Mai dire mai, sfrontato
di
Bromuro
genere
gay
A casa tutto come al solito, qualche battibecco, anche alcune risate, ma il cervello non si riposa. Elabora ogni possibile futuro, e lo fa mettendo sul piatto della bilancia ogni sorta di variabile plausibile.
Così la notte passa come fosse quella di un adolescente al suo primo vero esame.
All 7,30 già sono in macchina, ufficialmente per il lavoro arretrato che richiede qualche extra.
Al bar dell'auto grill c'è ancora quello del turno di notte, uno sconosciuto.
Faccio colazione ed esco, lui è lì, vicino ai cessi, sembra triste, faccio un cenno con la meno, lui risponde, sale su un grosso camion, e si avvia verso la strada.
La piazzola è deserta, Mario parcheggia il camion proprio alla fine, lasciando il giusto spazio tra lui ed il marciapiede, spazio che occupo immediatamente rendendomi così invisibile dalla strada.
Non mi fa salire nell'abitacolo, va sul retro ed apre la porta del cassone invitando i ad entrare velocemente.
È una stanza disadorna, con una piccola catasta di pallet e corde e cinte appese alle pareti.
- sei pronto? - certo, rispondo almeno credo-
Si sfila le scarpe e toglie pantaloni e mutande, io faccio lo stesso e non smetto di fissarlo.
Poggia un plaid sui pallet e si siede, poi si lascia cadere sdraiato e solleva le gambe - vieni qui - ordina - leccami il culo, fammi eccitare-
Mi avvicino e mi inginocchio è l'altezza giusta, deve essere già stato collaudato.
Apre le sue chiappe e comincio a leccare, con la mano devo sollevare le palle che mi sbattono in faccia.
So come è il suo culo, ha lavorato, si vede, il buco non è tondo ma, da chiuso, sembra una gettoniera.
Con la mano libera lo apro, è davvero cedevole e bollente, ho il cazzo che scoppia, prendo in bocca le sue palle ma con la mano mi scosta e mi incita a proseguire con la lingua nel culo.
Poi, con una voce baritonale mi dice : - ho voglia di cazzo, scopami -
Metto il preservativo in un attimo, volevo prenderlo, invece glielo do ed è fantastico, è bravo, contrae i muscoli del culo e me lo massaggia come avesse delle dita dentro. Lo sfilo e lo rimetto, ha un buco osceno, rosso e gonfio, anche io lo voglio così. Sembra leggermi nel pensiero e mi sussurra : - dopo tocca a me, ti sfondo- parole magiche, aumento l'andatura e mi avvicino pericolosamente al baratro della goduria, potrei fermarmi ma non voglio, e allora entro più che posso, mi aggrappo alle sue cosce e sborro, cinque, sei fiotti, sono stremato, guardo Mario in quella posizione lasciva con un cazzo enorme ed il culo aperto.
Mette giù le gambe e si siede, poi guardandomi con occhi da diavolo mi dice : - adesso tocca a me.... -
Mi ritrovo a pecorina, con la testa sul plaid e le gambe divaricate.
Lui armeggia con un tubo da cui esce una crema bianca, la spalma sulle mani e poi comincia a massaggiarmi il culo, passa la mano sotto il mio inguine, afferra le palle le lascia, sale su e mi mette un dito dentro, poi riesce, mi mena il cazzo poi risale e si sofferma sul mi buco.
Scivola bene ma comunque brucia, non capisco cosa vuole farmi, sento il culo dilatarsi e poi rilassarsi di continuo.
Poi mi prende per i fianchi, con una mano poggia la cappella all'ingresso e la lascia sola. Con le due mani di nuovo sui fianchi mi attira a se.
In un niente i suoi grossi coglioni sbocciano i miei, mezzi sgonfi. Sono senza fiato, la crema in abbondanza cade per terra, e Mario inizia a muoversi. È bravo ed è forte. Il suo stantuffo va che è una meraviglia ed il mio intestino apprezza.
Mi tratta come uno schiavo, mi schiaffeggia il culo e poi sfila il cazzo inserendo un numero imprecisato di dita.
Poi si sdraia per terra e mi dice : - senti, brutto frocio, adesso me lo succhi per bene e se lo farai come dico io poi potrai sedertici sopra.
Dopo cinque minuti mi sto già impalando. Decido io i movimenti faccio su e giù, facendo quasi uscire la cappella per poi caderci sopra, di peso.
Poi lo sfilo e lo lecco, è bollente, vibra, mi massaggio il culo e mi eccita sentirlo così, sembra sfondato. Mi risiedo e scopo, Mario ha gli occhi socchiusi, è un bel ragazzo ma non lo bacerei mai, è un maschio e mi fa schifo.
Intanto sento dentro di me la cappella gonfiarsi, è il momento.
Mi inginocchio, sfilo il preservativo e comincio a succhiare. Vorrei farmi scopare la gola ma forse è troppo. Ci provo, mi faccio forza, mi aggrappo alle sue palle e spingo il cazzo in gola. Per poco non vomito, non è per me ma ho sbavato tutto il cazzo che ormai è al limite ed è così lucido....
I fiotti salgono improvvisi ma non per me, nessuno schizzo andrà perso. Ingoio tutto, è tanta, ma la voglio in me, nel mio stomaco. Mario sembra distrutto, allora lo pulisco per bene, un altra leccatina al buco e lo lascio per terra mentre mi sistemo.
