farlo si appoggia con la mano proprio sul cazzo. Capisco che ci sta lavorando alacremente su questo episodio. Mi rendo conto che l’adolescenza può fare questi scherzi, per me finisce li. Scendiamo tutti ai bagno c’è la fila, il guidatore, un bel ragazzone sempre nei pressi di Adua, al bar lei invece di raggiungerci beve il caffè con l’autista, Claudia invece è sempre più vicina a me, sembra si siano messe d’accordo. Ripartiamo occupando gli stessi posti, riprende il dialogo sottovoce tra l’autista ed Adua, Claudia invece appoggia la testa sul mio petto mettendo un braccio attorno alla mia tartaruga, riparte il cazzo non so se per Claudia che mi stringe oppure Adua che colloquia col guidatore. Sta diventando un viaggio a luci rosse, arriviamo con grande sollievo. Adua si ricorda di avere una figlia ed un marito, ci riuniamo partecipando al programma delle attività, tutto bello, le mia ragazze si divertono, pranzo al self ed automaticamente ricompare l’autista a fianco di Adua, ora mi sto quasi rompendo i coglioni con la strafottenza di questo imbecille. Chiamo Adua e la invito a starmi vicino. Lui evidentemente capisce e si allontana. Dopo pranzo riprendiamo il tour delle attività fino alle 17. Ripartiamo occupando gli stessi posti, L’autista ed Adua come due sconosciuti, finalmente. Claudia dopo un ‘ora dalla partenza ripropone la stessa posizione, sono un po' deluso da Adua ed il cazzo non riparte, meno male. Al rientro mi aggiorna sui discorsi con l’autista, nulla di particolare, colloquio normalissimo per ammazzare il tempo da parte mia, non so se lui avesse altre intenzioni e non mi interessa. Dal giorno successivo l’atteggiamento di Claudia nei miei confronti cambiato completamente, era sempre più vicino, si distaccava dalla mamma, mi confidava alcune cose che fino a poco tempo prima aveva rivelato ad Adua, perfino il ciclo mestruale era diventato una mia incombenza. Non potevo pensare che Claudia si fosse invaghita del padre, scacciavo i miei pensieri dalla testa. La dovevo accompagnare perfino a scuola. Adua mi chiedeva il perché di quel cambiamento repentino, Non potevo certamente rivelarle che nel viaggio aveva avuto modo di constatare la durezza del mio cazzo. Situazione scabrosa a Claudia più la allontanavo e più si avvicinava. Per evitare discussioni informai Adua raccontandole quanto era successo sull’autobus, la sua risposta fu traumatica “Assecondala, la stessa cosa è capitata a me nei confronti di papà, quasi alla sua età, mi respinse brutalmente ed ancora oggi sento una scia di odio verso di lui, non voglio che Claudia subisca lo stesso trauma” “Non penserai che mi debba concedere a lei”? “Forse concedere è una parola inadeguata, magari cercare di stare al gioco, in fondo di gioco si tratta” “E’ nostra figlia, sull’autobus l’erezione non l’ho avuta perché eccitata da lei, forse per un riflesso incondizionato dovuto alla posizione” “Le femmine hanno una particolare attrazione verso i padri e poi le ragazze di oggi parlano tra loro sanno tutto di sesso” “In pratica che devo fare”? “Dalle spago vedi dove vuole arrivare, ne parliamo e volta per volta valutiamo”. Cominciava un periodo durissimo per me, immaginavo di fare l’amore con “mia figlia” la mia stellina, per la verità, siccome vestiva oscena come la mamma, naturalmente non a scuola, nella mia testa una volta mi pare di aver pronunciato l’esclamazione -che figa!- ma si è trattato solo di un pensiero. La sera davanti alla TV stavamo vedendo un film d’amore con scene appena più hot del normale, io e Claudia seduti sul divano, Adua sulla singola. Misi un braccio sulla spalla di della ragazza e la strinsi appena, la mamma pensava che quello fosse il segnale e si trasferì
in cucina. Non era affatto un segnale, era solo un gesto d’affetto. Evidentemente neanche per Claudia era un gesto d’affetto, ma qualcosa in più, mi fisso negli occhi e mi diede un bacio sulla fronte. “Piccolina mia ti voglio tanto bene” “Sapessi quanto te ne voglio io papà” La strinsi ancora di più e con le sue sfiorò le mie labbra, ecco ora l’erezione era causata da Claudia. Accorgendosi della mia erezione prese la mia mano e la portò sulla sua pancia, poi ancora più giù, poi allargò leggermente le gambe e la portò sulla figa. “Tesoro fermiamoci di la c’è mamma” Controvoglia ci ricomponemmo, fu un sacrificio per entrambi. In seguito, la normalità.
La sera a letto raccontai tutto ad Adua, pensavo mi stilasse la successiva strategia invece si eccitò meravigliosamente, volle scopare come mai era successo, addirittura aveva orgasmi multipli. Alla fine “Sei eccitata per la situazione” “Si vorrei pretendere l’impossibile, vorrei che la scopassi in mia presenza per avviarla al sesso” “Sei pazza da ricovero” “Procedi eccitala in tutti i modi senza arrivare a penetrarla, nel massima eccitazione dille che vuoi avermi vicino” “Ora il gioco
eccitante mi coinvolgeva pienamente, mi sentivo predisposto a fare sesso con mamma e figlia. Seduti vicini nella sua scrivania, cercavo di spiegarle un argomento da studiare per la scuola, dopo vari movimenti mi baciò sulla bocca, che bacio ! Neanche Adua baciava così bene, mi succhiava la lingua e con la sua me la passava sulle labbra. La cosa mi lasciò stordito per un minuto, lei mi guardava sorridendo. “Tesoro vogliamo coinvolgere mamma nei nostri giochi”? Il sorriso sparì immediatamente dalla sua bocca. “Tesoro di papà cosa è che non va” “Non voglio ora, voglio averti tutto per me, in seguito chissà” La resa dei conti con Adua fu drammatica perché diede della troia alla figlia mostrando tutta la sua delusione. Ci contava proprio che accadesse, non volle neanche scopare quella sera, indispettita verso la figlia. La notte porta consiglio, fu Claudia che la mattina prima della colazione diede un bacio sulle labbra di Adua chiedendole “Mamma posso dormire con voi questa sera” “Certo che si amore, non sai quanto ho desiderato questo momento” Quella fu la giornata più lunga della nostra vita, non passava, poi vennero i preparativi per la notte d’amore. Le sorprese non finiscono mai, Claudia delicatamente ci comunicò che aveva già fatto l’amore con un ragazzo ricevendo un delusione tremenda ,tanto che non volle provarci più. Adua le diede l’onore di fare quello che voleva col padre, in realtà successe l’opposto perché fui io a deliziarla di una preparazione straordinaria e portarla alla massima eccitazione, con una delicata penetrazione, con preservativo che in poco tempo la portò all’orgasmo tremante, aveva gli spasmi, Adua la consolava baciandola e subito dopo fu lei ad implodermi nel suo sesso. Restammo abbracciati per tanto tempo. Ora dovevo soddisfare mamma e figlia, solo loro? Tutt’altro, il più soddisfatto ero io che avevo due splendide ragazze. Adua però dava il meglio di se stessa, preparando Claudia alle spettacolari scopate, a volte leccava anche la figa della figlia,
ricevendo poi lo stesso trattamento. Notti goderecce.
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Commenti dei lettori al racconto erotico