Poco meno di un ora per capire che tutto questo avrà delle conseguenze, ancora tutte da scoprire.....
Così la notte passa come fosse quella di un adolescente al suo primo vero esame.
All 7,30 già sono in macchina, ufficialmente per il lavoro arretrato che richiede qualche extra.
Al bar dell'auto grill c'è ancora quello del turno di notte, uno sconosciuto.
Faccio colazione ed esco, lui è lì, vicino ai cessi, sembra triste, faccio un cenno con la meno, lui risponde, sale su un grosso camion, e si avvia verso la strada.
La piazzola è deserta, Mario parcheggia il camion proprio alla fine, lasciando il giusto spazio tra lui ed il marciapiede, spazio che occupo immediatamente rendendomi così invisibile dalla strada.
Non mi fa salire nell'abitacolo, va sul retro ed apre la porta del cassone invitando i ad entrare velocemente.
È una stanza disadorna, con una piccola catasta di pallet e corde e cinte appese alle pareti.
- sei pronto? - certo, rispondo almeno credo-
Si sfila le scarpe e toglie pantaloni e mutande, io faccio lo stesso e non smetto di fissarlo.
Poggia un plaid sui pallet e si siede, poi si lascia cadere sdraiato e solleva le gambe - vieni qui - ordina - leccami il culo, fammi eccitare-
Mi avvicino e mi inginocchio è l'altezza giusta, deve essere già stato collaudato.
Apre le sue chiappe e comincio a leccare, con la mano devo sollevare le palle che mi sbattono in faccia.
So come è il suo culo, ha lavorato, si vede, il buco non è tondo ma, da chiuso, sembra una gettoniera.
Con la mano libera lo apro, è davvero cedevole e bollente, ho il cazzo che scoppia, prendo in bocca le sue palle ma con la mano mi scosta e mi incita a proseguire con la lingua nel culo.
Poi, con una voce baritonale mi dice : - ho voglia di cazzo, scopami -
Metto il preservativo in un attimo, volevo prenderlo, invece glielo do ed è fantastico, è bravo, contrae i muscoli del culo e me lo massaggia come avesse delle dita dentro. Lo sfilo e lo rimetto, ha un buco osceno, rosso e gonfio, anche io lo voglio così. Sembra leggermi nel pensiero e mi sussurra : - dopo tocca a me, ti sfondo- parole magiche, aumento l'andatura e mi avvicino pericolosamente al baratro della goduria, potrei fermarmi ma non voglio, e allora entro più che posso, mi aggrappo alle sue cosce e sborro, cinque, sei fiotti, sono stremato, guardo Mario in quella posizione lasciva con un cazzo enorme ed il culo aperto.
Mette giù le gambe e si siede, poi guardandomi con occhi da diavolo mi dice : - adesso tocca a me.... -
Mi ritrovo a pecorina, con la testa sul plaid e le gambe divaricate.
Lui armeggia con un tubo da cui esce una crema bianca, la spalma sulle mani e poi comincia a massaggiarmi il culo, passa la mano sotto il mio inguine, afferra le palle le lascia, sale su e mi mette un dito dentro, poi riesce, mi mena il cazzo poi risale e si sofferma sul mi buco.
Scivola bene ma comunque brucia, non capisco cosa vuole farmi, sento il culo dilatarsi e poi rilassarsi di continuo.
Poi mi prende per i fianchi, con una mano poggia la cappella all'ingresso e la lascia sola. Con le due mani di nuovo sui fianchi mi attira a se.
In un niente i suoi grossi coglioni sbocciano i miei, mezzi sgonfi. Sono senza fiato, la crema in abbondanza cade per terra, e Mario inizia a muoversi. È bravo ed è forte. Il suo stantuffo va che è una meraviglia ed il mio intestino apprezza.
Mi tratta come uno schiavo, mi schiaffeggia il culo e poi sfila il cazzo inserendo un numero imprecisato di dita.
Poi si sdraia per terra e mi dice : - senti, brutto frocio, adesso me lo succhi per bene e se lo farai come dico io poi potrai sedertici sopra.
Dopo cinque minuti mi sto già impalando. Decido io i movimenti faccio su e giù, facendo quasi uscire la cappella per poi caderci sopra, di peso.
Poi lo sfilo e lo lecco, è bollente, vibra, mi massaggio il culo e mi eccita sentirlo così, sembra sfondato. Mi risiedo e scopo, Mario ha gli occhi socchiusi, è un bel ragazzo ma non lo bacerei mai, è un maschio e mi fa schifo.
Intanto sento dentro di me la cappella gonfiarsi, è il momento.
Mi inginocchio, sfilo il preservativo e comincio a succhiare. Vorrei farmi scopare la gola ma forse è troppo. Ci provo, mi faccio forza, mi aggrappo alle sue palle e spingo il cazzo in gola. Per poco non vomito, non è per me ma ho sbavato tutto il cazzo che ormai è al limite ed è così lucido....
I fiotti salgono improvvisi ma non per me, nessuno schizzo andrà perso. Ingoio tutto, è tanta, ma la voglio in me, nel mio stomaco. Mario sembra distrutto, allora lo pulisco per bene, un altra leccatina al buco e lo lascio per terra mentre mi sistemo.
Poco meno di un ora per capire che tutto questo avrà delle conseguenze, ancora tutte da scoprire.....
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